Una sera d’inverno

di
genere
etero

Era un pomeriggio d’inverno, ricordo che faceva molto freddo, ma per tutto il giorno il cielo era stato perfettamente azzurro, uniforme, luminoso.
Ricordo che ero tornata a casa che faceva già buio, c’era una falce di luna pallida, sottile, di quelle che ogni volta mi fanno venire in mente lo stregatto di Alice. Ero stanca, era stata una giornata pesante, volevo rilassarmi un po’, Stefano sarebbe tornato tra qualche ora e conoscendomi immaginavo mi sarei addormentata sul divano. Mia figlia era con i nonni fino alla mattina successiva, così Stefano avrebbe scaricato dalla macchina i regali di Natale e li avremmo nascosti senza che li vedesse. Arrivata davanti alla porta di casa trovo un pacchettino, probabilmente un altro regalo di cui manco ricordavo, entro e lo poso in ingresso. Metto su un disco, quasi alla cieca onestamente, ma non posso lamentarmi, i Frayle.

Like the white witch
I can walk upon water
Like the white witch
I can make black hearts shudder

C’è tanta gente a cui semplicemente la musica non interessa, non li riguarda…è una cosa che non riesco a capire, io ci trovo tutta la poesia del mondo, come si fa a stare senza?

I am magic
I am fear
I am tragic
I am near

Giustamente il gatto interrompe queste mie profonde riflessioni manifestando la sua impellente necessità di cibo, Dio non voglia che possa perdere qualche grammo….mentre vado a prendere la sua ciotola rivedo il pacco, così, adempiuto il mio compito nei confronti del gatto apro la scatola, e trovo una cosa che avevo ordinato senza crederci troppo, che non mi aspettavo arrivasse così preso…una cosa un po’ particolare. Si tratta di una lunga coda di pelo bianca, che sta al suo posto tramite un plug anale. È veramente morbida e candida, e il plug…beh, è delle dimensioni giuste per così dire. A questo punto mi sembra un segno del destino e chi sono io per girarmi dall’altra parte?
Così mi preparai e aspettai. Dopo circa un’ora Stefano arrivo a casa, lo sentii posare i regali in ingresso, salutare, e gli risposi “sono in camera”.
Quando entro mi trovò in piedi, girata di schiena, in autoreggenti bianche, un copri spalle leggero di pizzo bianco, i capelli biondi sciolti e ovviamente, la coda.
Non ci fu bisogno di parole naturalmente, mi abbracciò da dietro, ci scambiammo un bacio profondo, lungo, intanto mi palpava il seno nudo, lo soppesava, ogni tanto stringeva il capezzolo, prima uno poi l’altro. Mi giro mi inginocchio e slaccio la cintura, tiro giù, e salta fuori quel grosso cazzo duro e pulsante di cui non posso fare a meno. Lo prendo in mano, lo sento, scopro il glande, so che mi sta guardando, così alzo gli occhi, e te e do il contatto visivo comincio a leccare lentamente, sulla punta, avvolgendo la cappella con la lingua, poi prendendolo in bocca, mentre ci guardiamo negli occhi, mentre si toglie la giacca e la camicia restando praticamente nudo, mentre guardo e desidero quel corpo solido, muscoloso. Allungo una mano toccando gli addominali, poi passo alla schiena, scendo sul culo, sulle cosce robuste. Mi piace sempre toccarlo, esplorarlo, anche dopo tanto tempo mi dà quella sensazione di una solida mascolinità, una presenza concreta oltre che emotiva. Gioco un po’ con le palle, le solletico, le tocco, poi ci passo lingua, le prendo in bocca. Ma so che è il arrivato quel momento, lo voglio, e lo vuole anche lui. Mi alzo e senza tanti complimenti mi butta sul letto a pecora, mi prende per i fianchi, sento che appoggia la cappella alle mie labbra…e aspetta, le sfiora, ma non entra, mi tortura così, sapendo che lo voglio da morire, che lo voglio dentro. “Scopami…dammelo” sussurro, e lo sento entrare, sento la mia fica fradicia, gonfia, allargasi…appena un po’, senza che entri davvero…non ce la faccio più, continua a torturarmi così, sento il plug nel culo è tutto sembra amplificato, pulsante “lo voglio, dammi il cazzo” ora non sussurrò più, la voce è rotta dal desiderio ma è alta, e finalmente entra, lo mette dentro tutto, entra senza problemi allargandomi, spaccandomi, sento la mano salde sui fianchi, dentro di me sento il plug sollevarsi spostato dalla sua irruenza, e mi sento finalmente piena. Assolutamente, oscenamente piena, con entrambi i buchi occupati, le tette che ondeggiano, lui continua ad affondare senza pietà dentro di me…ho un’orgasmo, sento tutto contrarsi, letteralmente ogni muscolo, urlo, il plug quasi esce per le contrazioni ma lui se ne accorge e me lo risponde dentro mentre continua a scoparmi, è troppo, mi sento anche il culo allargato dal plug, ho immediatamente un altro orgasmo, o forse è sempre lo stesso protratto, non lo so, non so più nulla, sono persa nel piacere, non mi interessa altro. Ho la testa appoggiata al materasso, i capelli sparsi ovunque, il culo sollevato, mi sta ancora scopando, sussurro solo “sì cazzo, scopami così, sborrami dentro, farciscimi di sborra…” e lo sento venire, sento lo sperma schizzarmi dentro, forte, tanto, mi allaga e non riesco a trattenere l’ennesimo orgasmo. Si sfila da me, esausta mi lascio scivolare sul letto. Ho ancora il plug dentro. Un buon acquisto, e la coda è davvero carina.
scritto il
2025-01-26
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