Il temporale ci rese tutto con gli interessi

di
genere
gay

Quando il mio amico Aldo mi prese da dietro la prima volta sfregando il suo cazzo sul mio culo quasi urlai, ma che fai sei impazzito, dai fammi continuare ancora un pò ti prego disse quasi implorando, ed io scemo lo feci continuare, seppur entrambi completamente vestiti sentivo il suo cazzo duro sul mio culo e mi sorprese che pure il mio cazzo era diventato duro. Passò almeno una settimana prima che capitò nuovamente l'occasione, eravamo in ascensore e mancò improvvisamente la corrente, visto che non prendevano i telefoni e in qualche modo il tempo bisognava farlo passare, mi prese come l'altra volta da dietro, era eccitante ed ero cosciente che qualcosa stava cambiando in me. Quella sera andammo in un pub dove si sarebbe esibita una cantante locale la cui canzone stava diventando una hit, nell'attesa ci sedemmo in un tavolino e bevemmo qualche birra, poi ci spostammo nei divanetti in fondo al locale e alla prima occasione gli misi la mano sul suo pacco, muovendo ma anche stringendo la mano sul suo cazzo, segandolo un pò da sopra i pantaloni, non ce la faceva più e disse adesso minimo andiamo in bagno e mi fai una sega. Andammo in bagno ma era pieno di gente ed entrare in due nello stesso bagno era impossibile. Iniziò l'esibizione della star della serata e un pò ci distraemmo. A serata finita mi propose di andare al parco, ma era già mezzanotte e lo trovammo chiuso, si sedette su un muretto adiacente al parco e ci rendemmo conto che lì nessuno ci avrebbe visti, stava piovigginando ma tolse fuori ugualmente il cazzo che mi apprestai a prendere in mano e segare, ma la pioggia aumentò vertiginosamente si rivestì in fretta e cercammo riparo, lo trovammo sotto il tendone di un bar ormai chiuso, la pioggia non cessava chiamò la madre e si fece venire a prendere e prima di salire in macchina mi diede un bacio sulle labbra. Era primavera inoltrata e il tempo in quelle giornate era variabile, decidemmo di andare al mare in pullman. Pensavamo di essere soli invece c'erano dei nostri amici che erano venuti con un furgone. Aldo stava morendo dalla voglia di stare da solo con me, entrò in acqua e nuotò in direzione di quella che chiamavamo l'isola di pietra, lo seguii dopo qualche minuto, dietro le rocce c'erano una piccola insenatura che ci dava un pò di intimità lui era lì che mi aspettava completamente nudo e col cazzo in erezione, mi sedetti al suo fianco e senza dire niente incominciai a segarlo, durante la sega le sue mani cercavano il mio didietro, sentivo le sue dita che sfioravano il mio ano esternamente, cercò di far entrare dentro un dito ma non ci arrivava bene e rinunciò, dopo un pò venne sulla mia mano e i suoi schizzi mi arrivarono sino alla faccia, mi tuffai e andai in riva e ad asciugarmi. La giornata cambiò in fretta si annuvolò ed incominciò a piovere, i nostri amici andarono via col loro furgone ed io e Aldo cercammo riparo in un chioschetto abbandonato. Nonostante dopo una mezz'oretta la pioggia cessò restammo nel chioschetto, stendemmo gli asciugamani e ci spogliammo io restai in slip e lui con dei boxer, piano piano si avvicinò ed incominciò a baciarmi, infilò la mano dentro gli slip e cercò nuovamente il mio ano, sentii un suo dito entrare e poi incominciò a farlo andare su e giù, ad un certo punto mi tolse gli slip si spogliò anche lui e subito dopo sentii il suo cazzo entrare dentro di me.
scritto il
2025-02-10
3 . 5 K
visite
5 4
voti
valutazione
3.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Alessandra mia cugina

racconto sucessivo

Non c'è 2 senza 3
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.