Il diario di mia moglie - racconto 2

di
genere
prime esperienze

Dopo aver letto il primo racconto, non potevo fermarmi dal voler esplorare quelle pagine cariche di desiderio adolescenziale. Il secondo racconto che ha rapito la mia attenzione e quello in cui racconta i primi incontri con Giorgio, il suo primo ragazzo, e alle loro avventure e prime esperienze tra gli alberi e le siepi del parco cittadino.

Le loro uscite al parco erano un rituale di chiacchiere infinite, un modo per conoscersi meglio, ma soprattutto per esplorare quella tensione sessuale che cresceva tra di loro in quella primavera che accompagnava il primo anno di liceo. Si rifugiavano in un angolo poco frequentato, dove le risate e le conversazioni si trasformavano in silenzi carichi di significato e in baci appassionati che rompevano il ghiaccio.

Per le prime settimane, erano timidi, limitandosi a qualche toccatina; ogni tanto la mano di Giorgio si avventurava verso l'inguine, ma poi quella mano si ritraeva. Lei, a sua volta, sentiva l'eccitazione crescere mentre si strusciava a cavalcioni su di lui, sentendo la sua erezione attraverso i vestiti. La curiosità li portava a toccare le sue tette, ancora gonfie dell'adolescenza, sopra la maglia, con dita tremanti che scoprivano la morbidezza e il calore della pelle.

Tornava a casa con le mutandine bianche impregnate dei suoi umori, un segno tangibile del desiderio che la consumava. Con frenesia, più volte durante la serata, andava in bagno e si masturbava con foga cercando di ricordare i nuovi dettagli scoperti nel pomeriggio: una volta la sensazione del suo coso attraverso i pantaloni, quella volta che lui le aveva strizzato i capelli attraverso la t-shirt, e poi quando lui le aveva strofinato il dito tra le gambe facendo pressione sulla zip dei jeans.

Dopo qualche settimana, le uscite pomeridiane divennero più audaci. L'angolo del parco divenne il loro rifugio segreto, un luogo dove poter esplorare senza paura. Le loro sessioni di masturbazione reciproca divennero un appuntamento fisso. Lei, che aveva iniziato a esplorare da sola sotto la doccia, ora lo faceva con Giorgio, imparando a maneggiare abilmente il suo membro, sentendo il battito del suo cuore accelerare sotto le sue dita.

Passavano ore intere in questo gioco erotico, tra baci che lasciavano le labbra gonfie e mani che conoscevano ogni centimetro l'uno dell'altra. L'odore del loro desiderio si mescolava con quello della natura circostante, creando un'atmosfera quasi surreale. I sussulti di piacere, i gemiti soffocati, tutto contribuiva a creare un legame erotico che sembrava inestinguibile.

Gli orgasmi arrivavano come onde, lasciandoli esausti ma desiderosi di più, scoprendo che il piacere condiviso era ancora più intenso di quello solitario. La sensazione delle dita di lei che scivolavano sul suo sesso, accompagnate dal suono bagnato della sua eccitazione, era qualcosa che non avrebbero mai dimenticato.

Tornava a casa cercando di lavare le macchie dalle maniche delle sue felpe e dai pantaloni. La situazione fu gestibile fino a quando non iniziarono con pratiche in cui il suo pene si avvicinava al suo petto. Mega sborrate sulla pancia e sul petto sporcavano il suo reggiseno e il retro delle sue t-shirt. Fastidioso ma tanto libidinoso quando tornava con i capelli impiastricciati. Non avevano ancora fatto sesso orale, ma inevitabilmente qualche schizzo lì, ogni tanto ci finiva, perché lui aveva iniziato a provare gusto a venirle sul seno mentre lei glielo segava.



Leggere queste pagine mi ha fatto sentire come se fossi lì con loro, osservando quei momenti di scoperta sessuale. Il pensiero di mia moglie, giovane e piena di desiderio, esplorando il suo corpo e quello di Giorgio, mi ha portato a momenti di intensa eccitazione. Le immagini di quei pomeriggi al parco, di quelle docce solitarie e poi condivise, sono diventate il carburante per le mie fantasie più sfrenate.

Qui, a seguire, una sorta di report giorno per giorno, degli eventi più significativi documentati sul diario e passati con Giorgio in quei mesi.Incredibilmente ha lasciato per scritto tutto e in modo super dettagliato: tutte le zozzerie fatte e valutazioni in base al piacere provato. Ho segnato quelle più significative. Ho tolto quelle narrate prima nel racconto. Non nascondo di aver provato un brivido a leggere questo elenco. Non pensavo che fosse mai stata così sveglia in quel senso. Quel che ho provato inizialmente è dubbio e insicurezza, non è mai uscito questo lato oscuro nella nostra relazione che direi è normale e senza estremi (per ora)

1 sega sulla panchina con sborrata sulle mie mani. Di nascosto, mentre lui cercava di scroccare poco dopo una sigaretta a qualche passante, ho prima annusato e poi assaggiato le mie dita. Pensavo peggio.

1 lui è venuto nei pantaloni della tuta mentre mi strusciavo da qualche minuto, la sborra ha trapassato il tessuto facendo una schiuma, siamo tornati a casa e lui cercava in ogni modo di nascondere quella mega macchia.

Oggi con la gonna l'ho fatto impazzire. Mi sono toccata sopra le mutandine e volontariamente le spostavo mostrando qualche pelo. Lui non ha resistito e si è fatto una sega finendo in una mega sborrata. Poi, una volta sfogato, si è avvicinato e ha continuato con le sue dita e mi ha fatto veramente impazzire.

Oggi mi sono tolta il reggiseno e gli ho permesso di strusciarlo li. Ci siamo messi sdraiati sull'erba per comodità. Giorgio è durato pochissimo. Mi ha schizzato dappertutto, anche sugli occhiali.

Oggi pomeriggio, mentre ci baciavamo mi ha slacciato il reggiseno e mettendomi sull'erba ha riprovato a strusciarmelo tra le tette, inizialmente l'ho lasciato fare ma poi è salito con la punta fino alle labbra…

Continua nel prossimo racconto se ha un buon feedback voto.

Per commenti e suggerimenti scrivimi a marcoavventura09@gmail.com
scritto il
2025-02-19
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