Week end alle porte

di
genere
etero

Finalmente il weekend era alle porte.

Dopo una settimana di lavoro estenuante, ciclo e impegni di lavoro e famiglia, il meritato relax stava arrivando.

già dal primo pomeriggio, per me la settimana era terminta, non riuscivo più a concentrarmi, pensavo solo che nei 4 giorni prima, causa ciclo, avevo solo segato e spompinato mio marito e che desideravo con tutta me stessa qualsiasi cosa dentro la mia figa.

Rientriamo tutti inseime a casa e, dopo Hamburger e patatine, cena del venerdì, serata film, e comodamente ci mettimao tutti sul divano.

Generalmente la sera tornati dal lavoro, io e mio marito stiamo in tuta e i piccoli in pigiama, ma l'altra sera, mi sono concessa un leggins, solo lui, senza intimo, avevo bisogno di libertà: libertà da qualsiasi costrizione slip, reggiseno, calze, nulla di nulla.

Lo sapete quando ho voglia di sesso, perchè questa è voglia di sesso, mando mille messaggi subliminari a mio marito che gli coglie al volo, sempre, tranne quella sera: qualsiasi cosa provavo a dirlgi, non capiva coinvolgeva i ragazzi, aveva addirittura tirato fuori twister, e nulla... io restavo a fica asciutta. Ad una certa gli scrivo un messaggio "ho voglia di cazzo: partecipi o devo fare da sola?"

"partecipo"

Non si sa come, ma per giorcare si fa male, un una scusa di grande fretta mette i figli a letto e io aspetto in poltrona.

"allora, com'è che diceva il messaggio? ho voglia di cazzo? senti il cazzo dov'è? lo senti... dai adesso tu e la tua figona porca con le tette appuntite, vi alzate, camminate davanti a me e andate in cantina"

"agli ordini padrone"

Premetto, che essendo così vogliosi, per scendere nella cantina e taverna sulla porta ce un campanellino che al passaggio suona, non vorremmo traumatizzare i ragazzi.

In cantina abbiamo una scatola con qualche giochino erotico... nulla di che, frustino qualche manetta e vibratore.

"O mio padrone cosa vuoi che faccia"

"Spogliati e frustati il culo"

Obbedisco, ogni frustata è un brivido, ogni frustata si passa la mano sul cazzo che si scappellava, ogni frustata è un morso sulle labbra.

Adesso mettiti a pecorina, apro il culo e ci metto il cazzo finto, poi ti alzi e vai sul divano.

Camminare con quel coso in culo era difficile, ma terribilmente eccitante.

Mi sbatte sul divano e inizia a baciarmi, "ti basta il cazzo che hai in culo e ne vuoi un altro"

"lo voglio nella figa, scopami"

" è ancora presto"

I movimenti del vibratore sono leggeri e quasi impercettibili, sento la sua barba che delicatamente, ma con decisone aprono le mie gambe e la sua lingua si fa strada tra le mie cosce, per affondare in lago di umori goccianti. Cerco di dargli il ritmo con le mani, non ne ha bisogno: le regole le sta dettando lui, con grande maestria poco prima che raggiungessi l'orgasmo si ferma, esce dalle mie cosce e si siede accanto a me. Automaticamente la mia mano scende per masturbarmi, ma lui la ferma. Ho bisogno di venire, ho bisogno di godere.

"apri le gambe, adesso giochiamo per bene" mi infila due palline vaginali e con il telecomando aumenta il loro movimento; devo alzami per forza, adesso in piedi appoggiata al muro, con un vibratore che cerca di incularmi e due palline in figa che mi danno enorme piacere, godo, godo e godo.

Vengo

Grondante

Vengo

mi rilasso, mi butto sul divano

" ma io avevo voglia di cazzo"

" vieni qui porca che adesso ti scopo".
scritto il
2025-03-03
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