Punita dalla compagna di banco Capitolo due
di
Il boss
genere
dominazione
La mattina dopo a scuola Laura manteneva il capo chino lanciando rapide occhiate all’ amica che le sedeva accanto. Da parte sua Elisa sedeva eretta seguendo con interesse la lezione, fino ad allora si erano solo salutate, approfittando di una pausa dell ‘insegnante chiese sottovoce “brucia ancora il culetto?” Laura arrossi “un PO, stanotte ho dovuto dormire sulla pancia ora va meglio” “magari oggi sarà necessario dargli un’ altra scalda tina, arrivo alla solita ora, tu nell ‘attesa studia qualcosa a tua scelta di matematica che ne hai bisogno” “va bene” rispose Laura annuendo “ti aspetto”. Non è una buona mattinata per Laura, alla seconda ora viene interrogata dalla professoressa di italiano e mostra di non essere preparata prendendosi l’ ennesima insufficienza, “sei proprio una somara” non le risparmia Elisa quando torna al banco quasi piangendo “meglio che oggi ti ripassi anche il rinascimento, appena torni a casa poi dici a tua madre di questa interrogazione e aggiungi che per una settimana laverai e asciugherai i piatti giorno e sera per punizione. Chiaro?” “si Elisa” risponde Laura molto depressa. La mattinata trascorre senza altro di rilievo, uscendo Laura si ferma all’ ingresso a parlare con due amiche ma Elisa che la segue interviene subito “a casa che tua madre ti aspetta”, viene guardata stranamente dalle amiche di Laura ma non si sofferma ed esce. Anche Laura pensa bene di andare per non peggiorare la situazione. A casa, mentre mangia con la madre, continua a rimandare ciò che deve dirle e pur sapendo che Elisa non gradirà finisce per salire in camera dicendo solo “vado a studiare”. Anche quel giorno Elisa viene accolta dalla e dopo averla salutate le chiede se Laura le ha raccontato l’ accaduto di quella mattina. “no, cosa è successo?” chiede. “glielo racconta sua figlia dopo, adesso le parlo” e la lascia salendo verso la camera di Laura che trova seduta alla scrivania incapace di alzare lo sguardo. “in piedi” le dice seccamente e quando Laura si è alzata “togli i pantaloni, adesso ti insegno io a fare quello che ti dico” “nooooo ti prego adesso vado a dirglielo” e resta immobile a capo chino. “togli li” ripete, lentamente Laura li toglie e li appoggia su una sedia “anche la camicetta che ti copre il culo” iniziando a piangere Laura sbottona e toglie la camicetta restando con slip e reggiseno “le mutandine” le sfila e Elisa può gustar si la visione delle natiche abbondanti appena arrossate dal giorno precedente, si porta alle sue spalle, le slaccia il reggiseno e glielo sfila, il grosso seno della ragazza adesso è esposto e ne gode la visione per un attimo poi la prende per un braccio e la guida verso il letto, Laura umiliata ci si lascia deporre sopra senza opporre resistenza. “a quattro zampe adesso” Laura esegue, le mette una mano sul capo e lo spinge in basso lasciandola con il grosso culo pienamente esposto “allarga le gambe” goffamente Laura le apre es ponendo così culo e figa, la visione è irresistibile e non può trattenersi dal dare un pizzicotto su una natica grassoccia provocando un urletto della sventurata “iiiiih” “zitta, ti faccio nitrire io dopo” e Insinua una mano fra le cosce fino ad afferrargli la figa “ti sei toccata ieri sera?” chiede senza lasciarle il tempo di pensare “nooo” dice prontamente Laura. ” Adesso controllo” e inizia a carezzare il pelo biondo che la copre poi insinua due dita fra le labbra e la penetra. Laura ha un sobbalzo e prontamente le arriva uno sculaccione seguito da un secondo. “Elisa… ” “cosa c’ è?” “so.sono vergine” cosa di cui Elisa si compiace “tranquilla per adesso non te la rompo, vediamo piuttosto se ieri sera hai fatto la brava” e lascia penetrare ancora un PO le dita “su strusciati e vediamo ” “vediamo cosa?”sussurra Laura “da quanto ti bagni si riesce a capire se sei venuta, vedrai che fra qualche giorno lo capisco al volo, adesso strusciati” incerta Laura inizia a muovere il bacino e Elisa inizia subito a sentire le dita inumidirsi “brava continua” la incoraggia e sente i movimenti farsi più decisi provocando un’ ulteriore eccitazione, le dita adesso sono immerse negli umori “basta adesso altrimenti mi vieni in mano” un attimo di incertezza e Laura si ferma ormai soggiogata. Le dita si ritirano sfiorando il clitoride e provocando un fremito. “vorresti venire?” le sussurra in un orecchio. “siii” le carezza ancora il clitoride che sente gonfio “ogni quanto eri abituata a toccarti” solo un attimo di incertezza da parte di Laura “tutti i giorni” “allora devi avere una gran voglia” e lentamente sfila le dita non senza carezzarla ancora “adesso però dobbiamo parlare del perché non hai raccontato a tua madre di stamani” “mi vergognavo” sussurra Laura “adesso rimediamo” e così dicendo le appoggia una mano sulle natiche “resta ferma o è peggio per te” cosi dicendo inizia a sculacciarla, con calma colpi, non violenti, lenti che non trascurano nessuna parte del culo che inizia subito ad arrossarsi. Laura fa il possibile per restare ferma ma non riesce completamente e i suoi fianchi fremono, vorrebbe tacere e non sentire i gemiti che le escono dalla bocca “iiiihhh iiiiihhh ihhhhh” cosa che Elisa gradisce, senza interrompere la sculacciata le carezza il fianco e le sussurra “ferma fai la brava cavallina” facendosi forza Laura riesce a fermare il suo tremito e viene lodata “brava vedi che riesci su continua a nitrire mentre ti arrosso il culo” “iiiihhh iiiiihhh ihhhhh” e viene premiata da nuove carezze sui fianchi e sulla pancia. Quando ritiene che il culo sia ben scaldato Elisa interrompe la sculacciata continuando a carezzarla fino a quando con una carezza le raggiunge il seno soppesando la tetta, Laura resta immobile. “allora hai capito che ti conviene essere ubbidiente o devo continuare?” “nooo” la implora Laura “no cosa” la incalza carezzandola sulla pancia fino a raggiungerle la fica ” faccio la brava” e, ormai eccitatissima inizia a strusciarsi contro quella mano che però le sfugge e scivola di nuovo su una tetta stringendola come se la mungesse “adesso resta ferma” con la mano raggiunge ancora la figa dell’amica che trova bagnatissima, ne approfitta per lubrificare le dita “allargati le mele” Laura esita e riceve uno sculaccione rassegnata si porta le mani sulle natiche e le apre, il forellino grinzoso è completamente esposto e un dito già inumidito lo raggiunge prontamente carezzandone il contorno prima di iniziare a premere al fremito incontenibile segue uno sculaccione che riesce a fermarlo. Elisa gioisce sentendo il dito penetrare sempre più. “sei vergine anche qui?” chiede “siiii” “sì cosa?” “ho anche il culo vergine” eccitazione e vergogna le tolgono ormai ogni volontà di opporsi e quando sente un secondo dito entrare non fa un fremito, immobile. Le dita iniziano a muoversi avanti e indietro scopandole il culo, il lieve fastidio viene sostituito dal piacere si sentirsi piena. Adesso sono 3 le dita che la stanno allargando mentre la figa gocciola i suoi umori. L’inculata continua qualche minuto sempre lenta e costante portandola al limite dell’orgasmo, le dita sentono le contrazioni della figa, Laura sta per venire. “basta cosi” le dice estraendole “con quello che hai combinato oggi non meriti certo di venire” le accosta le dita alla bocca ” su puliscile, la lingua di Laura inizia a leccarle incerta, le sente premere e non si oppone mentre le scivolano in bocca “succhia che me le hai tutte sporcate” e Laura succhia. Quando vengono estratte rimane immobile sempre con il capo in basso e il culo, bene arrossato, esposto. “su a lavarti che devi parlare con tua madre” le dice con una leggera pacca sul sedere che la fa sussultare, Laura si alza e docilmente si avvia verso il bagno del quale, per fortuna, la camera dispone. Elisa la segue e le sta dietro mentre l’amica si lava la faccia, gli occhi arrossati “devi fare pipi?” le chiede e Laura annuisce. Prendendola per le braccia la guida verso il water facendola sedere. Laura ha un sussulto, il culo arrossato le duole appoggiato cosi, vorrebbe alzarsi ma le braccia di Elisa la tengono ferma seduta con le cosce aperte. “ti dico io quando farla” rincara, Laura annuisce. Lascia passare qualche secondo “adesso” e subito si sente lo scroscio dell’urina che esce, terminata la minzione le prepara il bidè “vieni che ti lavo la passerina” Laura è pronta a ubbidire e si siede tenendo le gambe ben aperte ed emettendo un “iiiiih” per il bruciore che continua a sentire quando appoggia il culo arrossato. La mano di Elisa scende fra le cosce di Laura, carezza il pelo e con le dita le lava dentro e fuori la figa carezzandola e provocando ancora eccitazione. “come va il culetto?” “brucia” la fa alzare e chinare in avanti “adesso te lo rinfresco” con una crema trovata davanti allo specchio si cosparge le mani “su apriti come prima cha te la spalmo” nuovamente Laura si allarga le natiche e le dita iniziano a scorrere nel solco per poi affondare nel forellino che, già violato, si apre agevolmente, al solito piccolo sobbalzo segue rapido uno sculaccione “ferma” e Laura ammansita si ferma. Il fresco della crema allevia
Il dolore ed è grata ad Elisa che le fa scorrere nel culo le dita “sei ancora stretta ma per adesso va bene cosi” la prende per i fianchi e la fa rialzare, Laura rimane in piedi incerta “come si dice?” “grazie Elisa” “rimetti camicetta e pantaloni che dobbiamo scendere da tua madre. Mutandine e reggiseno non importa che tanto dopo devi ritoglierli” appena si è ricomposta un piccolo sculaccione la indirizza verso la porta e, seguita dall’amica, si incammina. Giunte al pianterreno trovano la madre davanti alla tv e Laura fattasi coraggio le confessa l’insufficienza presa quella mattina e, sotto lo sguardo di Elisa, aggiunge a testa china che per punizione avrebbe fatto i piatti per una settimana, cosa mai accaduta prima. Anna è compiaciuta e guardando Elisa le chiede come abbia fatto “non è stato difficile, sua figlia ha solo bisogno di essere guidata, vedrà che anche i risultati scolastici miglioreranno anzi se è d’accordo mi fermo a cena così possiamo studiare un po anche dopo che con questa faccenda non abbiamo ancora fatto niente” Anna è naturalmente d’accordo e, risalendo verso la sua camera Laura capisce che sarà ancora una lunga giornata.
Il dolore ed è grata ad Elisa che le fa scorrere nel culo le dita “sei ancora stretta ma per adesso va bene cosi” la prende per i fianchi e la fa rialzare, Laura rimane in piedi incerta “come si dice?” “grazie Elisa” “rimetti camicetta e pantaloni che dobbiamo scendere da tua madre. Mutandine e reggiseno non importa che tanto dopo devi ritoglierli” appena si è ricomposta un piccolo sculaccione la indirizza verso la porta e, seguita dall’amica, si incammina. Giunte al pianterreno trovano la madre davanti alla tv e Laura fattasi coraggio le confessa l’insufficienza presa quella mattina e, sotto lo sguardo di Elisa, aggiunge a testa china che per punizione avrebbe fatto i piatti per una settimana, cosa mai accaduta prima. Anna è compiaciuta e guardando Elisa le chiede come abbia fatto “non è stato difficile, sua figlia ha solo bisogno di essere guidata, vedrà che anche i risultati scolastici miglioreranno anzi se è d’accordo mi fermo a cena così possiamo studiare un po anche dopo che con questa faccenda non abbiamo ancora fatto niente” Anna è naturalmente d’accordo e, risalendo verso la sua camera Laura capisce che sarà ancora una lunga giornata.
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