Cuore di mamma sempre disponibile

di
genere
incesti

Mi rendo sempre piu' conto che raccontare i segreti piu' intimi e' come mangiare le ciliegie , una tira l'altra . La mia fanciullezza non l'ho raccontata mai a nessuna se non alla moglie attuale che e' qui accanto a me a leggere e correggere quello che scrivo . Le espongo i miei ricordi e poi li scriviamo a quattro mani , come si suol dire .La mia vita familiare e' stata poarticolare . Io figlio unico di madre vedova allegra e disponibile . Mia madre non ha mai rifiutato un cazzo offerto basta che fosse grosso lungo e soprattutto duro e resistente . E piu' in paese la criticano piu' lei si concede al primo che capita . La sua non e' ninfomania ma e' solo la rivalsa di una donna contro il proprio dio che l'ha resa vedova quando non aveva neanche trent'anni e tanta voglia e bisogno di un uomo accanto . Cio' che la caratterizza oltre alla facilita' di fotterla e' l'esibizionismo al quale si abbandona sia in presenza di estranei che alla mia sola . L'ho sempre vista girare per casa nuda e non si e' mai ritratta quando le ho strizzato un seno o inanellato le dita nei peli del pube . Mi sono appena ricordato di quella volta che mi ha porto una supposta e sollevata la gonna ed abbassato le mutande a meta' coscia si e' piegata col busto sul bordo del letto pregandomi di infilarla dove va infilata . Inutile dire il viso che mi scottava per la vergogna tanto che ho sbagliato buco e mi e' scivolata nell'altro . Sono rimasto imbambolato e stavo per piangere quando mia madre sbellicandosi dalle risate mi ha attratto a se e mi ha ordinato di non preoccuparmi e di andare , anzi , a cercarla . Ha lanciato via ridendo la vestaglia le mutande e perfino il reggiseno dicendo che decine di uomini avrebbero pagato chissa' cosa per farle quello che stavo per fare io . Io continuavo a tenere lo sguardo basso indeciso se piangere o meno . Lei , sempre ridendo , passa un asciugamani tra le cosce per detergere eventuali umori quindi lascia le gambe penzoloni fuori dal letto e mentre sdraiata su di esso spalanca le cosce e mi prega di infilare la mano in quel buco protetto dal vertice di pelo che tante volte le ho carezzato . Io mi avvicino ma un forte odore di piscio stantio mi fa fare una smorfia di disgusto e girare la testa . Mia madre lo nota e alzandosi mi dice di aspettarla . La sento armeggiare coll'acqua del bide' e quando torna sento l'odore del sapone che ha usato per lavarsi la fica . - Ti piace adesso ? E' di tuo gradimento ? Noin rispondo ma appena spalanca le cosce mi avvicino e le metto dentro la mano . Cerco la supposta ma ogni volta che la sfioro mi scivola via . Lei ride e si agita facendo sobbalzare il ventre e tremare la fica e cio' non mi aiuta certo . - Vai piu' in fondo , chiudi la mano a pugno , tirala fuori e spingila di colpo dentro , cosi' , bravo ometto di casa mia . Sei bravo , dio se sei bravo , ci sai fare , cerca , cerca ma fai con calma , nessuno ti corre dietro , vai piu' dentro ancora di piu' , ahiiii , quello e' l'utero , sentilo , carezzalo , lo senti sembra che abbia la punta come il cuore , carezzalo , bravo , cosi' , oddio se sei bravo , mi piace come lo carezzi , ancora dai carrezzalo ancora . Oddio oddio che bello , e che strano , mi sento strana. Sento le dita ed il braccio lorde di un liquido vischioso , si sara' sciolta la supposta , penso . Faccio per ritirare il braccio quando lei lo afferra e lo introduce piu' in fondo che puo'. Resta fuori il gomito e mi guarda con una strana luce negli occhi che mi spaventa . Mi guarda ma non parla mentre tiene ferma la mia mano dentro il ventre che profuma di piscio come prima . Ma questa volta non mi disturba . - Cercala , figlio mio , cerca la supposta . Fai roteare il braccio , spingi piu' che puoi , anche se mi senti gridare , non ti preoccupare , bisogna cercare la supposta . Cambio il braccio e lei mi suggerisce di infilarli tutti e due . Ci provo ma malgrado lei si apra di piu' proprio l'altro non entra . Lei sbatte la testa da una parte all'altra , si vede che soffre la poverina . - Spingi piu' che puoi , vai dentro , rotea 'sto cazzo di braccio , fottuto di un maschio del cazzo , non vedi che ho bisogno che spinga , la supposta mi fa soffrire la sento cher va in giro , insisti cercala affonda 'sto braccio del cazzo , dio oddio oddio aiutami . Ed ecco un'altra bordata di liquido scivoloso e nauseabondo m'imbratta l'intero braccio . Ho il viso accanto alla vagina e non posso fare a meno di respirare le folate puzzolenti di umore vaginale che anni dopo imparero' ad apprezzare ma che al momento mi danno solo nausea . Quando tiro fuorti il braccio mia madre con rabbia mi afferra per i capelli e mi schiaccia il viso contro la fica spalancata e grida con astio : - Baciala , bastardo , guarda cosa hai combimato , baciala adesso . Mi fa sollevare la bocca dalla fica quando si accorge che sto per soccombere . Si alza di scatto e corre in bagno da dove la sento imprecare tra sospiri e gemiti profferendo bestemmie contro chi le ha privato la presenza dell'uomo che aveva scelto per la vita . Io vado a lavarmi le braccia nell'acquaio della cucina e soffoco a stento dei conati di vomito . La fica puzzava piu' di prima , di qaundo era andata a lavarla .E la supposta non sono riuscito a trovarla . Mamma mi raggiunge e la vedo provata , e' stanca e si lascia cadere afranta sul letto e dopo neanche un minuto sento il respiro regolare di una mamma che dorme . Qualche settimana dopo esce dal bagno e mi raggiunge mentre sono gia' a letto e lasciando scivolare a terra le mutandine di pizzo mette un ginocchio sul letto e sorridendomi con tutti denti mi dice : - Sai , mi occorre il tuo aiuto . Per errore ho infilato una supposta nel posto sbagliato come hai fatti tu l'altro giorno . Dovresti andarla a cercare . Vuoi ? Si mette sul letto raccoglie le gambe apre le ginocchia e spalanca la fica mentre in ginocchio le metto denro il braccio e rifacciamo lo stesso gioco di qualche giorno prima e che rifaremo parecchie volte prima che si accorga che sto crescendo e che anche io mi eccito a penetrarla col braccio . Ha smesso quella volta che mentre le ravanavo le viscere strusciavo contro la coscia un cazzo duro e voglioso ma ancora di bambino . Mitana
di
scritto il
2010-08-19
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