Mamma ti accoglie sempre

di
genere
incesti

Era circa un anno ormai che ero tornato da mia madre dopo aver lasciato mia moglie incinta di un traditore. Pasavo il tempo libero nei cessi della citta` in cerca di cazzi da succhiare o per le scale che portavano in casa di prostitute e facevo la fila insieme ai soldati arrapati. Spesso non trovavo cio` che cercavo quindi tornavo a testa bassa e col cazzo ritto a casa e andavo a letto sentendo il regolare respiro di mia madre addormentata. Una sera mi e` venuta una strana idea passando davanti alla porta socchiusa della sua camera. Allungo il colo e la vedo rannicchiata colle cosce scoperte dormire beata i suoi sogni. Da bambino aveva sempre girato nuda per casa col pelo inguinale in bella mostra e le poppe al vento ma da quando ero tornato da uomo, da adulto ormai, non l`avevo mai piu` vista discinta ne` e` entrata piu` in bagno per lavarmi la schiena. Quella sera ammirando le cosce scoperte ho ripensato alle seghe che mi aveva ispirato ed a quante volte l`ho desiderata come femmina. Lei, che era stata la puttana del paese poteva benissimo concedersi a me che in fondo le volevo anche bene. Il cazzo gia` voglioso ha fatto uno scatto e si e`irrigidito tenendomi inchiodato mezzo dentro e mezzo fuori dalla sua camera da letto e senza rendermene conto mi sono ritrovato a menare l`attrezzo fino a schizzare il seme sullo scendiletto. Quando sono andato in bagno a ripulirmi ho ritrovato il gusto dell`insano desiderio ed osceno sfogo di quando mi masturbavo spiandola mentre incontrava i suoi amanti. Mi sono ritrovato colle palle vuote ed il cazzo ancora ritto e sono andato a dormire sperando di sognarla. La sera successiva sono rientrato prima del consueto perche` volevo rifare la sega della sera prima. Sono stato davanti alla televisione per aspettare di sentire il suo respiro regolare e spingendo la porta con cautela sono andato nella sua camera. Alla luce proveniente dal corridoio ho visto la graziosa testolina appoggiata al palmo della mano sul cuscino coi capelli sciolti mentre dalla scollatura riuscivo a scorgere un capezzolo. Le coperte rimboccate mi hanno impedito di vedere altro. Mi sono eccitato sentendo il suo profumo di donna ed avvicinando alle labbra chiuse la capocchia del cazzo e li` mi sono masturbato ed ho appena fatto in tempo ad allontanarmi per non sborrarle addosso. Sono andato avanti per mesi spugnettandomi a sua insaputa e godendo degli scamppoli di pelle del suo corpo ancora giovanile. Piu` volte pulendo l`attrezzo in bagno mi sono chiesto, riflesso nello specchio, se era giusto quel mio modo nevrotico di placare i sensi, e con mia madre per giunta. Ma dall`intensita` con cui ho goduto ho capito che era un modo del tutto lecito di possedere una donna che altrimenti non avrei potuto, non c`era altro modo di farla mia ne` di lordarla col mio seme. Avevo deciso di smettere ed avevo dimezzate le visite nella sua camera quando avvicinandosi la primavera e l`estate ha cominciato a scalciare le coperte restando a volte nuda colla camicia arrotolata in vita e la boscaglia di pelo incolto in mostra. Oddio no, il triangolo di pelo e` la parte del suo corpo che mi fa impazzire, la voglia di inanellare le dita di affondarvi il viso e succhiare i peli ad uno ad uno e` troppo forte ma mi devo limitare a sognare ed al massimo vi posso sborrare sopra sempre che non si svegli. A volte si intravedono le grandi labbra colla cresta frastagliata e scura ed il grilletto a riposo. Oh Dio dammi la forza di non andare oltre, vorrei tanto salirle sopra e farla mia. E` una sofferenza e` uno sforzo titanico resistere a tanto spettacolo. La fica di mia madre, il centro dell`Universo la matrice dell`Esistenza e della Vita il buco che ti sprofonda all`Inferno o ti conduce in Paradiso e` li` e non lo posso toccare. Schizzo senza toccarmi tanto forte e` il desiderio, mai ho desiderato tanto una donna e mia madre in fondo altro non e` che una donna, si`, mi ha messo al mondo ma in fondo resta una donna. Ogni sera vengo attratto come da una calamita ed a volte non ho tanta voglia ma quando sono davanti a lei discinta e indifesa nel sonno il cazzo impone la sua legge per cui dopo aver respirato il profumo di femmina mi avvicino il piu` possibile e le sborro sul pelo pubico quando e` scoperto o sulle cosce. L`altra sera mi sto guardando allo specchio mentre lavo asta e capocchia quando la porta si apre e vedo mia madre colla camicia da notte sollevata si siede sul bide` e lava la sborra colla quale le avevo appena imperlato il triangolo e gratta via alcune gocce dalle cosce. Non dice nulla non mi guarda nemmeno si alza si asciuga l`inguine con un telo abbassa la camicia da notte e torna nella sua camera lasciando la porta semichiusa. Oddio cosa vuol dire? Sarebbe bello che fosse un tacito invito. Non puo` essere, mia madre e` puttana ma non cosi`, fino a quel punto, non ci credo. Non accetterebbe mai un incesto. Amanti ufficiali non ne ha ma questo non vuol dire che mi vuole nel suo letto. Magari non si e` accorta che quelle macchie sul pelo della fica era sborra di suo figlio. Vado a letto ma non riesco a prender sonno. Il dubbio e` come un tarlo, non lo vedi ma lo senti che rode. Al mattino , prima di uscire,la raggiungo in cucina per il caffe` e per salutarla mi avvicino alle spalle e strizzandole i seni le appoggio contro il canale delle chiappe il cazzo che si sta gonfiando quando lei scrollandomi di dosso mi lancia uno sguardo di fuoco e sibilando le parole mi dice: - Ma...ma...ma cosa fai? Hai dimenticato che sono tua madre? Ricomponiti, porco depravato, e non ti permettere piu`. Trovati puttosto una donna o torna da tua moglie. Senza bere il caffe` e colla testa bassa esco di casa e vado al lavoro certo che sara` una giornata di merda. Mitana
di
scritto il
2010-09-01
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