La mia cognatina
di
Mitana
genere
etero
Tengo a precisare che sono contro la pedofilia e vorrei castrare chimicamente e fisicamente chi la pratica. Pero`, ci sono dei casi.... Mia cognata a quattordici anni era vergine e curiosa. Spesso veniva con me e mia moglie a mangiare una pizza o al cinema e poi la riportavamo a casa nella notte inoltrata e quando era troppo tardi dormiva nel nostro letto. Una sera ero troppo eccitato e chiesi a mia moglie di appoggiare la testa sulle gambe mentre guidavo e di farmi una pompa. La sorella era seduta dietro ed aveva appoggiato la testa allo schienale e sembrava addormentata. Mia moglie la guardo`e intui` che dormiva quindi mise la testa sulle cosce mi apri` la patta e prese in bocca uno strumento rigido come mai. Manco` poco che non uscissi di strada quando le allagai la gola. Il sobbalzo dell`auto aveva fatto aprire gli occhi a mia cognata e dallo specchietto mi accorsi che allungava il collo per vedere cosa stesse facendo sua sorella colla testa appoggiata sul mio grembo. Il sabato successivo chiesi a mia moglie lo stesso servizio ma appena lei si impossesso` dello strumeno allungai la mano e carezzai le ginocchia della cognata. All`inizio tenne strette le gambe ma dopo un po` riuscii a sfiorare la fessurina malgrado la protezione delle mutandine. Appena sentii l`umido contro le dita una sborrata segno` quel contatto. Ritrassi la mano prima che mia moglie sollevasse la testa e vedesse sua sorella continuare a dormire. Hai capito la troietta? Fa` finta di dormire per assistere ad una pompa viaggiante. La pompa a cento km all`ora fu una costante e la mia mano entro` sempre piu` tra le cosce di mia cognata che godeva assieme a noi. Una volta mia moglie mi chiese: - Come mai, quando c`e` mia sorella vieni presto? - Mi eccita la situazione, come a te d`altronde. Erano gia` alcuni mesi che questa storia andava avanti quando mori` mio nonno. Con la scusa, che in fondo era reale, che non sopportavo la vista di un morto portai mia moglie alla veglia funebre ed io andai a cercare mia cognata e la portai al mare. Sulla costiera amalfitana c`e` una spiagggetta solitaria che si raggiunge solo colla barca e che pochi conoscono vicino Erchie. Fatta sedere mia cognara difronte le promisi una giornata da ricordare per tutta la vita, lei non rispondeva ma le brillavano gli occhi. Superato un costone tolsi i vestiti e rimasi nudo col cazzo che svettava fiero di essere libero all`aria aperta. Mia cognata acconsenti` a spogliarsi ma rimase coi soli slip e le splendide tettine nude dure come marmo che esibivano dei capezzoli piccoli ma che parlavano. - Vieni vicino , toccami mentre remo. Spinsi il cazzo verso di lei che collo sguardo fisso sull`attrezzo disse di no colla testa . - Non aver paura, vieni prendilo in mano bacialo come fa tua sorella.... - No ,io sono vergine....sussurro` con la voce incerta. - Se sono entrato col dito posso entrare anche con questo, guarda non e` molto grosso. Prendilo in mano....e poi una volta o l`altra devi pur diventare donna. Si ritrasse ma io ero convinto che una volta arrivati alla spiaggia solitaria mi avrebbe concesso il suo fiore. La giustificazione per mia moglie ce l`avevo gia` pronta: avevo cercato nella sorella la verginita` che non avevo trovata in lei. Mi sembrava che mi fosse dovuta quella deflorazione. Scesi dalla bartca le tolsi lo slip colla forza perche` proprio non voleva mettersi nuda. Dio che spettacolo il suo culetto sodo ed il boschetto di peli arruffati che le copriva il monte di Venere. Sua sorella non mi aveva eccitato come questa puttanella che stringeva le cosce e non mi faceva ammirare la bella fichetta ancora intonsa. Cadde sulla sabbia ed io le fui sopra e cercavo di infilarle la faccia tra le cosce perche` prima di fotterla volevo leccare una vagina coll`imene intatto. Riuscii nel mio intento ma dovetti smettere subito perche` era piena di sabbia. - No no no non voglio, stammi lontano, non voglio, voglio restare cosi`, stammi lontano, se lo sa mia sorella mi ammazza.... - Ma tua sorella lo sa, e` atata lei a dirmi di farti diventar donna, cosa credi? - Non e` vero, menti, se lo sa mi ammazza di botte....uh mamma mia.... - Ma ti dico che e` atata lei a dirmi di portarti qua. Si e` accorta che ti tocco mentre mi fa un pompino e mi ha detto di far godere anche te. Vuole che diventi una donna....mentivo spudoratamente ma ero troppo arrapato per ragionare. La troietta continuava a fissare la nerchia svettante ma non si decideva ne` a toccarla ne` a prenderla dove la Natura ha piazzato la fessura da riempire. Lottammo a lungo senza che riuscissi ad avvicinare l`ogiva al bersaglio. - Fammi un pompino allora, fammi godere almeno colla bocca come fa tua sorella. - Non voglio, non voglio sei un porco.... - Ma qua` porco, e` che ti voglio bene e che voglio che anche tu goda come una grande. Fammi una sega almeno. Sto male tanta e` la voglia. - No no, sei un porco, fattela tu....la sega.... - Ma tu mi guardi pero`. Era inutile dirlo perche` il suo sguardo non ha mai lasciato di controllare i movimenti anche per capire dove stava per infilarsi. Mi bastarono un paio di colpi di manovella che le spruzzai le gocce di perla sul corpo colpendo viso gambe e perfino i capelli. Ando` a ripulirsi coll`acqua di mare e vederla accoccolata col culetto nudo e la fichetta che si specchiava nell`acqua mi avvicinai e con altri vigorosi colpi di manovella le sborrai ancora sulla schiena. Mai mi era capitato prima di allora di venire due volte di seguito in cosi` poco tempo. Lei volse verso di me i suoi occhioni scuri e mentre continuava a detergersi le gocce sulle gambe mi guardo` con biasimo mormorando come a se stessa - Quanto sei porco, mi fai schifo . Le sue parole mi fecero rinsavire, le lavai la schiena le chiesi scusa ci rivestimmo e tornammo a casa senza che osassi piu`toccarla. Ed in seguito mi e` capitato di poterla avere dopo sposata ma non mi son mai permesso neanche di guardarla con desiderio memore di quella figura miserabile che avevo fatto quando era ancora una bambimna. Ciao cognatina bella. Mitana
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