Finalmente, mamma
di
Mitana
genere
incesti
Per qualche giorno non ho avuto il coraggio di guardare in faccia mia madre e ci siamo parlati lo stretto necessario, poi, pero`, ha preso il sopravvento il turgore del cazzo e l`impellente bisogno di spiarla mentre dorme e farmi una sega. Ho ripreso a farle visita al ritorno delle mie scorribande serali alla ricerca di un cazzo da succhiare. Anche durante il lavoro capita che viene qualcuno a chiedere qualcosa in magazzino e tra gli scaffali lo faccio godere colla bocca, sono conosciuto nell`ambiente. Spesso dopo cena vado in perlustrazione nei cessi della zona e svuoto parecchie palle piene prima di rientrare. Capita che io non goda per cui entro in camera di mia madre colle palle sature per uscirne coi coglioni svuotati. Sabato scorso gia` al mattino ho succhiato un paio di nerchie ed al ritorno ho caricato in macchina una signora piu` grande di mia madre che rientrava ad un paesino sito sulla mia strada. In salita c`erano due tre tornanti che mi hanno costretto a rallentare ed io per tenermi in equilibrio le ho poggiato sulle ginocchia una mano che ho cercato di fare risalire sotto la gonna. La signora senza scomporsi mi ha guardato e con un sorriso di biasimo mi fa: - Ma cosa fai? potrei essere tua madre....Non ho avuto la prontezza di dirle che proprio perche` mi ricorda mamma le ho infilato la mano coll`intenzione di fotterla almeno colle dita. Sono avvampato e quando sono arrivato a destinazione non ho risposto al saluto. Non sono rientrato a casa perche` avevo addosso una voglia di fottere che solo dio sapeva e mi sono aggirato nei paraggi senza sapere cosa cercare. Infine la fame mi ha portato a casa. Il pomeriggio era afoso e l`aria satura di umidita`. Il salotto colle persiane chiuse era immerso nella penombra ma ho distinto perfettamente il corpo di mia madre allungato sul divano. Sicuramente stava dormendo, il solito pisolino pomeridiano. Lancio lontano la maglietta lascio scivolare i pantaloni e resto coi soli boxer gonfi sul davanti e coi piedi nudi. Mi avvicino a mia madre e sento il suo odore di femmina, m`inebria il suo profumo, il cazzo si gonfia fino a scoppiare e man mano che gli occhi si abituano al buio mi accorgo che mamma ha le gambe scoperte colla sottoveste raccolta sulla pancia e la fica protetta da un cuscino che stringe tra le cosce. E` coricata sul fianco sinistro colla mano sul bracciolo che regge la faccia e l`altra penzoloni lungo il divano. Mi avvicino e vedo parte del pelo inguinale che il cuscino lascia scoperto ed a quella vista poco ci manca che non le affondi il viso per succhiare ad uno ad uno quei peli ricci e neri. M`inginocchio davanti alla mia dea e respiro il suo respiro e sospiro quando la sento sospirare. Considero la situazione e penso che male che vada mi scaccia da casa questa volta, pero` se riesco a cavalcarla essere scacciato sarebbe il giusto prezzo per tale piacere. Anche se in paese si sapesse del mio exploit non ci sarebbe nulla di strano essendo mia madre la troia del paese ed io un notorio figlio di puttana. Il ragionamento non fa una grinza ed il cazzo mi invita ad allungare le mani e strappare quel cuscino. Mi e` sembrato di vedere luccicare il bianco degli occhi, vuoi vedere che mamma e` sveglia? Mi chino e le bacio la fronte dove cominciano i capelli. Non si muove ma mi e` sembrato che il respiro si sia fermato. Le bacio gli occhi sfiorandoli appena e poggio le labbra sulle sue cercando di infilare la lingua. Scuote la testa spostando la bocca per evitare il bacio; ma allora e` sveglia. In ginocchio accanto al divano avanzo fino a poggiare contro il dorso della mano penzoloni il turgore del mio cazzo e spingo. La mano resta inerte ma sente benissimo quanto sia arrapato. Le bacio il collo e succhio fino am che non solleva le spalle perche` le faccio il solletico. Le infilo una mano nella scollatura e traggo un seno per ciucciare il capezzolo; lascia che succhi come un bambino succhia il suo latte. Le bacio ancora gli occhi quindi le mordo il labbro superiore ma appena cerco di infilare la lingua ancora una volta sposta la testa ed evita il bacio. Affondo la testa sul collo e succhio fino a lasciarle il segno mentre scendo all`inguine ed infilo la mano tra la fregna ed il cuscino. Allarga appena le cosce perche` possa penetrare meglio fino a prenderle la fica nella mano aperta. E` scivolosa, e` tutta bagnata, e` emersa la donna sensibile e multiorgasmica ben conosciuta dai maschi del paese. Le infilo un dito poi un altro nella fessura, li agito, sento il grilletto indurirsi e quando torno a cercare di baciarla trovo la bocca socchiusa e le lingue finalmente s1` incontrano per succhiarsi a vicenda. La mano penzoloni avvolge il cazzo e lo smanetta con gesti lenti mentre il respiro si fa grave ed affannoso, la sento gemere. Il bacio e` focoso ed appassionato le lingue si attorcigliano voluttuose le mie dita penetrano il piu` in fondo possibile la vagina allagata di umore cremoso ed attaccaticcio e quando allarga le cosce per farsi sgrilletare meglio le sborro in mano e lei gode senza nascondere l`orgasmo. Le lingue si cercano ancora e ci baciamo fino a che ci manca il fiato. - Sei un porco, un maledetto porco depravato, vai via da questa casa, trovati una puttana e vai via, non voglio vederti mai piu`, disgraziato.... Le sue parole mi colpiscono come delle staffilate e sinceramente non le capisco e non le spiego. In fondo ha goduto anche lei, ha risposto al mio bacio e mi ha menato il cazzo fino a farsi sborrare in mano. Mentre lavo il cazzo e le mani nel lavabo del bagno vedo nello specchio lei che si accovascia sul bide` e senza degnarmi di uno sguardo prima piscia poi si lava ed esce dopo essersi asciugata col solito telo. E` andata nella sua camera mentre io mi sono rintanato nella mia sperando che la buriana passi e riemerga ancora una volta la troia che si e` concessa a tutti e non vedo perche` non si debba concedere a me che in fondo le voglio anche bene, e la prova e` il cazzo che continua a svettare verso il soffitto mormorando il suo nome. Mitana
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