La valle dei ragazzi - Capitolo 3
di
Aramis
genere
gay
Filippo arrivò al negozio e vide il papà che ci stava lavorando. Entrò e salutò: “Buon giorno, ha visto Dav oggi?” L’uomo alzò lo sguardo e disse: “No, non l'ho visto, ma stamattina non ha aperto come avrebbe dovuto fare.” “È nell'appartamento?” “Non so, non l'ho sentito muoversi, penso sia ancora a letto.” “Se lo vede gli dice che lo sto cercando?” “Perché non sali e bussi? È probabile che sia su, altrimenti usa questa chiave per entrare.” Filippo prese la chiave, ringraziò, uscì dal negozio e salì gradini che conducevano all'appartamento.
Nel frattempo disopra:
Davide stava muovendo la lingua su e giù sul cazzo di Gabriele coperto di pre eiaculazione ed il ragazzo si stava lamentando a tal punto che non sentirono la serratura cliccare e la porta chiudersi. Filippo sentì dei lamenti venire dalla camera da letto e riconobbe la voce di suo fratello. Aprì la porta e rimase scioccato nel vedere il suo amico che succhiava l’uccello di suo fratello.
Incazzato afferrò Davide e gli diede un pugno così forte da farlo sanguinare mentre gridava: “Fetente, ti uccido!”, gli diede un pugno nello stomaco ma poi Gabriele lo afferrò e lo spinse via gridando: “Lascialo in pace.” Filippo lo afferrò: “Assolutamente no, non sei più mio fratello ed aspetta che lo sappiano mamma e papà, resterai senza casa.” “Sì, preferisco rimanere senza casa piuttosto che vivere con un omofobico fetente come te.”
Gabriele si sedette sul pavimento vicino a Davide e disse: “Tutto bene Dav?” Dav accennò col capo, ma quando tentò di mettersi in piedi precipitò indietro dolorante. Filippo rise: “Che checca! Avrei dovuto saperlo che eri un culo.” Dav lo guardò in cagnesco: “Perché cazzo non esci da casa mia prima che ti uccida.” Filippo rise forte. Gabriele si alzò e spinse Filippo “Ascoltami, ora esci da casa nostra prima che faccia qualche cosa di cui debba pentirmi!” “Sì? Forza ragazzo.” Dav balzò in piedi gridando: “Gabriele no!.” proprio mentre il ragazzo colpiva con forza il fratello gettandolo a terra.
Filippo disse “Bastardo.” e corse fuori dall'appartamento, giù per la scala, sbatté la porta e si diresse verso la casa dei genitori. Entrò, andò nel soggiorno e vide la mamma seduta davanti al televisione che gli chiese: “Dove è Gabriele?” “Oh, è da Davide, sta bene.” “Come mai è col tuo amico? Non eravate insieme la notte scorsa?” “Ci siamo separati.” ed andò in camera sua.
Più tardi quel giorno.
Quando Gabriele arrivò a casa dei suoi genitori vide la macchina di sua sorella Rachele parcheggiata. Entrò e vide Filippo, Rachele e la mamma che chiacchieravano nel soggiorno. Quando entrò salutò e Rachele disse “Ciao Gabry, ti sei divertito la notte scorsa?” Il ragazzo guardò Filippo: “Sì, grazie.” Il fratello lo scioccò dicendo “Sì è stato bello, non è vero?” Gabriele comprese che aveva probabilmente superato lo schock iniziale. Andò nella sua stanza ed entrando vide una scritta sullo schermo del PC. Diceva solo ‘Mi spiace!’. Sorrise, scrisse ‘Grazie fratello’ ed inviò il messaggio. Era seduto quando Filippo entrò, si sedette sul letto e disse: “Ok fratello, accetto che tu sia gay, ma per favore non aspettarti che io perdoni quello che è accaduto tra te e Davide.” “Per favore lasciami dire qualche cosa.” “Cosa?” “Beh, quello che è accaduto è stato sopratutto provocato da me ed io intendo continuare a vederlo.” Filippo sorrise: “Io non ti fermerò, ma se papà scopre qualche cosa, io non so niente, Ok?” “OK Filippo, non ti coinvolgerò.”
Più tardi quella settimana
Filippo era uno degli istruttori della squadra giovanile di rugby, i Dragoni. Il sedicenne Alessandro aveva provato per la prima squadra ma non era stato selezionato. Alessandro, un fusto biondo alto un metro e ottantacinque, era deluso, era la seconda volta che non ci riusciva. Filippo entrò nello spogliatoio e lo vide seduto completamente nudo che piangeva. Gli si avvicinò: “Dai, non è la fine del mondo, ci arriverai allenandoti di più.” Ma non poteva credere a quello che accadde poi, il suo cazzo cominciò a pulsare mentre si sedeva accanto al ragazzo nudo, si alzò: “Guarda Alessandro, dovrai solo allenarti un po' di più e la prossima volta potrai andare in prima squadra. La prossima prova è il mese prossimo, farai a tempo a prepararti.” “Grazie Mister.” Si alzò ed andò nelle docce mentre Filippo ammirava il bel culo rotondo del ragazzo, poi pensò “Cosa diavolo sto facendo?” e lasciò lo spogliatoio per andare a casa.
Più tardi quella notte
Filippo stava sdraiato nudo nel suo letto pensando al caldo incontro della notte precedente. Cominciò a menarsi il cazzo ricordando la ragazza che aveva chiavato poi, all'improvviso, mentre si masturbava più forte, vide il rotondo sedere sexy di Alessandro! Si fermò, ma poi ricominciò, questa volta era ad Alessandro che pensava mentre si sparava una sega con più forza. Gemette quando il suo pene pulsò e sparò fiotto dopo fiotto di sperma caldo sul suo corpo magro. Non poteva credere di essersi masturbato pensando ad un bel ragazzo.
La mattina seguente si alzò, fece la doccia ed uscì a prendere il giornale. Mentre si avviava al negozio di Davide vide Alessandro che camminava verso di lui. “Ciao Alessandro.” Il ragazzo sorrise: “Ciao Mister.” “Lascia lasci perdere il Mister, io mi chiamo Filippo.” “OK Filippo.” Poi Filippo continuò: “Ieri sera stavo pensando che forse potrei darti qualche allenamento supplementare. Ti interessa?” “Veramente? Lo farebbe per me?” “Sì, perché no? Ok, ci vediamo al club del rugby alle 5 stasera?” “Sì, ci sarò.” e se ne andò. Filippo arrivò al negozio e vide Davide dietro la cassa. Entrò, prese il Corriere ed andò alla cassa. “Ok Dav?” Davide lo guardò e disse: “Sì. Tu sei OK ora?” “Sì amico, ora sto bene.” poi uscì dal negozio ed andò a casa.
Più tardi quel giorno
Stava piovendo dalla mattina al villaggio ed il campo da rugby era più un lago di fango che un'area verde. Filippo arrivò poco prima delle 4 e 30, andò nello spogliatoio e si mise la divisa. Alessandro arrivò venti minuti più tardi con la camicia bagnata ed i capelli gocciolanti. Filippo disse: “Dio! Sarebbe meglio che tu facessi una doccia calda prima di prenderti un accidente.” “Ok Mister, volevo dire Filippo” disse Alessandro mentre si alzava la camicia fradicia sulla testa rivelando il corpo muscoloso, bagnato e perfettamente liscio, si tolse scarpe e calze e si abbassò lentamente i pantaloni rivelando le gambe sexy. Filippo sorrise e disse “Sai Alessandro, odio dirlo, ma non penso che potremo allenarci stasera. Fuori continua a piovere.” Alessandro sorrise e continuò a togliersi i pantaloni, poi si tolse i boxer stretti rivelando quel bel sedere rotondo e sexy che Filippo amava. Il ragazzo si girò verso la sua borsa dando a Filippo la visione del suo buco rosa e perfetto, estrasse i pantaloncini e li tirò lentamente su sul bel sedere. “Alessandro hai sentito quello che ho detto?” “Sì, ma lei non può aiutarmi col mio allenamento ai pesi?” Filippo sorrise e disse “Sicuro, andiamo nella sala pesi.”
Filippo aiutò Alessandro ad alzare i pesi per circa un'ora poi il ragazzo gli disse “Grazie per l’aiuto, l'apprezzo molto.” Filippo sorrise: “E’ tutto Ok, so quanto desideri andare in prima squadra.” “Sì, amo il rugby.” Filippo sorrise “Ok ragazzo, facciamo la doccia.” Alessandro si spogliò rapidamente e saltò nella doccia, Filippo lo seguì e l’altro ragazzo sorrise alla vista del muscoloso e sexy corpo peloso di Filippo quando gli passò davanti. Abbassò lo sguardo, vide che il cazzo del “mister” pulsava e pensò: “Wow!” Si inginocchiò e cominciò a leccare l’uccello di Filippo che gemette e disse “Fermati tigre, cosa fai?” Alessandro lo guardò e spinse la bocca sul pene coperto di pre eiaculazione. Leccò e succhiò il cazzo come un vero succhia cazzi facendo pensare a Filippo che quella non era la prima volta.
Filippo sorrise e disse: “Tigre non devi farlo, sai?” Alessandro tolse la bocca dal pene e disse “Sì lo so, ma mi piace. E mi piace anche dentro di me.” “Oh sì, e dove lo vuoi?” Alessandro si girò, si piegò ed allargò lo stretto sedere dicendo “Qui.” Filippo gli si mise di dietro e spinse un dito nel buco. Alessandro gridò “Cazzo!” quando il dito gli allargò il buco vergine. Filippo continuò a penetrare il sedere del ragazzo finché non fu sicuro che fosse pronto. Si sputò sopra il cazzo e lo spinse verso il buco del ragazzo. Dapprima fece fatica ma dopo un po' riuscì a far entrare la testa. Il ragazzo gridò: “Oh dio no, per favore, fa male.” Mentre l’uccello di Filippo gli tendeva ulteriormente il culo. Filippo aspettò un po’ poi spinse nel giovane sedere. Spinse ancora e poi ancora finché non fu completamente nel culo non più vergine di Alessandro. Il ragazzo gemette: “Ooooohh” quando sentì che iniziava a fotterlo sempre più forte. Filippo gemette “Wow tigre, hai un culo così sexy!” e inculava il sedere del suo bel giovane. Continuò a fottere il giovane sedere sempre più forte gemendo:“Ooohhh Alessandro!” mentre riempiva il culo non più vergine con fiotti dopo fiotti del suo sperma appiccicoso, succoso e caldo. Alessandro gemette: “Siiii!” mentre il suo uccello copriva il suo liscio corpo sexy con un carico massiccio del suo sperma di ragazzo succoso e caldo.
Filippo si estrasse dal giovane sedere e disse “Cazzo Alessandro, sei magnifico.” Alessandro sorrise “Wow è stato fantastico! Mi sento alla grande, mi hai inculato veramente forte, grazie Filippo.”
Nel frattempo disopra:
Davide stava muovendo la lingua su e giù sul cazzo di Gabriele coperto di pre eiaculazione ed il ragazzo si stava lamentando a tal punto che non sentirono la serratura cliccare e la porta chiudersi. Filippo sentì dei lamenti venire dalla camera da letto e riconobbe la voce di suo fratello. Aprì la porta e rimase scioccato nel vedere il suo amico che succhiava l’uccello di suo fratello.
Incazzato afferrò Davide e gli diede un pugno così forte da farlo sanguinare mentre gridava: “Fetente, ti uccido!”, gli diede un pugno nello stomaco ma poi Gabriele lo afferrò e lo spinse via gridando: “Lascialo in pace.” Filippo lo afferrò: “Assolutamente no, non sei più mio fratello ed aspetta che lo sappiano mamma e papà, resterai senza casa.” “Sì, preferisco rimanere senza casa piuttosto che vivere con un omofobico fetente come te.”
Gabriele si sedette sul pavimento vicino a Davide e disse: “Tutto bene Dav?” Dav accennò col capo, ma quando tentò di mettersi in piedi precipitò indietro dolorante. Filippo rise: “Che checca! Avrei dovuto saperlo che eri un culo.” Dav lo guardò in cagnesco: “Perché cazzo non esci da casa mia prima che ti uccida.” Filippo rise forte. Gabriele si alzò e spinse Filippo “Ascoltami, ora esci da casa nostra prima che faccia qualche cosa di cui debba pentirmi!” “Sì? Forza ragazzo.” Dav balzò in piedi gridando: “Gabriele no!.” proprio mentre il ragazzo colpiva con forza il fratello gettandolo a terra.
Filippo disse “Bastardo.” e corse fuori dall'appartamento, giù per la scala, sbatté la porta e si diresse verso la casa dei genitori. Entrò, andò nel soggiorno e vide la mamma seduta davanti al televisione che gli chiese: “Dove è Gabriele?” “Oh, è da Davide, sta bene.” “Come mai è col tuo amico? Non eravate insieme la notte scorsa?” “Ci siamo separati.” ed andò in camera sua.
Più tardi quel giorno.
Quando Gabriele arrivò a casa dei suoi genitori vide la macchina di sua sorella Rachele parcheggiata. Entrò e vide Filippo, Rachele e la mamma che chiacchieravano nel soggiorno. Quando entrò salutò e Rachele disse “Ciao Gabry, ti sei divertito la notte scorsa?” Il ragazzo guardò Filippo: “Sì, grazie.” Il fratello lo scioccò dicendo “Sì è stato bello, non è vero?” Gabriele comprese che aveva probabilmente superato lo schock iniziale. Andò nella sua stanza ed entrando vide una scritta sullo schermo del PC. Diceva solo ‘Mi spiace!’. Sorrise, scrisse ‘Grazie fratello’ ed inviò il messaggio. Era seduto quando Filippo entrò, si sedette sul letto e disse: “Ok fratello, accetto che tu sia gay, ma per favore non aspettarti che io perdoni quello che è accaduto tra te e Davide.” “Per favore lasciami dire qualche cosa.” “Cosa?” “Beh, quello che è accaduto è stato sopratutto provocato da me ed io intendo continuare a vederlo.” Filippo sorrise: “Io non ti fermerò, ma se papà scopre qualche cosa, io non so niente, Ok?” “OK Filippo, non ti coinvolgerò.”
Più tardi quella settimana
Filippo era uno degli istruttori della squadra giovanile di rugby, i Dragoni. Il sedicenne Alessandro aveva provato per la prima squadra ma non era stato selezionato. Alessandro, un fusto biondo alto un metro e ottantacinque, era deluso, era la seconda volta che non ci riusciva. Filippo entrò nello spogliatoio e lo vide seduto completamente nudo che piangeva. Gli si avvicinò: “Dai, non è la fine del mondo, ci arriverai allenandoti di più.” Ma non poteva credere a quello che accadde poi, il suo cazzo cominciò a pulsare mentre si sedeva accanto al ragazzo nudo, si alzò: “Guarda Alessandro, dovrai solo allenarti un po' di più e la prossima volta potrai andare in prima squadra. La prossima prova è il mese prossimo, farai a tempo a prepararti.” “Grazie Mister.” Si alzò ed andò nelle docce mentre Filippo ammirava il bel culo rotondo del ragazzo, poi pensò “Cosa diavolo sto facendo?” e lasciò lo spogliatoio per andare a casa.
Più tardi quella notte
Filippo stava sdraiato nudo nel suo letto pensando al caldo incontro della notte precedente. Cominciò a menarsi il cazzo ricordando la ragazza che aveva chiavato poi, all'improvviso, mentre si masturbava più forte, vide il rotondo sedere sexy di Alessandro! Si fermò, ma poi ricominciò, questa volta era ad Alessandro che pensava mentre si sparava una sega con più forza. Gemette quando il suo pene pulsò e sparò fiotto dopo fiotto di sperma caldo sul suo corpo magro. Non poteva credere di essersi masturbato pensando ad un bel ragazzo.
La mattina seguente si alzò, fece la doccia ed uscì a prendere il giornale. Mentre si avviava al negozio di Davide vide Alessandro che camminava verso di lui. “Ciao Alessandro.” Il ragazzo sorrise: “Ciao Mister.” “Lascia lasci perdere il Mister, io mi chiamo Filippo.” “OK Filippo.” Poi Filippo continuò: “Ieri sera stavo pensando che forse potrei darti qualche allenamento supplementare. Ti interessa?” “Veramente? Lo farebbe per me?” “Sì, perché no? Ok, ci vediamo al club del rugby alle 5 stasera?” “Sì, ci sarò.” e se ne andò. Filippo arrivò al negozio e vide Davide dietro la cassa. Entrò, prese il Corriere ed andò alla cassa. “Ok Dav?” Davide lo guardò e disse: “Sì. Tu sei OK ora?” “Sì amico, ora sto bene.” poi uscì dal negozio ed andò a casa.
Più tardi quel giorno
Stava piovendo dalla mattina al villaggio ed il campo da rugby era più un lago di fango che un'area verde. Filippo arrivò poco prima delle 4 e 30, andò nello spogliatoio e si mise la divisa. Alessandro arrivò venti minuti più tardi con la camicia bagnata ed i capelli gocciolanti. Filippo disse: “Dio! Sarebbe meglio che tu facessi una doccia calda prima di prenderti un accidente.” “Ok Mister, volevo dire Filippo” disse Alessandro mentre si alzava la camicia fradicia sulla testa rivelando il corpo muscoloso, bagnato e perfettamente liscio, si tolse scarpe e calze e si abbassò lentamente i pantaloni rivelando le gambe sexy. Filippo sorrise e disse “Sai Alessandro, odio dirlo, ma non penso che potremo allenarci stasera. Fuori continua a piovere.” Alessandro sorrise e continuò a togliersi i pantaloni, poi si tolse i boxer stretti rivelando quel bel sedere rotondo e sexy che Filippo amava. Il ragazzo si girò verso la sua borsa dando a Filippo la visione del suo buco rosa e perfetto, estrasse i pantaloncini e li tirò lentamente su sul bel sedere. “Alessandro hai sentito quello che ho detto?” “Sì, ma lei non può aiutarmi col mio allenamento ai pesi?” Filippo sorrise e disse “Sicuro, andiamo nella sala pesi.”
Filippo aiutò Alessandro ad alzare i pesi per circa un'ora poi il ragazzo gli disse “Grazie per l’aiuto, l'apprezzo molto.” Filippo sorrise: “E’ tutto Ok, so quanto desideri andare in prima squadra.” “Sì, amo il rugby.” Filippo sorrise “Ok ragazzo, facciamo la doccia.” Alessandro si spogliò rapidamente e saltò nella doccia, Filippo lo seguì e l’altro ragazzo sorrise alla vista del muscoloso e sexy corpo peloso di Filippo quando gli passò davanti. Abbassò lo sguardo, vide che il cazzo del “mister” pulsava e pensò: “Wow!” Si inginocchiò e cominciò a leccare l’uccello di Filippo che gemette e disse “Fermati tigre, cosa fai?” Alessandro lo guardò e spinse la bocca sul pene coperto di pre eiaculazione. Leccò e succhiò il cazzo come un vero succhia cazzi facendo pensare a Filippo che quella non era la prima volta.
Filippo sorrise e disse: “Tigre non devi farlo, sai?” Alessandro tolse la bocca dal pene e disse “Sì lo so, ma mi piace. E mi piace anche dentro di me.” “Oh sì, e dove lo vuoi?” Alessandro si girò, si piegò ed allargò lo stretto sedere dicendo “Qui.” Filippo gli si mise di dietro e spinse un dito nel buco. Alessandro gridò “Cazzo!” quando il dito gli allargò il buco vergine. Filippo continuò a penetrare il sedere del ragazzo finché non fu sicuro che fosse pronto. Si sputò sopra il cazzo e lo spinse verso il buco del ragazzo. Dapprima fece fatica ma dopo un po' riuscì a far entrare la testa. Il ragazzo gridò: “Oh dio no, per favore, fa male.” Mentre l’uccello di Filippo gli tendeva ulteriormente il culo. Filippo aspettò un po’ poi spinse nel giovane sedere. Spinse ancora e poi ancora finché non fu completamente nel culo non più vergine di Alessandro. Il ragazzo gemette: “Ooooohh” quando sentì che iniziava a fotterlo sempre più forte. Filippo gemette “Wow tigre, hai un culo così sexy!” e inculava il sedere del suo bel giovane. Continuò a fottere il giovane sedere sempre più forte gemendo:“Ooohhh Alessandro!” mentre riempiva il culo non più vergine con fiotti dopo fiotti del suo sperma appiccicoso, succoso e caldo. Alessandro gemette: “Siiii!” mentre il suo uccello copriva il suo liscio corpo sexy con un carico massiccio del suo sperma di ragazzo succoso e caldo.
Filippo si estrasse dal giovane sedere e disse “Cazzo Alessandro, sei magnifico.” Alessandro sorrise “Wow è stato fantastico! Mi sento alla grande, mi hai inculato veramente forte, grazie Filippo.”
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