Storia di un ragazzo - Capitolo 1 - La prima volta di Chris
di
Aramis
genere
gay
Capitolo 1 - la prima volta di Chris
Chris aveva solo dodici anni quando capì di essere attirato dai ragazzi. Era un bel ragazzo con capelli di biondi e un po’ piccolo per la sua età. Stefano, suo fratello aveva due anni più di lui, era molto più alto ma aveva gli stessi capelli biondi. Aveva cominciato a giocare con se stesso circa sette mesi prima; quando era da solo e si faceva una sega, pensava ai ragazzi che aveva visto nelle docce ed immaginava quello che avrebbe potuto fare se anche loro avessero preferito i ragazzi. Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo a sua madre o a Stefano.
Nei fine settimana sua madre, che era divorziata, andava a lavorare in una fabbrica che riempiva di lattine le scatole di cartone. Quando faceva tardi si fermava in un motel e mandava una babysitter attraverso un’agenzia sicura per i due figli, invece in quella occasione lo aveva chiesto alla sua vicina Mary che si era detta lieta di farlo. Il figlio di Mary, Daniele, era poco più giovane di Stefano e Chris aveva notato che suo fratello e Daniele giocavano sempre insieme e recentemente si parlavano l'un l'altro a bassa voce.
Ad ogni modo quel fine settimana, prima di andare al lavoro, la mamma li baciò tutti e due sulla fronte, come faceva sempre, controllò con Mary che tutto fosse a posto, salì in macchina, agitò la mano e partì. I ragazzi si misero a guardare la televisione. Più tardi nel pomeriggio il campanello suonò, i ragazzi corsero alla porta e sbirciarono attraverso l’occhio magico che la mamma aveva insistito ad installare. Davanti alla porta c’era Daniele e quando Chris aprì la porta il ragazzo entrò mormorando qualche cosa che Chris non riuscì a sentire. I due fratelli ritornarono in soggiorno seguiti dal ragazzo. Mentre si sedeva li informò che sua madre pensava che sarebbe stato meglio che lui si fermasse per la notte per poterli controllare meglio, ma secondo lui la vera ragione era che sua madre stava aspettando un amico e lo voleva fuori dai piedi.
L’esclamazione di Stefano, saltando, fu: "Grande!" Invece Chris pensò che non era un’idea che gli piaceva, ma si unì al fratello.
Daniele disse ai ragazzi che doveva ritornare a prendere la borsa che sua madre stava preparando e sarebbe ritornato in un quarto d’ora.
Quando se ne fu andato Chris disse a Stefano che pensava che non fosse una buona idea, alla mamma non piaceva che ci fossero ospiti per la notte, diceva che "rovinavano la routine." Poi il campanello suonò, Stefano aprì la porta e Daniele entrò con la borsa sulle spalle, entrato nel soggiorno la gettò in un angolo e si stravaccò sul divano. Stefano fece lo stesso egli si sedette accanto, poi cominciarono a parlare di scuola, dei loro amici, di quello che c’era alla televisione. Poi Chris si isolò e continuò a guardare la televisione.
Dopo un po' Stefano gli disse di andare in cucina a prendergli una bibita fredda nel frigorifero, normalmente l’avrebbe fatto da solo ma in quella occasione (pensò il fratello) stava tentando di far colpo sul suo amico. Quando ritornò con la bibita i due ragazzi sul divano stavano bisbigliando e ridendo, e quando lui entrò smisero e ritornarono a parlare ad alta voce.
Chris li ignorò e tornò a guardare la televisione. Non si accorse che i due si erano alzati; era tanto assorbito dal programma alla televisione che non li vide muoversi verso di lui. Improvvisamente suo fratello gli afferrò le braccia e Daniele i piedi. Il ragazzo dapprima rimase scioccato ma poi pensò che fosse uno scherzo e cominciò a lottare. Il fratello lo circondò con le braccia da dietro e gli allacciò le mani sul torace mentre l’altro gli alzava i piedi dal pavimento. Chris rimase sospeso tra gli altri due. Riusciva solo a vedere la faccia di Daniele che stava sorridendo e stava guardando suo fratello. Lo alzarono in mezzo alla stanza, poi lo lasciarono cadere sul pavimento e la sua testa colpì il pavimento. Questo diede a Stefano abbastanza tempo per lasciarsi cadere sul suo torace. Anche se lottava, Chris non riuscì a farlo sloggiare. Daniele si sedette sulle sue caviglie bloccandogli piedi e gambe al pavimento. Chris fu improvvisamente consapevole di non potersi muovere e di essere alla mercé dei due ragazzi. Quindi cominciò a lottare ancora più violentemente ma non riuscì a cambiare posizione.
Improvvisamente sentì due mani che gli spostava le gambe e si fermavano sulle sue cosce per qualche secondo, per poi continuare il loro viaggio verso l'alto finché non si posarono sulle anche. Quindi sentì una delle mani muoversi verso l’inguine e poi che il suo cazzo veniva massaggiato attraverso i pantaloncini. Chris portava ancora i pantaloncini, anche se aveva implorato sua madre per avere un paio di pantaloni da ragazzo grande, gli era stato detto "Al tuo prossimo compleanno" e mancavano ancora cinque mesi.
Tentò di spostare le braccia ma le gambe di Stefano le trattenevano, era intrappolato. Daniele continuò strofinargli l’uccello attraverso i pantaloncini; Chris sentì la sua carne di ragazzo che cominciava a rispondere a questa stimolazione. Mentre Daniele gli stava massaggiando il pene, suo fratello cominciò a slacciargli i bottoni della camicia. Non portava mai niente sotto la camicia, così quando fu slacciato l'ultimo bottone, il torace del ragazzo rimase esposto. Stefano spostò le mani e cominciò a pizzicargli i capezzoli. Anche se questo gli provocava del dolore, Chris era eccitato da questa sensazione nuova. Improvvisamente sentì Daniele togliere la mano dal suo cazzo che continuò a creare una tensione nei pantaloncini.
"Guarda!" Disse Daniele, "A tuo fratello piace."
Chris sentì che il fermaglio dei pantaloncini veniva aperto poi la zip fatta scivolare in giù, quindi sentì una mano invadergli i pantaloncini. Cominciò ad avere paura. "Questo non è più un gioco" gridò: "Lasciatemi andare."
"Chi sta giocando" rispose Daniele.
Poi sentì la sua mano scivolare sulla gamba, sotto i pantaloncini e nelle mutande, giocare con le palle, strofinandole tra le dita. Stefano che era stato fermo sino a quel momento, cominciò a strofinargli i capezzoli con una mano e, inclinandosi in avanti, spinse l’altra mano sotto la cintura elastica a prendere la giovane carne del fratello. "Per favore non farlo!” Implorò Chris ma nessuno lo stava ascoltando. Tentò di sloggiare le mani spostando le anche da una parte all’altra ma questo lo fece solo eccitare di più.
Daniele lasciò andare il cazzo ora eretto di Chris e, mentre suo fratello continuava a giocarci, prese i bordi dei pantaloncini e glieli tirò alle ginocchia. In breve glieli rimosse completamente e li gettò sopra la sedia dove solo dieci minuti prima il ragazzo stava guardando la televisione. Alla stessa maniera rimosse rapidamente i pantaloni di Stefano. Chris ora era eccitato ma anche impaurito. Era alla mercé ed ai desideri di quei due ragazzi. Comprese che a parte la camicia, calze e scarpe, lui era completamente nudo di fronte a suo fratello ed al suo amico. Daniele si girò e gli si sedette sulle ginocchia, girato verso i suoi piedi. Chris sentì che le sue scarpe scivolavano via, seguite poi dalle calze. I due ragazzi erano molto più forti e pesanti di lui. Lo fecero girare e lo misero sullo stomaco e Stefano gli fece scivolare via la camicia. Ora era completamente nudo. I ragazzi guardarono il suo corpo nudo. Il ragazzo era imbarazzato, anche a scuola era imbarazzato nelle docce con gli altri ragazzi. Gli altri due concentrarono la loro attenzione sulla sua carne di ragazzo. La sua verga era lunga circa dieci centimetri ed intonsa, vi stavano germogliando i primi segnali di peli pubici lanuginosi. Daniele cominciò a giocare coi sacchi delle palle con ambedue le mani. Suo fratello gli esplorò l’uccello, tirando indietro il prepuzio e lasciandolo tornare indietro. Con tutte quelle carezze la verga si alzò orgogliosa ed eretta. Dopo quello che a Chris sembrò un tempo eterno, i ragazzi lo girarono rudemente sullo stomaco. Stefano ora era seduto sulla sua schiena mentre Daniele si sedette sulle sue gambe.
Chris sentì le mani di Daniele che giocavano con le sue palle tra le gambe, poi spostò le mani sul culo allargandogli le natiche e cominciando a giocare con l’apertura anale. Il ragazzo non poteva muoversi perché suo fratello era ancora seduto sulla sua schiena.
"Aspetta un momento." disse Daniele.
Si alzò ed andò alla borsa che aveva portato con se, aprì la cerniera, prese un grosso vaso e ritornò tra le gambe del prigioniero. Chris non poteva vedere quello che stava accadendo, sentì suo fratello schiaffeggiargli il culo e poi appoggiare le mani sulle natiche. Comprese che i due lo avevano progettato e lui era solo un attrezzo, un pegno, ai loro desideri. Sentì che le sue natiche venivano separate, poi un gel freddo che veniva applicato al suo buco vergine. Sentì un dito penetrare il suo buco rosa. Non capiva se era suo fratello o Daniele. Sentì il suo corpo reagire mentre il dito entrava nel suo caldo tunnel d’amore. Anche se lui si contorceva non riusciva a sloggiare il dito e, più si contorceva, più il suo cazzo strofinava contro il tappeto, più si eccitava. Poi sentì un altro dito entrare, ora aveva due dita seppellite sino all'elsa che massaggiavano i suoi interni. Daniele aveva avvicinato la borsa quando era ritornato, e prese qualche cosa che Chris non riusciva a vedere. Le due dita furono rimosse e furono sostituite da un oggetto duro e freddo. Fu spinto lentamente nel buco che le dita avevano abbandonato poco prima. Questa volta sembrò andasse più in fondo ed il ragazzo emise un anelito quando l'oggetto toccò la sua prostata, "Oohh" si lamentò ed alzò le anche ad incontrare l'oggetto che lo penetrava. Ora era eccitato e non sapeva se lamentarsi o resistere. Non sapeva che i ragazzi stavano aspettando che lui si arrendesse. Si guardarono sorridendo. Stefano si alzò per lasciare libero il fratello e Chris fu lento ad accettare la libertà; era preso dalla la sensazione che stava sentendo. Stefano lo alzò e lo trasportò al divano dove precedentemente erano stati e lo spinse finché non fu piegato sulla spalliera. Mentre lo facevano Daniele si toglieva i vestiti ed in breve fu anche lui nudo. Il ragazzo si voltò a guardarlo; vide i 15 centimetri della sua carne e capì cosa avevano progettato.
Guardò negli occhi suo fratello: "Per favore, lasciami andare, non lo dirò, prometto." Stefano scosse la testa. Chris era tenuto in posizione da suo fratello e sentì due mani sulla schiena: "Tienilo." disse Daniele. "Ce l’ho" rispose Stefano. Daniele spostò le mani sulle sue natiche. Il ragazzo chiuse gli occhi quando sentì la spinta della punta del cazzo di Daniele contro il suo buco del culo. Sentì le recenti sensazioni del suo corpo andarsene quando Daniele cominciò a spingere.
"Aia, per favore fermati!" Daniele smise di spingere mentre Chris riprendeva fiato.
"Spingi come se tu stessi cagando!" Gli disse Daniele "Ti farà meno male."
Poi cominciò a spingere di nuovo e questa volta ignorò quando il ragazzo lo implorò di fermarsi. Si sentì invaso e seppellì la testa nel divano. Sentì che Daniele smetteva di spingere e poi sentì le palle che spingevano contro il suo culo. Daniele era completamente dentro ed il cazzo di Chris sporgeva dal suo corpo.
Daniele cominciò a pompare in quel giovane vergine muovendo le mani sulla sua schiena, Stefano fu in grado di lasciare il fratello senza lui scappasse, girò intorno al divano, si sedette e prese l’uccello del fratello che non era mai stato toccato da qualcun’altro. Tentò di tirargli via la mano, ma non fece altro che muoversi contro il cazzo di Daniele. Non c'era modo di scappare. Daniele rallentò il suo assalto al buco d’amore del ragazzo ed iniziò un'azione molto lenta.
Rimuovendo il pene dal caldo santuario disse: “Giriamolo" "Aspetta." Disse Stefano. "Tienilo!"
Si tolse dalla scena e quando Chris guardò vide che suo fratello si slacciava i pantaloni e li lasciava cadere al pavimento; spinse poi i pollici nella cintura dei boxer e spingendoli in basso ne uscì. Chris vide il cazzo di suo fratello per la prima volta. Era grosso, anche se non come quello di Daniele, era circonciso e spuntava fuori dal corpo. Facendo scivolare la maglietta dalla testa, Stefano si sedette per togliersi scarpe e calze. Quando si alzò era nudo come gli altri due; si mosse verso il divano, vi salì e si mise a cavallo del ragazzo.
Agganciò le mani dietro la testa del fratello che era impossibilitato a muoversi, poteva sentire il cazzo di suo fratello che spingeva contro la sua schiena. Quando Daniele si mosse in avanti Chris fu in grado di guardarlo in faccia. Prendendolo per una caviglia lo tirò giù, Stefano lasciò andare il fratello e spostandosi permise a Daniele di tirarlo finché non fu di schiena sul divano e poi trascinato ed alzato finché le sue anche furono sul bracciolo del sofà.
Daniele alzò le gambe del ragazzo e si avvicinò. Chris sentiva la cappella sondare la fessura del suo culo alla ricerca dell'apertura. Lo sentì spingere contro il buco del culo e sentì lo stesso dolore che aveva sentito prima. Daniele non ai fermò e con una spinta violenta si seppellì profondamente nel buco. Stefano si inginocchiò, prese il pene del fratello nella mano e facendola scivolare su e giù cominciò a fargli una sega. Nonostante la situazione Chris stava cominciando a godere delle sensazioni che sentiva. Raggiunse l’uccello di Stefano e presolo in mano cominciò a strofinarlo come suo fratello stava facendo col suo.
Il fratello lasciò andare l’uccello ed abbassando la testa prese la cappella di Chris in bocca.
"Aha" ansò Chris "Per favore Stefano, non fermarti"
A questo incoraggiamento Stefano abbassò ulteriormente la testa finché il pene non fu profondamente nella sua gola. Daniele aumentò il ritmo pompando nel culo, mentre Stefano muoveva la testa su e giù sul cazzo.
Poi lasciò cadere l’uccello dalla bocca, salì sul divano, si inginocchiò, mise la testa di Chris tra le ginocchia, si chinò in avanti e prese di nuovo in bocca la carne del ragazzo. Chris prese in mano il pene di Stefano e cominciò a strofinare la pelle su e giù. Suo fratello abbassò il corpo e Chris non poté evitare il sui cazzo, mettendo le mani sulle sue natiche lo tirò giù ed il pene penetrò nella sua bocca e poi nella sua gola. Ora i ragazzi stavano pompando e Chris non aveva mai sentito una tale sensazione. Quella mattina era ancora vergine ed ora stava succhiando il cazzo di suo fratello mentre lui lo succhiava ed il figlio della vicina lo stava inculando.
Presto sentì una sensazione che conosceva, tentò di avvertire suo fratello, ma aveva la bocca piena e le parole non erano inteleggibili.
Quando lo sperma fu sparato dal cazzo nella bocca del fratello, sentì l’uccello di Daniele pulsare nel suo passaggio posteriore e la calda sborra lasciare il cazzo del ragazzo e depositarsi nel suo passaggio d’amore non più vergine. Sentì sobbalzare la verga di Stefano quando il seme fu sparato nella sua bocca e anche se tentava di ingoiarlo tutto, un po’ gli scappò sopra il mento.
Quando i ragazzi si alzarono, si guardarono l'un l'altro e capirono che quello era l'inizio di molte scappate.
Chris aveva solo dodici anni quando capì di essere attirato dai ragazzi. Era un bel ragazzo con capelli di biondi e un po’ piccolo per la sua età. Stefano, suo fratello aveva due anni più di lui, era molto più alto ma aveva gli stessi capelli biondi. Aveva cominciato a giocare con se stesso circa sette mesi prima; quando era da solo e si faceva una sega, pensava ai ragazzi che aveva visto nelle docce ed immaginava quello che avrebbe potuto fare se anche loro avessero preferito i ragazzi. Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo a sua madre o a Stefano.
Nei fine settimana sua madre, che era divorziata, andava a lavorare in una fabbrica che riempiva di lattine le scatole di cartone. Quando faceva tardi si fermava in un motel e mandava una babysitter attraverso un’agenzia sicura per i due figli, invece in quella occasione lo aveva chiesto alla sua vicina Mary che si era detta lieta di farlo. Il figlio di Mary, Daniele, era poco più giovane di Stefano e Chris aveva notato che suo fratello e Daniele giocavano sempre insieme e recentemente si parlavano l'un l'altro a bassa voce.
Ad ogni modo quel fine settimana, prima di andare al lavoro, la mamma li baciò tutti e due sulla fronte, come faceva sempre, controllò con Mary che tutto fosse a posto, salì in macchina, agitò la mano e partì. I ragazzi si misero a guardare la televisione. Più tardi nel pomeriggio il campanello suonò, i ragazzi corsero alla porta e sbirciarono attraverso l’occhio magico che la mamma aveva insistito ad installare. Davanti alla porta c’era Daniele e quando Chris aprì la porta il ragazzo entrò mormorando qualche cosa che Chris non riuscì a sentire. I due fratelli ritornarono in soggiorno seguiti dal ragazzo. Mentre si sedeva li informò che sua madre pensava che sarebbe stato meglio che lui si fermasse per la notte per poterli controllare meglio, ma secondo lui la vera ragione era che sua madre stava aspettando un amico e lo voleva fuori dai piedi.
L’esclamazione di Stefano, saltando, fu: "Grande!" Invece Chris pensò che non era un’idea che gli piaceva, ma si unì al fratello.
Daniele disse ai ragazzi che doveva ritornare a prendere la borsa che sua madre stava preparando e sarebbe ritornato in un quarto d’ora.
Quando se ne fu andato Chris disse a Stefano che pensava che non fosse una buona idea, alla mamma non piaceva che ci fossero ospiti per la notte, diceva che "rovinavano la routine." Poi il campanello suonò, Stefano aprì la porta e Daniele entrò con la borsa sulle spalle, entrato nel soggiorno la gettò in un angolo e si stravaccò sul divano. Stefano fece lo stesso egli si sedette accanto, poi cominciarono a parlare di scuola, dei loro amici, di quello che c’era alla televisione. Poi Chris si isolò e continuò a guardare la televisione.
Dopo un po' Stefano gli disse di andare in cucina a prendergli una bibita fredda nel frigorifero, normalmente l’avrebbe fatto da solo ma in quella occasione (pensò il fratello) stava tentando di far colpo sul suo amico. Quando ritornò con la bibita i due ragazzi sul divano stavano bisbigliando e ridendo, e quando lui entrò smisero e ritornarono a parlare ad alta voce.
Chris li ignorò e tornò a guardare la televisione. Non si accorse che i due si erano alzati; era tanto assorbito dal programma alla televisione che non li vide muoversi verso di lui. Improvvisamente suo fratello gli afferrò le braccia e Daniele i piedi. Il ragazzo dapprima rimase scioccato ma poi pensò che fosse uno scherzo e cominciò a lottare. Il fratello lo circondò con le braccia da dietro e gli allacciò le mani sul torace mentre l’altro gli alzava i piedi dal pavimento. Chris rimase sospeso tra gli altri due. Riusciva solo a vedere la faccia di Daniele che stava sorridendo e stava guardando suo fratello. Lo alzarono in mezzo alla stanza, poi lo lasciarono cadere sul pavimento e la sua testa colpì il pavimento. Questo diede a Stefano abbastanza tempo per lasciarsi cadere sul suo torace. Anche se lottava, Chris non riuscì a farlo sloggiare. Daniele si sedette sulle sue caviglie bloccandogli piedi e gambe al pavimento. Chris fu improvvisamente consapevole di non potersi muovere e di essere alla mercé dei due ragazzi. Quindi cominciò a lottare ancora più violentemente ma non riuscì a cambiare posizione.
Improvvisamente sentì due mani che gli spostava le gambe e si fermavano sulle sue cosce per qualche secondo, per poi continuare il loro viaggio verso l'alto finché non si posarono sulle anche. Quindi sentì una delle mani muoversi verso l’inguine e poi che il suo cazzo veniva massaggiato attraverso i pantaloncini. Chris portava ancora i pantaloncini, anche se aveva implorato sua madre per avere un paio di pantaloni da ragazzo grande, gli era stato detto "Al tuo prossimo compleanno" e mancavano ancora cinque mesi.
Tentò di spostare le braccia ma le gambe di Stefano le trattenevano, era intrappolato. Daniele continuò strofinargli l’uccello attraverso i pantaloncini; Chris sentì la sua carne di ragazzo che cominciava a rispondere a questa stimolazione. Mentre Daniele gli stava massaggiando il pene, suo fratello cominciò a slacciargli i bottoni della camicia. Non portava mai niente sotto la camicia, così quando fu slacciato l'ultimo bottone, il torace del ragazzo rimase esposto. Stefano spostò le mani e cominciò a pizzicargli i capezzoli. Anche se questo gli provocava del dolore, Chris era eccitato da questa sensazione nuova. Improvvisamente sentì Daniele togliere la mano dal suo cazzo che continuò a creare una tensione nei pantaloncini.
"Guarda!" Disse Daniele, "A tuo fratello piace."
Chris sentì che il fermaglio dei pantaloncini veniva aperto poi la zip fatta scivolare in giù, quindi sentì una mano invadergli i pantaloncini. Cominciò ad avere paura. "Questo non è più un gioco" gridò: "Lasciatemi andare."
"Chi sta giocando" rispose Daniele.
Poi sentì la sua mano scivolare sulla gamba, sotto i pantaloncini e nelle mutande, giocare con le palle, strofinandole tra le dita. Stefano che era stato fermo sino a quel momento, cominciò a strofinargli i capezzoli con una mano e, inclinandosi in avanti, spinse l’altra mano sotto la cintura elastica a prendere la giovane carne del fratello. "Per favore non farlo!” Implorò Chris ma nessuno lo stava ascoltando. Tentò di sloggiare le mani spostando le anche da una parte all’altra ma questo lo fece solo eccitare di più.
Daniele lasciò andare il cazzo ora eretto di Chris e, mentre suo fratello continuava a giocarci, prese i bordi dei pantaloncini e glieli tirò alle ginocchia. In breve glieli rimosse completamente e li gettò sopra la sedia dove solo dieci minuti prima il ragazzo stava guardando la televisione. Alla stessa maniera rimosse rapidamente i pantaloni di Stefano. Chris ora era eccitato ma anche impaurito. Era alla mercé ed ai desideri di quei due ragazzi. Comprese che a parte la camicia, calze e scarpe, lui era completamente nudo di fronte a suo fratello ed al suo amico. Daniele si girò e gli si sedette sulle ginocchia, girato verso i suoi piedi. Chris sentì che le sue scarpe scivolavano via, seguite poi dalle calze. I due ragazzi erano molto più forti e pesanti di lui. Lo fecero girare e lo misero sullo stomaco e Stefano gli fece scivolare via la camicia. Ora era completamente nudo. I ragazzi guardarono il suo corpo nudo. Il ragazzo era imbarazzato, anche a scuola era imbarazzato nelle docce con gli altri ragazzi. Gli altri due concentrarono la loro attenzione sulla sua carne di ragazzo. La sua verga era lunga circa dieci centimetri ed intonsa, vi stavano germogliando i primi segnali di peli pubici lanuginosi. Daniele cominciò a giocare coi sacchi delle palle con ambedue le mani. Suo fratello gli esplorò l’uccello, tirando indietro il prepuzio e lasciandolo tornare indietro. Con tutte quelle carezze la verga si alzò orgogliosa ed eretta. Dopo quello che a Chris sembrò un tempo eterno, i ragazzi lo girarono rudemente sullo stomaco. Stefano ora era seduto sulla sua schiena mentre Daniele si sedette sulle sue gambe.
Chris sentì le mani di Daniele che giocavano con le sue palle tra le gambe, poi spostò le mani sul culo allargandogli le natiche e cominciando a giocare con l’apertura anale. Il ragazzo non poteva muoversi perché suo fratello era ancora seduto sulla sua schiena.
"Aspetta un momento." disse Daniele.
Si alzò ed andò alla borsa che aveva portato con se, aprì la cerniera, prese un grosso vaso e ritornò tra le gambe del prigioniero. Chris non poteva vedere quello che stava accadendo, sentì suo fratello schiaffeggiargli il culo e poi appoggiare le mani sulle natiche. Comprese che i due lo avevano progettato e lui era solo un attrezzo, un pegno, ai loro desideri. Sentì che le sue natiche venivano separate, poi un gel freddo che veniva applicato al suo buco vergine. Sentì un dito penetrare il suo buco rosa. Non capiva se era suo fratello o Daniele. Sentì il suo corpo reagire mentre il dito entrava nel suo caldo tunnel d’amore. Anche se lui si contorceva non riusciva a sloggiare il dito e, più si contorceva, più il suo cazzo strofinava contro il tappeto, più si eccitava. Poi sentì un altro dito entrare, ora aveva due dita seppellite sino all'elsa che massaggiavano i suoi interni. Daniele aveva avvicinato la borsa quando era ritornato, e prese qualche cosa che Chris non riusciva a vedere. Le due dita furono rimosse e furono sostituite da un oggetto duro e freddo. Fu spinto lentamente nel buco che le dita avevano abbandonato poco prima. Questa volta sembrò andasse più in fondo ed il ragazzo emise un anelito quando l'oggetto toccò la sua prostata, "Oohh" si lamentò ed alzò le anche ad incontrare l'oggetto che lo penetrava. Ora era eccitato e non sapeva se lamentarsi o resistere. Non sapeva che i ragazzi stavano aspettando che lui si arrendesse. Si guardarono sorridendo. Stefano si alzò per lasciare libero il fratello e Chris fu lento ad accettare la libertà; era preso dalla la sensazione che stava sentendo. Stefano lo alzò e lo trasportò al divano dove precedentemente erano stati e lo spinse finché non fu piegato sulla spalliera. Mentre lo facevano Daniele si toglieva i vestiti ed in breve fu anche lui nudo. Il ragazzo si voltò a guardarlo; vide i 15 centimetri della sua carne e capì cosa avevano progettato.
Guardò negli occhi suo fratello: "Per favore, lasciami andare, non lo dirò, prometto." Stefano scosse la testa. Chris era tenuto in posizione da suo fratello e sentì due mani sulla schiena: "Tienilo." disse Daniele. "Ce l’ho" rispose Stefano. Daniele spostò le mani sulle sue natiche. Il ragazzo chiuse gli occhi quando sentì la spinta della punta del cazzo di Daniele contro il suo buco del culo. Sentì le recenti sensazioni del suo corpo andarsene quando Daniele cominciò a spingere.
"Aia, per favore fermati!" Daniele smise di spingere mentre Chris riprendeva fiato.
"Spingi come se tu stessi cagando!" Gli disse Daniele "Ti farà meno male."
Poi cominciò a spingere di nuovo e questa volta ignorò quando il ragazzo lo implorò di fermarsi. Si sentì invaso e seppellì la testa nel divano. Sentì che Daniele smetteva di spingere e poi sentì le palle che spingevano contro il suo culo. Daniele era completamente dentro ed il cazzo di Chris sporgeva dal suo corpo.
Daniele cominciò a pompare in quel giovane vergine muovendo le mani sulla sua schiena, Stefano fu in grado di lasciare il fratello senza lui scappasse, girò intorno al divano, si sedette e prese l’uccello del fratello che non era mai stato toccato da qualcun’altro. Tentò di tirargli via la mano, ma non fece altro che muoversi contro il cazzo di Daniele. Non c'era modo di scappare. Daniele rallentò il suo assalto al buco d’amore del ragazzo ed iniziò un'azione molto lenta.
Rimuovendo il pene dal caldo santuario disse: “Giriamolo" "Aspetta." Disse Stefano. "Tienilo!"
Si tolse dalla scena e quando Chris guardò vide che suo fratello si slacciava i pantaloni e li lasciava cadere al pavimento; spinse poi i pollici nella cintura dei boxer e spingendoli in basso ne uscì. Chris vide il cazzo di suo fratello per la prima volta. Era grosso, anche se non come quello di Daniele, era circonciso e spuntava fuori dal corpo. Facendo scivolare la maglietta dalla testa, Stefano si sedette per togliersi scarpe e calze. Quando si alzò era nudo come gli altri due; si mosse verso il divano, vi salì e si mise a cavallo del ragazzo.
Agganciò le mani dietro la testa del fratello che era impossibilitato a muoversi, poteva sentire il cazzo di suo fratello che spingeva contro la sua schiena. Quando Daniele si mosse in avanti Chris fu in grado di guardarlo in faccia. Prendendolo per una caviglia lo tirò giù, Stefano lasciò andare il fratello e spostandosi permise a Daniele di tirarlo finché non fu di schiena sul divano e poi trascinato ed alzato finché le sue anche furono sul bracciolo del sofà.
Daniele alzò le gambe del ragazzo e si avvicinò. Chris sentiva la cappella sondare la fessura del suo culo alla ricerca dell'apertura. Lo sentì spingere contro il buco del culo e sentì lo stesso dolore che aveva sentito prima. Daniele non ai fermò e con una spinta violenta si seppellì profondamente nel buco. Stefano si inginocchiò, prese il pene del fratello nella mano e facendola scivolare su e giù cominciò a fargli una sega. Nonostante la situazione Chris stava cominciando a godere delle sensazioni che sentiva. Raggiunse l’uccello di Stefano e presolo in mano cominciò a strofinarlo come suo fratello stava facendo col suo.
Il fratello lasciò andare l’uccello ed abbassando la testa prese la cappella di Chris in bocca.
"Aha" ansò Chris "Per favore Stefano, non fermarti"
A questo incoraggiamento Stefano abbassò ulteriormente la testa finché il pene non fu profondamente nella sua gola. Daniele aumentò il ritmo pompando nel culo, mentre Stefano muoveva la testa su e giù sul cazzo.
Poi lasciò cadere l’uccello dalla bocca, salì sul divano, si inginocchiò, mise la testa di Chris tra le ginocchia, si chinò in avanti e prese di nuovo in bocca la carne del ragazzo. Chris prese in mano il pene di Stefano e cominciò a strofinare la pelle su e giù. Suo fratello abbassò il corpo e Chris non poté evitare il sui cazzo, mettendo le mani sulle sue natiche lo tirò giù ed il pene penetrò nella sua bocca e poi nella sua gola. Ora i ragazzi stavano pompando e Chris non aveva mai sentito una tale sensazione. Quella mattina era ancora vergine ed ora stava succhiando il cazzo di suo fratello mentre lui lo succhiava ed il figlio della vicina lo stava inculando.
Presto sentì una sensazione che conosceva, tentò di avvertire suo fratello, ma aveva la bocca piena e le parole non erano inteleggibili.
Quando lo sperma fu sparato dal cazzo nella bocca del fratello, sentì l’uccello di Daniele pulsare nel suo passaggio posteriore e la calda sborra lasciare il cazzo del ragazzo e depositarsi nel suo passaggio d’amore non più vergine. Sentì sobbalzare la verga di Stefano quando il seme fu sparato nella sua bocca e anche se tentava di ingoiarlo tutto, un po’ gli scappò sopra il mento.
Quando i ragazzi si alzarono, si guardarono l'un l'altro e capirono che quello era l'inizio di molte scappate.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La valle dei ragazzi - Capitolo finaleracconto sucessivo
Storia di un ragazzo - Capitolo 2 - La doccia
Commenti dei lettori al racconto erotico