Quella prima volta
di
Mitana
genere
prime esperienze
Al compimento del mio diciottesimo anno di eta`, appena sono diventato maggiorenne mi sono successi jn paio di episodi che mi hanno cambiata l`esistenza. Il primo la mia abilitazione magistrale ed il secondo la realizzazione della mia condizione femminile. Intendiamoci, io sono maschio e con tanto di attributi ma c`e` stato qualcuno che per una notte intera ha tirato fuori la donna in me e ne ha goduto. Oddio, ne ho goduto anche io, va detto, ma lui, il professore di latino ne ha goduto parecchio, diciamo. In aprile ho compiuto 18 anni ed un paio di settimane dopo esco dall`Istituto Magistrale colla mia bella abilitazione nuova fiammante. Sulla porta chi ti incontro? Sabatino il mio professore di latino. Ci salutiampo e gli offro un caffe`, non sono piu` un suo scolaro quindi posso considerarlo un amico. Cosa fai? cosa non fai? che progetti hai? e per oggi che programmi? t`invito a pranzo se non hai impegni? avviso mia madre che torno stasera. No, avvisala che torni domani, ho un programmino per questa sera. Va bene, d`accordo, sono curioso... e ci ritroviamo a passeggiare in Villa dove le cameriere fanno le civette coi soldati della vicina caserma. Siamo seduti all`ombra di un platano perche` il sole comincia a picchiare ed io sono fiero di essere considerato amico del mio vecchio professore che ho sempre ammirato come uomo piuttosto che come educatore. Sabatino e` piccolo di statura magrolino e porta occhiali da vista spessi e scuri per cui raramente gli si vedono gli occhi, scuri di colore. Porta i capelli che stanno incanutendo alle tempie colla riga cosa che gli da` un`aria giovanile ed innocente. - Stamattina ho portato dei documenti all`avvocato per iniziare la separazione colla mia signora. -Mi dispiace, come mai si separa? - Senti, prima di spiegarti i miei problemi ti ordino di abbandonare il lei e dammi del tu, non sei piu` uno scolaretto. - Non so se ci riusciro`, sa il rispetto ... - Tu, ho detto. - Va bene , ti daro` del tu.... -Con mia moglie sono alcuni anni che non andiamo d`accordo. A letto. Se non vai d`accordo a letto con una donna, caro mio, non vai d`accordo su nulla. Da quando e` entrata in menopausa e` diventata un`altra e mi rifiuta. - Sapevo che in menopausa la donna diventa piu` libera e piu` disponibile. Anche ai tradimenti. - Ah ah ah. La donna disposta ai tradimenti lo fa perche` e` puttana e non aspetta di essere in menopausa per tradire. Tradisce appena ne ha l`occasione. E poi se mia moglie mi tradisse ne sarei felice. Altroche`. Avrei una puttana accanto e non un pezzo di ghiaccio che per evitarmi dorme sul divano. Con grande imbarazzo per i figli. - Per i figli? quanti ne hai? - Tre ne ho e la piu` grande e` di poco maggiore di te. Ha detto ai figli che sono assatanato, che penso solo e sempre ad una cosa mettendomi in difficolta` con loro. D`accordo che sessualmente sono esuberante ma questo sono io, questa e` la mia indole, sono felice della vita e non c`e` soddisfazione maggiore che dare e ricevere piacere. Non sei d`accordo? -Si, credo di si. - Tu ti ecciti facilmente o hai bisogno di accorgimenti particolari? - Beh, credo che se c`e` l`atmosfera anche io mi eccito, eccome se mi eccito. - Per esempio parlare di sesso ti eccita? - Si...no...credo...non lo so... - In questo momento sei eccitato? senti qua.... Sabatino mi prende la mano e la porta all`inguine dove sento qualcosa di duro. Me la tiene premuta sull`erezione ed io, per fargli piacere, gli strizzo il cazzo e lo palpo. Mi guardo in giro e vedo che le coppiette sono impegnate mentre qualche passante e` preso dai suoi pensieri. Il fatto stesso di stare a palpare il cazzo del mio professore mi da` dei piacevoli brividi e sento il mio inturgidirsi a sua volta. Sabatino mi sorride e cogli occhi lucidi afferra il mio e lo strizza con vigore. - Hai mai fatto all`amore con un uomo? - Da ragazzino, coi miei amichetti. - Capisco. Quelle sono solo scaramucce, io intendo guerre ne hai fatte, non mi dire che sei ancora vergine, mi meraviglierei se lo fossi. - Si, credo di essere, diciamo, ancora vergine. Ho provato pero` colle carote. - Ah ah ah e` un classico. Tutti gli adolescenti lo fanno per provare i brividi della perversione. Mentre perversione non e`, e` solo la parte femminile che in ognuno di noi a volte emerge. - Capisco. - Tu hai la parte femminile preponderante, lo sguardo curioso i movimenti agili il modo di esprimerti gentile sono prettamente femminili, e scommetto che non vedi l`ora di essere penetrato come una femmina. Di` la verita`, con me ti puoi confidare, sono una tomba. - Ma...non so...non saprei.... - Gli occhi parlano per te, oltre a come mi tocchi ed a come e` diventato duro il tuo membro. Stai per godere, scommetto. - Ritirai di scatto la mano ed abbassai la testa vergognoso di essere stato sgamato. Aveva intuito tutto dal solo tocco delle dita. Si, e` vero avevo voglia di fargli un pompino di semtirmi la bocca turata dal suo cazzo, sogno che mi accompagna da una vita. Una voglia ardente di sentirmi stretto dalle braccia del mio professore e sentire il cazzo cercarmi. - Ho voglia di baciarti, ho voglia di succhiarti la lingua. Sto bruciando. Le tue labbra carnose mi dicono la stessa cosa. Io, sempre colla testa abbassata, riconosco che ha letto i miei pensieri, voglio baciarlo anche io e soprattutto voglio succhiare la nerchia che gonfia la patta. - Fosse buio ti chiaverei qui, sulla panchina, ti farei sentire il potere di un adulto, un cazzo da aduti che ti apre...alla vita. Prendo una stanza d`alnbergo, mi fai compagnia. Lo guardo ma non oso rispondere. E` quello che speravo mi proponesse. A meno che non mi voglia davvero fottere sulla panchina del parco. - Non mi dire di no, lo so che lo vuoi anche tu. Acetti? mi fai compagnia? Voglio possederti per la notte intera. Risponde per me la luce degli occhi e le labbra che tremano. - Facciamo quattro passi prima che ti stenda sulla panchina e ti penetri sotto gli occhi di tutti. Sei famtastico, anzi...sei fantastica sei la geisha che tutti sognano. Mi ha messo un braccio sulle spalle e mi ha attirato la testa sul collo, sento il suo profumo di maschio, sento il muschio dei suoi genitali eccitati, piego la testa quando mi bacia il collo per nascondere il mio rossore e perche` mi fa il solletico. Mi sento bene nella veste di donna, colla sua mano che stabilisce il potere di maschio, mi piace essere la sua donna la vagina da riempire e mi pare di sentire dentro le ovaie in subbuglio. Passeggiamo per il Corso e vorrei gridare a tutti che sto con un uomo vero, un uomo che sa aprrezzare la mia diversita`, che ha scovato la femmina in me e finalmente l`ha fatta emergere. Me lo chiedesse mi inginocchierei sul marciapiedi e davanti a tutti gli accoglierei in bocca il cazzo che non vedo l`ora di ospitare nel culo. Quando ero bambino capitava spesso di appartarmi coi miei cuginetti per spararci seghe per confrontare i pistolini duri come chiodi e me lo hanno qualche volta persino infilato nel culo ma sentivo solo solletico benche` al momento bastasse per godere. Ma oggi mi sta affianco un uomo, un uomo adulto che mi vule per sua amante un uomo che non desidera altro che farmi sua mentre io non vedo l`ora di bere il suo seme. Siamo giunti nella zona del mercato dove regna l`anarchia, dove tutto e` possibile dove oltre a comprare cibo si possono comprare professionisti del sesso, maschi e femmine che siano e dove per pochi soldi ti mettono a disposizione una stanza d`albergo senza porti tante domande. Sono maggorenne per cui consegno la mia carta di identita` con fierezza e seguo il mio amore in una camera ammobiliata done troneggia un letto grande ed un piccolo armadio. Sabatino scaglia via la giacca la cravatta la camicia ed a torso nudo mi prende tra le braccia e mi stampa un bacio in bocca che mi soffoca. La sua lingua mi ravana in bocca e ne sento la punta persino nell`esofago. - Mi fai impazzire, ti voglio, sei una troia eccitante con `ste labbra da puttana, vieni che ti mangio tutta. Io rispondo con altrettanta foga al bacio e gli suggo la saliva. - Sei bella, sei bella, voglio colmarti gli occhi di sborra la mia bella puttana, faro` di te una donna, vedrai, piu` femmina di una donna. Guarda, guarda che effetto che mi fai, oddio scoppio. Aspetta che vado a lavarmi, vieni anche tu, l`igiene prima di tutto, vieni amore...Lo seguo nel bugigattolo dove stiamo stretti , scalcia via pantaloni e boxer ed appare un cazzo che non mi sarei aspettato. Non e` molto grosso ma e`lungo, molto lungo rispetto alla sua altezza. Mi lascio spogliare ed una volta nudo mi chiede di baciarlo. A fatica mi inginocchio e gli prendo in bocca il cazzo che ha un leggero sapore salato e colla cappella bollente. - Se ti da` fastidio lo lavo prima. No, non mi da` fastidio, anzi il leggero gusto di piscio mi piace e continuo a lappare la capocchia ed il frenulo. Impazzisce e freme. Mi schiaccia la testa come se schiacciasse il cazzo per impedirgli di sborrare. - Non ti da` fastidio l`odore? Scuoto il capo ma non lascio la presa. Succhio con forza la nerchia, vorrei sentirla nello stomaco, lui reclama che gli faccio male. Io succhio e lui spinge succhio fino allo spasimo e lui affonda con forza ecco...un getto di liquido bollente come un geyger mi allaga la gola e mi soffoca. Tossisco e sputo fuori il cazzo che schizza sul lavandimno e sulla tenda della doccia, lo ricorro, una volta ripreso il fiato lo succhio ancora e pulisco le gocce di perla che brillano sull`asta e sulle palle. - Ahhhh troia d`ua troia, sei nata per essere la gioia dei maschi sei una troia dentro sei una troia la piu` sensuale troia la bocca di troia piu` eccitante. Io lo guardo cogli occhi di vacca votata al macello lui mi prende per il collo mi solleva e mi schiocca un bacio in bocca per riprendere il suo seme. Sono rimaste solo poche gocce che gli cedo volentieri per riprenderle di nuovo ed ingoiare mentre lui felice ammira le mie movenze di geisha. Non sono masochista ma questo senso di soggezione mi affascina e quando mi chiede di entrare assieme a lui in doccia lo seguo remissiva. Regolata la temperatura dell`acqua mi chiede di leccargli il buco del culo ed io, obbediente, mi chino tra le cosce corte e pelose e gli lecco il buco cercando di infilarvi la punta della lingua e gli strizzo dolcemente i coglioni grossi come uova. Mi sembra di sentire il gorgoglio della sborra che gli riempie le palle e gusto l`amarognolo del suo forellino. Su sua richiesta gli infilo il medio sino a sentire il duro di uno stronzo che vuol essere espulso. Una voglia pazzesca che mai avrei creduto mi invadesse di farmi cacare in bocca. Piu` di una volta mi sono smanettato immaginando di masticare uno stronzo duro di quelli che per uscire ti allargano il buco e te lo fanno bruciare per un pezzo. Vorrei tanto che mi chiedesse di mangiare la sua merda. Deve chiedermelo prima che io goda perche` col cazzo molle non riuscirei. Gli lecco la schiena gli bacio il collo lo bacio in bocca, l`acqua scorre ed il calore mi fa aumentare la voglia di quest`uomo. Vorrei annientarmi in lui voglio che lui si confonda in me voglio avere un bambino da lui voglio che m`ingravidi. La voglia di esser donna mi da` una libidine. Mi vengono in mente le volte che ho sentito mia madre dire ai suoi amici che avrebbe desiderato che io fossi una femminuccia, eccola la femminuccia, c`e`la femminuccia e sta per essere ingravidata da un padre di famiglia. Magari poi mi sposa per crescere insieme il bambino che gli daro`. Mamma potrebbe fare i salti di gioia. Tornare a casa vestita da femmina, da vamp, da donna sensuale e puttana. Puttana come mamma. Sabatino mi prende per le spalle mi fa girare mi spinge il busto in giu`, mi piego e gli presento il culo ad angolo retto ( angolo retto da` il nome all`ano in riferimento ai gradi ) pronto alla profanazione. Sento la sua verga piu` calda dell`acqua che mi scivola addosso ma invece del cazzo mi penetra con un dito. Dio che bello, che sensazione bella, eccitante. Ahiiiii, ne ha infilato un altro. Mi ritraggo per un riflesso incondizionato, due dita sono troppe per le mie capacita`. Cerca il sapone lo spalma sul buco dell`ano e sulle dita, ci riprova, penetra un po` di piu` ma due dita proprio non le reggo. Il suo cazzo che prima aveva la testa abbassata adesso svetta furioso e mi pare piu`grosso di prima. Lo guardo timoroso e speranzoso, ardo dalla voglia di sentirmelo dentro voglio sentirlo sbattere contro l`utero voglio sentirlo martoriarmi le ovaie. Anche Sabatino impazzisce poer la voglia di possedermi. Si gira intorno e scorge sulla mensola la boccetta dello shampoo. Col dito infilato nel culo si allunga per afferrarla ci riesce mi trascina da parte del getto dell`acqua della doccia spalma con cura le dita quindi l`esterno e l`interno dell`ano e sento le dita scivolare. Sono dentro del tutto e sento un leggero bruciore mistificato da un desiderio di essere chiavato che mi fa dimenticare ogni sofferenza. Fa roteare le dita ed allarga il buco, mi da` fastidio ma mi piace mi fa indurire il cazzo come mai in vita mia. Un`erezionwe parossistica spasmodica incredibile che devo al mio professore di latino. Va avanti a roteare le dita per troppo tempo, sono sfinito , lo e` anche lui, fa per introdurne un terzo ma lo prego di desistere. Chiude l`acqua per evitare che lavi via lo shampoo mi abbraccia ni strizza i seni mi scapocchia il cazzo sento la cappella bruciare nel canale delle chiappe, mi afferra per i fianchi mi tiene con una mano mi fa poggiare la testa alla parete mi fa piegare un po` di piu` gli presento la fica aperta, sono io stesso a tirare la grandi labbra e sto per sborrare quando sento la punta arroventata del cazzo spingere contro la pelle delicata e sensibile della vagina. Mai come in questo momento mi e` dispiaciuto essere maschio. Avessi avuto una fica l`avrei concessa a tutti. Versa lo shampoo sul cazzo gia` con mezza capocchia dentro di me e quando ahhhhhhhhhhhhhh mamma mia, che dolore che dolore ahhhhhh che male, mamma come brusia, non ti muovere ti prego non ti muovere. Ho sbattuto la testa contro il muro e non so quale dolore sia maggiore. Mi fa male la testa ed il culo. Mi pare di avere nel culo una trave che mi impedisce di cacare. Mi sento tappato otturato impedito ed appena si muove mi sento squartato ed il bruciore mi fa gridare di non muoversi. Minghia se sapevo che faceva cosi` male! Quando ha superato la strettoia dello sfintere ho sentito il crac di qualcosa che si squarcia e ho contato le stelle. Mi sono sentito mancare e per fortuna Sabatino e` stato pronto a sorreggermi. Mi ci e` voluto qualche minuto prima di riprendere a respirare senza affanno. Sabatino si e` ritirato un po` per spngersi ancora dentro. Il dolore non e` cosi` intenso, sento piuttosto un doloroso solletico e tanto desiderio di grattarmi. Sabatino mi sta sbavando sul collo, mi piace al punto che non mi accorgo che mi sta chiavando nel classico dei modi, va avanti ed indietro esce e rientra e spinge fino a che la base del cazzo non lo ferma. Mi piace, un leggero bruciore ha preso il posto dell`intenso dolore di prima. E` quasi passato. Sabatino versa ancora dello shampoo sull`asta e mi sprofonda fin nello stomaco. Ho una improvvisa voglia di cacare, mi sa che gliela faccio addosso, ma no, e` solo una senzazione data dalla grande apertura del canale. Sento il cazzo infinito nel culo, pare che continui a gonfiarsi ecco che accelera il ritmo e mentre mi spugnetta mi possiede ecco si irrigidisce si solleva sulla punta dei piedi e...un getto di liquido bollente mi alla lo sfintere e sfocia nell`intestino metre io imperlo le tende di plastica della doccia. Il cazzo dentro di me non smette di sborrare ed anche io mio sembra un idrante. - Ti amo, sei la mia donna. - ASnche io ti amo, sei tu il mio uomo. Sabatino affglosciato sulla mia schiena ansioma per lo sforzo ed io sento riacutizzarsi il dolore. Quando tira fuori lo lo strumento un rumore di tappo, ploff ed un rivolo di sborra e merda liquida mi lorda le gambe. Apro la doccia e mi lavo. Si lava anche lui e ci sorridiano. Abbracciati ci rotoliamo sul letto per asciugarci quindi gli prendo in bocca l`attrezzo e lo faccio gonfiare di nuovo. Passimo il pomeriggio a fotterci come ricci per ritrovarci la sera esausti ma felici ed io non smettero` mai ri ringraziarlo per avermi iniziato ad una nuova vita da femmina. Amo le femmine ma adoro i maschi ed auguro a chiunque di provare le mie emozioni, hai capito Otol? Mitana
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