Io puttana
di
angela
genere
dominazione
Io puttana
Dopo quella prima sera non riuscii più a fare a meno di quel bastardi di Antonio.
Due settimane dopo si rifece vivo.
Che ne dici di fare la puttana per una sera?
Rimasi senza fiato…in che senso?, chiesi.
Domani sera ti prepari con una mini cortissima, autoreggenti, canottiera aderente, scarpe con tacco e ti porto in strada.
E se dicessi di no?
Non ci vedremmo più, semplice, sai cosa voglio da una donna.
Rimasi in silenzio, non riuscivo a pensare, la mia figa pensò per me…ero eccitata. Ok, a che ora?
Passo a prenderti alle 22.
La sera dopo alle 22 ero pronta. La mini era cortissima, non l’avevo mai indossata. Mi si vedeva il culo.
Lui mi fa salire e parte.
Andremo in autostrada, conosco un parcheggio per camionisti. Li vedrai che ti divertirai…antonio mentre diceva questo rideva.
Arrivammo ad un’area di sosta tra pr e re e lui spense l’auto. Adesso scendi e datti da fare, chiedi trenta euro .
Sono scesa, avevo paura a ero eccitata, molte volte avevo fantasticato di fare la puttana.
Antonio accende l’auto e fa una retro di cinquanta metri e io resto sola.
Nel parcheggio due camion.
Suona il telefonino. …è antonio.
Devi andare a farti vedere vicino ai camion, tieni il cellulare acceso che io senta.
Mi avvicino ai camionisti che sono sul loro mezzo.
Sembra mi guardino appena.
Allora non so come ma decido di fare la puttana sul serio. Mi chino mostrando loro il culo sotto la minigonna, non indosso biancheria
Si accende una luce in cabina, vedo che il camionista è nero.
Vorrei tornare indietro.
Il ragazzo scende.
Ciao bella, cosa cerchi? Lo vuoi un cazzo nero?
Io quasi balbettando gli dico…sono trenta euro.
Dall’altro mezzo scende un uomo sui cinquanta.. sente e interviene.
Se ti scopiamo tutti e due ci fai lo sconto?
Rispondo subito, cinquanta e mi scopate.
Sono eccitatissima
Ora li scoperei gratis.
E quello che ti ha fatto scendere dall’auto chi è? Il tuo pappone?
Io rispondo di si
L’italiano si allontana e va a parlare con Antonio.
Quando torna mi palpa il culo e mi dice che ha pattuito sessanta euro con il culo compreso.
Seguici…mi dicembre ci spostiamo e andiamo in un boschetto al margine del parcheggio
L’italiano toglie il cazzo dai pantaloni…un bel cazzo.
Mi fa inginocchiare e me lo mette in bocca…SUCCHIA.
Entre lo succhio con la coda dell’occhio vedo il cazzo del ragazzo nero. È cos’ grosso, di larghezza, che un brivido mi fa venire la pelle d’oca.
I due si alternano poi l’italiano mi dice di mettermi alla pecorina
Solevo la gonna. Il nero mi toglie la canottiera e le mie tette ora ballonzolano.
Le guardo e mi piace vederle.
Sento che l’uomo dietro di me si sputa sull’uccello. Mi ha detto il tuo pappone di scoparti a nudo!
Bastardo! So che sente il bastardo.
Mi infila il cazzo. Mi sento riempire da quell’uccello duro. È lungo, più di una ventina di centimetri e lo sento fino in gola
Intanto succhio il nero e non riesco a tenerlo in bocca. Il suo cazzo è leggermente più corto ma largo come un mio braccio.
L’uomo dietro mi fotte con violenza e io subito vengo ma cerco di non farlo vedere.
Mi cedono le gabe per un attimo.
Tocca a te, dice al ragazzo
Il suo cazzo mi spalanca la figa
Non avevo mai preso un cazzo cosi’ largo.
Lo spinge con delicatezza poi comincia a pomparmi.
Mi allargo le cosce con le mani.
Lui spinge.
Poi l’altro mi solleva la testa e mi guarda negli occhi.
ADESSO TI SBORRIAMO NEL CULO, IL TUO PAPPONE CI HA DATO IL PERMESSO, TROIA.
Il nero esce e sento il cazzo dell’altro uomo farsi strada nel mio sfintere.
Sebra non finire mai.
Emetto un grido soffocato
Lui mi tiene per i fianchi e comincia a incularmi.
Mi incula forte e comincia a sborrarmi in culo….io tremo..sono eccitatissima.
Mi sento una puttana!
Poi tocca al nero
Il suo uccello mi allarga il culo. Me lo apro con tutte e due le mani. Sento dolore ma NON voglio che lui smetta di allargarmi
Una volta dentro sento il dolore che mi lacera il culo
Lui adesso non ha rispetto.
Ti inculo puttana. Mentre mi incula da dietro mi da schiaffi sulle tette. Schiaffi potenti. Sento dolore. Il suo cazzo mi apre il culo e le tette ballonzolano sotto i colpi del ragazzo. Mi incula per parecchi minuti e io mi spingo verso di lui., il dolore mi fa godere. Comincio a sborrare e lui allora mi monta da dietro con violenza e poi comincia a sborrarmi nel culo. Sborra a lungo e poi alla fine lascia il cazzo dentro finchè non comincia a rilassarsi.
Quando lo toglie io spingo forte e la sborra dei due esce con rumori che sembrano di un lavandino.
I soldi li abbiamo già dati al tuo pappone, puoi andare puttana, mi dice l’italiano.
Torno da antonio.
Lui mi chiede di girarmi e di fargli vedere quanto mi hanno aperto il culo
Mi volto.
Resta così che mi masturbo
Io resto in piedi fuori dall’auto chinata perché veda bene.passa un’auto e io resto ferma.
Antonio sborra.
Sali a pulirmi che andiamo
Salgo, lecco tutta la sua sborra e torniamo a casa.
Bene…da oggi sei la mia puttana e io il tuo pappone….
Io chiudo gli occhi…sono la sua puttana!
Dopo quella prima sera non riuscii più a fare a meno di quel bastardi di Antonio.
Due settimane dopo si rifece vivo.
Che ne dici di fare la puttana per una sera?
Rimasi senza fiato…in che senso?, chiesi.
Domani sera ti prepari con una mini cortissima, autoreggenti, canottiera aderente, scarpe con tacco e ti porto in strada.
E se dicessi di no?
Non ci vedremmo più, semplice, sai cosa voglio da una donna.
Rimasi in silenzio, non riuscivo a pensare, la mia figa pensò per me…ero eccitata. Ok, a che ora?
Passo a prenderti alle 22.
La sera dopo alle 22 ero pronta. La mini era cortissima, non l’avevo mai indossata. Mi si vedeva il culo.
Lui mi fa salire e parte.
Andremo in autostrada, conosco un parcheggio per camionisti. Li vedrai che ti divertirai…antonio mentre diceva questo rideva.
Arrivammo ad un’area di sosta tra pr e re e lui spense l’auto. Adesso scendi e datti da fare, chiedi trenta euro .
Sono scesa, avevo paura a ero eccitata, molte volte avevo fantasticato di fare la puttana.
Antonio accende l’auto e fa una retro di cinquanta metri e io resto sola.
Nel parcheggio due camion.
Suona il telefonino. …è antonio.
Devi andare a farti vedere vicino ai camion, tieni il cellulare acceso che io senta.
Mi avvicino ai camionisti che sono sul loro mezzo.
Sembra mi guardino appena.
Allora non so come ma decido di fare la puttana sul serio. Mi chino mostrando loro il culo sotto la minigonna, non indosso biancheria
Si accende una luce in cabina, vedo che il camionista è nero.
Vorrei tornare indietro.
Il ragazzo scende.
Ciao bella, cosa cerchi? Lo vuoi un cazzo nero?
Io quasi balbettando gli dico…sono trenta euro.
Dall’altro mezzo scende un uomo sui cinquanta.. sente e interviene.
Se ti scopiamo tutti e due ci fai lo sconto?
Rispondo subito, cinquanta e mi scopate.
Sono eccitatissima
Ora li scoperei gratis.
E quello che ti ha fatto scendere dall’auto chi è? Il tuo pappone?
Io rispondo di si
L’italiano si allontana e va a parlare con Antonio.
Quando torna mi palpa il culo e mi dice che ha pattuito sessanta euro con il culo compreso.
Seguici…mi dicembre ci spostiamo e andiamo in un boschetto al margine del parcheggio
L’italiano toglie il cazzo dai pantaloni…un bel cazzo.
Mi fa inginocchiare e me lo mette in bocca…SUCCHIA.
Entre lo succhio con la coda dell’occhio vedo il cazzo del ragazzo nero. È cos’ grosso, di larghezza, che un brivido mi fa venire la pelle d’oca.
I due si alternano poi l’italiano mi dice di mettermi alla pecorina
Solevo la gonna. Il nero mi toglie la canottiera e le mie tette ora ballonzolano.
Le guardo e mi piace vederle.
Sento che l’uomo dietro di me si sputa sull’uccello. Mi ha detto il tuo pappone di scoparti a nudo!
Bastardo! So che sente il bastardo.
Mi infila il cazzo. Mi sento riempire da quell’uccello duro. È lungo, più di una ventina di centimetri e lo sento fino in gola
Intanto succhio il nero e non riesco a tenerlo in bocca. Il suo cazzo è leggermente più corto ma largo come un mio braccio.
L’uomo dietro mi fotte con violenza e io subito vengo ma cerco di non farlo vedere.
Mi cedono le gabe per un attimo.
Tocca a te, dice al ragazzo
Il suo cazzo mi spalanca la figa
Non avevo mai preso un cazzo cosi’ largo.
Lo spinge con delicatezza poi comincia a pomparmi.
Mi allargo le cosce con le mani.
Lui spinge.
Poi l’altro mi solleva la testa e mi guarda negli occhi.
ADESSO TI SBORRIAMO NEL CULO, IL TUO PAPPONE CI HA DATO IL PERMESSO, TROIA.
Il nero esce e sento il cazzo dell’altro uomo farsi strada nel mio sfintere.
Sebra non finire mai.
Emetto un grido soffocato
Lui mi tiene per i fianchi e comincia a incularmi.
Mi incula forte e comincia a sborrarmi in culo….io tremo..sono eccitatissima.
Mi sento una puttana!
Poi tocca al nero
Il suo uccello mi allarga il culo. Me lo apro con tutte e due le mani. Sento dolore ma NON voglio che lui smetta di allargarmi
Una volta dentro sento il dolore che mi lacera il culo
Lui adesso non ha rispetto.
Ti inculo puttana. Mentre mi incula da dietro mi da schiaffi sulle tette. Schiaffi potenti. Sento dolore. Il suo cazzo mi apre il culo e le tette ballonzolano sotto i colpi del ragazzo. Mi incula per parecchi minuti e io mi spingo verso di lui., il dolore mi fa godere. Comincio a sborrare e lui allora mi monta da dietro con violenza e poi comincia a sborrarmi nel culo. Sborra a lungo e poi alla fine lascia il cazzo dentro finchè non comincia a rilassarsi.
Quando lo toglie io spingo forte e la sborra dei due esce con rumori che sembrano di un lavandino.
I soldi li abbiamo già dati al tuo pappone, puoi andare puttana, mi dice l’italiano.
Torno da antonio.
Lui mi chiede di girarmi e di fargli vedere quanto mi hanno aperto il culo
Mi volto.
Resta così che mi masturbo
Io resto in piedi fuori dall’auto chinata perché veda bene.passa un’auto e io resto ferma.
Antonio sborra.
Sali a pulirmi che andiamo
Salgo, lecco tutta la sua sborra e torniamo a casa.
Bene…da oggi sei la mia puttana e io il tuo pappone….
Io chiudo gli occhi…sono la sua puttana!
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