Fatemi vedere chi siete ( racconto di fantasia)

di
genere
pulp

lucia decise di tornare. decise di andare fino in fondo.
la sera successiva alla prima esperienza si preparò. era ancora dolorante, ma decise di sfidare quegli uomini.
nel pomeriggio si era comprata una minigonna così corta che non le copriva del tutto il fondo schiena
aveva acquistato scarpe rosse e una camicia leggerissima
aveva indossato autoreggenti che la gonna non copriva e null'altro e andò al locale.
entrò e tutti la notarono
si diresse verso la piccolissima pista da ballo e cominciò a ballare.
vide i tre al bancone e rise.
uno di loro le si avvicinò.
allora non hai capito? non ti è bastata la lezione di ieri.
la prese per i capelli e la trascinò fuori accompagnato dagli altri due
nessuno li fermò.
la caricarono in auto e si diressero fuori dalla città
si fermarono vicino ad un bar
dentro dei ragazzi neri
abbiamo una troia per voi, chi vuole approfittarne?
un due si fecero avanti
cosa possiamo farne?
quello che volete
possiamo portarla da noi?
si - disse l'uomo
i due la presero e la caricarono su un furgone.
la portarono in aperta campagna in un vecchio casolare disabitato
la spinsero dentro.
c'era un vecchio materasso e bottiglie di vino
la buttarono sul letto
cominciarono a bere
parlavano una lingua che lei non conosceva
bevevano e le sputavano
poi le fecero vedere i loro cazzi
lei capì che il gioco non era più un gioco.
il primo le ficcò in gola il cazzo
l'altro le strappava i vestiti.
sentì un dolore sulla schiena. capì che era il calore di una sigaretta accesa.
adesso farai ciò che vogliamo o ti uccidiamo, capito?
lei fece di si con la testa.
abbiamo pagato per te!
l'uomo dietro la colpì con la cintura dei suoi pantaloni.
una
due
dieci volte
lei non poteva urlare perchè l'altro le teneva la testa premuta sul cazzo
le veniva da vomitare tanto il nero le spingeva la mazza in gola
intanto l'altro continuava a colpirla
poi si sentì sollevare da dietro e sentì la figa dilatarsi penetrata dal cazzo d'asino che aveva il nero.
l'altro prese la cinghia a terra e la passò intorno al suo collo.
cominciò a stringere.
se non ci fai godere tu muori!
lei allora prese a muoversi
il cazzo la apriva dolorosamente ma lei cominciò a dimenarsi per dare piacere all'uomo che la scopava
poi la fecero stendere, sotto uno di loro le infilò il cazzo nella figa e l'altro appoggiò il suo e spinse. la sua figa si allargò dolorosamente
i due le scopavano la ficga con i due cazzi enormi
poi sentì un dolore sul seno
le venne spenta una sigaretta vicino al capezzolo
urlò
sentì un colpo, il nero l'aveva colpita con un pugno.
svenne
quando si riprese i due la stavano montando ancora
sentì improvvisamente che stava venendo
non si rese conto e urlò- fatemi vedere chi siete!!!!
i due si tolsero
li vedeva in faccia. erano come indemoniati
la girarono e il primo le infilò in cazzo in culo
il cazzo scivolò e lei lo sentì arrivare fino allo stomaco.
adesso ti inculeremo fino a farti sanguinare
il dolore le provocava un'eccitazione spaventosa
dietro l'uomo la inculava con violenza
il suo corpo era spostato dai colpi.
poi lo sentì venire
un getto potente e bollente la riempì
l'uomo emetteva suoni animaleschi.
poi toccò all'altro
le prese le tette tra le mani e le strinse con violenza
poi spinse nel suo culo la sua mazza
l'altro prese a frustarla con la cighia sulla schiena
lei cominciò a piangere
ora il dolore era più forte del piacere.
le mani sembravano volerle staccare le tette dal corpo
lei piangeva
adesso smetti di piangere e fammi divertire troia bianca...disse l'uomo che la stava inculando
lei allora prese a muoversi a spingere il culo verso quel cazzo enorme
l'altro le mise il cazzo in bocca
succhia e pulisci .
lei sentiva che stava per vomitare
poi dal nulla le cominciò a salire un'eccitazione violenta
incontrollabile
si aprì le chiappe con la mano
inculami inculami!
l'uomo dietro le sfondava il culo.
lei pensò che l'avrebbero uccisa
poi di colpo l'uom tolse il cazzo dal culo e lo spinse nella figa . non trovò resistenza
sentiva il cazzo dentro e cominciò a venire urlando .
urlava e sentiva solo la figa che espodeva poi la sentì riempirsi di liquido bollente
il nero le stava sborrando nella figa. quasi non si accorse che anche la sua bocca si stava riempiendo di sborra
bevila troia!
lei ingoiava e godeva
poi all'improvviso i due si tolsero
uno la raddrizzò in piedi tenendola per le braccia mentre l'altro la colpì ripetutamente con la cintura sul seno
quando la pasciarono lei cadde a terra e svenne.
si risvegliò in un campo. gli abiti vicino, strappati
si rivestì. era quasi mattino. passò un'auto con un ragazzo sui vent'anno
si fermò
cosa ti è successo? le chiese.
nulla, una festa movimentata, disse lei
mi accompagni a casa? chiese
il ragazzo l'accompagnò a casa. lei vomitò e poi andò a dormire.
l'ultimo pensiero...sono una troia bianca!
di
scritto il
2016-06-29
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