L`amore e` bello a tutte le eta`
di
Mitana
genere
etero
La moglie, giovane e col sangue bollente, lo lascia alle cure dei vicini. Si allontana una mattina sculettando e colle poppe prorompenti e la fica gia` bagnata. Mentre gli fa l`ennesimo pompino e colla bocca piena di sborra gli promette di venirlo a trovare ogni volta che la chiama. Il marito non e` malato, anzi, e` anziano, senza denti calvo zoppica e per quanto abbia una minghia ancora valida le scalate si fanno sempre piu` rare per una montagna che ama sentirsi addosso gli scarponi chiodati ben piu` spesso. Il povero marito si prende cura della casa vuota degli otto cani dei due gattini di tre bisce di una nidiata di topolini di campagna e di una miriade di uccelletti che frequentano il suo giardino come i clienti di un ristorante a buon prezzo. L`uomo arzillo e con tanta voglia di godersi la vita dalla sua veranda ammira le giovani mamme che accompagnano i figli a scuola o all`asilo. Sono tutte giovani ed eccitanti e ben si accorgono del suo sguardo lubrico osceno arrapato e libidinoso. Lo salutano gli sorridono hanno pieta` di lui ma non lo avvicinano. Per una questione anagrafica. Difronte casa abita una signora di oltre settant`anni col marito ubriacone. E` estate, fa caldo la signora in questione gira nel suo cortile discinta e non e` difficile vedere qualche tetta tracimare dalla scollatura. La carne flaccida e moliccia conserva ancora la forma rotonda di un tempo per cui il povero uomo si sofferma a considerarla e per una reazione incontrollata sente un certo prurito alle palle ed il cazzo gli si gonfia. I due cortili sono separati da un recinto che in alcuni punti ha le sbarre di legno marce per cui e` facile creare un varco. Il marito della signora e` sdraiato sull`erba a smaltire la consueta sbornia mentre lei accudisce alle faccende. Per il vicino arrapato basta poco per avvicinarsi allo steccato divellere un paio di sbarre ed esibire il bacino nudo con nel bel mezzo un cazzo di tutto rispetto colla sua bella capocchia violacea e le palle piene di crema. -Psss psss, e la signora strizza gli occhi volgendosi verso la fonte che richiama la sua attenzione. Riconosce il vicino che la chiama e gli va incontro. E` solo quando e` a pochi passi che scorge il cazzo che l`uomo smanetta indirizzato verso di lei. - Oh ma...ma....ma.... Quanti ricordi, quel cazzo in tiro risveglia tanti ricordi che credeva fossero ben sepolti nel suo cuore. Riconosce la testa di un cazzo tante volte ospitato nella bocca ormai senza denti. - Avvicinati, non aver paura. Aiutami, mi pare d`impazzire. Succhia, abbassati, succhia ti prego. La donna concentra la sua attenzione a quella verga che la fissa coll`unico occhio profondo e nero da dove sta per eruttare gioia di vita crema profumata gelatina dolciastra e come un ferro attratto da una calamita si accoccola per suonare quest`insolito flauto. Su invito trae fuori i seni gonfi che per la forza di gravita` vengono attirati verso il basso e ci pensa l`uomo a raccoglierli e sostenerli. Bastano poche pompate che il liquido cremoso allaga la bocca senza denti e scivola nella gola che da troppo tempo non ingoiava simile nettare. Si vede che la signora in fatto di pompe e` stata una professionista e ritorna valida quella raccomandazione che recita: impara l`arte e mettila da parte, un giorno o l`altro puo` tornare utile conoscerla a fondo. Ed a fondo la signora la conosce e fa schioccare la lingua per significare che ha gradito, guarda negli occhi l`uomo che continua a giocare coi seni penduli. Tenta un sorriso ma il vicino volge lo sguardo altrove perche` vedere quei buchi neri e vuoti tra le labbra gli fanno passare qualsiasi fantasia e lui vuole conservare un buon ricordo di questo pompino che sicuramente fara` ancora visita alla vicina cosi` gentile e generosa. La donna pulisce ben bene lo strumento e prima di metterlo via ricorda al suo nuovo amico che lei ha altre corde al suo arco e altri posti dove infilare quel pezzo di carne che e` tornato flacciso. Si guarda in giro e non vede nessuno, a parte il marito che ronfa della grossa colla testa affossata in mezzo all`erba con una mano cerca di risvegliare la nerchia ormai assopita e con l`altra solleva la gonna e mostra l`inguine peloso senza mutande. Oddio, il triangolo peloso e` anche un po` spelato qua e la` e parecchi peli bianchi fanno bella mostra di se ma il poverino dopo che ha sfogata la sua voglia ha bisogno di parecchio tempo prima di risorgere. Lo spettacolo e` affascinante per non dire insolito e il vecchio vicino colla bava alla bocca le promette di ospitarla per una notte intera se la sbornia del marito riesce a lasciarla libera per cosi` tanto temoo. La poverina accenna un sorriso ma si copre la bocca sapendo che non e` molto edificante mostrare quanti denti sono rimasti e gli assicura che appena la chiama sara` sua premura addormentare il marito per ben piu` di una notte. Si lasciano promettendosi godurie infinite e la donna confessa che dopo parecchi anni la vagina ha ripreso a secrenere unore come ai bei tempi. Con una luce di speranza una sculettando l`altro zoppicando ognuno ritorna ai propri interessi. Passera` qualche mese prima che il cazzo dell`uomo gli si gonfi in modo da farlo andare fuori di testa ed una volta su di giri dimentico della bocca sdentata e delle vene varicose si accosta allo steccato e si fa notare dalla vicina. Le chiede di raggiungerlo quella sera stessa e di indossare l`intimo piu` sexy che possiede. Appena cala il buio ecco l`ombra furtiva di una donna entrare in casa e richiudere accuratamente la porta. Si guarda allarmata intorno perche` il vano e` al buio e non si accorge di quest`uomo che sbragato sul divano sta smanettando un cazzo di tutto rispetto e per volume e per forma. Si avventa per prenderlo in bocca ma il padrone di casa frena il suo impeto e l`accompagna in bagno. La spoglia si spoglia a sua volta e tutti e due si palpano sotto la doccia ed e` lui stesso a occuparsi della pulizia della matrice che questa sera lo interessa in modo particolare. Ha tanta voglia di leccare una fica e per questo la pulisce a dovere. In giro per casa ci sono dei lumini simili a quelli dei cimiteri che sevono per dare un po` di luce ai locali ma impedire di notare i particolari specie le rovine che il tempo ha fatto sul suo corpo e su quello della sua ospite. La prende per mano, l`accompagna al letto, ve la depone le si inginocchia affianco ed inizia a leccare una fica profumata di sapone dentro cui entra con mezza faccia. E` una vagina capace, una vagina che ha una storia, ha fatto di quelle battaglie riportando chissa` quante vittorie. Quanti martiri vi hanno perso il succo della loro vita, quanti idranti vi hanno spento il fuoco della giovinezza, quanti uccelli vi hanno trovato asilo ed ecco che la sua lingua scava a fondo ed arriva alla sorgente della vita. Scaturisce un rivolo di umore acre salato oltre ogni dire denso e cremoso che lui sorbisce e gusta. La donna si agita scossa da violenti e continui orgasmi cercando di recuperare innumerevoli chiavate perse. La fa impazzire quella mano che sta cercando di violare la sua intimita`, la fessura e` forzata al massimo e lei si apre per ospitare quanto offerto. Ma il pugno e` troppo grosso per cui ci si limita alle solite tre dita unite a cuneo. La donna ha bisogno di qualcosa di eccezionale e si ripromette quanto prima, magari con l`aiuto di emollienti di ospitare quel pugno segno del potere maschile. L`uomo risale la china, trova le tette spiaccicate e ne sugge i capezzoli duri perche` secchi piu` che per l`eccitazione e bacia la donna incrociando i pochi denti e tanta saliva. Si bevono a vicenda e quando lui le sale sopra la rrova talmente aperta che il cazzo vi entra senza neanche sfiorare le pareti. La fornace e` ardente al pari di quella di una giovinetta e bastano pochi affondi perche` vomiti tutta la sua voglia. Non ha ancora svuotato del tutto le palle che il cazzo scivola fuori e cade addormentato sulle coperte. Dormnono anche i due amanti stanchi per lo sforzo e quando si svagliano e` ancora note per cui la donna si riveste e l`uomo l`accompagna allo steccato divelto e le promette che presto la richiamera` perche ha voglia di visitarle l` entrata di servizio. La signora sorride e speranzosa e sculettando raggiunge il marito che ronfa felice nel suo mondo pieno di birra. Mitana
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