Flash
di
Saphire
genere
sentimentali
Aveva un potere su di lei che non riusciva a spiegarsi, non era bello, anzi, non era gentile, non era quello che definiremmo un uomo pieno di attenzioni, eppure c'era quando lei ne aveva bisogno, bisogno davvero. Quei rari gesti affettuosi apparivano ancora più preziosi per questo. E poi la sintonia dei loro corpi era speciale, grandiosa.
Nella sua testa si avvicendavano flash dei momenti trascorsi insieme e l'eccitazione saliva per uno scorcio di braccio teso accanto al suo,così, mentre lui la prendeva da dietro, per il suo respiro vicino all'orecchio, per la "mosca" sotto il labbro inferiore con la quale le stuzzicava i capezzoli, per il suono della sua voce mentre le sussurrava di fargli sentire quanto le piacesse il suo cazzo, o che lui era il suo padrone... Le fece capire che il tempo è relativo, può durare per ore come quando le infilò un dito nell'ano mentre lei stava di spalle seduta sul suo cazzo, il doloroso movimento di quel dito che entrava, usciva, ruotava, tirava, spingeva, l'altra mano che saggiava l'apertura del buchino, il leggero sadismo con cui la penetrava pur sentendo i suoi gemiti di dolore la faceva impazzire e desiderare che le affondasse dentro il pene e stringendo ed allargando i muscoli della fica farlo godere come lui faceva godere lei... O può durare tre intensi minuti mentre aggrappati l'uno all'altra contro un muro, scostando appena la biancheria, si univano in preda ad un desiderio troppo a lungo trattenuto, unico suono i loro gemiti...
Nella sua testa si avvicendavano flash dei momenti trascorsi insieme e l'eccitazione saliva per uno scorcio di braccio teso accanto al suo,così, mentre lui la prendeva da dietro, per il suo respiro vicino all'orecchio, per la "mosca" sotto il labbro inferiore con la quale le stuzzicava i capezzoli, per il suono della sua voce mentre le sussurrava di fargli sentire quanto le piacesse il suo cazzo, o che lui era il suo padrone... Le fece capire che il tempo è relativo, può durare per ore come quando le infilò un dito nell'ano mentre lei stava di spalle seduta sul suo cazzo, il doloroso movimento di quel dito che entrava, usciva, ruotava, tirava, spingeva, l'altra mano che saggiava l'apertura del buchino, il leggero sadismo con cui la penetrava pur sentendo i suoi gemiti di dolore la faceva impazzire e desiderare che le affondasse dentro il pene e stringendo ed allargando i muscoli della fica farlo godere come lui faceva godere lei... O può durare tre intensi minuti mentre aggrappati l'uno all'altra contro un muro, scostando appena la biancheria, si univano in preda ad un desiderio troppo a lungo trattenuto, unico suono i loro gemiti...
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