Non resta che l'oblio

di
genere
etero

Ore 13:47, sono seduta sul mio divanetto e cerco di non farmi raggiungere neanche da un raggio di sole.
Tra qualche ora andrò in spiaggia e dunque non voglio farmi venire un mal di testa prima di un rilassante bagno nel mare.
Non so se lo troverò mosso o leggermente mosso, ma di sicuro non ci sarà nessuno che mi prenderà con forza tra le acque.
Nessuno che mi afferri per le cosce e mi posizioni sul suo pene ingrossato dalle mie promesse allettanti...
Nessun dito che penetrerà la fighetta eccitata, non mani che circonderanno i miei fianchi.
E, allora, non resta che l'oblio di cui parlava quel filosofo, l'oblio tramite la catarsi dell'arte, che rende universale ciò che sembra solo personale.
Ma quante donne, invece, aspettano ancora di godere e si vergognano di pretendere dai propri uomini, quante si sentono umiliate da donne che si prendono quello che vogliono, anche chi vorrebbero loro, quante credevano che le fiabe esistono, compresa quella che racconta di principesse che prima erano serve nella loro stessa dimora...
Preferisco vestire alla marinara e essere la paladina della Luna come Sailor moon e ammirare il mio Milord...Che è sicuro che almeno una rosa rossa me la regalerà ad ogni battaglia della vita.
di
scritto il
2016-08-16
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