Il compleanno di Greta
di
Alba6990
genere
trio
POCO TEMPO FA
"Ciao bella!"
"Ehi, Vic!" Sono le 9 di mattina e sono appena arrivata in università. Accanto a me, la mia amica Vittoria che come al solito mi saluta raggiante, ma allo stesso tempo assonata. Ci troviamo un paio di posti nella terza fila dell'aula 113, pronte per la lezione di Storia della critica dell'arte. Il professore comincia a spiegare il concetto di autoritratto, partendo dall'autoritratto anamorfico che fece Michelangelo nel suo "Giudizio Universale". La lezione è molto interessante, come tutte le altre lezioni di questa facoltà e io prendo gli appunti spedita. Ma tengo comunque d'occhio il cellulare, rispondo a Chris, a qualche commento e alle mail. Chissà com'è andato il compleanno? Era il compleanno di Greta ieri sera e Roberto e Valentina mi avevano parlato della sorpresa che volevano farle come regalo. Vi ricordate di loro tre? Ve ne ho parlato qualche racconto fa. Mi eccita davvero tanto parlare con loro, sapete? Il cellulare e si illumina! È Greta! Mi sta raccontando del suo compleanno e adesso io lo racconto a voi.
Roberto e Greta stavano lavorando in ufficio. Avevano scopato nella pausa pranzo, lei era andata nel suo ufficio e lui l'aveva inculata a dovere, venendo dentro di lei. Nel pomeriggio, lui le disse di aspettare che finisse di lavorare, così sarebbero tornati a casa insieme.
Una volta arrivati, la scena che Greta vide si presentò così: la casa era buia, a parte una luce fioca che proveniva dal salotto. Incuriosita, Greta si dirige in quella direzione e scopre che la debole luce è generata da una serie di candele accese, disposte in modo da formare la scritta "TI AMO". Dal buio, sbucò fuori Valentina, con indosso solo una camicia aperta di cotone. Si avvicinò a Greta, che posò le mani sul suo fantastico culetto nudo. Roberto, che era dietro di lei, le cinse entrambe in un abbraccio e Valentina posò le sue labbra su quelle di Greta dicendole: "Buon compleanno amore!". L'abbraccio si intensificò e Greta si girò verso Roberto, baciandolo, mentre le diceva la medesima frase. Greta era stra felice. Lo ringraziò dicendogli che lo amava tantissimo. Poi Valentina le bendò gli occhi, dicendole che avrebbero pensato a tutto loro. Greta sentiva le loro mani sul suo corpo mentre la spogliavano, ad ogni tocco le davano dei lievi baci sulla pelle e lei fremeva dall'eccitazione. Pensava che una volta spogliata completamente, l'avrebbero scopata subito. Ma non andò così. La portarono nella doccia, dove si infilarono tutti e tre. La lavavano accarezzandole il corpo, ma senza mai arrivare a scoparla. Lei cercava di allungare le mani verso la figa di Valentina o il cazzo di Roberto, ma loro si ritraevano. Lei era eccitata al massimo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per averli...la doccia comunque durò più di mezz'ora, dopo la quale le asciugarono dolcemente il corpo, avvolgendola in un asciugamano. Greta stava impazzendo, sentiva le loro mani e il loro fiato sul corpo nudo. Ma impazzì ancora di più quando, una volta distesa a pancia in su sul letto, si sdraiarono ai suoi fianchi e cominciarono a coprirla di baci. Delicato e dolcissimi baci sul viso e sulle labbra. Ad ogni bacio entrambi dicevano "ti amo". Greta era talmente felice che voleva piangere, non sapeva da che parte girarsi ogni volta per ringraziarli. Si sentiva in quel momento la donna più felice del mondo perché era adorata dalle due persone che amava di più al mondo! Greta si stava beando in quei baci, quando sentì qualcosa di freddo sul corpo e un gradevole odore di mandorle spargersi nella stanza. Le stavano facendo un massaggio sensuale con dell'olio profumato. Valentina le spargeva l'olio sul corpo, mentre i capezzoli di Greta si indurivano e sentiva il fuoco fra le gambe. La sua dolce amante si sdraiò completamente su di lei, cospargendole l'olio con il suo stesso corpo. Roberto fermò le mani di Greta, che stava già cercando di abbracciarla. Mentre i loro seni, le loro cosce sfregavano l'una contro l'altra, Roberto non smetteva di baciarle il viso. Valentina la fece sdraia a pancia in giù e altro olio alle mandorle venne spalmato sul suo corpo nudo...ma fu Roberto questa volta a spalmarglielo. Con il suo petto le massaggiava la schiena, mentre il suo cazzo duro solcava le sue natiche. Greta lo voleva. Voleva che la prendesse in quel momento e che la scopasse con forza inaudita. Ma ormai aveva capito il loro gioco. Improvvisamente, Roberto le afferrò il culo e lo trascinò verso l'alto, mentre un profumo familiare entrò nelle narici di Greta. Era ancora bendata, ma sentiva chiaramente l'odore della figa di Valentina davanti al suo viso. Greta non ci pensò su due volte e affondò la lingua in quel ben di dio. Nel frattempo, Roberto strusciava la cappella dalla figa al buchino del culetto, come se fosse indeciso su dove entrare. Poi, finalmente, la penetrò nell'ano. Iniziò ad incularla. Greta cominciò ad avere i suoi primi orgasmi, mentre Valentina le squartava in faccia. Roberto alternava il culo alla figa, facendo dentro e fuori da entrambi in continuazione, Greta ormai veniva a ripetizione. Da quel momento in poi è stata una scopata unica, Roberto venne dentro Greta più volte e mentre si riposava, le sue due ragazze si baciavano e leccavano, offrendogli uno spettacolo mozzafiato. Ad un certo punto, Greta volle che anche Valentina venisse scopata da quel bellissimo cazzone. Lei insistette, dicendo che era il suo compleanno e che lui si sarebbe dedicato solo a lei, ma Greta rispose che come regalo di compleanno voleva che Roberto se la scopasse. Che la inculasse così che potesse squirtarle in faccia. Valentina la accontentò, impalandosi su Roberto. Venne tre volte sulla faccia di Greta, finché non si accasciarono tutti e tre sul letto, esausti è "oliati". Sì addormentarono così, felici, nudo e abbracciati.
Oh. Mio. Dio. Greta, porca puttana! Io il mio compleanno lo passo da voi! Voglio lo stesso regalo per il mio ventesimo l'anno prossimo!
"Ciao bella!"
"Ehi, Vic!" Sono le 9 di mattina e sono appena arrivata in università. Accanto a me, la mia amica Vittoria che come al solito mi saluta raggiante, ma allo stesso tempo assonata. Ci troviamo un paio di posti nella terza fila dell'aula 113, pronte per la lezione di Storia della critica dell'arte. Il professore comincia a spiegare il concetto di autoritratto, partendo dall'autoritratto anamorfico che fece Michelangelo nel suo "Giudizio Universale". La lezione è molto interessante, come tutte le altre lezioni di questa facoltà e io prendo gli appunti spedita. Ma tengo comunque d'occhio il cellulare, rispondo a Chris, a qualche commento e alle mail. Chissà com'è andato il compleanno? Era il compleanno di Greta ieri sera e Roberto e Valentina mi avevano parlato della sorpresa che volevano farle come regalo. Vi ricordate di loro tre? Ve ne ho parlato qualche racconto fa. Mi eccita davvero tanto parlare con loro, sapete? Il cellulare e si illumina! È Greta! Mi sta raccontando del suo compleanno e adesso io lo racconto a voi.
Roberto e Greta stavano lavorando in ufficio. Avevano scopato nella pausa pranzo, lei era andata nel suo ufficio e lui l'aveva inculata a dovere, venendo dentro di lei. Nel pomeriggio, lui le disse di aspettare che finisse di lavorare, così sarebbero tornati a casa insieme.
Una volta arrivati, la scena che Greta vide si presentò così: la casa era buia, a parte una luce fioca che proveniva dal salotto. Incuriosita, Greta si dirige in quella direzione e scopre che la debole luce è generata da una serie di candele accese, disposte in modo da formare la scritta "TI AMO". Dal buio, sbucò fuori Valentina, con indosso solo una camicia aperta di cotone. Si avvicinò a Greta, che posò le mani sul suo fantastico culetto nudo. Roberto, che era dietro di lei, le cinse entrambe in un abbraccio e Valentina posò le sue labbra su quelle di Greta dicendole: "Buon compleanno amore!". L'abbraccio si intensificò e Greta si girò verso Roberto, baciandolo, mentre le diceva la medesima frase. Greta era stra felice. Lo ringraziò dicendogli che lo amava tantissimo. Poi Valentina le bendò gli occhi, dicendole che avrebbero pensato a tutto loro. Greta sentiva le loro mani sul suo corpo mentre la spogliavano, ad ogni tocco le davano dei lievi baci sulla pelle e lei fremeva dall'eccitazione. Pensava che una volta spogliata completamente, l'avrebbero scopata subito. Ma non andò così. La portarono nella doccia, dove si infilarono tutti e tre. La lavavano accarezzandole il corpo, ma senza mai arrivare a scoparla. Lei cercava di allungare le mani verso la figa di Valentina o il cazzo di Roberto, ma loro si ritraevano. Lei era eccitata al massimo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per averli...la doccia comunque durò più di mezz'ora, dopo la quale le asciugarono dolcemente il corpo, avvolgendola in un asciugamano. Greta stava impazzendo, sentiva le loro mani e il loro fiato sul corpo nudo. Ma impazzì ancora di più quando, una volta distesa a pancia in su sul letto, si sdraiarono ai suoi fianchi e cominciarono a coprirla di baci. Delicato e dolcissimi baci sul viso e sulle labbra. Ad ogni bacio entrambi dicevano "ti amo". Greta era talmente felice che voleva piangere, non sapeva da che parte girarsi ogni volta per ringraziarli. Si sentiva in quel momento la donna più felice del mondo perché era adorata dalle due persone che amava di più al mondo! Greta si stava beando in quei baci, quando sentì qualcosa di freddo sul corpo e un gradevole odore di mandorle spargersi nella stanza. Le stavano facendo un massaggio sensuale con dell'olio profumato. Valentina le spargeva l'olio sul corpo, mentre i capezzoli di Greta si indurivano e sentiva il fuoco fra le gambe. La sua dolce amante si sdraiò completamente su di lei, cospargendole l'olio con il suo stesso corpo. Roberto fermò le mani di Greta, che stava già cercando di abbracciarla. Mentre i loro seni, le loro cosce sfregavano l'una contro l'altra, Roberto non smetteva di baciarle il viso. Valentina la fece sdraia a pancia in giù e altro olio alle mandorle venne spalmato sul suo corpo nudo...ma fu Roberto questa volta a spalmarglielo. Con il suo petto le massaggiava la schiena, mentre il suo cazzo duro solcava le sue natiche. Greta lo voleva. Voleva che la prendesse in quel momento e che la scopasse con forza inaudita. Ma ormai aveva capito il loro gioco. Improvvisamente, Roberto le afferrò il culo e lo trascinò verso l'alto, mentre un profumo familiare entrò nelle narici di Greta. Era ancora bendata, ma sentiva chiaramente l'odore della figa di Valentina davanti al suo viso. Greta non ci pensò su due volte e affondò la lingua in quel ben di dio. Nel frattempo, Roberto strusciava la cappella dalla figa al buchino del culetto, come se fosse indeciso su dove entrare. Poi, finalmente, la penetrò nell'ano. Iniziò ad incularla. Greta cominciò ad avere i suoi primi orgasmi, mentre Valentina le squartava in faccia. Roberto alternava il culo alla figa, facendo dentro e fuori da entrambi in continuazione, Greta ormai veniva a ripetizione. Da quel momento in poi è stata una scopata unica, Roberto venne dentro Greta più volte e mentre si riposava, le sue due ragazze si baciavano e leccavano, offrendogli uno spettacolo mozzafiato. Ad un certo punto, Greta volle che anche Valentina venisse scopata da quel bellissimo cazzone. Lei insistette, dicendo che era il suo compleanno e che lui si sarebbe dedicato solo a lei, ma Greta rispose che come regalo di compleanno voleva che Roberto se la scopasse. Che la inculasse così che potesse squirtarle in faccia. Valentina la accontentò, impalandosi su Roberto. Venne tre volte sulla faccia di Greta, finché non si accasciarono tutti e tre sul letto, esausti è "oliati". Sì addormentarono così, felici, nudo e abbracciati.
Oh. Mio. Dio. Greta, porca puttana! Io il mio compleanno lo passo da voi! Voglio lo stesso regalo per il mio ventesimo l'anno prossimo!
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