La piccola sorpresa

di
genere
etero

Cari lettori, abbiamo scritto un'altra avventura erotica dei nostri soliti personaggi. Dopo la sorpresa fatta da lei (in "Un piacevole ritorno a casa") e il viaggio all'estero (in "Tratta estera"), in questo racconto è lui a fare una sorpresa alla sua amata. Buona lettura...

Questa sera i miei genitori mi hanno chiamata: mia madre ha una visita medica importante ed io l'accompagno, dato che mio padre non se la sente di accompagnarla da solo. Quindi scendo velocemente. Solo in auto ricordo di aver dimenticato di avvertire il mio compagno della mia assenza e del mio probabile ritardo. Comunque tarda quasi sempre quando ha incarichi a lunga distanza, di sicuro tornerò prima io a casa.

Stasera ho fatto presto, sono tornato molto prima dal mio viaggio in camion; torno per primo a casa: evviva, sono da solo! Chiamo la mia compagna per avere spiegazioni e mi dice che è con la famiglia per delle commissioni; tornerà tra un'oretta o poco più. La casa è tutta per me, ne approfitto: mangiucchio qualcosa, giro nudo per le stanze, metto la musica alto volume e vado a farmi una doccia...

Finalmente eccomi di ritorno. Fortunatamente la visita ha dato buoni risultati, tanto che mia madre mi propone di cenare insieme, a casa mia. Mio padre decide di passare la serata con alcuni amici, quindi lo accompagniamo in piazza e ci avviamo verso casa. Raggiungiamo il palazzo, saliamo ed apro la porta.

Sono sotto la doccia e sento aprire la porta... È lei! Per farle una sorpresa esco dalla doccia completamente nudo... "Tesoro, sono già pronto per te...". Entra e mi guarda con un'espressione stupita ed imbarazzata e subito dopo vedo le fiamme nei suoi occhi. "Cazzo, mia suocera...", penso. Insieme a lei c'è la madre; non me l'aspettavo! La donna mi guarda con occhi spalancati e con disgusto. Io fuggo in camera coprendo il mio membro, con imbarazzo. "Che coglione...", mi dico.

"Che coglione!", è il mio primo pensiero non appena apro la porta. Mi porto le mani al viso per la disperazione e per la figuraccia. Mentre lui corre in camera, faccio accomodare mia madre. "Ma cosa combina quello lì? Si rende conto di quello che fa???", mi domanda indignata e rabbiosa mia madre. "Tranquilla, mamma, adesso gli parlo io!". Lo raggiungo in camera e con aria minacciosa gli dico: "Tesoro, la prossima volta fai più attenzione a chi entra!!! ...Anche se ti avrei divorato, tutto nudo com'eri...", con una finale malizia.

La sua sensualità mi eccita tanto e mi fa capire che non ce l'ha con me. Tiro un sospiro di sollievo. Poi, però, aggiunge seccamente: "Ah, quasi dimenticavo... Mamma rimane per cena". Io: "Nooooo... E che cazzo... Stasera mi tocca sorbire mia suocera. Uffff...". Mi rivesto e vado ad affrontare l'imbarazzante situazione. Durante la cena mia suocera mi attacca e mi domanda il motivo del mio gesto. Lei si accorge del mio imbarazzo e per fortuna viene in mio soccorso, intervenendo nella discussione.

"Mamma, scusalo... E scusa anche me. Sai, a volte lo fa, ma sai una cosa? Lo fa perché vuole fare qualcosa di positivo per noi e per il nostro futuro...", dico. "Ah, si? E cosa sarebbe, dopo tale gesto inconsulto?". È troppo indignata e nervosa, la conosco troppo bene e per calmarla si può solo dire: "Questa cosa positiva sarebbe... Un bel bambino!". Lui sbarra gli occhi, per lo stupore. Mia madre invece, dopo qualche secondo di silenzio, comincia a saltare di gioia, le brillano gli occhi, è troppo felice.

Furba la figlia a portare la madre su un altro discorso, ma... Che razza di risposta le è venuta in mente??? Rimango confuso e stupito dalla reazione della donna: ha completamente cancellato la rabbia e l'indignazione di prima. Mi abbraccia e mi dice: "Ma potevi dirmelo subito! Vi avrei lasciato soli, così da darmi un bel nipotino! Come volete chiamarlo? Quando saràil momento?". È impazzita. Punto. Non so davvero cosa dirle. "Non devi emozionarti! Diventare padre è una cosa meravigliosa, immagina diventare nonna per me!", insiste.

Mi sto divertendo come una matta: non posso fare a meno di ridere mentre mia madre lo abbraccia e lo prega quasi di darle un nipote al più presto. Lui mi osserva con uno sguardo rabbioso e arreso allo stesso tempo. Forse vorrebbe dirmi quanto io abbia sbagliato con quella frase, ma come avrei potuto salvare la situazione altrimenti? E soprattutto, come avrei potuto divertirmi così tanto dicendo una sola semplice parola?

Fortunatamente la cena scorre e l'argomento "figli" e "nipoti" viene accantonato. Dopo un'ultima raccomandazione di far presto un bel figlioletto, e poi magari un altro e un altro ancora, la figlia accompagna la madre a casa. Menomale! Non avrei avuto la forza di resistere un secondo di più. Adesso, però, che sono solo, le faccio la ri-sorpresa: prendo un oggettino molto particolare che lei stessa mi ha regalato tempo fa e lo indosso. Abbasso le luce, chiudo le tende, profumo la camera e reato in sua attesa.

Ho finalmente lasciato mamma a casa... Per tutto il tragitto non ha fatto altro che fantasticare su nomi, bavette e tutine. Io piuttosto penso a ciò che mi sono persa... Torno a casa abbastanza delusa. Apro la porta e mi trovo davanti una scena ancora migliore rispetto a quella precedente: lui è davanti a me, col perizoma rosso a forma di elefante, con uno spazio apposito per il pene, ovvero una finta proboscide, che gli regalai per scherzo tanto tempo fa. Ho in viso un sorrisetto malizioso e pieno di voglia e lui se ne accorge...

Lei chiude la porta dietro di sé, non dice una parola: sbottona la camicia e si avvinghia al mio collo baciandomi con voglia. Le mie mani finiscono di spogliarla, per accarezzare il suo corpo nudo e setoso. Ci sdraiamo sul letto e sfila via il mio perizoma, che già al suo ritorno mostrava evidenti segni di eccitazione, data l'elevazione e la durezza della "proboscide". Inizia a baciare il cazzo e a muovere la mano su e giù, facendolo indurire ancora di più.

Lavoro il suo cazzo con le mani, fino ad essere pronto per prenderlo in bocca con le labbra calde. Succhio dal fondo alla cima rossa e gonfia, salgo e scendo e lo lavoro ben benino anche di lingua. Lo sento godere come un matto... Amo i suoi versi di piacere, mi fanno godere tantissimo. Intanto lui sta smanettando la mia figa dall'esterno degli slip, quindi anch'io comincio a gemere di piacere, nonostante la bocca sia impegnata.

La sua bocca lavora così bene che arrivo all'orgasmo e lei assapora tutto il mio liquido caldo. Sono ancora steso sul letto, quando lei si alza, si sfila le mutandine, sale sul letto e porta la sua figa calda e umida sulla mia bocca. Io inizio a mordicchiare il suo clitoride, a baciarlo, ad infilare la mia lingua dentro e godermi il suo sapore. Il suo corpo si cosparge di brividi di piacere.

Rimango un altro po' sulla sua bocca, per godermi ogni attimo, ogni brivido... Poi mi alzo per far incontrare il suo cazzo duro con la mia figa umida. Mi siedo su di lui: salgo e scendo, facendolo entrare sempre di più, su e giù... Lui mi fa godere ancora di più con dei movimenti col bacino, così da penetrare sempre più in profondità e con più forza e velocità. Aiutano i nostri movimenti anche le molle del morbido materasso.

Mi piace quando si mette sopra, riesco a vedere il suo viso pieno di godimento, mi eccita, le prendo il collo e la stringo e la bacio... La sento sempre piu affannata, mi sussurra che è vicina all'orgasmo, io aumento il movimento con il bacino, così dalla sua figa cola il suo orgasmo caldo. Ci calmiamo un attimino, per riprendere fiato... Poi riprendiamo: scopiamo tutta la notte cambiando spesso posizione, sopra, sotto, destra, sinistra...

Nel letto ormai siamo un unico corpo pieni di piaceri e orgasmi che colano... Lui è vicino all'orgasmo, quindi mi fa posizionare a gattoni sul letto. Adoriamo questa posizione: non vedo l'ora di godermelo tutto ed in profondità... "Questo spazio è tutto per te, tesoro... Fammi quello che vuoi...", gli sussurro con voce suadente.

Vedere i suoi buchi aperti e fradici di piacere e sentire la sua incitazione mi dà lo stimolo ad assaporare la sua figa con la lingua, eccitandola. Poi infilo il mio cazzo rosso nel suo buco, penetrandola con fervore... Lei grida di piacere ed io mi eccito... Scivolo dalla figa, uscendo fuori, e spruzzo tutto il mio seme sulle lenzuola...

Mi giro verso di lui dopo esserci distesi e rilassati. Con aria stanca gli sorride, mi avvicino e lo bacio. Dopo una rapida lavata, cambiamo le lenzuola e ci ristendiamo a letto.

Non ci parliamo: ci guardiamo soltanto e ci rimettiamo a riposare. Stesi a letto, lei si accoccola sul mio petto e mi dice: "Tesoro, queste piccole sorprese dovresti farle più spesso. Le adoro...". "Certamente... Buona notte amore...", "Buona notte."

To be continued...
Shikky&Desmo
scritto il
2016-12-06
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