L'estetista di mia moglie - parte 2

Io e Marcella, dopo la prima scopata fatta a casa mia, a causa dei miei impegni e dei suoi appuntamenti con Teresa e altre clienti, ci siamo visti poco, quindi solo qualche pompino e qualche palpatina di sfuggita.
Fortunatamente Teresa non ha scoperto nulla, forse perché faccio l'amore anche con lei (quando ne ha voglia o tempo).

Un giorno come tanti, rientro a casa e sento una voce familiare: è lei, l'estetista; è con mia moglie. La porta della cucina è socchiusa e si intravede qualcosina. Vedo mia moglie stesa sul tavolo a farsi depilare e massaggiare da Marcella. Mi sovviene un'idea: scopare con entrambe, o almeno provarci... Entro in stanza e, approfittando del fatto che Teresa si trova a pancia sotto sul tavolo, guardo Marcella con aria eccitata e le dico di fermarsi che adesso ci divertiamo. Teresa incazzata mi dice di andare via, io in silenzio inizio con un massaggio alle sue gambe, partendo dalle caviglie e salendo con le dita, cercando la sua figa. Entro piano nella figa di Teresa facendola bagnare, mentre Marcella mi massaggia il cazzo, facendolo diventare grosso; intanto io, con l'altra mano, masturbo la figa di Marcella. Entrambe iniziano a sciogliersi, eccitarsi e a diventare vogliose...
Dopo averle masturbate, Marcella si infila tra le gambe di Teresa e succhia il suo clitoride, mentre io mi metto di fronte mia moglie e infilo il mio cazzo duro nella sua bocca pronta a succhiare. Mi eccita vedere mia moglie succhiare e Marcella che a sua volta succhia la figa di teresa stringendo la faccia fra le chiappe... Mia moglie succhia forte, il cazzo è sempre più duro. Entrambe sempre più eccitate, si fermano e cambiano posto; Teresa si gira, si stende a pancia in su, ponendo la sua figa vogliosa, pronta per fare entrare il mio cazzo, bagnato dalla sua saliva; Marcella si siede sopra di lei mettendo la figa sulla faccia di Teresa, la quale lecca il buchetto giovane e umido. Io penetro mia moglie con fervore, facendola gridare di piacere, mentre Marcella gode nel farsi succhiare la figa, si avvicina a me baciandomi. Sento il sapore di mia moglie su una bocca non sua, mi eccita e dò un paio di colpi più forti nella figa di Teresa, facendola arrivare all'orgasmo pieno.

Ormai fradicia di umori e orgasmo la figa di Teresa fa scivolare fuori il mio cazzo e Marcella ne approfitta per gustarlo con la bocca. Marcella succhia il mio cazzo, gustando tutto il sapore degli umori di Teresa; io con le mani le mantengo la testa e l'accompagno nei suoi movimenti.
Cambiamo stanza e andiamo in salotto, le faccio appoggiare entrambe sul divano a 90 gradi: le loro fighe colano di umori. La prima ad essere penetrata col cazzo è la figa giovane dell'estetista, mentre masturbo la figa di mia moglie con il dito medio, dentro fuori, e col pollice le stuzzico il buco del culo, fino a farle entrare il pollice dentro; sento Teresa dare un gemito di dolore misto a piacere; dopo un po' anche Marcella grida di piacere e sento la sua vagina stringersi per l'orgasmo; le due donne si guardano in faccia arrapate, dandosi un lungo bacio. Mi fanno sedere sul divano, col cazzo ancora dritto e pieno di sborra da spruzzare, mentre Teresa si siede sopra dandomi le spalle e cavalcandomi con fervore, Marcella con la mano mi massaggia lo scroto ed accarezza il clitoride di mia moglie. Sono vicino, il cazzo sborra tutto dentro Teresa facendole sentire tutto il mio liquido caldo... È cosi tanto che cola fuori e anche Marcella lo raccoglie con le dita, per assaggiare il mio liquido seminale.
Dopo una sistemata generale a noi e alla casa, Marcella va via per continuare il suo giro di clienti e noi due, io e mia moglie, ci prendiamo un po di relax; mia moglie mi guarda e mi dice: "Ti sei sfiziato? È la prima ed ultima volta che ti permetto di fare una cosa del genere con l'estetista. Ho scoperto tutto. E per questo che la prossima volta farò venire un estetista maschio, così siamo pari...". Io la guardo e le chiedo scusa, però dentro di me penso ad una sola cosa: "Spero che l'estetista maschio sia gay, così torna Marcella e lo rifacciamo a tre...".

Desmo