Consegna "speciale"
di
Shikky&Desmo
genere
etero
Da giorni ormai attendo il mio pacchetto. Quanto ci impiegano a consegnarlo? Eppure ho richiesto la spedizione rapida! Il corriere invece tarda e la cosa mi irrita non poco. Attendevo il mio pacco già tre giorni fa... Ormai se nei giorni scorsi speravo che ogni bussata di citofono o campanello fosse il corriere, ora non ci penso nemmeno più. Eppure davvero ho bisogno di quel pacco! È un regalo per una mia amica che a giorni festeggia il compleanno...
Ma senti un po'! Il citofono! Bah... Mia madre risponde. "Ti cercano al citofono, Rita!", questo è l'annuncio di mia madre. Mi volto di scatto: è il mio pacco! Avviso il corriere che scendo subito per ritirarlo. Ringrazio il corriere, ma lui nota che lo dico con un certo sarcasmo ed un evidente misto di rabbia e delusione. Mi chiede scusa per il ritardo e mi spiega che il prodotto da me scelto era esaurito e che l'hanno riacquistato per consegnarlo a me. La spiegazione mi soddisfa ed il mio viso cambia finalmente espressione.
Mentre firmo, noto che lui mi fissa e la cosa mi imbarazza non poco. Appena alzo lo sguardo, ritrovo i suoi occhi a fissare i miei e poi a scendere sul mio corpo. "Ma tu abiti qui, giusto?". Domanda assurda. Dove potrei abitare secondo lui? Sulla luna? Come approccio, se un approccio voleva essere, è pessimo. Con un certo sarcasmo gli dico: "Mmm, sì, dove altro potrei abitare se ho dato proprio questo indirizzo per il pacco?". Cerca di rimediare presentandosi. Si chiama Luigi ed ora che lo osservo meglio è proprio un bel ragazzo... Alto, robusto al punto giusto e con una voce, a parte le parole che emette, davvero piacevole. Credo abbia massimo 30-35 anni, non di più. Mi presento anche io, ma con più freddezza. "Mi togli una curiosità?", mi chiede, "Quanti anni hai?", "Cosa c'è ora? Non credi che io sia maggiorenne per firmare il documento di consegna?", "No, assolutamente, altrimenti ti avrei chiesto il documento d'identità, no?", "D'accordo... Comunque ho 26 anni.", "Ne mostri molti di meno! Ti credevo appena ventenne!". Sono confusa: vorrebbe dirmi che sembro una "bambina"? "Lo prendo come un complimento...", gli dico. "Certo che lo era! Sei davvero una bella ragazza...". Infine, la notizia peggiore: ha sbagliato pacco e deve tornare al furgone per cambiarlo con quello giusto. Giuro che sto per commettere un omicidio oggi! Lo seguo, ma in realtà non c'è alcun errore: giunti al furgone, mi propone, a distanza dal palazzo, dato che si tratta dell'ultima consegna della mattinata, di stare un po' "insieme"... Le sue intenzioni sono davvero quelle che ho capito io? Dopo alcune insistenze cedo e, dopo aver lasciato il pacco a casa ed aver avvertito mamma che sarei tornata subito, con la scusa di prendere altro materiale per il regalo, scendo. "Un giretto veloce, però!", lo avverto, "I miei su mi aspettano tra non molto tempo".
Salgo sul furgone e lui subito trova un posticino tranquillo ed isolato, appena fuori dal centro. Si presenta meglio, mi conferma l'età che avevo pensato di lui e ammette che ho fatto colpo su di lui dal primo momento che mi ha vista. Gli faccio notare che si è notato e che con gli approcci proprio non ci sa fare, ridendo. "Però... Che ne diresti di vedere se sono bravo a fare altro?". Ecco: ora le sue intenzioni sono chiare, ma non so se ho voglia di farlo. Lo conosco appena! Si azzarda, ancor prima che io possa rispondere, a mettere le mani sotto la maglietta per massaggiare fianchi e schiena, per poi passare a baciare collo e spalle. I brividi che provo sono tantissimi, quasi quasi lo lascio continuare... A parole forse è abbastanza imbranato, ma a fatti... Chissà! Nota il sorrisetto malizioso e di goduria sul mio viso e mi propone di far indietreggiare i sedili per stare più comodi. Il fatto che io accetti, implica anche che io accetti di andare oltre, quindi comincia a scendere con le mani verso i miei jeans, cercando di entrarvi con le mani e raggiungere il clitoride, mentre con l'altra mano massaggia ancora fianchi, schiena e seno... Il mio piacere aumenta sempre più e se ne accorge chiaramente, dato che la fighetta è già umidissima non appena riesce ad entrare con il dito. Decide di togliermi tutto e di agire con più libertà. Mentre lui è al lavoro tra figa, clitoride e seno, mi viene quasi spontaneo accarezzare il suo membro, già attivissimo e pulsante nei suoi pantaloni. Eppure sono passati pochi minuti... Gli sbottono cintura e jeans perché ho voglia di lui, di godermi il suo cazzo direttamente con labbra e lingua, mi attira troppo... Lo prendo tutto in bocca e comincio a leccarlo tutto, dal fondo alla cima rossa e pulsante. Comincia ad ansimare, quindi comincio a succhiare per bene, mentre lecco tutti i punti che noto per lui più piacevoli. La sua voce mi fa da guida. Anche lui intanto non sta fermo... Ormai ha fatto entrare tre dita nel mio piccolo spazio ormai umidissimo e si sta muovendo avanti ed indietro, mentre col pollice continua a massaggiare il clitoride. Nonostante la bocca impegnata, gemo e godo come una matta... Dopo questo momento di masturbazione vicendevole, entrambi non vediamo l'ora di far entrare quel bel membro direttamente in quel buchetto, per ora occupato solo dalle dita... Quindi mi consiglia di mettermi su, dato che è più comodo nel furgone. La cosa mi aggrada non poco: in questo modo, posso gestire io i miei movimenti e godermi ogni attimo... Mi muovo prima lentamente, su e giù, poi aumento il ritmo, aggiungendoci qualche movimento in senso circolare. Entrambi emettiamo versi di piacere e di godimento evidente, fino a quando non mi rendo conto di essere vicinissima all'orgasmo. Aumento ancora il ritmo, fino a quando le pareti della figa stringono il suo membro in modo evidente... Un fortissimo tremolio prende tutto il mio corpo e la mia mente, stringo le gambe intorno alla sua vita e mi godo ogni secondo di quel meraviglioso piacere fisico e mentale. Si rende conto del mio arrivo e mi fa spostare, facendomi mettere a 90, sul seggiolino accanto. Lui è alle mie spalle a godersi quella figa ormai umida e fradicia di umori dovuti al piacere di poco fa. Prima la lecca per benino, e in questo momento godo anche più di prima. Quando poi al posto della lingua ci mette direttamente il pene il mio piacere aumenta, ed anche il suo, da come sembra dai suoi gemiti, soprattutto quando comincia a spingere e a massaggiare contemporaneamente con la mano il clitoride. Quando si rende conto che anche un secondo orgasmo prende totalmente il mio corpo, aumenta sempre più il ritmo, per poi fuoriuscire appena in tempo per godersi il proprio orgasmo. La ripulitura del membro è piacevole sia per me che per lui, poiché è la mia lingua a fare questo lavoro... Il piacere è stato tanto per entrambi, ma è ora di ripulire tutto e di tornare a casa. Insieme facciamo tornare il furgone come nuovo, come se non fosse successo assolutamente nulla. Mi lascia sotto casa, dopo un viaggio fatto di battute e scherzi su cosa lui sappia fare bene e cosa invece no. Quasi mi spiace farlo andare via senza poterlo rivedere... Chissà, col prossimo ordine tornerà e ci godremo nuovamente un momento meraviglioso come questo? Intanto corro nel negozio per acquistare ciò che manca al regalo, tra carta, fiocchetti e bigliettino. Poco dopo un messaggio sul cellulare: "Nel tuo ordine c'era anche il tuo numero di cellulare per eventuali problemi. Ecco, credo che lo terrò anche io... Se non ti spiace.". È lui! Quasi dimenticavo che col numero dell'ordine può ricontattarmi quando vuole. Per ora non mando alcuna risposta, ma credo che ci risentiremo molto, ma molto presto...
Shikky
Ma senti un po'! Il citofono! Bah... Mia madre risponde. "Ti cercano al citofono, Rita!", questo è l'annuncio di mia madre. Mi volto di scatto: è il mio pacco! Avviso il corriere che scendo subito per ritirarlo. Ringrazio il corriere, ma lui nota che lo dico con un certo sarcasmo ed un evidente misto di rabbia e delusione. Mi chiede scusa per il ritardo e mi spiega che il prodotto da me scelto era esaurito e che l'hanno riacquistato per consegnarlo a me. La spiegazione mi soddisfa ed il mio viso cambia finalmente espressione.
Mentre firmo, noto che lui mi fissa e la cosa mi imbarazza non poco. Appena alzo lo sguardo, ritrovo i suoi occhi a fissare i miei e poi a scendere sul mio corpo. "Ma tu abiti qui, giusto?". Domanda assurda. Dove potrei abitare secondo lui? Sulla luna? Come approccio, se un approccio voleva essere, è pessimo. Con un certo sarcasmo gli dico: "Mmm, sì, dove altro potrei abitare se ho dato proprio questo indirizzo per il pacco?". Cerca di rimediare presentandosi. Si chiama Luigi ed ora che lo osservo meglio è proprio un bel ragazzo... Alto, robusto al punto giusto e con una voce, a parte le parole che emette, davvero piacevole. Credo abbia massimo 30-35 anni, non di più. Mi presento anche io, ma con più freddezza. "Mi togli una curiosità?", mi chiede, "Quanti anni hai?", "Cosa c'è ora? Non credi che io sia maggiorenne per firmare il documento di consegna?", "No, assolutamente, altrimenti ti avrei chiesto il documento d'identità, no?", "D'accordo... Comunque ho 26 anni.", "Ne mostri molti di meno! Ti credevo appena ventenne!". Sono confusa: vorrebbe dirmi che sembro una "bambina"? "Lo prendo come un complimento...", gli dico. "Certo che lo era! Sei davvero una bella ragazza...". Infine, la notizia peggiore: ha sbagliato pacco e deve tornare al furgone per cambiarlo con quello giusto. Giuro che sto per commettere un omicidio oggi! Lo seguo, ma in realtà non c'è alcun errore: giunti al furgone, mi propone, a distanza dal palazzo, dato che si tratta dell'ultima consegna della mattinata, di stare un po' "insieme"... Le sue intenzioni sono davvero quelle che ho capito io? Dopo alcune insistenze cedo e, dopo aver lasciato il pacco a casa ed aver avvertito mamma che sarei tornata subito, con la scusa di prendere altro materiale per il regalo, scendo. "Un giretto veloce, però!", lo avverto, "I miei su mi aspettano tra non molto tempo".
Salgo sul furgone e lui subito trova un posticino tranquillo ed isolato, appena fuori dal centro. Si presenta meglio, mi conferma l'età che avevo pensato di lui e ammette che ho fatto colpo su di lui dal primo momento che mi ha vista. Gli faccio notare che si è notato e che con gli approcci proprio non ci sa fare, ridendo. "Però... Che ne diresti di vedere se sono bravo a fare altro?". Ecco: ora le sue intenzioni sono chiare, ma non so se ho voglia di farlo. Lo conosco appena! Si azzarda, ancor prima che io possa rispondere, a mettere le mani sotto la maglietta per massaggiare fianchi e schiena, per poi passare a baciare collo e spalle. I brividi che provo sono tantissimi, quasi quasi lo lascio continuare... A parole forse è abbastanza imbranato, ma a fatti... Chissà! Nota il sorrisetto malizioso e di goduria sul mio viso e mi propone di far indietreggiare i sedili per stare più comodi. Il fatto che io accetti, implica anche che io accetti di andare oltre, quindi comincia a scendere con le mani verso i miei jeans, cercando di entrarvi con le mani e raggiungere il clitoride, mentre con l'altra mano massaggia ancora fianchi, schiena e seno... Il mio piacere aumenta sempre più e se ne accorge chiaramente, dato che la fighetta è già umidissima non appena riesce ad entrare con il dito. Decide di togliermi tutto e di agire con più libertà. Mentre lui è al lavoro tra figa, clitoride e seno, mi viene quasi spontaneo accarezzare il suo membro, già attivissimo e pulsante nei suoi pantaloni. Eppure sono passati pochi minuti... Gli sbottono cintura e jeans perché ho voglia di lui, di godermi il suo cazzo direttamente con labbra e lingua, mi attira troppo... Lo prendo tutto in bocca e comincio a leccarlo tutto, dal fondo alla cima rossa e pulsante. Comincia ad ansimare, quindi comincio a succhiare per bene, mentre lecco tutti i punti che noto per lui più piacevoli. La sua voce mi fa da guida. Anche lui intanto non sta fermo... Ormai ha fatto entrare tre dita nel mio piccolo spazio ormai umidissimo e si sta muovendo avanti ed indietro, mentre col pollice continua a massaggiare il clitoride. Nonostante la bocca impegnata, gemo e godo come una matta... Dopo questo momento di masturbazione vicendevole, entrambi non vediamo l'ora di far entrare quel bel membro direttamente in quel buchetto, per ora occupato solo dalle dita... Quindi mi consiglia di mettermi su, dato che è più comodo nel furgone. La cosa mi aggrada non poco: in questo modo, posso gestire io i miei movimenti e godermi ogni attimo... Mi muovo prima lentamente, su e giù, poi aumento il ritmo, aggiungendoci qualche movimento in senso circolare. Entrambi emettiamo versi di piacere e di godimento evidente, fino a quando non mi rendo conto di essere vicinissima all'orgasmo. Aumento ancora il ritmo, fino a quando le pareti della figa stringono il suo membro in modo evidente... Un fortissimo tremolio prende tutto il mio corpo e la mia mente, stringo le gambe intorno alla sua vita e mi godo ogni secondo di quel meraviglioso piacere fisico e mentale. Si rende conto del mio arrivo e mi fa spostare, facendomi mettere a 90, sul seggiolino accanto. Lui è alle mie spalle a godersi quella figa ormai umida e fradicia di umori dovuti al piacere di poco fa. Prima la lecca per benino, e in questo momento godo anche più di prima. Quando poi al posto della lingua ci mette direttamente il pene il mio piacere aumenta, ed anche il suo, da come sembra dai suoi gemiti, soprattutto quando comincia a spingere e a massaggiare contemporaneamente con la mano il clitoride. Quando si rende conto che anche un secondo orgasmo prende totalmente il mio corpo, aumenta sempre più il ritmo, per poi fuoriuscire appena in tempo per godersi il proprio orgasmo. La ripulitura del membro è piacevole sia per me che per lui, poiché è la mia lingua a fare questo lavoro... Il piacere è stato tanto per entrambi, ma è ora di ripulire tutto e di tornare a casa. Insieme facciamo tornare il furgone come nuovo, come se non fosse successo assolutamente nulla. Mi lascia sotto casa, dopo un viaggio fatto di battute e scherzi su cosa lui sappia fare bene e cosa invece no. Quasi mi spiace farlo andare via senza poterlo rivedere... Chissà, col prossimo ordine tornerà e ci godremo nuovamente un momento meraviglioso come questo? Intanto corro nel negozio per acquistare ciò che manca al regalo, tra carta, fiocchetti e bigliettino. Poco dopo un messaggio sul cellulare: "Nel tuo ordine c'era anche il tuo numero di cellulare per eventuali problemi. Ecco, credo che lo terrò anche io... Se non ti spiace.". È lui! Quasi dimenticavo che col numero dell'ordine può ricontattarmi quando vuole. Per ora non mando alcuna risposta, ma credo che ci risentiremo molto, ma molto presto...
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