La dog sitter Giusy 3
di
simona simonella
genere
zoofilia
La dog sitter Giusy 3
E…., come promesso a lei, ma soprattutto a me stessa, sono tornata a casa sua.
Questa volta ci siamo telefonate senza alcun pudore , senza falsi e stupidi convenevoli . Lei mi ha detto subito che Bobby Fiona e Ricky erano tornati a casa dai loro rispettivi padroni., rientrati ormai dal piccolo ponte natalizio.
Piu’ probabilmente i tre erano tornati festosi dalle loro padroncine affamate e vogliose , vista l’evidente abilita’ e la sapiente esperienza nel fare godere una donna.
Giusy mi ha anticipato una piacevole sorpresa , ha detto che solo per qualche giorno avrebbe ospitato un grosso Rottweiler maschio , davvero possente. Fra mille risatine e sottintesi mi ha detto al telefono che avrebbe avuto bisogno del mio aiuto poiche’ ne aveva gia’ saggiato la lingua , ma desiderava farsi aiutare da me per goderne in pieno. “Voglio sentirlo tutto dentro, per quanto e’ grosso” mi ha confessato esplicitamente al telefono, mentre io gia’ sentivo pulsare la mia femminilita’ e pregustavo i giochi che avrei potuto fare in compagnia di un grosso maschio .
Cosi’ nel pomeriggio di ieri mi sono preparata a godere di qualche piacevolissima ora di sesso.
Dovendo percorrere solo poche centinaia di metri per raggiungere l’abitazione della piccola porca, mi sono infilata una pelliccia sopra la tuta , non ho neppure perso tempo ad indossare della biancheria intima. Uscendo di casa ho afferrato ed infilato in borsetta una bottiglia particolare, di vetro blu , piacevolmente sagomata con rigonfiamenti sempre piu’ grossi dal collo verso il basso . La uso spesso per i miei giochi solitari ed ho pensato che sarebbe stata utile, nel pomeriggio che stavo per trascorrere con una donna , sola e molto affamata ….ed un cane.
Pochi minuti ed eccomi davanti alla villetta di Giusy. Il freddo e’ pungente , ma quasi non lo sento. Sono talmente eccitata che potrei trascorrere l’intera giornata all’addiaccio in compagnia della piccola troietta vogliosa e del suo grosso cane. Giusy mi apre il cancellino ed io attraverso il giardino.
In casa il tepore e’ invitante, mi sfilo la pelliccia e la getto su una sedia.
Contrariamente all’altra volta non vedo cani in giro per casa e non ne ho incontrati in giardino. Giusy mi abbraccia, cerca la mia bocca e insinua la sua lingua a cercare la mia. Mi lascio baciare e ricambio con piacere il suo bollentissimo saluto. Sento le sue mani addosso a me, sento la zip della mia tuta scendere . Apro a mia volta la sua vestaglia e scendo a suggere uno dei suoi capezzoli, subito duro fra le mie labbra. Non so cosa credere e cosa pensare. Non chiedo nulla e mi godo le sue mani che in pochi istanti mi hanno denudata , ed ora mi accarezzano. Mi godo la sua presenza . Mi godo la sua lingua che presto prende a leccarmi il collo . Scende al seno e succhia con avidita’ prima un capezzolo e poi l’altro. Percepisco la sua voglia e la spingo piu’ in basso., facendo pressione sulle sue spalle. Obbediente , Giusy si inginocchia di fronte a me e , dopo avermi sfilato la parte inferiore della tuta, dopo aver gioito della mia nudita’ , prende a infilare con delicatezza la lingua fra le mie cosce, in cerca del mio clitoride. Divarico le cosce quel tanto che basta per farla entrare e chiudo gli occhi per assaporare il piacere . Mi ricordo di avere portato con me la bottiglia blu. Chiedo a Giusy di pazientare e frugo in borsa. Le affido la bottiglia , sicura che sapra’ farne buon uso. Infatti poco dopo sento la sua lingua suggere il mio clitoride e percepisco una piacevole pressione dentro la fica. Giusy sta spingendo la parte piu’ gonfia del mio giocattolo dentro di me…La porca non ha voluto nemmeno provare con il rigonfiamento piu’ piccino….ha deciso di scoparmi subito con qualcosa di grosso. Non e’ stupida, la ragazzina, ha percepito la mia folle eccitazione ed ha voluto accontentarmi. In men che non si dica le vengo addosso, le vengo in bocca . In piedi, in quel piccolo ingresso, mi ritrovo in completa balia della lingua di una ragazzina che consideravo maldestra e timida …e di un cazzo finto , di vetro, che mi pompa …
Lei pare soddisfatta del giochino e mi guarda sorridendo. Le accarezzo il viso, come a ringraziarla e , finalmente le chiedo dove sia il cane….Mi sorride ed arrossisce.
“ Quando sei arrivata ero in bagno con lui…ero eccitata sai? Me la stava leccando . Ora se vuoi seguirmi ti porto da lui”…..
E…., come promesso a lei, ma soprattutto a me stessa, sono tornata a casa sua.
Questa volta ci siamo telefonate senza alcun pudore , senza falsi e stupidi convenevoli . Lei mi ha detto subito che Bobby Fiona e Ricky erano tornati a casa dai loro rispettivi padroni., rientrati ormai dal piccolo ponte natalizio.
Piu’ probabilmente i tre erano tornati festosi dalle loro padroncine affamate e vogliose , vista l’evidente abilita’ e la sapiente esperienza nel fare godere una donna.
Giusy mi ha anticipato una piacevole sorpresa , ha detto che solo per qualche giorno avrebbe ospitato un grosso Rottweiler maschio , davvero possente. Fra mille risatine e sottintesi mi ha detto al telefono che avrebbe avuto bisogno del mio aiuto poiche’ ne aveva gia’ saggiato la lingua , ma desiderava farsi aiutare da me per goderne in pieno. “Voglio sentirlo tutto dentro, per quanto e’ grosso” mi ha confessato esplicitamente al telefono, mentre io gia’ sentivo pulsare la mia femminilita’ e pregustavo i giochi che avrei potuto fare in compagnia di un grosso maschio .
Cosi’ nel pomeriggio di ieri mi sono preparata a godere di qualche piacevolissima ora di sesso.
Dovendo percorrere solo poche centinaia di metri per raggiungere l’abitazione della piccola porca, mi sono infilata una pelliccia sopra la tuta , non ho neppure perso tempo ad indossare della biancheria intima. Uscendo di casa ho afferrato ed infilato in borsetta una bottiglia particolare, di vetro blu , piacevolmente sagomata con rigonfiamenti sempre piu’ grossi dal collo verso il basso . La uso spesso per i miei giochi solitari ed ho pensato che sarebbe stata utile, nel pomeriggio che stavo per trascorrere con una donna , sola e molto affamata ….ed un cane.
Pochi minuti ed eccomi davanti alla villetta di Giusy. Il freddo e’ pungente , ma quasi non lo sento. Sono talmente eccitata che potrei trascorrere l’intera giornata all’addiaccio in compagnia della piccola troietta vogliosa e del suo grosso cane. Giusy mi apre il cancellino ed io attraverso il giardino.
In casa il tepore e’ invitante, mi sfilo la pelliccia e la getto su una sedia.
Contrariamente all’altra volta non vedo cani in giro per casa e non ne ho incontrati in giardino. Giusy mi abbraccia, cerca la mia bocca e insinua la sua lingua a cercare la mia. Mi lascio baciare e ricambio con piacere il suo bollentissimo saluto. Sento le sue mani addosso a me, sento la zip della mia tuta scendere . Apro a mia volta la sua vestaglia e scendo a suggere uno dei suoi capezzoli, subito duro fra le mie labbra. Non so cosa credere e cosa pensare. Non chiedo nulla e mi godo le sue mani che in pochi istanti mi hanno denudata , ed ora mi accarezzano. Mi godo la sua presenza . Mi godo la sua lingua che presto prende a leccarmi il collo . Scende al seno e succhia con avidita’ prima un capezzolo e poi l’altro. Percepisco la sua voglia e la spingo piu’ in basso., facendo pressione sulle sue spalle. Obbediente , Giusy si inginocchia di fronte a me e , dopo avermi sfilato la parte inferiore della tuta, dopo aver gioito della mia nudita’ , prende a infilare con delicatezza la lingua fra le mie cosce, in cerca del mio clitoride. Divarico le cosce quel tanto che basta per farla entrare e chiudo gli occhi per assaporare il piacere . Mi ricordo di avere portato con me la bottiglia blu. Chiedo a Giusy di pazientare e frugo in borsa. Le affido la bottiglia , sicura che sapra’ farne buon uso. Infatti poco dopo sento la sua lingua suggere il mio clitoride e percepisco una piacevole pressione dentro la fica. Giusy sta spingendo la parte piu’ gonfia del mio giocattolo dentro di me…La porca non ha voluto nemmeno provare con il rigonfiamento piu’ piccino….ha deciso di scoparmi subito con qualcosa di grosso. Non e’ stupida, la ragazzina, ha percepito la mia folle eccitazione ed ha voluto accontentarmi. In men che non si dica le vengo addosso, le vengo in bocca . In piedi, in quel piccolo ingresso, mi ritrovo in completa balia della lingua di una ragazzina che consideravo maldestra e timida …e di un cazzo finto , di vetro, che mi pompa …
Lei pare soddisfatta del giochino e mi guarda sorridendo. Le accarezzo il viso, come a ringraziarla e , finalmente le chiedo dove sia il cane….Mi sorride ed arrossisce.
“ Quando sei arrivata ero in bagno con lui…ero eccitata sai? Me la stava leccando . Ora se vuoi seguirmi ti porto da lui”…..
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