Negozio di intimo-donna

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Riflessioni
Come scrive giustamente Diagoras nel suo “ultimo” racconto, e’ difficile continuare a scrivere quando esistono personaggi , in rete, che pur leggendo e probabilmente godendo dei nostri racconti, inviano insulti gratuiti all’autore-autrice, riescono a postare commenti con qualsiasi tipo di nick – name , non sono mai frenati da un valido staff che riesca a bloccare le loro farneticazioni .
Cio’ malgrado la voglia e la passione per la scrittura mi spinge a pubblicare un nuovo racconto.
.......................
Sono stata, proprio oggi pomeriggio, in un nuovo negozio di abbigliamento intimo. I prezzi sono invitanti. I costumi da bagno splendidi e anche l’intimo e’ carino.
Cosi’ ho infilato in borsa la carta di credito e mi sono preparata psicologicamente allo shopping selvaggio ! La mia intenzione era di acquistare un paio di bikini per il mare, qualche mutandina carina e un paio di reggiseni.
Il negozio e’ molto carino, open space. Oltre all’abbigliamento esposto ordinatamente sulle grucce, vi sono angoli accoglienti con divani e poltroncine.
Mi e’ venuta incontro una bella signora sui 45 – 50 anni, molto elegante, ben truccata . Ha allontanato con garbo la giovane commessa , e , stimando che la mia eta’ fosse vicina alla sua , ha deciso che sarebbe stato suo compito accontentarmi, mentre la ragazza avrebbe pensato ad un gruppetto di studentesse curiose e vocianti.
Ho chiesto subito alla proprietaria di poter provare qualche costume e qualche reggiseno. Dopo essersi accertata di quali fossero le mie preferenze e la mia taglia , mi ha fatta accomodare in camerino e , poco dopo , e’ arrivata con una montagna di costumi….uno piu’ bello dell’altro.
“Provi con comodo, fra poco tornero’ e mi dira’ quali siano le sue preferenze”.
Mi e’ parso che la signora, nel chiudere la porta, abbia lanciato uno sguardo di ammirazione alle mie lunghe gambe snelle , ormai nude…Io infatti, nell’attesa , avevo gia’ sfilato la gonna e mi preparavo a slacciare anche la camicetta.
Ho pensato che la colpa fosse tutta della mia fantasia e della mia “voglia di donna” che , in questo periodo, piu’ che in altri, mi accompagna e mi eccita.
Non so cosa darei, infatti, per provare le attenzioni di una lesbica. E’ un desiderio, un sogno che coltivo da almeno vent’anni. Non ho mai avuto una vera esperienza lesbo. Una sola volta nella vita ho invitato a casa una cara amica , dopo averle fatto confessare che anche lei sarebbe stata curiosa di provare….ma non fu una serata particolarmente eccitante…probabilmente entrambe avremmo desiderato che fosse l’altra a prendere l’iniziativa. Cosi’ fini’ che ci masturbammo a vicenda senza provare il desiderio di ripetere l’esperienza.
Personalmente ho continuato a desiderare di restare in balia di una vera lesbica per alcune ore, sarei disposta ad assoggettarmi a tutte le sue voglie ed ai suoi capricci, pur di godere della sua lingua esperta e delle sue attenzioni.
Quindi , probabilmente, la mia permanente eccitazione e la mia fervida fantasia …. hanno fatto scorgere, nello sguardo della Signora, un interesse piu’ profondo di quello che solitamente riserva una proprietaria di boutique ad una cliente bendisposta agli acquisti.
Infatti la Signora ( la chiamero’ in questo modo, ignorando il suo nome) poco dopo ha discretamente bussato al camerino chiedendo di poter entrare per constatare di persona quali fossero le mie esigenze e quale fosse la vestibilita’ dei costumi che mi aveva proposto.
In quel momento indossavo un due pezzi Calvin Klein color petrolio che mi stava davvero bene. La Signora , molto soddisfatta, mi ha aiutato ad aggiustare le spalline ed e’ tornata di corsa in magazzino per sottopormi premurosamente altri modelli e colori.
Nella totale solitudine del camerino mi sono sentita un tantino disillusa. Di nuovo, per l’ennesima volta, avevo creduto di poter suscitare l’interesse sessuale di una donna…e invece, come al solito, avevo preso lucciole per lanterne.
Nel frattempo la Signora entrava ed usciva sottoponendomi una quantita’ di modelli e colori da capogiro. Ero stanca di provare ed avevo quasi deciso per due modelli semplici ma decisamente sexy…Si avvicinava l’ora di chiusura , non mi ero resa conto di avere trascorso quasi 40 minuti chiusa in quel bugigattolo privo di aerazione. Ho sentito la Signora congedare la commessa e mi sono affrettata ad indossare l’ultimo costume …per lasciare che la Signora potesse chiudere e tornare a casa.
Indosso lo slip e sto per afferrare il reggiseno, sto studiando i lacci ed i ganci, giusto per capire come andra’ allacciato ….quando la porta del camerino si apre.La Signora non ha bussato, questa volta….Imbarazzata, mi copro come posso il seno, abbondante e prosperoso. La Signora si scusa . Credeva che io lo avessi gia’ indossato, e si offre di aiutarmi ad allacciarlo.
Si pone alle mie spalle. Afferra il reggiseno e lo appoggia sui miei seni nudi. Sento le sue mani che cercano di afferrare i lacci per la chiusura, ma curiosamente le sue mani indugiano abbastanza a lungo sui miei fianchi e sulla schiena.
Sara’ colpa della mia solita immaginazione….
Le mani di lei , alla ricerca dei lacci, quasi accarezzano i miei fianchi, poi si attardano sulle coppe del costume, quasi a sistemarlo meglio….poi , inequivocabilmente , le sue mani scivolano sotto la stoffa e , da dietro, indugiano alla ricerca dei capezzoli che, pronti, si induriscono al contatto.
Percepisco il suo respiro sul collo e sento il suo corpo aderire completamente alla mia schiena ed ai miei glutei, appena coperti da un misero slip da mare.
Questa volta non posso dare la colpa alla mia fervida fantasia. La Signora mi sta accarezzando lentamente, languidamente. Le sue mani e le sue dita stuzzicano i miei seni , vedo nello specchio ,che campeggia di fronte a me , la sua sagoma alle mie spalle. Sento che con abilita’ e dolcezza sta liberandomi del’inutile stoffa del costume che avrei dovuto provare. Lo fa scivolare sfilandomelo dalla testa . Ora sono in piedi, mi vedo allo specchio. Ho indosso solo la parte inferiore del costume ed ho una magnifica donna alle mie spalle che mi massaggia sapientemente il seno. Vedo le sue dita abilissime stringersi intorno ai capezzoli per eccitarli. Mi sfugge un gemito. Ho paura di cio’ che potrebbe accadere , ma al contempo ho una voglia folle di abbandonarmi al piacere.
La Signora interpreta il mio gemito come un apprezzamento alla sua abilita’ ed ora le sue mani scendono sui miei fianchi ed abbassano lo slip. Sono immobile come una statua. Ho voglia ed ho paura di cio’ che potrebbe accadere. Attendo, fremente, che Lei si spinga a fare di piu’.
Ora sono nuda.La Signora e’ sempre alle mie spalle ed accarezza il mio corpo in silenzio, con lentezza passa dai seni al monte di Venere, si sofferma sui fianchi, scende alle cosce, risale al seno. Percepisco ora la sua lingua sul collo ..la sento guizzare , umida, la sento leccare la nuca ….Percepisco un comando dolcissimo e vi obbedisco diligentemente. Le sua mani spingono affinche’ io ruoti su me stessa ed offra la totale visione del mio corpo nudo ed inerme alle sue voglie perverse. Mi guarda . Mi studia. Mi sorride ora…
Mi spinge verso la poltroncina che campeggia in un angolo, straripante di costumi. Le sue braccia , forti e volitive, mi accompagnano affinche’ io mi sieda.
Subito lei e’ sopra e dentro di me. La sua bocca sfiora la mia e vi penetra con dolce violenza. La sua lingua esplora tutta me stessa , strappandomi nuovi gemiti di sorpresa e di piacere. Le sua mani sono inarrestabili, irraggiungibili e giocano, carezzano, titillano, si muovono…
Ora la sua lingua scende verso i seni , li bagna di saliva e carezza dolcemente prima un capezzolo, poi l’altro. Percepisco un lieve morso su entrambi . Gemo. Non posso fare altro. Lei non parla. Io non oso pronunciare altro che gemiti di sommesso piacere.
E’ come se fra noi fosse nata una tacita intesa…godere senza sapere nulla l’una dell’altra….senza presentazioni, senza nomi….sono sufficienti i nostri corpi e le nostre voglie.
La Signora scende verso l’ombelico , vi penetra con la punta della lingua. Io, oltre a godermi le mille sensazioni che Lei sa donare…mi godo lo spettacolo allo specchio. Mi vedo semisdraiata sulla poltroncina, in totale balia di questa insaziabile troia, che vuole farmi godere….
La sua lingua sa farsi desiderare. Ormai io la vorrei sentire dentro di me, profondamente …vorrei godere fra le sue labbra senza ritegno alcuno….ma la porca sa bene come farsi desiderare e presto abbandona il mio ventre per dedicarsi alle braccia….ora scende dolcemente a leccarmi le cosce….dopo un istante lambisce con lussuria il polpaccio ed afferra il mio piede. Infila alcune delle mie dita nella sua bocca, bagnandole di saliva e senza smettere di guardarmi negli occhi.
Io vorrei urlare. Vorrei implorarla di farmi godere, di farmi venire ,ma non oso interrompere questo silenzio carico di tensione e di attesa….
Sta deliberatamente succhiando i miei piedi come fossero falli maschili, infila il mio alluce frale labbra umide e succhia….lecca…. La mia vagina ormai ha abbondantemente bagnato la poltroncina in attesa di quanto desidera piu’ d’ogni altra cosa …..E finalmente la Signora abbandona il mio piede, sale lentissimamente, sempre fissando il mio viso , con la lingua , a lambire la gamba, si avvicina alla coscia , istintivamente mi apro..Ora la voglio, lo voglio !
Lei alza lo sguardo , mi fissa e fa comparire la lingua fra le labbra , la muove velocemente guardandomi negli occhi …Io gemo e per la prima volta imploro:
“ Ti prego….”
Sorride, abbassa il capo e finalmente percepisco il muscolo bagnato e bollente guizzarmi fra le cosce.
Mi apro ancora di piu’.
Lei raggiunge il mio bottoncino e lo accudisce con amore, con perizia, con esperienza consumata.
Sento finalmente un brivido bollente partire dal cervello e raggiungere il clitoride.
Finalmente godo….finalmente mi abbandono alle sensazioni straordinarie di questa porca abilissima ed esperta.
Mi sento gemere, mi sento gridare, le afferro il capo e me lo spingo contro.
La sua lingua saetta sul clito, le sue labbra lo afferrano e lo suggono , simulando un pompino.
La sua lingua scende fra le mie labbra e penetra in me . Sento un cazzetto bagnato , piccolo , ma muscoloso ….che mi penetra con piccoli colpi ben assestati…
Non so quante volte abbia gridato ed abbia implorato di non smettere, di continuare, di farmi venire ancora e ancora….
Ora Lei torna sul clitoride duro e percepisco due, forse tre delle sue dita spingersi dentro di me…prepotenti ed abili…fino a farmi urlare per l’ennesimo orgasmo….mentre la lingua e le labbra non smettono di succhiare e leccare il bottoncino durissimo e teso.
Non so per quanto tempo Lei si sia divertita a farmi godere….Sono semplicemente certa di non avere mai goduto tanto.
La Signora si e’ dedicata alla mia fica per minuti interminabili, ore …. Senza nulla chiedere in cambio. Ancora completamente vestita ha semplicemente dedicato al mio piacere tuttel e sue abilita’.
Quando, estremamente sazia e spossata , ho urlato l’ultimo osgarmo….lei mi ha semplicemente sorriso e si e’ staccata da me.
Ho potuto vedere i miei umori luccicanti sulla sua bocca e sul suo mento.
Mi sono velocemente rivestita e lei m ha accompagnato all’uscita sul retro del negozio .
Per la prima volta l’ho sentita parlare….
“ Sei una troia formidabile, Ti aspetto domani sera , dopo la chiusura…per continuare a giocare con te. Ma domani, ricorda bene, dovrai anche tu farmi godere”
E dopo avermi leccato con sensualita’ le labbra per l’ultima volta mi ha spinta dolcemente fuori dal suo negozio chiudendo a chiave il portoncino del retro-bottega…






scritto il
2011-06-23
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