Tamara, presa da due maschi e tre cetrioli, capitolo dodicesimo
di
emiliosex
genere
tradimenti
Eravamo rientrati a casa. Il pomeriggio era stato davvero emozionante. Dopo un buon pranzo in un ristorante tipico, buon cibo locale, ottimo vino, ci eravamo spostati in un'area boschiva. Li addentrandoci in un sentiero, eravamo isolati dal mondo e dopo aver preparato per bene mia moglie, era stata scopata senza pietà da Samuele che cominciava a prenderci gusto. L'aveva trapanata in tutti i buchi, ed all'aria aperta, facendola godere pienamente. L'avevamo inondata di sperma. Era voluta ritornare a casa per sistemarsi. Il tempo di entrare e corse subito nella stanza da letto a prendere un accappatoio per recarsi in bagno. Intanto con Samuele, in cucina, ci preparammo un caffè e ci mettemmo a parlare, anche per decidere cosa si doveva fare quella sera. Io fui molto chiaro: «Samuele, lo so che ti piace farlo da solo, ma stasera la prendiamo in due, pazienza, per una volta dovrai sopportare la presenza del mio cazzo»... ormai eravamo espliciti, lui rispose «guarda che oggi mi sono accorto, nel bosco, che mentre lo facevo con tua moglie tu ti sfregavi». Eravamo in sintonia e ci scherzavamo su. Consigliai di uscire a comprare qualcosa da preparare in casa. noi. Tamara dal bagno ci disse che era d'accordo. Io e Samuele uscimmo per fare spesa. Mentre facevamo strada lo feci fermare in una parafarmacia. Entrai per acquistare dei preservativi ritardanti e del lubrificante. Avevano anche il durex da 200 come quello che uso a casa, senza vergogna ne presi due confezioni. La particolarità del contenitore della durex è che ha una forma a tubo, con la punta affusolata. E' bello grosso e lungo. Qualche volta avevo tentato di infilarlo dentro a Tamara, ma non me lo aveva mai consentito. Magari ora che era un po più troia e disponibile, chissà? Tornai in auto da Samuele e riferii degli acquisti.«Come mai i preservativi?» mi chiese.«Samuele stasera la penetriamo insieme e veniamo mentre siamo dentro, poi ho preso i ritardanti che a me aiutano un po» risposi. Non avevo timore di confessare a Samuele che soffrivo di eiaculazione precoce, ma probabilmente lo sapeva già.«Io ho già problemi a venire senza , con i ritardanti non vengo più,» rispose scherzosamente Samuele... «così evitiamo un altro affogamento di Tamara nel tuo sperma» risposi a tono. Oramai eravamo in modalità “maiali” non c'era niente che dire. Ci fermammo in un supermercato. Proposi di preparare una cena a base di insalata ed acquistammo tutto l'occorrente. Non potei fare a meno di acquistare un paio di chili di cetrioli, alcuni enormi, lui intuendo le mie intenzioni, scherzosamente si chiese se non stessimo esagerando. Risposi «Mi va di comprarli, poi si vedrà». Prendemmo tre bottiglie di vino bianco di qualità e ritornammo a casa. Tamara, era ancora in accappatoio, distesa, in stanza da letto, appisolata. La scorgemmo dalla porta, la sua pelle bianca, i capelli biondo-rossastro,era una meraviglia di delicatezza. Coma faceva a trasformarsi in una troia bramosa di cazzo? Con Samuele ci recammo in cucina a preparare. Lui stava da solo da tanto tempo ed era abituato a cucinare. Tutto sommato si doveva preparare una semplice insalata. Mentre provvedevamo, mi confesso che era da tanto tempo che non toccava una donna, almeno un anno. Per lui quei due giorni stavano trascorrendo in modo fantastico, anche se non avrebbe mai pensato di poterlo fare con mia moglie e con il mio consenso. Mi disse che anni addietro, quando decise di lasciare la mia azienda, lo fece anche per evitare qualsiasi possibilità di simpatia tra lui e Tamara ed in particolare si era accorto delle mie gelosie e non voleva assolutamente interferire, per il forte legame di amicizia che ci univa. Ora che io stesso avevo dato il permesso era contento, pur consapevole, che si trattava di sesso e nient'altro. Aveva ben compreso che la mia soddisfazione era nel farla sottomettere anche nel godimento, da altri uomini e lui, in soli due giorni, era entrato perfettamente nel ruolo. Entrò Tamara, sempre in vestaglia e ci aiuto a completare la preparazione della cena che poi era tutta a base di insalate ed antipasti. Notò i cetrioli.«Che ci dovete fare con quelli? Alcuni sono troppo grossi, non sono buoni per l'insalata, prendo i più piccoli» esclamò, Tamara. Li tagliò, li preparo con del sale, successivamente, li aggiunse all'insalata, lasciando da parte, ed in bella vista, quelli enormi. Cenammo guardando la televisione, allegramente e gustando un paio di bottiglie di buon vino bianco. Il tempo di un amaro e già eravamo consapevoli di come doveva finire. Ormai non c'era più bisogno del pretesto del gioco della bottiglia. Saremmo stati puerili.«Andate pure in camera da letto», dissi loro, «io sparecchio e vi raggiungo tra poco». Loro non se lo fecero ripetere due volte. Per me quei 15 minuti durarono parecchio in un misto di dolore e soddisfazione. Non sapevo cosa facessero e cosa si dissero. Io, intanto avevo infilato nel microonde, prima, le due confezioni di lubrificante e tre cetrioli di varie misure. Erano usciti bollenti. Presi in tasca la confezione di preservativi e tutto dentro una busta entrai in stanza da letto. Loro non avevano iniziato, erano restati a parlare,«cosa porti?» mi disse lei..«cose buone» risposi io... Mi stesi sul letto e la mettemmo al centro,«girati che ti facciamo rilassare» le dissi. Le togliemmo l'accappatoio e rimase con delle mutandine e reggiseno in pizzo, di colore bianco. Mentre Samuele cominciava ad accarezzarla, io estrassi dalla busta, i due tubi di durex, che è un buon lubrificante da massaggi, uno per me, uno per lui. Erano ancora caldi perché passati dal microonde, così come i tre cetrioli, che avevo avvolto in un panno, per non disperdere il calore. Ero pratico di quelle cose, avevo tentato tante volte di infilarli a Tamara, anche se lei , raramente arrivava a farsi penetrare con i vegetali o con altri oggetti. Cominciammo a spalmarle quel liquido caldo e la massaggiavamo per bene, Samuele la girò e mentre la massaggiavo nella pancia e sul seno, Samuele, profittando della sua pulizia, le praticò un lungo sesso orale. Approfittai di quel momento per posizionare il mio smarthphone nel comò a lato, per riprendere tutta la scena a loro insaputa. Massaggi alle gambe e riempimmo i suoi buchi di lubrificante, aiutandoci con mani e dita. Ora, le mani scivolavano senza alcuna barriera all'interno «massaggiala con quello» dissi a Samuele, indicando il flacone di durex play nelle sue mani, fatto apposta per essere infilato dentro. Ha un diametro di circa 6 centimetri ed una lunghezza di circa 15 centimetri. Samuele premette il flacone sulle sue cosce, lo avvicinò alla sua figa e la penetrò. Sapevo che lei non avrebbe avuto il coraggio di rifiutarsi. A poco a poco eravamo, nudi, mentre Samuele la penetrava con quel tubo, nonostante lei manifestasse qualche fastidio per la troppa grossezza, io eccitatissimo, prendevo due cetrioli e li coprivo con due preservativi. Uno aveva dimensioni di un pene normale, l'altro di quelli veramente grossi e lunghi. Samuele la girò verso lei, la baciava e con una mano le infilava il flacone dentro, in fondo, avanti e dietro, io nel letto, disteso dietro a lei continuavo ad inondare il suo culo di gel, le infilavo uno, poi due poi tre dita, poi il cetriolo! Quello piccolo, il grande lo passai a Samuele, che dopo aver messo da parte il flacone, prontamente lo infilò senza pietà nella sua figa. Doppia penetrazione vegetale, baci, carezze, grande eccitazione, mi trattenevo per non venire. I cetrioli erano ancora caldi per effetto del microonde, afferro un altro grosso cetriolo, lo imbevo di lubrificante e senza preservativo provo ad infilarglielo nel culo fino a riuscirci. Sapevo di poterlo fare, lei in sonno profondo, una volta, aveva accolto la mia mano, quasi fino al polso e di recente, era allenatissima, grazie al Bull Luigi che con il suo cazzone l'aveva dilatata per bene. Tripla penetrazione vegetale e la troia acconsentiva. Samuele impazzì. Afferro i tre cetrioli e faceva a turno avanti e indietro, accarezzandola e baciandola. Ad un tratto lei afferra i cetrioli, li toglie e li butta a lato del letto, fa stendere Samuele e si accavalca su di lui a smorza candela, facendo energicamente su e giù e raggiungendo il godimento in pochi secondi. Eccitatissimo mentre lei è occupata a godere, indossai il preservativo ritardante, le sollevo il culo, e la penetrai come una cagna, scivolando senza alcun ostacolo. La presi per i fianchi invitandola a farsi penetrare da Samuele, che ancora freschissimo, senza essere venuto, la ripenetrò nella figa. Loro si baciavano come due forsennati, una scena bellissima per me. Il preservativo e l'alcol, insieme, facevano il loro effetto, e riuscivo a resistere più a lungo. Sempre a cavalcioni su Samuele pratichiamo la doppia vaginale. Noto che lei ha un altro orgasmo ed ormai ha perso la testa, Samuele sempre da sotto la penetra nel culo, io senza pietà premo, premo e penetro anche io, penso che questa fosse la sua prima doppia penetrazione anale, resa possibile dai nostri due cazzi di normali dimensioni. Da lì in poi, la possedemmo unitamente e disgiuntamente, in tutte le posizioni, alla fine Samuele era sopra di lei,«vieni dentro» gli dissi,«tranquillo», lei ripeteva «si,si», Io strappai il preservativo dal mio cazzo, mezzo anestetizzato dalla lidocaina contenuta in esso, mi segai vicino al suo viso, Lei ebbe un forte spasimo e vedi Samuele sforzarsi a venire dentro di lei, finché esplose in un potentissimo orgasmo che lo mando in estasi, nel frattempo, io la cospargevo, in viso, del mio caldo liquido, che nonostante già sprecato nel pomeriggio, era abbondante..... La troia aveva goduto ed anche i porci. Alla fine eravamo sfiniti, neanche la forza di parlare, lei si alzo un attimo e andò nel bagno, per pisciare e pulirsi. Noi la attendemmo e quando tornò, la posizionammo nuovamente al centro, ed abbracciandola, ci dormimmo così. Il mattino seguente, ci alzammo normalmente, qualche sorriso complice e facemmo colazione. Da li a poco si doveva partire e nell'aria c'era malinconia. Le vacanza da Samuele erano state fantastiche e ci eravamo spinti veramente oltre. Ci accompagnò all'aeroporto e ci lasciammo quasi in lacrime di gioia.... ci aspettava la nostra casa.... continua.....
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