Quattro

"Perché ti piace il baseball?" Sono nel letto, mezzo assopito, gli occhi costretti a riaprirsi, lentamente. Lei giace al mio fianco, con la mano giocherella sul mio petto, la testa adagiata alla altezza delle spalle; con il mio braccio l'ho avvolta, ma ora mi tocca rispondere. "Perché il baseball è complicato; difficile da capire, ma completamente diverso quando ti apre le porte del suo mondo. Visto da fuori è noiosissimo, dentro è tutt'altra cosa. E' ardua da spiegare, finchè non lo vivi." Dico, ruotando leggermente la testa verso di lei, accigliata. "Mh, e perché ti piace il football?" seconda domanda; "Perché il football è contatto, violenza, energia. Ma soprattutto è dettagli, accuratezza. Non esiste sport più dettagliato al mondo, un particolare fa tutta la differenza possibile." Continua a guardarmi "E perché ti piace l'hockey?" Io la osservo, e penso *perché mai mi sta chiedendo tutto questo? da quando si interessa così tanto degli sport che mi piacciono?* Sospiro "Perché l'hockey è velocità, resistenza, adrenalina. Quando guardi una partita di hockey sei in tensione tutto il tempo, è bellissimo." E per finire; "Mh ok, e perché ti piace il basket?" Sorrido, andrà avanti per le lunghe? "Perché il basket è genio, intuizione, giocata di classe, improvvisazione. E' semplicemente entusiasmante. Ora te la faccio una domanda....perché mi hai chiesto tutto ciò?" Le domando, mentre lei abbassa lo sguardo e continua nella sua esplorazione del mio petto. "Beh perché mi chiedevo come mai ti piacessero così tanti sport diversi tra loro, allo stesso tempo..." Guardo il soffitto, un bel respiro "Perché sono parte di me: sono difficile da capire, ma quando ci riesci, è tutt'altra cosa....mi piace dare estrema attenzione ai dettagli per ciò che mi attrae, per questo le cose che amo di te sono quelle che si notano se non con attento sguardo....in più do sempre il 100% in quel che amo fare, e tu dovresti averlo intuito; ci metto passione, energia, resistenza" Sorrido (chi ha detto sesso?) "E poi nelle giuste occasioni sono imprevedibile, ma avendo sempre una certa classe; tu stessa mi hai confessato che sei rimasta piacevolmente colpita dal posto di ieri sera....quasi non te lo aspettavi, no?" finisco di spiegare la mia tesi, lei non ha smesso di sorridere. "...direi che non fa una piega, il Vostro ragionamento. Ora però, le va di vedere le MIE migliori caratteristiche?" dice, mentre mi bacia lentamente; dal collo, scendendo passando per quel petto in precedenza tormentato, fino a scendere sempre più giù, e tempo qualche secondo ed ecco che avverto subito piacere; lei non mi vede, ma abbozzo un sorriso; ecco la prima caratteristica. Mi lascio andare.

Fuoricampo. Touchdown. Powerplay Goal. Tiro da tre punti.