Un nuovo Inizio - Primi passi

di
genere
trio

Siamo tutti esausti e abbiamo bisogno di una doccia, il box non è abbastanza grande per contenerci tutti e tre insieme e per non far torto a nessuno si decide che ognuno farà singolarmente, da buon gentleman lascio la precedenza alle signore e vado in cucina a preparare una tisana per tutti e tre...si una tisana ...come le vecchie coppie sposate penserà qualcuno.
Tuttavia le signore paiono gradire e io mi godo l'acqua calda sotto la cipolla per lunghi minuti prima di far ritorno in camera da letto; scopro che la disposizione ormai è stata impostata , le ragazze sono rimaste nude ed io non sarò certo da meno, Lara in mezzo e Veronica accoccolata contro la sua schiena.
Sono le tre e mezza del mattino, non credo che per questa notte dovremo cedere ad ulteriori intemperanze, quindi prendo posizione nel letto e circondo con un braccio la nostra amica afferrandone uno dei seni in mano, esattamente come faccio quando dormo accanto a Veronica.
Veronica raggiunge la mia mano , coprendola con la sua, sento i suoi occhi nell'oscurità cercarmi.
La mattina giunge in fretta giusto per avvedermi che durante la notte, le donne si sono scambiate di posto, o meglio, Veronica è rannicchiata tra le mie gambe ed io sono dentro la sua bocca di nuovo...
A volte capita che mi risvegli così, anzi di solito chi si sveglia prima riserva questo genere di attenzioni all'altro, succede spesso.
Quel piccolo demonietto sa come farmi eccitare caricandomi come una molla, vuole portarmi a non poterne più di modo che la prenda senza troppi riguardi.
Le mie mani corrono alla sua testa, aggrovigliandosi nei suoi lunghi capelli biondi, la tengo per prenderne il controllo, per spingerle il mio cazzo fino in fondo alla gola, per farle capire che tra poco la prenderò nel nostro piccolo stupro consensuale.
Quando ci succede così, è come se ognuno dei due si nutrisse dell'eccitazione crescente dell'altro. In una sorta di frenesia alimentare di piacere, di voglia, non c'è nulla di razionale è puro istinto, ricerca di appagamento ad ogni costo.
L'attiro a me costringendola a farsi scivolare dalle labbra la mia cappella e lasciando un filo di saliva fin sul mio petto, i suoi seni schiacciati contro di me i suoi capezzoli rigidi, la mia lingua che non riesce ad aspettare l'apertura della sua bocca, cacciandosi dentro,
Le sue mani contro il mio petto quasi a cercare di respingermi, “Mi togli il respiro così” ansima divertita.
Non la lascio parlare oltre , girandomi sul materasso e tendola stretta a me le sono sopra, la penetro rapidamente strappandole un gemito, la scopo con la forza della necessità.
Il letto ondeggia, sotto le mie spinte e colpi di reni, cigolando e cadenzando la testata di legno contro il muro rumorosamente.
Mi piace guardarla in viso in questi momenti, mentre la vedo perdersi nel piacere, nella violenza dell'amplesso ed è per questo che mi stupisco nel vedere il suo sguardo andare oltre me, e solo allora mi ricordo che non siamo soli.
Senza smettere di scoparla, giro io pure la testa e vedo Lara che ci sta guardando, nuda con le mani impegnate tra seni e fica, si sta sditalinando furiosamente.
Sebbene non sia la prima volta che facciamo sesso sotto gli occhi di terzi, questa volta è in qualche modo diverso, devo distogliere la mente da questo pensiero e mi concentro su Veronica, possedendola il più violentemente possibile.
Voglio venirle dentro, tra noi lo facciamo senza protezioni a parte la pillola anticoncezionale, il preservativo lo riserviamo per gli incontri con terzi.
Le unghie di Veronica mi striano la schiena dal culo alle scapole in continuazione, sa benissimo che effetto mi provoca questa sua attenzione, mi stringo di più a lei e e sbatto la mia carne contro la sua, mentre geme rumorosamente.
Vengo strizzando gli occhi, rabbiosamente come se scaricarmi di tutta quella voglia fosse quasi doloroso.
Venuto mi accascio su Veronica baciandone il viso leggermente lucido e ponendo la testa di fianco la sua con il mento sulla spalla, ed è in quel momento che sento il tocco di una mano carezzarmi il la schiena e il culo.
Non è la mia donna, lei ha le sue braccia intorno al mio collo, sento lo schiocco di due paia di labbra, un bacio, non mi serve sollevare la testa per capire che Veronica e Lara si sono baciate.
Sento il movimento vicino a me, sollevo la testa e le guardo mentre sono prese in una limonata; Veronica con la languida stanchezza dell'appagamento, Lara con la voglia di chi sta cercando piacere.
Capisco ...vuole la sua parte, ma dovrà aspettare, io mi sollevo per alzarmi, Veronica scioglie l'abbraccio, ma è Lara che cerca debolmente di trattenermi, lascio le due donne ad amoreggiare mentre mi dirigo verso il bagno per rinfrescarmi e poi in cucina per preparare il caffè.
Mentre metto la polvere del caffè nella caffettiera, sento i gemiti raggiungermi dalla camera da letto, ma riconosco la voce e so che non è Veronica.
Probabilmente Lara sta esigendo la sua parte visto che non mi ha ancora potuto avere stamattina, sorrido pensando a stanotte e una parte di me si compiace del fatto che la ragazza ci abbia visto e desiderato.
Sono nudo e di spalle mentre spengo il fuoco sotto la caffettiera, sento uno scalpiccio di piedi nudi dietro a me, mi giro e le vedo arrivare: Veronica nuda come me, i capelli scarmigliati, sbadiglia vistosamente, un passo indietro Lara dentro la sua vestaglia bianca.
La guardo incuriosito e lei intercetta il mio sguardo, il suo viso tradisce una serie di emozioni e insicurezze, in effetti sono abituato a vivere la nudità nella coppia, il mio viso deve aver tradito il mio disappunto.
Lara si blocca, so che vuole compiacerci, che farebbe di tutto per dimostrare di essere pronta, di essere all'altezza; esita un attimo poi si slaccia la vestaglia per togliersela del tutto poggiandola sullo schienale di una sedia, la cosa non è sfuggita a Veronica che mi guarda un po' severamente, ma poi sorride compiaciuta della scelta della nostra ospite.
La colazione trascorre gaiamente in un atmosfera di crescente familiarità, per un po' la conversazione langue, o meglio gira in tondo e poi io decido di andare dritto al punto e di chiudere a Lara come si trova, se vuole continuare.
“ Allora Lara com'è stato ieri notte? So che era la prima volta che bevi un uomo, Veronica mi ha detto che prima non lo avevi mai fatto... è stato tanto terribile?”
La Ragazza sorride timidamente, “si era la mia prima volta prima non lo avevo mai fatto”
“È stato così difficile? “
La ragazza si prende un paio di secondi per rispondere “No solo, non mi era mai sembrato naturale farlo prima, a dire il vero non so se sarei riuscita ad andare sino in fondo se non mi aveste tenuto al testa, a qual punto deglutire e mandare giù mi è sembrata la cosa più naturale e il sapore ….non era poi così male”.
Annuisco e Veronica sorride “ quindi lo rifaremo ancora ed ancora ..e molte altre cose se ti andrà di continuare con noi”.
La ragazza si gira a guardare la padrona di casa che annuisce sorridendo, quasi cercasse una conferma, “grazie! Quindi potremo fare anche BDSM? “
Sorrido, “Quanta fretta! Prima di correre...bisogna imparare a camminare, un altra cosa: io e Veronica come avrai notato non usiamo profilattici nei nostri rapporti tra noi, siamo sani e ci terremmo continuare ad esserlo, se vorrai potrai farlo anche tu con me così, ma dovrai prendere la pillola anticoncezionale ed impegnarti a fare sesso “nature” solo con noi, anzi sarebbe più giusto dire me”.
La ragazza annuisce positivamente, vorrebbe aggiungere qualcosa, ma Veronica le tocca una spalla, “Mentre io rigoverno perché voi due non proseguite il discorso di là?”.
Prima che la nostra amica possa ribattere le ho afferrato una mano e la sto invitando a seguirmi in camera da letto, Lara non resiste e mi segue docilmente.
Tentenna appena quando entrati chiudo la porta alle nostre spalle, non le do il tempo di ripensarci, la afferro e la bacio infilandole la lingua in bocca, la mano libera corre ad esplorarla tra le cosce riscontrando una lieve umidità.
La faccio sdraiare sul letto, posizionandole la testa appena fuori dal materasso, mi metto dietro la sua testa in piedi, la ragazza non dice una parola ma dischiude le labbra.
Le accarezzo il viso e i capelli corti, mentre il mio uccello semieretto balla dinanzi al suo viso, si sporge per cercare di raggiungerlo, di cingerlo con le labbra.
Fa tenerezza ed è insieme eccitante guardarla così genuinamente vogliosa, sebbene preferisca donne più grandi ed esperte, non nego che il suo impegno nel cercare di darmi piacere mi piaccia molto.
Allungo una mano piegandomi leggermente per aprire il cassetto del comodino dove Veronica tiene i preservativi e i nostri sex toys.
Questo permette a Lara di afferrarmi con le labbra e la lingua la cappella, mi avvolge e mi attira a sè succhiandomi chiudo gli occhi e soffocando un gemito di sorpresa e di dolore, si perché chi sta mettendo troppa forza, ma prima che possa pensare di dirle qualcosa ha già aggiustato il tiro....impara in fretta.
Prendo dal cassetto il Magic Wand a pile, devo cercarlo a tentoni perché nella mia posizione non voglio muovermi e mi sto godendo uno splendido pompino.
Le dico di aprire bene le gambe e lei pronta le divarica, e la testa tonda del “Wanda” si poggia sulle sue grandi labbra.
Un attimo e lo aziono, il ronzio del vibratore è l'unico suono nella stanza che si sente a parte qualche risucchio della bocca di Lara.
Per ora riesce a tenere una sua cadenza che io aiuto con lenti affondi ritmati e coordinati ai suoi movimenti, ma presto comincia ad avere delle difficoltà; il Wanda è tremendo in questo, Veronica lo teme più di una frusta, è un martello sul clitoride spietato, impossibile da ignorare.
La guardo tremare , ed io mi fermo nei miei movimenti dentro la sua bocca, ora è “appesa” per le labbra alla mia cappella e i suoi movimenti sono involontari.
Variando intensità della vibrazione e movimenti sulla vagina la sto facendo impazzire, ma non desiste dal mollare il mio cazzo, guardo i suoi pugni stringere le lenzuola scalzandole dal materasso, poi non resiste più e risoluta le sua mani volano ad artigliarmi gambe e culo per tenermi stretto a sé.
Non voglio venirle un altra volta in bocca non così, anche se so che ora non farebbe nulla per evitarlo.
Sento un tocco sulla nuca, Veronica è sopraggiunta e non mi sono accorto di lei, mi bacia le spalle e poi mi gira il collo per baciarmi sulla bocca.
“Non l'hai ancora presa... falla tua adesso” e mentre parla la sua mano scivola verso il mio plesso solare e ne impugna l'asta sfilandola di bocca alla ragazza.
Mi sospinge delicatamente indietro mentre prende il mio posto nella bocca di Lara, prende in mano il vibratore e continua quello che stavo facendo, ma ne varia l'intensità.
Ora quel ronzio pare un ape rabbiosa e spietata come la vibrazione che sta dilaniando il sesso della ragazza, Vero le si dondola contro il viso ritmicamente socchiudendo gli occhi, mentre io infilo il preservativo.
Le guardo incantato sono una visione stupenda e trasgressiva e si percepisce subito il loro affiatamento.
Mi posiziono sul letto afferrando le caviglie di Lara e aprendola per me, ora il suo sesso è in mostra, la parte sferica del Wanda è lucida di umori, Vero mi ha detto che la nostra amica è portata per il Roughsex e d'altro canto vuole provare le pratiche BDSM, quindi cominceremo da qui.
Prima di salire sul letto ho preso dal cassetto le Nipple Clamps con la catenella, la mia donna mi guarda mentre ne accosto la dentatura a coccodrillo ai capezzoli di Lara, ha una strana espressione, simile a quella di ieri notte, tra l'eccitato e il crudele.
Chiudo la prima sul capezzolo destro, la nostra amica inarca la schiena ma non smette di leccare, poi è la volta del sinistro, e vedo materialmente la mia donna abbassare di più la sua fica sulla bocca, mitigando un piccolo urlo dentro di sé... ma non smette di leccare... brava....
Poi mi metto tra le sue gambe e mi avvicino, Veronica toglie la testa del vibratore ed io subitaneamente affondo dentro Lara fino alle palle.
É accogliente, calda e liquida, ma ancora capace di contrarsi intorno all'asta, le tengo le ginocchia alzate, inizio lento ma con affondi veloci e profondi che la fanno sobbalzare, ondeggiare le tette e la catenella che unisce le due pinze.
Sembriamo gli attori di un classico film porno, in una delle più classiche fantasie di triolismo, Vero si china per baciarmi , ora siamo un triangolo perfetto i cui lati sono tormentati dal movimento.
Si porta con la bocca vicino al mio orecchio : “Prendila è tua scopala senza pietà vuole diventare la nostra troietta”.
MI fa strano sentire Veronica così sboccata nei confronti di un altra donna, ciò non di meno ne sono eccitato e e meno affondi profondi intervallati e non troppo ritmati tra una pompata e l'altra, tanto che ogni tanto sento guaire la mia vittima soffocata dalla fica grondante che la sovrasta.
Messo da parte il Wanda, la padrona di casa ha ora le mani libere e le usa per stimolare il proprio clitoride e quello della sua amica.
Perdo la nozione del tempo per quanto tempo continuiamo così, finché la prima a venire è sicuramente Veronica seguita un minuto dopo da Lara, ma mentre quest'ultima smette di leccare stordita dal suo piacere incalzante, ecco che la prima crudelmente tira la catenella fissata alle pinze.
Vederla così determinata e crudelmente maliziosa è una scarica di adrenalina e piacere al cervello , pompo come un disperato per venire, ma... ancora una volta Vero mi ferma.
Mi spinge con le mani sul plesso solare per uscire da Lara si distende su di lei come per un 69 e rapida toglie il preservativo, mi prende l'uccello in bocca, segando l'asta.
Vengo nella sua bocca con un grugnito di piacere, afferrandole la testa per i capelli biondi e tenendola lì fino a svuotarmi del tutto, lecca fino a far defluire l'ultima goccia e poi si china a baciare in bocca la ragazza.
Crollo sul letto aspettando che anche quest'ultimo rito si compia, prima di un abbraccio collettivo dove le bocche e le lingue si confondono...
scritto il
2017-05-03
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