Donna?

di
genere
gay

Sono sempre stato attratto dal mio stesso sesso, sin da piccolo, poi col tempo crescendo la cosa ha preso una piega particolare, ero e sono sempre stato molto impacciato, schivo, non partecipavo molto alla vita comune dei miei compagni, anzi, preferivo rimanere solo e col tempo mi sono costruito il mio mondo.
E' stato verso i diciannove anni che ho deciso di intraprendere la strada della femminilizzazione, e ho capito che mi sentivo donna, pur avendo un corpo maschile, ho avuto la fortuna di andare a studiare lontano da casa, e quindi ho avuto una libertà d'azione molto particolare, i miei mi avevano affittato un appartamentino tutto per mè, e avevo una buona disponibilità di danaro, e cominciai così ad effettuare i primi acquisti di capi femminili, e devo dire che all'inizio, ero molto imbarazzata usavo le scuse più naturali, dicevo che erano regali per la fidanzata ecc, ma poi col tempo le commesse, o almeno alcune mangiarono la foglia, e parlando, mi convinsero che non vi era nulla di male, così, comincia, grazie alla loro pazienza, a provare nei camerini sia l'intimo che gli abiti, con le scarpe però era un po' più complicato, ma anche lì, un giorno, mi aiutò una commessa, che capito cosa ne dovevo fare, mi portò nel retro, e mi convinse a provarmele, e devo dire che fù un'esperienza pazzesca, mi disse di fare pure con comodo, e vedendo che avevo la borsa di un negozio d'abbigliamento con mè, mi disse di indossare pure il vestito e di provare le varie scarpe, così feci.
Mi spogliai, e infilai il vestitino che avevo appena aquistato, e così cominciai a provare un buon numero di scarpe per poterle abbinare, e sfilavo tranquillamente per il retro, sotto l'attento occhio della commessa, che mi consigliava cosa provare e cosa scartare, poi forse a furia di camminare, o per l'eccitazione di indossare le scarpe in sua presenza, inevitabilmente il mio cazzo si indurì, e cominciò a sollevare il vestitino, molto attillato, e la cosa non le sfuggì, ad un tratto, si avvicinò, sollevò il vestitino, afferrò il mio cazzo, e cominciò a segarmi, velocemente, sempre più veloce, e stringeva le mie palline con l'altra mano, fino a farmi sborrare e schizzare il mio seme per terra, poi mi ricompose e mi disse: sai se vuoi essere e comportarti da vera donna, devi smettere di avere erezioni, e imparare a controllarti, poi mi convinse ad andare a trovarla la stessa sera a casa sua, comprai tre paia di scarpe e la stessa sera andai a trovarla.
Mi accolse nel suo appartamento, e dopo una veloce chiacchierata del più e del meno, mi fece domande ben precise, alla quale risposi, e raccontai a lei cosa avessi fatto fino ad ora, le raccontai che ero ancora vergine, che ero attratta ma spaventata dal fatto di conoscere uomini, e che mi sentivo donna, e che amavo travestirmi, e tante altre cose, da donne tra donne, ad un tratto mi disse di spogliarmi, e una volta rimasta nuda, mi aiutò ad indossare delle sue cosine carine, reggicalze calze slip reggiseno, e poi un bel vestitino rosso, un paio di scarpe tacco 10, e poi mi truccò, io i capelli li avevo già lunghi, e la cosa mi aiutò moltissimo, poi una volta finito, mi specchia, ero pazzescamente bella e sensuale, non sembravo nemmeno un ragazzo, anzi, se non fosse stato per il mio cazzo ero una ragazza a tutti gli effetti.
Poi accadde l'impossibile, una decina di minuti dopo suonarono e e lei aprì, entrarono due ragazzi, uno grande, palestrato, e l'altro minuto, uno l'opposto dell'altro, e me li presentò, e poi aggiunse, ora andremo in camera da letto, e oggi diverrai una vera donna, assaggerai il tuo primo cazzo, vedrai che bello.
E devo dire che fù meraviglioso perdere la mia verginità, il primo fù il ragazzo minuto, aveva un cazzo normale, come il mio, e la sua introduzione, non fù molto dolorosa, e mi scopò, con gentilezza, e mi aiutò ad allargarmi, per il suo amico ,che una volta dietro di mè, mi fece provare la differenza tra un cazzo normale e un cazzo super, non fù facile, ma ci riuscì, e mi scopò a sua volta.
Per un lungo periodo, frequentai Clara, la commessa, come amica, e i suoi vari amici, che a turno mi scopavano, a volte, facevamo vere ammucchiate, con al centro dell'attenzione il io culetto, che ormai era abituato a prendere di tutto, senza problemi, e devo dire che il mio cazzo, cominciava a non indurirsi, avevo imparato a godere ma senza venire, era rado che mi masturbassi, e poi la cosa non li interessava nemmeno.
Gli anni passavano, e finita l'università, non ero intenzionata a ritornare a casa, ormai la mia vita era al femminile, e devo dire che mia madre ne era al corrente, anche perché era palese che fossi frocetta, e un giorno, poco prima della laurea, me la ritrovai a casa, io ero appena rientrata, ed ero en femme, truccata e pronta a riuscire, e trovatami così, era inevitabile che le dovessi confessare tutto, ma la cosa non la disgustò, anzi mi fece spogliare, e mi ammirò in intimo, si complimentò e mi chiese che intenzioni avessi, visto che aveva notato la crescita del mio seno, e così le dissi che ero intenzionata a seguire il mio istinto, e volevo col tempo diventare una vera donna.
Devo dire che negli anni a seguire lei mi aiutò moltissimo, non rientrai più nella mia città, mi trasferii dove avevo studiato, mi comprarono un appartamento più grande, e passai diversi anni, a collezionare molti uomini, comincia la carriera della prostituzione, e devo dire che guadagnai bene, poi un giorno, mi recai da un medico, mio cliente, e con l'aiuto di un suo collega, in una clinica privata, mi castrarono, con un intervento veloce e preciso, mi recisero i testicoli, ma la cosa più bella, e che una volta inciso tutte e due le sacche, e fatti fuoriuscire i testicoli, mi fecero notare il liquido bianco al loro interno, era il mio liquido seminale, e allora il mio amico mi fece un regalo pazzesco, con dolcezza, mi fece indurire il pene, e una volta duro, mi fece un pompino, e al momento del godimento, con la sua mano, finì di farmi venire, e vidi i sacchetti svuotarsi e il mio liquido uscire, e lui disse al collega, taglia, è l'ultima volta che questa fighetta sborrerà, e lui recise.
Dopo alcuni mesi, il mio pene, anche quando le poche volte si induriva, svetta senza testicoli, e tutti ne erano attratti, era pazzesco, a volte mi masturbavo per ore senza chiaramente mai venire, era una sensazione strana e pazzesca, ma bella.
poi passati alcuni anni, e visto che le mie erezioni erano praticamente nulle, decisi di farmi evirare, e contattata una clinica specializzata, mi sottoposi ad un'operazione lunga e difficile, dove mi ricostruirono la vagina, e finalmente potei ritenermi donna.
Dovettero passare molti mesi prima che potessi usarla regolarmente, e devo dire che fù una sensazione molto particolare, sentirsi penetrare le prime volte, e ci vollero dei mesi prima che cominciassi a provare piacere, ma ci riuscii, e ora godo come una vera donna.
Oggi sono una donna sposata con un uomo, regolarmente sposata, e all'anagrafe sono una donna, ho 56 anni, non sono più bellissima, ma attraente, e il mio uomo, mi scopa come la prima volta, e sono felicissima, a volte ripenso al mio pene, e per un attimo mi sembra di sentirmelo ancora attaccato, ma mi tocco, e trovo una vera e profonda vagina, e ne sono felice.
Anche se devo dire, che negli anni precedenti al mio matrimonio, ho scopato con una moltitudine di clienti, e mai uno ha pensato che fossi stata un uomo, e devo aggiungere che godo ancora moltissimo a prenderlo nel culo, forse perché è stata la mia vera prima natura.
di
scritto il
2017-05-07
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