Il coglione

di
genere
etero

All`inizio avevo faticato un po` ma alla fine ero riuscito a convincere mia moglie a tradirmi. Il suo timore era che preso dalla gelosia potessi farle del male e con lei al suo occasionale amante. Fu cosi che la prima volta si sgrilletto` mentre un ragazzo si spugnettava davanti a lei, quindi un tale la prese sulla spiaggia mentre io mi ero allontanato per un minuto ed infine si fece chiavare da Alfredo in riva al fiume mentre io facevo il consueto riposino pomeridiano. La puttana nascosta e latente in lei era venuta fuori col mio aiuto ma era talmente troia che sarebbe emersa da sola. L`unica cosa che mi disturbava e che non riuscivo a modificare era la sua ritrosia a confessare il tradimento ed anche quando vi avevo assistito negava caparbiamente l`evidenza. E questo alla fine corrose la nostra unione. Uno degli ultimi tradimenti lo ha perpetrato col mio migliore amico. Di solito ero contrario a implicare degli amici nei nostri giochi ma questa volta fu l`amico a proporsi. Eravamo confinanti di un compaesano che conoscevo di vista. Lavoravamo nella stessa fabbrica di cassette di legno e frequentavamo lo stesso club. Fu inevitabile giocare a carte con lui ed iniziare un`amicizia che avrei voluto prendesse un`altra direzione. Antonio era il classico bel ragazzotto, alto robusto capelli ed occhi neri e la pelle scura. Un giorno ero con lui sul piazzale della fabbrica a cercare delle assi quando tiro` fuori il cazzo e piscio` ridendo dei miei occhi sgranati. Lui credeva che ero meravigliato per il fatto che pisciasse senza nascondersi mentre io ero eccitato al vedere un bel cazzo che benche` moscio mostrava uno spessore che prometteva molto. Antonio lo scapocchio` e lo fece indurire sotto i miei occhi. Lo rimise via ma io ne fui scosso al punto che la sera raccontai a mia moglie l`accaduto. Non le confessai che avrei voluto succhiarlo ne` mia moglie ha mai saputo della mia passione per i maschi. Grande errore ed ancora adesso mi pento di non aver confessato la mia mania. Montai mia moglie parlando di lui e di come mi sarebbe piaciuto vederlo fotterla. Strinsi sempre piu` legami di amicizia con Antonio fino a che passava i pomeriggi liberi a casa nostra. Mia moglie ripeteva che non le interessava ma da come accavallava le gambe fino a mostrare l`orlo delle mutande e da come i seni trasbordavano dalla scollatura piu` che generosa appena si abbassava mi convinsi che presto o tardi quel famoso uccello nero sarebbe entrato nel nido a me riservato. Si vedeva quanto soffrisse il nostro amico seduto sul divano mentre stropicciava la patta gonfia ed a mia moglie brillava lo sguardo. Si spiavano, si guardavano a vicenda gli strumenti con tanta voglia addosso di suonare una sinfonia. In piu` appena lui partiva abbracciavo mia moglie e le ficcavo in fica le dita per succhiare l`umore che la riempiva. Lei continuava a giurare che Antonio non le piaceva e che mai avrebbe avuto una storia con lui ma da come se lo spupazzava cogli occhi avevo capito che mentiva. Una donna puo` mentire quanto vuole ma se e` eccitata l`umore che le ovaie secernono e` la proova della verita`. E lei aveva la fregna una bolgia bollente quando la penetravo. Un giorno Antonio aveva afferrato dal tavolo una sfera di cristallo che avevo preso in prestito nello studio del padrone di casa e siccome la lanciava per aria gli dissi di stare attento che non volasse fuori dalla finestra. Mia moglie su una poltrone colle cosce accavallate esibiva il merletto dell`orlo delle mutandine di seta mentre lui strofinava la patta gonfia per placare e nascondere l`erezione. Io che speravo in un miracolo che li facesse cadere sul tappeto avvinti in un abbraccio erotico o che lei impazzita gli si inginocchiasse tra le gambe e gli spompinasse il cazzo scuro che doveva essere duro come un pezzo di legno. Seguii mia moglie quando ando` a prendere qualcosa da bere in cucina e le promisi un regalo se si portasse a letto il nostro amico. Le assicurai che mi sarei assentato con una scusa ma lei ripete` che Antonio non la interessava. Ormai era buio e misi l`anima in pace convinto che non sarebbe successo nulla, almeno per quel giorno. D`un tratto vidi la sfera di cristallo volare fuori dalla finestra con Antonio che rideva. Per un attimo fui preso dalla rabbia perche` gli avevo raccomandato di stare attento non essendo mia la sfera. Preoccupato di raccoglierla mi precipitai per le scale e mi tuffai a peso morto tra i cespugli del giardino scarsamente illuminato da una luna nascente. Mia moglie dalla finestra guidava le ricerche indicando la` o qua dove avrei potuto trovare l`oggetto. Di lei vedevo solo la testa che pero` dondolava come se qualcuno da dietro la spingesse. Vuoi vedere che il nostro amico approfittando della posizione me la stava farcendo alla pecorina? Anche cio` che diceva per guidare le ricerche poteva servire per guidare lui: piu` svelto piu` lento piu` sopra piu` sotto e cosi via. Dopo qualche minuto trovai la sfera sotto un roseto ma la lasciai dov`era per conceder loro piu` tempo di godere la estemporanea chiavata. Duro` mezz`ora la ricerca, e non rientrai se non quando vidi la testa di Antonio affacciata accanto a quella della mia signora. Rientrai e trovai seduto Antonio sul solito divano ma colla patta non piu` gonfia e mia moglie composta sulla poltrona difronte. Non passarono un paio di minuti che il nostro amico si accomiato` e quando tornai in salotto dopo aver chiuso a chiave la porta afferrai il braccio di mia moglie che si stava trincerando in bagno. Le dissi che avevo voglia di fottere e lei cerco` di scappare. La gettai deciso sul tappeto e le sollevai la gonna sulla testa scoprendo il culo nudo. La porca era senza mutande. Continuava a scalciare ma quando finalmente riuscii a ficcarle dentro il palo si calmo` e comincio` a ficcarmi le unghie nella schiena mentre io annegavo il cazzo nel brodo che Antonio le aveva scaricato dentro. Aveva la fica bollente ed il grilletto era ancora eccitato. Con un paio di affondi la portai all`orgasmo e mentre tremava godendo le chiesi conferma del tradimento, lei caparbiamente nego`. Sborrai a fatica contrariato per il suo diniego. Mi sta bene passare per cornuto contento ma da coglione proprio non mi va di passare. Non era la prima volta che negava l`evidenza e dopo qualche mese colla morte nel cuore perche` in fondo le volevo bene la lasciai per cominciare una nuova vita.
di
scritto il
2011-01-05
6 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Campeggio selvaggio

racconto sucessivo

No, figlio mio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.