Amici per sempre
di
TATO
genere
gay
Io e Andrea, io e il mio miglor amico, nati a pochi giorni di distanza, cresciuti sempre insieme, stesse scuole, stessi amici, vacanze con le nostre famiglie sempre al mare, praticamente una coppia, e poi crescendo morose e matrimonio, e il bello è che anche le nostre mogli, ormai sono come noi, siamo un quartetto unito, e intendo anche sessualmente.
Forse è meglio che cominci dall'inizio, io e Andrea, essendo molto uniti, e vivendo praticamente sempre a stretto contatto, abbiamo scoperto insieme le gioie del sesso, le prime erezioni, le prime seghe, e a dire il vero, il più maschio è sempre stato lui, sin da giovani il suo cazzo si era indurito per primo, era stato il primo a sborrare, è stato inevitabile, che la femmina del duo sia stata per prima io, si dopo che per parecchio tempo, ci si toccasse, e che gli facessi i primi pompini, ricambiati poi da lui, fù inevitabile, che un bel giorno, visto la mia indole femminile, che mi prendesse.
Era un pomeriggio di giugno, eravamo a casa sua, e come sempre soli, i nostri genitori lavoravano, e una volta finito di studiare, Andrea mi accompagnò in camera dei suoi, aprì l'armadio, e mi porse un reggicalze di sua madre, e delle calze, me le fece indossare, e poi come spesso accadeva, cominciammo a baciarci, e a toccarci, manco a dirlo, il suo cazzo si indurì subito, era uno spettacolo, una colonna di carne, un obelisco, dritto e svettante, e al culmine, una cappella rosso fuoco, io passavo ore a leccarlo e a succhiarlo, mi piaceva, lo adorava, e vederlo spruzzare era il mio regalo più ambito, e col tempo avevo apprezzato anche il fatto di gustarmela, e bermela tutta, ero di fatto una puttanella, e lui il mio uomo.
Dopo lunghi baci, iniziai come sempre a succhiarlo, e a un tratto, Andrea, si sporse dal letto, e aperto il comodino, prese un tubetto di vasellina, mi raccontò, che il padre lo usava quando inculava la madre, visto che era ben fornito anche lui, e presami le mani, mi guardò negli occhi e mi disse: vuoi diventare la mia donna? voglio averti, devi essere mia, io lo abbracciai, e dissi subito di si, che non aspettavo altro, ma che avevo paura era troppo grosso, e lui mi accarezzò i capelli e mi disse di stare tranquilla che ci avrebbe pensato lui, e così fece, mi girò a mi mise a pecora, e inziò a leccarmi il buchino, e lentamente infilò la lingua, era divino, il mio cazzo divenne duro e lui cominciò a mingermi, si come si fa con la mammella della mucca, era sublime, sentire la sua mano che si muoveva per tutta la lunghezza del mio pene e la sua lingua intrufolarsi in mè, poi sempre mungendomi, cominciò a umettare le sue dita con la vasellina, e iniziò a intufolarne prima uno, fino in fondo, roteandolo lentamente, e poi due, e col passare del tempo divennero trè, era molto bello, e io ero rilassata, poi mi fece mettere a pancia su, spalmò il suo pene per bene, e poi sollevò le mie gambe, e appoggiò la sua cappella al mio buco palpitante, mi strizzò l'occhio e iniziò a penetrarmi, sentii la sua cappella farsi strada in mè, mi sentivo allargare, sempre di più, avvertivo un fastidio crescente, non dolore, fastidio, poi ad un tratto si presentò forte e deciso il dolore, era entrato, sentii uno schiocco, come se si fosse rotto qualcosa, e poi lo sentii scivolare dentro.
Trattenni il fiato per un po', e poi come d'incanto Andrea era dentro sino in fondo, e si abbassò per baciarmi, sentivo la sua lingua cercare la mia, era un paradiso, poi iniziò a muoversi e lo sentivo, vedevo il suo cazzo muoversi nella mia pancia, avvertivo il gonfiore del suo cazzo, era divino, cominciava a piacermi, il dolore si affievoliva, era bello, poi prese a masturbarmi, e intanto si muoveva sempre più velocemente, fino a godermi dentro, e a farmi spruzzare, ero finalmente donna, la sua donna.
Col passare del tempo, toccò a mè farlo donna, e essendo molto meno dotata di lui, fu più facile, ma godette moltissimo, e da allora eravamo due ragazze innamorate che si scopavano di continuo, non passava giorno che o una pompa o una scopata non ci scappasse, e crescendo diventammo veramente brave.
Poi un giorno Andrea conobbe la sua odierna moglie, e poco dopo mi presentarono quella che divenne la mia mogliettina, e devo dire che scopare con una donna non era male, anzi, anche se però farlo con Andrea era tutt'altra cosa, e poi essere vestite da donne e truccate come tali, era la nostra natura.
Grazie ad Andrea dopo alcuni mesi, facemmo sapere alle nostre fidanzate che cosa e chi eravamo in realtà, successe una domenica al lago, eravamo in barca del padre di Andrea, solo noi quattro, e nudi prendavamo il sole, quando scerzando la sua ragazza disse che sarebbe stato bello vederci fare un 69, e allora Andrea mi prese per la testa e mi infilò il suo cazzo in bocca, e poi scese al mio e iniziammo , incredule e poi si misero a ridere e ci chiesero se eravamo gay, per tutta risposta Andrea si staccò, mi si mise dietro e infilò il suo cazzo dentro di mè, e cominciò a pomparmi, e io comincia a godere come una cagnetta, dopo una decina di minuti mi innondò di sperma e si staccò, si avvicinò alla sua ragazza e la baciò, io rimasto soddisfatto e piano, mi stesi al fianco della mia, avevo il cazzo di marmo, e lei lo afferrò e se lo infilò dentro, e scopammo davanti a loro.
Da quel giorno non fummo più una coppia, ma un quartetto e io scopavo la mia donna o la donna di Andrea, e viceversa, e noi ci scopavamo tra noi, e dopo alcuni mesi anche le donne iniziarono a lesbicare tra loro.
Passarono alcuni anni e poi decidemmo di sposarci, e prima Andrea e poi io convogliammo con le nostre rispettive donne alle nozze, e decidemmo di vivere vicini, tanto vicini che dormivamo e vivevamo sempre insieme, e spesso io e Andrea per casa vivevamo come donne, ben vestite e truccate, spesso si usciva a quattro come amiche, quattro donne, poi inevitabilmente decidemmo di avere dei figli, e devo dire che il bello è che ora abbiamo 4 figli e non conosciamo la paternità, e nemmeno lo vogliamo sapere, sappiamo solo che la nostra vita è ormai una vita di coppia allargata, e che io amo mia moglie e amo e considero Andrea mio marito, difatti col tempo la mia natura femminile è esplosa, tanto che ormai scopo raramente mia moglie, e a lei ci pensa Andrea, ormai,, siamo giunti alla conclusione che io sia diventata gay, e che è ora che cominci a trovarmi dei maschietti fuori dalla famiglia, e quindi spesso alla sera, mi trucco, mi vesto, e vado a frequentare locali per donne come mè, e spesso passo la sera da uomini occasionali, sapendo che Andrea stà soddisfando le nostre donne e io sono più tranquilla.
Forse è meglio che cominci dall'inizio, io e Andrea, essendo molto uniti, e vivendo praticamente sempre a stretto contatto, abbiamo scoperto insieme le gioie del sesso, le prime erezioni, le prime seghe, e a dire il vero, il più maschio è sempre stato lui, sin da giovani il suo cazzo si era indurito per primo, era stato il primo a sborrare, è stato inevitabile, che la femmina del duo sia stata per prima io, si dopo che per parecchio tempo, ci si toccasse, e che gli facessi i primi pompini, ricambiati poi da lui, fù inevitabile, che un bel giorno, visto la mia indole femminile, che mi prendesse.
Era un pomeriggio di giugno, eravamo a casa sua, e come sempre soli, i nostri genitori lavoravano, e una volta finito di studiare, Andrea mi accompagnò in camera dei suoi, aprì l'armadio, e mi porse un reggicalze di sua madre, e delle calze, me le fece indossare, e poi come spesso accadeva, cominciammo a baciarci, e a toccarci, manco a dirlo, il suo cazzo si indurì subito, era uno spettacolo, una colonna di carne, un obelisco, dritto e svettante, e al culmine, una cappella rosso fuoco, io passavo ore a leccarlo e a succhiarlo, mi piaceva, lo adorava, e vederlo spruzzare era il mio regalo più ambito, e col tempo avevo apprezzato anche il fatto di gustarmela, e bermela tutta, ero di fatto una puttanella, e lui il mio uomo.
Dopo lunghi baci, iniziai come sempre a succhiarlo, e a un tratto, Andrea, si sporse dal letto, e aperto il comodino, prese un tubetto di vasellina, mi raccontò, che il padre lo usava quando inculava la madre, visto che era ben fornito anche lui, e presami le mani, mi guardò negli occhi e mi disse: vuoi diventare la mia donna? voglio averti, devi essere mia, io lo abbracciai, e dissi subito di si, che non aspettavo altro, ma che avevo paura era troppo grosso, e lui mi accarezzò i capelli e mi disse di stare tranquilla che ci avrebbe pensato lui, e così fece, mi girò a mi mise a pecora, e inziò a leccarmi il buchino, e lentamente infilò la lingua, era divino, il mio cazzo divenne duro e lui cominciò a mingermi, si come si fa con la mammella della mucca, era sublime, sentire la sua mano che si muoveva per tutta la lunghezza del mio pene e la sua lingua intrufolarsi in mè, poi sempre mungendomi, cominciò a umettare le sue dita con la vasellina, e iniziò a intufolarne prima uno, fino in fondo, roteandolo lentamente, e poi due, e col passare del tempo divennero trè, era molto bello, e io ero rilassata, poi mi fece mettere a pancia su, spalmò il suo pene per bene, e poi sollevò le mie gambe, e appoggiò la sua cappella al mio buco palpitante, mi strizzò l'occhio e iniziò a penetrarmi, sentii la sua cappella farsi strada in mè, mi sentivo allargare, sempre di più, avvertivo un fastidio crescente, non dolore, fastidio, poi ad un tratto si presentò forte e deciso il dolore, era entrato, sentii uno schiocco, come se si fosse rotto qualcosa, e poi lo sentii scivolare dentro.
Trattenni il fiato per un po', e poi come d'incanto Andrea era dentro sino in fondo, e si abbassò per baciarmi, sentivo la sua lingua cercare la mia, era un paradiso, poi iniziò a muoversi e lo sentivo, vedevo il suo cazzo muoversi nella mia pancia, avvertivo il gonfiore del suo cazzo, era divino, cominciava a piacermi, il dolore si affievoliva, era bello, poi prese a masturbarmi, e intanto si muoveva sempre più velocemente, fino a godermi dentro, e a farmi spruzzare, ero finalmente donna, la sua donna.
Col passare del tempo, toccò a mè farlo donna, e essendo molto meno dotata di lui, fu più facile, ma godette moltissimo, e da allora eravamo due ragazze innamorate che si scopavano di continuo, non passava giorno che o una pompa o una scopata non ci scappasse, e crescendo diventammo veramente brave.
Poi un giorno Andrea conobbe la sua odierna moglie, e poco dopo mi presentarono quella che divenne la mia mogliettina, e devo dire che scopare con una donna non era male, anzi, anche se però farlo con Andrea era tutt'altra cosa, e poi essere vestite da donne e truccate come tali, era la nostra natura.
Grazie ad Andrea dopo alcuni mesi, facemmo sapere alle nostre fidanzate che cosa e chi eravamo in realtà, successe una domenica al lago, eravamo in barca del padre di Andrea, solo noi quattro, e nudi prendavamo il sole, quando scerzando la sua ragazza disse che sarebbe stato bello vederci fare un 69, e allora Andrea mi prese per la testa e mi infilò il suo cazzo in bocca, e poi scese al mio e iniziammo , incredule e poi si misero a ridere e ci chiesero se eravamo gay, per tutta risposta Andrea si staccò, mi si mise dietro e infilò il suo cazzo dentro di mè, e cominciò a pomparmi, e io comincia a godere come una cagnetta, dopo una decina di minuti mi innondò di sperma e si staccò, si avvicinò alla sua ragazza e la baciò, io rimasto soddisfatto e piano, mi stesi al fianco della mia, avevo il cazzo di marmo, e lei lo afferrò e se lo infilò dentro, e scopammo davanti a loro.
Da quel giorno non fummo più una coppia, ma un quartetto e io scopavo la mia donna o la donna di Andrea, e viceversa, e noi ci scopavamo tra noi, e dopo alcuni mesi anche le donne iniziarono a lesbicare tra loro.
Passarono alcuni anni e poi decidemmo di sposarci, e prima Andrea e poi io convogliammo con le nostre rispettive donne alle nozze, e decidemmo di vivere vicini, tanto vicini che dormivamo e vivevamo sempre insieme, e spesso io e Andrea per casa vivevamo come donne, ben vestite e truccate, spesso si usciva a quattro come amiche, quattro donne, poi inevitabilmente decidemmo di avere dei figli, e devo dire che il bello è che ora abbiamo 4 figli e non conosciamo la paternità, e nemmeno lo vogliamo sapere, sappiamo solo che la nostra vita è ormai una vita di coppia allargata, e che io amo mia moglie e amo e considero Andrea mio marito, difatti col tempo la mia natura femminile è esplosa, tanto che ormai scopo raramente mia moglie, e a lei ci pensa Andrea, ormai,, siamo giunti alla conclusione che io sia diventata gay, e che è ora che cominci a trovarmi dei maschietti fuori dalla famiglia, e quindi spesso alla sera, mi trucco, mi vesto, e vado a frequentare locali per donne come mè, e spesso passo la sera da uomini occasionali, sapendo che Andrea stà soddisfando le nostre donne e io sono più tranquilla.
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