Che pasticcio

di
genere
tradimenti

Oltrepassare il limite non è stato quando ho iniziato, neanche le orge o gli incontri con sconosciuti.
Capita spesso che io abbia davvero bisogno di sesso... mi sale il desiderio di avere un cazzo da baciare e che mi penetri in tutti i buchi come se non ci fosse un domani, e quando dico che ho bisogno di un orgasmo dico che, se sono da sola, ho bisogno di masturbarmi come è successo quel maledetto giorno a lavoro che ho fatto tardi per motivi organizzitivi e ho dovuto saltare un incontro con Marco e Davide.
Farlo con loro due insieme è meglio di 10 orge, sarà perché la prima doppia la ho fatta con loro, ma loro due insieme sono il massimo per me.

Ero da sola nel mio ufficio, seduta alla scrivania davanti al pc ho iniziato a pensare che sarei potuta essere con loro e godere ma invece ero lì a lavorare. Allora ho preso il mio telefonino e ho iniziato a guardare foto e video delle mie maialate (Marco le mette sul cloud).
La porta è chiusa, ci sono solo due persone a lavoro di cui una non è nell'edificio. Mi dico: sto tranquilla.
Lentamente la mia mano è scesa dove iniziavo a scaldarmi, subito mi stuzzico il clitoride, ma volevo di più e i jeans erano stretti, così li ho slacciati e lasciati cadere fino alle caviglie. Mi sono riseduta e ho ripreso a gambe larghe dove ero rimasta già bagnata. La camicetta corta fino ad appena sotto l'ombelico non dava fastidio per niente. Ansimavo, gemevo, zuppa di umori mentre il video di Davide e Marco che mi scopano era sul mio telefono ma l'audio era troppo basso e, anche se stavo tranquilla, decido di inserire gli auricolari per sentirlo meglio. Li collego.
Vedere loro due che mi sfondano mi fa andare giù di testa! La mazza di carne di Davide e i modi da fare di Marco mi costringono a infilarmi due dita nella vagina, poi torno fuori a roteare le dita sul clitoride.
Il momento in cui Davide appoggia la usa enorme cappella al mio ano e spinge lentamente fino a fare scomparire del tutto il suo palo nel mio culo che si dilata all'inverosinile mi fa venire voglia di averlo veramente, allora mi piego su un fianco e con una mano arrivo a mettere un dito nel mio sedere mentre con due dita dell'altra mi sditalo la figa strafradicia.
Mmmmm gemo nel vedermi a pecora mentre Davide mi tira a sé ad ogni affondo e Marco che fa uguale con la mia testa scopandomi la bocca.
Allargo di più le gambe per regalarmi più piacere e masturbarmi a due mani "Ohhh" gemo a bocca aperta con la lingua di fuori "Mmmm Sì!" che bello vedermi succhiare la bestia di Davide mentre Marco mi incula dal basso con veemenza; parlo da sola"SIIII CHE BRAVI! MMMM vi adoro ragazzi" mi passo la lingua sul labbro superiore sognando di avere il cazzo di Marco in bocca.
Stavo per venire.

La mia grave disattenzione è stata che, nell'eccitazione, ho dimenticato che non ero del tutto sola infatti, di là, uno dei miei collaboratori lavorava per farmi avere un documento da firmare. Quando mi sono ricordata che gli auricolari ti fanno alzare involontariamente la voce... era troppo tardi...
Conoscendolo, probabilmente lo avrà fatto apposta, dato che ol ragazzo è giovane e in gamba, molto furbo.

Si apre la porta del mio ufficio e appare lui, Giovanni.
"Ciao E..." non riesce a finire il mio nome, rimanendo letteralmente a bocca aperta.
La mia mano si blocca sopra la mia patata bagnata.
Per diversi secondi ci guardiamo negli occhi, lui impietrito con la maniglia della porta in mano e io a gambe larghe col sottofondo dell'audio dei miei auricolari. Appena mi rendo conto di cosa sta succedendo mi alzo terrorizzata per tirarmi su i jeans ma mi accorgo che si vede il rettangolino di pelo della mia figa, così di scatto mi risiedo e butto l'occhio al mio telefono preoccupandomi eccessivamente di nasconderne il contenuto, così prima di coprirmi lancio la mano al cellulare, ma troppo di scatto: lo faccio volare come un disco sul pavimento di fronte alla scrivania, quasi ai suoi piedi. Gli auricolari si staccano impigliati in qualcosa e l'audio che si alza quasi al massimo riempie la stanza "SIIIII SIIIII DAIIII OHHH COME GODO" era la mia voce "GODI TROIA!" era la voce di Marco. Che vergogna! Giovanni sta guardando il display rivolto verso l'alto, immobile in silenzio.
Sfiga e controsfiga! Non poteva cadere girato in basso? Non potevo abilitare l'opzione di interrompere il flusso audio al distacco del jack?

Mi alzo ancora di scatto ma sono ancora a figa di fuori; il mio balzo lo ha fatto girare verso di me e i suoi occhi sono caduti subito ancora sul rettangolo di pelo. Pur di distorglielo dal mio telefono, permetto che mi guardi la passera, cerco di guadagnare tempo pensando a come arrivare al mio telefono prima di lui, poi però mi risiedo imbarazzatissima, e lui si china a prendere il mio telefono sul quale il video continua a girare "BRAVA TUTTO IN BOCCA SUCCHIACAZZI" china la testa e guarda meglio e quando si accorge che l'attrice protagonista è il suo capo, cioè io, esclama "PORCA PUTTANA MA... MA..." e continua a guardarmi spompinare due cazzi sul mio cellulare.

Passano secondi che sembrano un'eternità oppure minuti che sembrano attimi, non lo so.
So che mi sento sputtanata, affranta. D'un tratto la mia naturalezza nel mostrarmi nuda, diventa vergogna, poi reagisco, dento che devo fare qualcosa.
"Per favore!" gli faccio con un filo di voce, ma lui è fisso sul mio telefonino "MMMM CHE MAIALA CHE SEI!" è la voce di Marco.
Sgarbatamente tolgo gli auricolai, i jeans non vogliono salire impigliati nelle ruotine della sedia, sono inerme!
Abbandono l'idea dei jeans e ne estraggo anche il piede annodato ad essi.
Alzo la voce e con finto tono autoritario gli dico "GIANNI PER FAVORE DAI!"
Ma dal telefono rimbomba la mia voce "VENITEMI IN FACCIA VI PREGO!" e Marco "SI' TROIA ECCO! APRI LA BOCCA" e Davide "OHH VENGOOOOO OHHHH"

"GIANNI! Basta ti prego dai, per piacere!" Il mio tono alto e supplichevole ha sortito il suo effetto: "Sì scusa è che" preme qualcosa sul mio smartphone, il video si ferma ma lui sfoglia... sfoglia... esclama "CAZZO!" sfoglia... la mia voce trema "Gianni ti prego!" sto davvero per mettermi a piangere.
È finita! Ormai ha visto abbastanza ma continua a sfogliare e cliccare "Wow!" fa il ragazzo.
lo supplico "Gianni per favore dammi il telefono ti prego" ma non mi ascolta.
"Ti supplico, basta per favore! sono cose private"
Giovanni continua a sfogliare "Sei uno spettacolo! Non pensavo. Sei molto brava"
Sono rovinata. "No dai basta ti prego smettila adesso, hai visto abbastanza. Basta ti supplico"
"Dico davvero" fa lui asserendo con la testa "Sei brava, si vede"
Perché non riesco ad alzarmi? Potrei correre da lui a due passi!! Gli dico con viso supplichevole con quasi le lacrime agli occhi "Gianni ti scongiuro: promettimi che non lo dici a nessuno, ti prego farò tutto quello che vuoi" non ho la forza nelle gambe e cerco di giustificarmi in maniera infantile "È stato un attimo di debolezza, mi sentivo sola"
Giovanni drizza di colpo la testa, mi guarda sorridente "Non mi sembravi sola e debole qui! Aspetta!! Uno non è... Tuo marito non lo sa!!!
Mi impietrisco, non rispondo.
Le sue labbra formano un sorriso, sghignazza e viene verso di me e appoggia finalmente il mio telefono sulla scrivania "Sai cosa? Ho un'idea"
Fa un ulteriore passo verso di me "Se tuo marito non lo sa... allora... potremmo venirci incontro e..." dai braccioli gira la sedia su cui sono immobilizzata verso di lui. Insinua le sue ginocchia tra le mie facendomi allargare leggermente le gambe nude.
Ho capito, ma non so che fare. Potrebbe stuprarmi e io non farei niente tanta è la paura unita all'mbarazzo.
Farei tutto quello che vuole per comprare il suo silenzio, gli chiedo a bassa voce "Che vuoi fare?" ma si capisce benissimo.
Sottovoce con tono interrogativo mi fa "Secondo te? Hai detto: tutto quello che voglio. No? Indovina cosa voglio"
Il suo pacco rigonfio è esattamente di fronte al mio viso, lo guardo poi alzo lo sguardo verso il suo viso "Mi prometti di non dire niente di quello che hai visto?"
Sorride maliziosamente e mi fa "Tranquilla capo come dici sempre tu: c'è sempre una soluzione"
Il messaggio è chiarissimo!!
Guardandolo dal basso verso l'alto mi mordo il labbro inferiore "Giuri?" e lui fa sì con la testa.
Cosa faccio? Tentenno, avvicino le mani alla cintura poi le tiro indietro, le allungo di nuovo, prendo tempo, cosa cazzo devo fare?
Ci sono: ormai è andata, devo farlo.
Gli slaccio i pantaloni "Prometti? Davvero?" e il bastardo mi risponde "Dipende. Te lo dico dopo"

È inutile. Non ho scelta.
Gli abbasso pantaloni e slip assieme e il suo cazzo scatta come una molla fuori dagli slip.
È molto venoso e scuro ricurvo all'insù, non depilato, dimensioni nella media (non la mia però) con uno scroto enorme e la cappella semi coperta dal prepuzio.
Emana un fortissimo odore di cazzo e Giovanni non è per niente carino anche se lui vanta tante performance.
Lo guardo ancora negli occhi "Ti prego, giuramelo" e lui sempre malizioso "Dopo"

Molte volte Marco mi ha forzata a fare cose che non volevo, ma con Giovanni è diverso. Faccio finta che sia Marco a ordinarmelo: lo prendo in mano e lo scappello prima di prenderlo in bocca ad occhi chiusi.

Sinceramente non lo biasimo: voi cosa avreste fatto al suo posto? Intendo trovare il vostro capo donna attraente che si masturba guardando video di lei che tromba con due ragazzi, cosa avreste fatto? Credo che il 90% degli uomini avrebbe approfittato di me, come lui.

Lo spompino forzatamente e senza desiderio, ma a lui piace, gli titillo il frenulo con la punta della lingua, glielo lecco tutto dalle palle alla cappella, poi dico tra me e me "Che fai? Dai fallo venire e basta! Smetti di fare la professionista" allora inizio a pomparlo con foga come faccio raramente. Praticamente una sega con la cappella in bocca.
Con le mani, Gianni mi alza la testa verso di lui, vuole che lo guardo negli occhi mentre lo sbocchino e io faccio come vuole.
"Oooohhh sei bravissima!"
Dentro di me penso: in che situazione di merda mi sono cacciata!! Dai lo faccio venire subito e spero che stia zitto, cogliona ti sta bene!! Succhiare il cazzo a un tuo collaboratore neanche carino è la punizione che meriti.
Mi sbottona la camicia, le mie tette sono fuori per farsi palpare da lui che le strizza anche troppo forte. Lo lascio fare e mi dice "Cazzo che tette che hai!"
Intanto ci do come una ossessa ma lui non viene ancora... ho il fiatone e lui è ancora duro come un sasso. Continuo a segarlo velocemente tenendolo in bocca, ma niente da fare. Neanche con le mie belle tette in mano.
Si scosta da me e con le mani mi allarga le gambe. Non voglio che mi scopi! Chiudo gli occhi e penso "Non scoparmi ti prego, no questo no" per fortuna si abbassa e affossa la testa in mezzo alle mie gambe per leccarmi la figa ancora fradicia da prima, non certo per il pompino a un cazzo non non desiderato.
Non lo avrei mai immaginato ma è stato bravissimo in quanto mi ha fatto venire prestissimo, forse avvantaggiato dalla voglia che avevo... ho avuto un orgasmo che mi ha fatto tremare un po' troppo anche se non volevo farglielo notare, tanto che lui si è alzato e ha riportato il suo legnoso cazzo scappellato davanti alla mia faccia "Ti è piaciuto. Fammi venire tu adesso"
E niente... se ne è accorto. Ricomincio guardandolo negli occhi con la sua cappella in bocca. Lo sego più velocemente che posso, ogni tanto lo incito "Dai vieni" sperando che venga presto, ma non viene. Faccio una breve pausa perché ho il braccio davvero stanco, uso il sinistro "Gianni. ma quanto duri?! Dai vieni!"
Giovanni mi fa sottovoce "Eh lo so... duro tanto, ma continua che sto per venire, sei divina."
Indolenzito anche il sinistro cambio di nuovo. È incredibile! prendo fiato senza fermare la sega "Non lo dici a nessuno vero?" e lui fa sì con la testa, quindi lo riprendo in bocca fissandolo negli occhi e cambiando ancora braccio. Finalmente Giovanni rantola, dai che ci siamo! penso io. Rantola ancora "oooooohhhh ahhhhhh ohhhhh ahhhhh" Lo tolgo dalla bocca che lascio aperta, lingua fuori poi mi ridico di non fare la professionista, allora chiudo bocca e occhi ma ancora non viene fino a che grida rapidamente "IN BOCCA IN BOCCA IN BOCCA IN BOCCA" prima di prendermi la testa a due mani e ficcarmelo in gola. Cerco di spingermi indietro facendo leva sulle sue cosce ma il suo cazzo mi erutta in bocca con una potenza impressionante, in pochi secondi avrà scaricato un litro di sborra giù per la mia gola costringendomi ad ingoiarla quasi tutta!!! È acidissima con un sapore troppo pungente che mi ha fa venire un conato di vomito mentre ancora lui svuota le sue palle. Tossisco, la sua sborra mi esce copiosa dai lati della bocca, continua a tenermi quasi schiacciata al suo pube, ingoio ancora e ancora un conato con colpo di tosse che mi sputare parte del suo sperma. Lo colpisco con dei pugni sulle cosce senza risultato, continuo a sentire il suo sperma che sgorga dalla sua cappella e fuori dalla mia bocca, la sento cadere sulle mie cosce e colare abbondante giù per il collo.
A forza ne ho mandati giù altri sorsi prima che allentasse la presa comunque lasciando la cappella dentro la mia bocca schifata con tanto di smorfia.
Oddio non finiva più, è stata una delle sborrate più copiose che abbia mai ingerito, peccato per il sapore troppo forte e per il momento poco opportuno.
Dopo un paio di colpi avanti e indietro usando la mia bocca come figa (ammetto di aver roteato la lingua sulla sua cappella), Giovanni mi lascia la testa e subito io gli dò uno schiaffone sulla coscia "STRONZO!" lui ride al mio "VAFFANCULO!" gli dò un pugno nello stomaco, ma lui ridendo mi fa "Dai ma smettilaaa!" Ride "Avrai preso tanti di quei cazzi... che differenza fa uno in più?"
Ho il suo sperma su tutta la camicia, gli dò un altro schiaffo sulle cosce indicandoglielo "GUARDA!" e poi aggiungo "Cosa centra? Quelli sono cazzi miei!"
Ride ancora "Hahaha sì sì proprio cazzi tuoi. Dei bei cazzoni!!"
Ho sorriso, ammetto, con le labbra contornate di sperma mi ha fatto sorridere "Però hai promesso!" e rinforzo la mia supplica con gli occhioni dolci, ma quasi a minacciarlo con il dito indice puntato verso il cielo.
"Quando?" Lo fisso malissimo e lui sorride "Però... aspetta" prende il mio telefono.
"Che fai!" scatto in avanti.
"Tranquilla. Ti lascio il ricordo da mettere insieme alle altre" FLASH! e così mi ha fatto diverse foto col mio cellulare: bocca colante, mezza nuda in ufficio con la camicetta visivamente macchiata, tette di fuori e petto glassato.
Scatta foto e armeggia col mio telefono e infine lo appoggia sulla scrivania.
Ho provato sollievo, è finita! Mi rendo conto di essere tornata tranquilla.
Siccome non posso fare a meno di notarlo, gli dico "Ma ce l'hai ancora duro?"
Giovanni mi spiega "Sì io... sono così, ci metto un po' e poi potrei andare avanti" terminata la frase si riassetta e io mi pulisco la faccia con dei fazzolettini.
Mentre mi rimetto i jeans gli parlo seriamente "Gianni, hai promesso. Mi fido di te. Ti prego"
Giovanni "Io non ho promesso un bel niente!"
Aspiro spalancando la bocca "HIIIHHHH COSAAAA!?!?"
Lui è tranquillo "Hai detto tutto tu!"
Gli do uno schiaffo, molto forte "Bastardo"
Lui non ne risente nemmeno. Con arroganza e tranquillità mi dice "Puoi darmi tutti gli schiaffi che vuoi, intanto io ho sborrato in bocca al mio capo sfrafiga che mi ha fatto un pompino. Ah aspetta: capo strafiga porcona" col tono ha rimarcato l'ultima parola.
Che faccio? Ho perso.
Crollo letteralmente in ginocchio "Ti prego. Farò quello che vuoi. Basta che prometti"
Mi fissa qualche secondo prima di parlare "Ok allora prometto. Non lo dico a nessuno! Però il mio capo che mi fa un bocchino... hahahaha"
Mi rialzo in piedi, sono scura in volto, lo richiamo "Gianni ti ho detto che faccio quello che vuoi! Ti ho appena.fatto un pompino! Sono seria ti prego davvero, NO" e scuoto la testa a rafforzare quel no.
Lui si dirige alla porta, la apre e mi fa "Anche io capo! - sorride - Ora vado, ciao"
La porta si richiude dietro di lui.
Mi lascio andare sullo schienale poi metto la testa tra le braccia sulla scrivania.
Che cazzo ho combinato?
Mille pensieri.
Avrei potuto dire di no.
Avrei potuto fare l'autoritaria e blaterare qualcosa sulla mia vita privata.
Avrei potuto fare tante cose, ma non fargli un pompino.
Perché lo ho fatto? Ero spaventata forse. Un cazzo in più non cambia, ma lui è un mio collaboratore!

Mi sto preparando per uscire, come al solito per ultima.
Zzzzz zzzzz zzzzzz
Prendo il telefono, è Gianni su whatsapp: "Comunque sei bravissima a fare i bocchini. Complimenti si vede che hai molta esperienza. Beati quelli che ti scopano"
Gli rispondo "Gianni ti prego, non mettermi nei casini. Non parlarne con nessuno o sono sputtanata"
Lui "Tranquilla capo, le tengo per me ;) "
a raffica mi arrivano le foto che ha fatto prima.
Mi si è fermato il cuore.
Troppo compromettenti.
Oddio ne arrivano ancora, sono quelle di Marco e Davide!!
Sono finita.
Le lacrime che ho trattenuto prima arrivano in questo momento.
Ho capito: lo stronzo se le inoltrava mentre sfogliava, faceva le foto e se le mandava in diretta via mail al suo numero. Che stupida che sono stata.
Gli scrivo: "Bastardo"
Lui "Hai la mia parola, giuro che non le farò vedere a nessuno. Le tengo come assicurazione sul lavoro dato che il contratto mi scade tra un mese"
Io "capito"
Lui "Sapevo che avresti capito. E poi capo la prossima volta che mi fai fare straordinario sai come pagarmi :) "
Non gli ho risposto.

Mentre vado a casa chiamo Marco per raccontargli. invece di darmi supporto e conforto mi ha detto che sono stata bravissima!
cioè?!
È stato di conforto "Che ti frega? un cazzo un più, uno in meno. Adesso ti arrangi, hai fatto tu il casino, lo risolvi tu"
Continuo a ripensare a quello che ho combinato anche mentre guido tanto che per poco non tiro dritto a una rotonda senza guardare...
Non mi perdonerò mai quello che ho fatto. Come ho potuto essere così stupida?
Tanto non lo farà mai o si becca la denuncia anche se mi sputtana...


Giovanni è ancora oggi un dipendente del mio reparto, ma con un nuovo contratto. Lavora molto e bene; ad oggi non mi ha ancora obbligato a prestazioni sessuali e non so nemmeno se lo farà.
Mi sono cacciata proprio in un bel pasticcio.
scritto il
2017-10-31
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