Via Ripetta

di
genere
sentimentali

Mi manca Roma.
Mi manca ogni giorno. Mi manca il sottofondo romanesco nelle orecchie, i sanpietrini umidi sotto i miei passi, il verde brillante degli alberi...
Mi manchi tu, la tua mano nella mia in ogni vicolo, i nostri occhi sconosciuti e sorpresi a ogni sguardo. Mi manco io, più coraggiosa ed entusiasta ogni nuovo giorno.

Ho sognato tante volte di tornarci ma che senso avrebbe senza di te, di noi, di me... chissà se esiste ancora quell'appartamento in via Ripetta in cui ci nascondevamo.
La potenza degli amori impossibili, bruciare d'amore per un uomo che non avrai mai, che non avrà te, che in realtà non puoi volere... la schiavitù della passione: inversamente proporzionale alla conoscenza dell'altro.Non avevamo fame, sete, sonno...chiusi in quattro mura avevamo tutto il mondo dentro. Tutta Roma intorno...

Un caffè bollente nelle mie mani mi faceva compagnia mentre ammiravo il panorama, il dolce fiume,anche il traffico sì, ma il cielo... un colore azzurro oro, diverso da quello di casa mia: meno azzurro...più oro. La tazzina era ormai vuota ma avevo ancora il naso immerso per sentirne ancora l'ultimo aroma e l'alone di calore impresso nella ceramica. Arrivasti alle mie spalle e con un tocco fui libera della mia compagnia e della vestaglia che avevo indosso: unico telo tra la mia nudità e te. Nuda dietro la vetrata ero nascosta da una leggera pudica condensa.
Il contatto col gelido vetro fece irrigidire i miei capezzoli ed il calore del caffè ormai consumato era solo un ricordo. In un attimo Mi legasti i miei lunghi capelli in una treccia ed una fiamma di gelosia mi attraversò nel pensare a chi ti avesse insegnato quella pratica femminile... Le tue mani erano seta mentra mi sfioravi la schiena e poi le tonde natiche. Di spalle a te, mi inchiodasti a gambe aperte. Lo sfregarsi ruvido della pella mi bruciava il petto, ed un bacio disordinato di lingue aggrovogliate accompagnava l'incontro passionale delle nostre membra. Un bacio che continuò oltre quel momento che via via perdeva la sua carica erotica per alimentarsi con le lacrime.
Potessi esprimere un desiderio tornerei in quella stanza per riprendermi questo bacio e non farlo terminare più.. Fu l'ultimo.
scritto il
2017-12-01
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