Il medico

di
genere
gay

E' da qualche giorno, che non sono in forma, qualche tremito, un poco di febbre, ma il lavoro non permette di fermarsi, e poi oggi proprio non posso ammalarmi, mi aspetta il mio uomo, mi devo preparare e alle 14 mi aspetta a casa sua, quindi, a mezzo giorno, vado a casa, mia moglie mi prepara qualcosa al volo, e poi doccia, mi vesto, e vado di corsa, lei mi ha preparato sul letto, reggicalze calze, slip reggiseno, camicetta e gonna, e un paio di sandali tacco 10.
E' sempre solerte ad aiutarmi, per i miei incontri, ne gode, prima, e poi quando le racconto, cosa mi fa Giorgio, il mio uomo, suo ex amante, comunque, mi stò accingendo a prepararmi, quando suona il telefonino, risponde lei, e poco dopo mi raggiunge in camera, cara la mia troia, il tuo uomo, mi ha detto ri riferirti, che i piani sono cambiati, e che una volta pronta devi recarti a questo indirizzo, lo sbircio, cazzo dico, non troverò mai posto li vicino, come faccio? a parcheggiare, e non posso mica andare per Milano en femme di giorno, accidenti, ma è pazzo?, le aggiunge, a mezzo chilometro mi ha detto che c'è un parcheggio, ti ha già prenotato il posto, ora preparati, lo sai che non ammette ritardi.
Cavolo, imbronciata mi preparo, curo molto il trucco, e poi infilo la mia parrucca con i riccioloni bionda, la sistemo per bene, e poi infilo il mio cappotto lungo, con allacciato, il solo bottone superiore, come vuole Giorgio, così, lo spacco della gonna si accompagna a quello del cappotto, e ad ogni passo, si vede benissimo la calza e il gancio del reggicalze, non vi dico poi a salire o scendere dall'auto, uno spettacolino porno, si vedono le mutandine, e il mio cosino,
Comunque lui comanda e io devo ubbidire, scendo in garage, salgo in auto, e mi avvio, una mezz'ora e trovo il garage, entro, e ad attendermi c'è un ragazzo, giovanissimo, poco più di venti anni, l'età dei miei figli.
Appena mi vede, si avvicina, e mi dice, lei è la signora Paola? rispondo di si, e lui mi dice, parcheggi lì in fondo, e io parcheggio, stò per scendere, quando il ragazzo mi porge un sacchettino, il signor Giorgio, mi ha detto di consegnarlo a lei, e di assistere mentre lo indossa, farle una foto e inviarla subito a lui, rimago basita, ma che cosa vuole ora questo porco, apro il sacchetto, e dentro trovo una gabbietta per peni, molto piccolo, non che io habbia un cazzo pazzesco, ma farlo entrare li era dura, e poi in un garage, davanti a uno sconosciuto, ma so che non ho altre possibilità, rifiutare vuol dire essere punita, e poi io lo amo non posso restare senza di lui, e lui lo sa, e se ne approfitta.
Come una vera signora, scendo, mostrando la mercanzia al ragazzino, che in un secondo aveva il cazzo a mille, slaccio la gonna, sfilo gli slip, e comincio ad armeggiare per infilare il mio cosino dentro alla gabbietta, con un po' di fatica ci riesco, ma poi devo chiedere al ragazzo di infilare il lucchetto, da sola non ci riesco, e lui prontamente mi aiuta, chiude il lucchetto, e poi mi ammira, e le chiavi chiedo, domanda scema, le avrà lui, ma dice il ragazzo, mi ha detto di spedire una busta, e dentro sentivo tintinnare, accidenti sono fritta dico, afferro la gonna, e il ragazzo mi sembra un cane bastonato, lo guardo, egli dico, forza, segati veloce che ho poco tempo, in un attimo il suo cazzo era li bello duro, mi sono inginocchiata, e l'ho preso in bocca, pochi colpi e il giovane mi riempie la bocca di caldo sperma, che il bevo, e con dovizia ripulisco, e poi una volta pronta mi avvio.
Cammino per poco più di cinquecento metri, sui miei sandali tacco 10, alcuni si voltano a guardarmi, eccitati forse dallo spacco, e poi arrivo a destinazione, e suono il campanello indicatomi, era uno studio medico, salgo, e busso, ad accogliermi trovo la classica segretaria, ma questa era stupenda, minigonna, da dove si vedevano bene le calze e il reggicalze, camicetta stretta, con in vista due tette da favola e capezzoli durissimi, scarpe tacco 12, mi invita ad entrare, e poi mi accompagna nello studio.
Una volta dentro, vedo la dottoressa, una bella donna sui cinquanta, anch'essa in minigonna calze reggicalze in vista camice bianco, e camicetta senza reggiseno, e tacco 10, e lui il mio porco, mi avvicino, lo abbraccio e lo bacio, ma sei pazzo gli dico?, mi vuoi morta d'infarto?, e ora perché siamo qui?.
Vedi mi dice lui, ho sentito dalla tua voce, che non stai molto bene, quindi ho chiesto a questa mia amica, di visitarti, ma sei pazzo gli sussurro, sono un maschio, se ne accorgerà, e ci butterà fuori, tranquilla, mi dice, poi capirai, e ormai convinta, tolgo il cappotto, e mi siedo, sulla sedia, davanti al medico, e lui al mio fianco.
Lei inizia con le solite domande, e poi entra nel particolare, e mi chiede del mestruo, se è regolare, se ho avuto figli e quanti, le solite domande che si fanno a una donna, peccato che io non lo sono, e imbarazzata, lo dico, lei mi guarda e mi dice, ma allora sei un frocetto, una femminuccia che lo prende nel culo, non ci credevo quando Giorgio ti ha descritta, bene, allora seguimi, e andiamo nella stanza accanto, dove vedo, una serie di lettini, da quello ginecologico, a quello con cavigliere e polsiere, uno studio, molto bello, ben arredato, quasi una camera a dire il vero, mi si avvicina, e comincia a slacciarmi la camicetta, sento le sue dita che mi toccano la pelle, mi eccita, e ad un tratto sento la gabbia, mi costringe a tenerlo piccolo, ma lui non vuole, mi toglie la camicetta, e poco dopo la gonna cade, e rimango in intimo, lei si allontana, e mi dice, sei bella, ma vedrai che ti miglioreremo, ad un tratto entra la segretaria, mi si avvicina, mi sfila il reggiseno, e gli slip, e mi aiuta a stendermi sul lettino ginecologico, alza le mie gambe e le allarga per bene, poi il medico, le dice, Anna prova la temperatuta della signora, deve avere qualche linea di febbre, brovale la vaginale per favore, non capisco, ad un tratto, la ragazza si toglie la camicetta e sfila la gonna, e in pochi attimi, vedo crescere negli slip di Anna un cazzo lungo e duro, 25 centimetri, prende il gel delle ecografie, lo spalma sul suo cazzone, e poi si posiziona tra le mie coscie, avvicina la cappella e la introduce delicatamente nella mia fighetta, godo, da subito, è stupendo, e poi ero già eccitata dalla scena dal garage in poi, entra tutta e comincia a pomparmi, è stupendo, lei è stupenda, la crdevo una donna, mi bacia e mi ringrazia, e io mi godo l'inculata favolsa, poi ad un tratto, vedo il medico togliersi il camice, e mentre si avvicina toglie la camicia, si appoggia al lettino al mio fianco, Giorgio, la segue, le toglie la gonnellina, e visto che non porta slip, le allarga le gambe, e vedo spuntare un cazzo anch'esso favoloso, o caspita dico è un maschietto anche lei, lei mi sorride, e mi dice, no tesoro sono una signora particolare, e poi vedo Giorgio, che nel frattempo si era spogliato, afferrarla per i fianchi e sbatterle dentro il suo cazzo, e montarla selvaggiamente, era pazzesco, non ci credevo, pochi attimi, e come d'incanto il mio cazzo erutta flotti di sborra, e sento Anna imitarmi dentro di mè, era venuta, e poco dopo lo stesso il medico e Giorgio.
Dopo un giusto momento di relax, chiedo spiegazioni, e allora il medico, mi si avvicina, mi prende la mano, mi fa palpare i suoi seni, le sue chiappe sode, e poi il suo cazzo durissimo, vedi Paola, io volevo diventare donna, sono diventata medico, ero un maschio, gay , ma maschio, e poi ho iniziato le cure ormonali, il seno ecc, e al momento della castrazione, mi sono chiesta se era quello che volevo, e ho capito che avrei perso il modo di godere, di spruzzare il mio seme, e allora ho preso la decisione, tenermelo, e credimi, chi se lo è tagliato, in pochi godono, poi ho conosciuto Anna un giovane gay, e con lei ho affinato la mia tecnica, ora sono in molte a vivere la loro sessualità come donne, e come maschi.
Ora mi chiedo, continua la dottoressa, se anche tu sei intenzionata a fare lo stesso passo per Giorgio, e per tè, la tua vita cambierà, lo sai vero? mi alzo, vado allo specchio, mi ammiro, poi mi giro e dico, però un paio di tette mi piacerebbero, Giorgio mi abbraccia e mi dice, ti amo, e non preoccuparti, tua moglie è d'accordo, ti immagini quando la scoperai e le tue tette balleranno sulle sue? scemo e divento rossa, poi guardo il medico e le dico, a quando dottoressa?, e lei seduta, allarga le gambe, e dice, settimana prossima inizi la cura ormonale, tra sei mesi l'operazione, ora inginocchiati, e inizia a prendere i miei ormoini, eseguo e la faccio sborrare nella mia bocca e bevo tutto, grazie dottoressa, ora si che sono una donna.
di
scritto il
2017-12-23
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