Il lanciatore di coltelli

di
genere
sentimentali

Non mi ama più... non mi ama più... non mi ama più... non mi ama più...-

Si ripete le parole all'infinito e ogni volta sembrano più crudeli, sente il dolore diventare lancinante, insopportabile, che può essere ora la sua vita? Non sembra più vita o non più degna di essere vissuta...

Il Lanciatore di coltelli è un virtuoso.
E' unico.
E' nato sotto il segno del Bateleur, del Magician, del Giocoliere, sotto Kèther, sotto la Corona dell'Albero di Sèphiroth... l'inizio di tutte le cose, sotto il Punto, sua è Aleph, la prima lettera dell'alfabeto ebraico, è protetto da Toth, dio della conoscenza.

Il Lanciatore di coltelli è egoista. Egocentrico.
La sua passione per i coltelli inizia da bambino ed il seguito è un percorso obbligato, scritto già nel suo destino.
Il lanciatore di coltelli è bello.
Quando è in scena, il costume che indossa evidenzia il suo fisico, le sue gambe snelle e muscolose, il bacino stretto, le spalle, il torace, il sedere raccolto, davanti nessuna donna può dubitare che sia un maschio, no davvero!
Ha una fluente chioma nera che cade su una camicia bianca a sbuffo aperta sul petto glabro, si intuiscono i muscoli pettorali, lisci, scattanti.

Il Lanciatore di coltelli ha una partner, è necessaria per il suo spettacolo.
Non può essere nient'altro che una donna che lo ama, che sia pazzamente innamorata.
Tanto innamorata da rischiare ogni sera la sua vita.
Una partner che, nel suo rischiare, elettrizzi e rapisca l'attenzione degli spettatori, nulla come il pericolo altrui affascina e la gente gode della palpabile tensione che provoca l'esibizione, magari attende la possibilità di un errore fatale per poi vivere, con un sospiro di sollievo, la fine dello spettacolo.
Solo una donna follemente innamorata può sopportare immobile le lunghe ore del suo allenamento, stressanti, sfiancanti.
Una donna innamorata che sia anche una amante appassionata.
L'amante che deve dare sollievo dopo, quando la tensione dell'esibizione si scarica come una molla compressa.

Ambra è la partner.

Ambra è nata sotto il segno dell'Amoreux, The Lovers, dell'Innamorato, sotto Tiphireth, il segno della bellezza morale, della fedeltà, del Lamen, della Croce Rosata, è cresciuta lungo la Via del Maestri Iniziatici.

Ambra esita. Ambra è insicura. Ambra ama.
E' la compagna del Lanciatore di coltelli da tempo, condivide la sua vita di eterno vagabondo.
Con lui calca il palcoscenico dei teatri del mondo.
E' bella, certo che lo è! Deve esserlo, il suo costume di scena evidenzia il seno prorompente che lo stretto corpetto spinge in su, poi la vita stretta, il bel sedere e le splendide gambe completamente scoperte rivestite solo da un collant trasparente, il viso e i lunghi capelli biondi.
Il suo compito in scena è muoversi leggiadramente, sorridere, poi appoggiarsi alle tavole di legno tenero dipinte dove il Lanciatore segnerà con gesso nero la sua sagoma e restare immobile, immobile mentre lui lancia i suoi coltelli.
Porta i segni degli errori del Lanciatore di coltelli, ferite ora diventate cicatrici leggere lungo le braccia, una lungo il fianco, un'altra ancora su una coscia.
Ha diviso le notti del Lanciatore di coltelli, appassionata e tenera amante, amante e madre, amante e sorella, amante e amica, si è piegata al desiderio a volte violento e sbrigativo, ha vissuto il suo piacere, lo ha fatto suo, lo ha condiviso...

E' santa e puttana.
Ora ha una ferita nuova, aperta...

Diana è la predatrice.

Diana è nata sotto il segno dello Chariot, del Carro, sotto Netsah, sotto Merkabahil segno del trionfo, della vittoria, della Stella a sette punte, del carro di Davide o Orsa Maggiore, dello Menoràh il candelabro a sette braccia, della padronanza assoluta di se e degli altri, sotto il segno della cattiva condotta morale.
E' decisa.
E' determinata.
E' priva di scrupoli.
E' disposta a superare ostacoli di ogni genere per ottenere quello che vuole.

Bruna, molto appariscente nella sua bellezza, prepotente nella sua complessa personalità, dirompente la sua sessualità.

Diana e il Lanciatore di coltelli.
Tutto ha un inizio.
Diana vuole il Lanciatore di coltelli, lo brama, vuole vincere la sfida che fa con se stessa, vuole l'uomo e vuole la sua anima, vuole l'uomo e lo vuole piegare alla sua volontà.
E fa che accada.
Il loro congiungimento è violento, non è amore, non ancora, forse era destinato a diventarlo, al momento è passione allo stato puro, il desiderio diventato necessità fisica, diventato bisogno impellente. Con quanta foga il Lanciatore di coltelli affonda il suo sesso in quello di lei! Con quanta violenza percuote quel ventre accogliente con il suo provocando orgasmi squassanti e ripetuti. Le bocche che si divorano a vicenda, loro persi in una dimensione sconosciuta. Il desiderio che anziché placarsi aumenta a dismisura, diventa bramosia. Una fame senza soddisfazione, una sete senza rimedio.
Tutto lui vuole e tutto lei gli concede!
Lui la prende con violenza, ripetutamente, senza sosta, bocca, vagina, ano, seno... e lei risponde, collabora, chiede...

Ora il Lanciatore di coltelli e Diana vivono nell'appartamento lussuoso di lei, lui è affascinato, è preso, pensa di esserne innamorato, vive con il suo tempo il tempo di lei...

I suoi spettacoli continuano, lui e Ambra.

Ambra?
Come vive Ambra?
Il suo uomo, l'uomo che ama e che pensava la riamasse, l'uomo che pensava fosse suo, l'uomo che ora la guarda con il rimorso negli occhi, l'uomo che non incrocia più il suo sguardo, l'uomo costretto dalla vita a percorrere una strada obbligata.

E' disperata Ambra, è sola, è abbandonata, non vede futuro.

Tutto ha una fine.

E' l'ultimo spettacolo per il Lanciatore di coltelli e per Ambra.
Inizia come sempre.
Ambra che si muove, Ambra che si dispone con la schiena contro le tavole, Ambra che allarga e alza le braccia.
Il Lanciatore di coltelli che inizia i lanci, quelli più facili, i meno impegnativi, quelli meno pericolosi.
Poi... mentre il coltello volteggia nell'aria... indirizzato nella sua traiettoria a sfiorare il busto alla sinistra di Ambra... Ambra si sposta e lo riceve dritto nel cuore...

E tutto finisce.

Questa è la storia del Lanciatore di coltelli.


"Sono forte contro tutto, fuorché contro la morte di coloro che amo! Chi muore vince. Chi vede morire perde!"

Athos... - Il Visconte di Bragelonne - Alexandre Dumas.
di
scritto il
2018-01-24
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