Mio figlio -13 - L'inizio con mia sorella
di
Una madre
genere
incesti
La figura diafana di mia sorella si era materializzata nel buio del corridoio proprio nel momento in cui,anche volendo,non avrei potuto fermare l'impetuoso corso degli eventi.
Mia madre si contorceva sotto le sferzate della mia verga dentro di lei.
Si scuoteva facendo ballare le tette e spingendo il bacino verso di me facilitava l'affondo e gridava il suo piacere sino a che,bloccandomi con tutti i nervi tesi e le labbra serrate in un rantolo strozzato,non avevo cominciato a rilasciare nella sua pancia il mio denso e caldo piacere.
Avevo cominciato a sborrare proprio nel momento in cui,come un fantasma,mi era apparsa lei.
Mia madre che non si era accorta della sua presenza,aveva continuato a gemere senza controllo incitandomi a riempirla e farla godere di più.
Io ero bloccato dentro di lei mentre il mio cazzo fuori controllo,continuava a spruzzare i suoi fiotti di sperma direttamente sulla sua cervice uterina.
Quando tutto si era placato,mi ero sfilato e mi ero seduto sfinito accanto a lei che ansimando e con gli occhi chiusi,con la mano accarezzava il mio membro bagnato.
Quando aveva riaperto gli occhi mia sorella era li davanti a lei,immobile e silenziosa.
-Amore....vai in bagno a lavarti.-
Mi aveva mormorato in un orecchio in modo che la figlia non sentisse.
Rimaste sole,mia madre,incurante del fatto che dal suo sesso colasse il mio sperma a bagnare il cuscino,con fare materno l'aveva abbracciata e stringendola a se,l'accarezzava affettuosamente.
-Laura....spero che tu mi potrai perdonare per questo fatto ma sai......così come tu stessa sei innamorata di tuo fratello,lo sono anch'io.
Dio sa da quanto tempo sognavo di potermi donare a lui.-
-Mamma...io ti ho già perdonata perché mi rendo conto che essendo tu la mamma,in qualche modo sentivi di avere anche tu dei diritti nei confronti di un figlio meraviglioso che tu stessa hai generato.-
Le aveva risposto mia sorella lasciandola sgomenta per tanta sincera ammissione.
-Dimmi Laura.....ma davvero sei ancora vergine?
E col tuo ragazzo come fai?-
-Te l'ho detto mamma....mi sono conservata per mio fratello anche se lui non se ne è mai accorto.
Col mio ragazzo è tutto molto chiaro.....lui ci prova ma sa che ci sono dei limiti invalicabili.
Ci baciamo...ci tocchiamo...ci lecchiamo...io glielo succhio e lo faccio godere con la bocca....-
-Ti fai godere in bocca?-
-Qualche volta è capitato quando era molto eccitato....-
-E.....l'hai ingoiato?-
-No mai....mi fa schifo e l'ho sempre sputato.-
-Amore di mamma.....lo sai che tuo fratello è abituato male e non gli piace che il suo seme venga sputato....-
-Non so come farò mamma.....l'unica certezza che ho è che voglio regalare a lui la mia verginità e poi....da lui credo di poter sopportare ogni cosa!-
-Ascolta Laura...io credo che dopo le parole che ha sentito,tuo fratello ha il tuo stesso desiderio.
Se vuoi,adesso vi lascio soli e vado a preparare la cena e stanotte lascio la mia camera matrimoniale tutta per voi per consumare la vostra prima notte di passione.-
-Grazie mamma!!!!-
Aveva gridato mia sorella abbracciandola e baciandola sulle labbra.
Quando sono tornato in soggiorno dal bagno,mia sorella mi aspettava rannicchiata sul divano con indosso la vestaglia di seta bianca che le aveva lasciato mia madre.
Li per li non l'avevo riconosciuta sino a che,con la voce tremolante mi aveva detto:
-Sono io...sono qui che ti aspetto.-
Quella voce e quelle poche parole pronunciate in modo quasi sommesso,mi avevano fatto lo stesso effetto della prima volta con mia madre;Il cuore aveva risposto con un battito violento mentre tutto il mio corpo aveva preso a tremare come se avessi brividi di freddo.
Mi ero seduto accanto a lei che con una specie di guizzo,si era attaccata a me cercando con la bocca le mie labbra.
Anche lei era tremante!
Che bacio!Che dolcezza!Che languore e che sensazioni!
Mentre eravamo uniti in una danza aggrovigliata di labbra e di lingue,la sua mano era subito corsa a tastare il mio pacco sotto l'accappatoio poi,con l'agilità di un felino,mi era scivolata sulle gambe finendo con la testa sul mio inguine.
Davvero come fosse un felino,aveva cominciato a leccarmi i testicoli per risalire poi con fare nervoso lungo l'asta sino ad imboccare la cappella.
Ero sbalordito da tanta perizia e,nonostante il piacere nel quale mi stava trascinando,non avevo potuto fare a meno di chiederle:
-Ma Laura.....avevi detto di essere vergine e invece.....-
-Invece cosa fratellone?
Ho detto di essere vergine ed infatti la mia cosina aspettava te ma nel frattempo mi sono esercitata con le mani e con la bocca non penserai mica che volessi fare l'amore con te da perfetta stupida incapace?-
Mi aveva risposto stizzita continuando a smanettare sul mio cazzo con le dita.
-No...no...ho capito...ma l'importante adesso è che tu stia attenta altrimenti mi fai venire subito.-
-Fratellone...io sto attenta ma vorrei che tu mi dessi un antipasto con la lingua come ti ho visto fare con la mamma.-
La fichetta stretta,profumata e depilata di mia sorella era davvero stupenda.
Ben rasata con solo un filino di peli scuri come quelli della mamma che le disegnavano il monte di venere partendo dalla clitoride non ancora completamente sbocciata.
L'ho leccata come fosse una primizia.
Un frutto estivo fresco e profumato.
Nonostante le arie di femmina esperta che si era data,era davvero da coltivare al punto che,dopo pochi passaggi di lingua sulle strette valve esterne,era bastato dischiuderle le piccole labbra per infilarvi la lingua perché esplodesse in un orgasmo senza freni.
Mentre godeva,era giunta mia madre per avvisarci che la cena era pronta ed al culmine del piacere,le aveva serrato il viso tra le mani e baciandole la fronte le aveva detto:
-Godi...bambina di mamma...godi che questo è solo l'inizio con tuo fratello.-
Durante la cena,la felicità si poteva cogliere nell'aria,nei nostri sguardi,nelle nostre parole e negli smaniosi singulti di mia sorella che non vedeva l'ora che ci appartassimo nella nostra alcova.
segue
Mia madre si contorceva sotto le sferzate della mia verga dentro di lei.
Si scuoteva facendo ballare le tette e spingendo il bacino verso di me facilitava l'affondo e gridava il suo piacere sino a che,bloccandomi con tutti i nervi tesi e le labbra serrate in un rantolo strozzato,non avevo cominciato a rilasciare nella sua pancia il mio denso e caldo piacere.
Avevo cominciato a sborrare proprio nel momento in cui,come un fantasma,mi era apparsa lei.
Mia madre che non si era accorta della sua presenza,aveva continuato a gemere senza controllo incitandomi a riempirla e farla godere di più.
Io ero bloccato dentro di lei mentre il mio cazzo fuori controllo,continuava a spruzzare i suoi fiotti di sperma direttamente sulla sua cervice uterina.
Quando tutto si era placato,mi ero sfilato e mi ero seduto sfinito accanto a lei che ansimando e con gli occhi chiusi,con la mano accarezzava il mio membro bagnato.
Quando aveva riaperto gli occhi mia sorella era li davanti a lei,immobile e silenziosa.
-Amore....vai in bagno a lavarti.-
Mi aveva mormorato in un orecchio in modo che la figlia non sentisse.
Rimaste sole,mia madre,incurante del fatto che dal suo sesso colasse il mio sperma a bagnare il cuscino,con fare materno l'aveva abbracciata e stringendola a se,l'accarezzava affettuosamente.
-Laura....spero che tu mi potrai perdonare per questo fatto ma sai......così come tu stessa sei innamorata di tuo fratello,lo sono anch'io.
Dio sa da quanto tempo sognavo di potermi donare a lui.-
-Mamma...io ti ho già perdonata perché mi rendo conto che essendo tu la mamma,in qualche modo sentivi di avere anche tu dei diritti nei confronti di un figlio meraviglioso che tu stessa hai generato.-
Le aveva risposto mia sorella lasciandola sgomenta per tanta sincera ammissione.
-Dimmi Laura.....ma davvero sei ancora vergine?
E col tuo ragazzo come fai?-
-Te l'ho detto mamma....mi sono conservata per mio fratello anche se lui non se ne è mai accorto.
Col mio ragazzo è tutto molto chiaro.....lui ci prova ma sa che ci sono dei limiti invalicabili.
Ci baciamo...ci tocchiamo...ci lecchiamo...io glielo succhio e lo faccio godere con la bocca....-
-Ti fai godere in bocca?-
-Qualche volta è capitato quando era molto eccitato....-
-E.....l'hai ingoiato?-
-No mai....mi fa schifo e l'ho sempre sputato.-
-Amore di mamma.....lo sai che tuo fratello è abituato male e non gli piace che il suo seme venga sputato....-
-Non so come farò mamma.....l'unica certezza che ho è che voglio regalare a lui la mia verginità e poi....da lui credo di poter sopportare ogni cosa!-
-Ascolta Laura...io credo che dopo le parole che ha sentito,tuo fratello ha il tuo stesso desiderio.
Se vuoi,adesso vi lascio soli e vado a preparare la cena e stanotte lascio la mia camera matrimoniale tutta per voi per consumare la vostra prima notte di passione.-
-Grazie mamma!!!!-
Aveva gridato mia sorella abbracciandola e baciandola sulle labbra.
Quando sono tornato in soggiorno dal bagno,mia sorella mi aspettava rannicchiata sul divano con indosso la vestaglia di seta bianca che le aveva lasciato mia madre.
Li per li non l'avevo riconosciuta sino a che,con la voce tremolante mi aveva detto:
-Sono io...sono qui che ti aspetto.-
Quella voce e quelle poche parole pronunciate in modo quasi sommesso,mi avevano fatto lo stesso effetto della prima volta con mia madre;Il cuore aveva risposto con un battito violento mentre tutto il mio corpo aveva preso a tremare come se avessi brividi di freddo.
Mi ero seduto accanto a lei che con una specie di guizzo,si era attaccata a me cercando con la bocca le mie labbra.
Anche lei era tremante!
Che bacio!Che dolcezza!Che languore e che sensazioni!
Mentre eravamo uniti in una danza aggrovigliata di labbra e di lingue,la sua mano era subito corsa a tastare il mio pacco sotto l'accappatoio poi,con l'agilità di un felino,mi era scivolata sulle gambe finendo con la testa sul mio inguine.
Davvero come fosse un felino,aveva cominciato a leccarmi i testicoli per risalire poi con fare nervoso lungo l'asta sino ad imboccare la cappella.
Ero sbalordito da tanta perizia e,nonostante il piacere nel quale mi stava trascinando,non avevo potuto fare a meno di chiederle:
-Ma Laura.....avevi detto di essere vergine e invece.....-
-Invece cosa fratellone?
Ho detto di essere vergine ed infatti la mia cosina aspettava te ma nel frattempo mi sono esercitata con le mani e con la bocca non penserai mica che volessi fare l'amore con te da perfetta stupida incapace?-
Mi aveva risposto stizzita continuando a smanettare sul mio cazzo con le dita.
-No...no...ho capito...ma l'importante adesso è che tu stia attenta altrimenti mi fai venire subito.-
-Fratellone...io sto attenta ma vorrei che tu mi dessi un antipasto con la lingua come ti ho visto fare con la mamma.-
La fichetta stretta,profumata e depilata di mia sorella era davvero stupenda.
Ben rasata con solo un filino di peli scuri come quelli della mamma che le disegnavano il monte di venere partendo dalla clitoride non ancora completamente sbocciata.
L'ho leccata come fosse una primizia.
Un frutto estivo fresco e profumato.
Nonostante le arie di femmina esperta che si era data,era davvero da coltivare al punto che,dopo pochi passaggi di lingua sulle strette valve esterne,era bastato dischiuderle le piccole labbra per infilarvi la lingua perché esplodesse in un orgasmo senza freni.
Mentre godeva,era giunta mia madre per avvisarci che la cena era pronta ed al culmine del piacere,le aveva serrato il viso tra le mani e baciandole la fronte le aveva detto:
-Godi...bambina di mamma...godi che questo è solo l'inizio con tuo fratello.-
Durante la cena,la felicità si poteva cogliere nell'aria,nei nostri sguardi,nelle nostre parole e negli smaniosi singulti di mia sorella che non vedeva l'ora che ci appartassimo nella nostra alcova.
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