Il nostro modo

di
genere
etero

Guardo i muscoli del tuo collo tendersi sotto lo spasimo del tuo piacere, sotto l’impeto della mia voglia che non sente ragioni mentre le dita affondano brutalmente nella tua carne sbiancandone i contorni, mia spasmodicamente mia, mentre la tua bocca si congiunge, morde, cerca, affonda nella mia.
I tuoi occhi che mi cercano quando con un guizzo mi ribalti per sovrastarmi...il tuo odore di sudore, di sesso, di desiderio, di fame feroce , al quale nessuno dei due si sottrae.
Sei mia, sono tuo senza scampo, non esiste fuga per nessuno dei due, ci stringiamo come non esistesse un domani come se quella pressione esercitata sulle schiene sulle braccia ci permettesse di compenetrarci, ben più di quanto il mio sesso e el nostre lingue possano fare...e forse è davvero così.
Il tuo respiro nelle orecchie, il fiato sulla pelle, il tuo sapore in bocca, preso da te ti prendo a mia volta senza nessuna clemenza, con la disperazione del desiderio che strappa, rantoli e grida soffocati in un morso sulla spalla dell’altro.
Mani sulla testa che spingono tra le gambe con compiaciuto egoismo, fino a mozzare respiri, ma nessuna richiesta di resa sopraggiunge…mia...tuo.

N.B. forse sarebbe andato bene anche in categoria sentimentali... certe emozioni, certi piaceri li provi solo quando il coinvolgimento è completo
scritto il
2018-03-10
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