Rotterdam Swinger Club
di
Patrizia V.
genere
scambio di coppia
Ci siamo messe in tiro, e questa volta ci siamo andate pesante tutte e tre.
Come al solito, per Eva è facile: si è agghindata come quando siamo uscite con i suoi compagni di università, solo che ha attinto a piene mani alla bigiotteria della zietta, e ora sembra davvero una sgualdrinella in fregola… E quindi dà l’esatta percezione di sé!
Astrid si è messa in ghingheri: è la prima volta che la vedo in versione veramente femminile, con un abito lungo e piacevolmente fasciante di un bel fucsia che si intona perfettamente ai suoi capelli corvini… Ha perfino un po’ di tacchi che la slanciano divinamente. Beato il portatore di cazzo che se la farà!
E io? Beh, probabilmente sono la più infoiata di tutte, dop essermi vista soffiare il maschio che volevo, e quindi mi sono conciata da quella troia che sono. Ho i jeans di pelle e gli stivali per evidenziare le gambe e il culo, una blusa dorata prestata da Astrid che maschera abbastanza la mancanza di curve anteriori e in più esalta il turgore dei capezzoli, e un il giubbotto di pelle intonato ai jeans che sbandiera tutta la mia naturale aggressività. Astrid è stata un tesoro, e mi ha aiutata a scegliere un paio di orecchini lunghissimi che distraggono dalle grinze e mettono in risalto la lunghezza del mio collo abbronzato.
Il club non è lontano, ma siccome tanto per cambiare piove a dirotto, prendiamo un taxi (pago io, le olandesi avrebbero preferito bagnarsi tutte) e arriviamo asciutte.
I locali per scambisti olandesi sono i migliori d’Europa, e i connazionali di Eva sono di gran lunga i più rilassati ed esperti nel gioco del Lifestyle: non sono invadenti e non si fanno problemi, e nel contempo hanno stile sia nel comportamento che nell’abbigliamento. Peccato che alzare il gomito per loro faccia parte del divertimento, ma non si può avere tutto…
Come mi aspettavo, il locale è pulito, moderno e ben gestito. La serata sarebbe per sole coppie, ma per noi non è un problema: Astrid e io ci dichiariamo una coppia lesbo, e Eva fa un sorriso ingenuo e si dice pronta a tornarsene a casa se proprio non la vogliono… Ma quale gestore di locale sarebbe così stupido da mandare via una strafica come Eva? Alla fine la fanno entrare gratis.
Coppie di tutte le età, seguaci di feticci fra i più disparati, tutte dall’aria abbastanza rilassata ed esperta.
Non c’è la solita sala disco al centro di tutto come in Italia: qui lo sballo si fa con l’alcol più che con la musica e la danza, e il cuore del locale è il bar, con tutta una serie di salottini intorno, le camere a tema al piano di sotto e i privé a quello di sopra.
L’idea è di giocare ognuna per sé: ci siamo ammucchiate abbastanza fra di noi, ed è ora di sfogare la voglia di cazzo che mi attanaglia le viscere dopo essermi vista scappare sotto il naso il mio bel maschio Alfa.
Mi guardo intorno, e in effetti c’è l’imbarazzo della scelta: agli olandesi piace tenersi in forma, e a parte qualche caso di obesità dovuta alla troppa birra, la maggior parte dei maschi appare di livello più che soddisfacente… Le femmine poi, almeno in base ai miei gusti (ma forse sono prevenuta positivamente), sono decisamente gradevoli.
Questa è la volta buona che posso concentrarmi sul mio target preferito: maschi cinquantenni (o più) in forma, esperti e intraprendenti. Se sono fortunata ne trovo qualcuno capace di tenermi testa e di soddisfarmi… Non capita spesso, ma quando il tipo è giusto, riesce a farmi dimenticare almeno per un po’ la mia predilezione per le ragazzine.
Serata per coppie, quindi non è semplicissimo: la maggior parte dei frequentatori chiaramente preferisce giocare assieme al partener ingaggiando un’altra coppia, quindi devo essere abbastanza smart da propormi per un trio dove la lei di coppia gradisca avermi fra i piedi. Oppure posso concentrarmi sui gentiluomini delle coppie che invece preferiscono giocare libere: non sono molte, ma ci sono…
Hmmm… Per fortuna Eva non è una concorrente: per fortuna lei preferisce i maschi più giovani, almeno sotto i quaranta. Chissà cosa piace ad Astrid? Immagino i tipi che assomigliano a suo fratello, quindi lei potrebbe essermi un po’ d’intralcio. Ma forse no: in genere li preferisco più maturi di Alex (lui è fuori categoria).
Ecco, questo è un candidato promettente: alto come tutti, spalle larghe, brizzolato, aria sicura di sé… Saluta con un bacio la moglie e la lascia al bancone del bar per mettersi in caccia: lei probabilmente preferisce adescare passivamente, mentre a lui piace andare in giro a lumare le possibili prede. Chissà se riesco a spacciarmi da preda? In realtà sono una cacciatrice anche io, ma posso fare finta…
Credevo di non sembrare molto esotica fra tutte queste olandesi bionde e altissime, ma Astrid mi ha convinta che si nota che sono straniera, anche se sono alta e bionda anch’io: dice che sono troppo abbronzata, e che comunque i miei lineamenti sono troppo marcati per passare per una nordica.
Certo, non sono più di primo pelo, ma chissà se riesco ad attirare la sua attenzione..?
Sì, mi ha notata.
Sorseggio il mio drink laaciandogli intravedere la lingua, e ammicco leggermente tanto per fargli capire che anch’io ho notato lui.
Si avvicina, ma senza fretta. Bene, vuol dire che è interessato ma non vuole buttarsi a testa bassa e rischiare un rifiuto: sa stare al mondo.
Ci studiamo, un po’ come il cobra e la mangusta: io ostento indifferenza ma non lo perdo d’occhio, e lui si fa sotto con calma studiata. Il gioco più vecchio del mondo, dove non si capisce bene chi è il cacciatore e chi la preda, e dove se tutto va bene il premio va ad entrambi.
Hi.
Ciao. Sì, sono italiana anche se non sembra…
Parla un inglese perfetto, come la maggior parte degli olandesi, e mi ha tanata subito come una che viene dal sud Europa: uomo di mondo…
Sono così abbronzata perché ho passato otto mesi in crociera nel Maditerraneo con la mia barca… Sì, ho la patente nautica e mi piace navigare per conto mio.
Anche lui ama andare per mare, ma lui preferisce la vela. Sua moglie però si scotta ogni volta che vanno nel Mediterraneo…
L’ho vista, bella donna. Piace anche a lei giocare da sola?
Ogni tanto, per cambiare… Anche a me e mio marito?
No, io sono qui con la mia compagna: sono bisessuale.
Questo attira la sua attenzione quasi più del mio fondoschiena. Sua moglie è ferocemente etero, purtroppo non gli riesce di farla giocare in tre…
Peccato. Ma anche in due non è male, no? Specie se si può alternare un po’…
Se fosse italiano adesso mi offrirebbe un altro drink; ma a un olandese non viene in mente di spendere soldi se non è strettamente necessario, e io ho già un bicchiere in mano. Però mi chede se ho voglia di sedere a fare quattro chiacchiere.
Bene, è uno cui piace flirtare un po’ prima di andare al sodo; è uno dei motivi per cui preferisco gli uomini maturi.
Parliamo un po’, mostrando qualche carta; chissà quanto di quel che raccontiamo di noi è vero e quanto è inventato? Rendersi interessanti mescolando realtà e fantasia fa parte del gioco: un po’ di sano role playing serve a innsecare la tensione erotica.
Non saprò mai se lui è davvero un ricercatore universitario, e lui rimarrà nel dubbio che io sia davvero la dirigente di un’impresa edile: magari lui è una personalità politica e io la moglie di un calciatore, ed entrambi vogliamo tenere nascosta la nostra identità, chi può dirlo?
No, non frequento abitualmente questo locale, però ne conosco diversi vicino a Venezia… Sì, mi piacerebbe esplorare le zone a tema al piano di sotto: vuole farmi lui da guida?
Lo metto un po’ in posizione di vantaggio, così si sente più sicuro e mi invita di sotto.
Hmmm… Posticino organizzato bene: c’è la camera con i Glory Holes, la saletta cinema, l’ambulatorio per il feticcio del medico e dell’infermiera, la camera delle torture per gli appassionati di BDSM, la camera oscura per le ammucchiate al buio, una finta classe scolastica per chi vuole giocare all’insegnante e l’allieva, una saletta per massaggi e perfino una saletta orientale ispirata al kamasutra.
In ogni camera troviamo una o più coppie in azione.
Voglio vedere anche i privé al piano superiore? Perché no…
Saliamo di sopra, e sulle scale lui si allarga fino a palparmi il culo, che gli ho offerto scodinzolando disponibile. Bene, non è un timido.
I privé sono tutti aperti e abbastanza ampi da consentire l’azione ad almeno tre coppie più un pubblico adeguato.
Ne troviamo uno completamente libero, e io ci entro decisa.
Lui mi segue, mi abbraccia e cerca di baciarmi.
Io ci sto, e gli offro la lingua… Ci siamo.
Pomiciamo un po’ in piedi, poi lui mi incoragga a dedermi all’angolo del letto e ne approfitta per allungare un po’ le mani.
Tempo cinque minuti, e le allungo anche io… OK, il tipo è ben equipaggiato: niente di trascendentale, ma l’attrezzatura è perfettamente adeguata. Speriamo che la sappia anche impiegare a dovere.
Gli tiro fuori il cazzo con pochi gesti esperti mentre continuiamo a baciarci e lui mi pasticcia un po’ le tette giocando con i capezzoli attraverso la blusa.
E’ già mezzo duro… Mi piego e lo prendo in bocca.
Pulito. Saporito. Veloce a intostarsi… Un bel cazzo.
Spompino dandoci dentro di mano e di gola, e lo tiro bello duro mentre lui mi accarezza i capelli.
Mi alzo in piedi davanti a lui per farmi spogliare, ma il tipo non afferra: da quelle parti gli uomini non sono avvezzi a spogliare le loro compagne: di solito ognuno si libera dei propri abiti.
Però io sono in vena di fare a modo mio, così gli prendo le mani e me le porto ai bottoni dei jeans: lui capisce e comincia a darsi da fare.
Mi abbassa i pantaloni e sorride contento trovandosi davanti i miei slippini neri; mi abbassa anche quelli e si ritrova davanti il mio vello d’oro. In Olanda di questi tempi le donne sono quasi tutte depilate, così lui appare un po’ sorpreso anche perché il mio boschetto è più folto di quanto sia normale da quelle parti… Però deve piacergli, perché comincia a sbaciucchiarmi quasi subito.
Finisce di sfilarmi jeans e mutandine mentre io mi libero del top, così rimango nuda con addosso soltanto stivali e bigiotteria… Mi stendo sul letto e lo invito a raggiungermi.
Lui si affretta a liberarsi dei suoi abiti e si stende nudo accanto a me, cominciando a sbaciucchiarmi un po’ dappertutto.
Discreto amante, il tipo. Apprezzo particolarmente come mi succhia i capezzoli mentre mi stropiccia lentamente la fica, abituandosi al pelo…
Mi metto comoda e lui capisce che gradisco un connilinguo: si dà da fare, e apprezzo la buona volontà, ma dopo essere stata viziata da tante lingue femminili negli ultimi giorni, è dura per un maschio mostrarsi all’altezza.
Lo lascio fare quanto basta da fargli capire come sono organizzata da quelle parti, quanto sia sensibile il mio clitoride e quanto umida sia la vagina… Poi lo invito a prendermi.
Lui mi offre la sua erezione bella tosta, io mi sbrigo a infilargli un preservativo (sono d’obbligo in uno swinger club!), poi mi offro alla missionaria.
Lui mi monta sopra e mi penetra con una certa sicurezza, facendomi fremere di piacere.
- Hmmm… - ansimo a occhi chiusi – Sì, spingi! Fottimi…
Stringo le cosce intorno al mio maschio, gli pianto i tacchi degli stivali dietro alle ginocchia, gli graffio la schiena, e comincio a rispondere colpo su colpo, gustandomi la scopata.
Mentre assaporo i colpi di cazzo dentro alla fica, avverto la presenza degli spettatori venuti ad assistere al nostro amplesso, e la mia vena esibizionista si riscalda rapidamente, andando ad aggiungere eccitazione ai miei sensi già surriscaldati.
- Aaah… Aaah… - gemo, più a beneficio del pubblico che per effettivo piacere – Aahhh!
Il mio amante improvvisato pare gradire la mia performance, perché lo sento ulteriormente arrapato dentro di me, e i suoi colpi aumentano ulteriormente di forza e di intensità.
Sento il piacere che comincia finalmente a montarmi in corpo, e comincio a comprimere con le gambe i reni del mio uomo come farei con uno stallone da spingere al galoppo…
Sento un tonfo sul lettone e riapro un istante gli occhi: un’altra coppia, probabilmente inspirata dal nostro spettacolo si è gettata accanto a noi e ci sta dando dentro… Devono essere davvero infoiati perché non si sono neppure spogliati. Non li distinguo bene nella penombra, ma la ragazza è giovanissima e davvero carina: sta baciando appassionatamente il suo compagno e lo stringe fra due gambe chilometriche e stupende, fasciate da autoreggenti grigie velatissime e sexy…
- Aahhh… - geme la ragazzina – Neuk me… Diepere… Aahhh…
Eva. La zoccoletta è venuta a farsi sbattere proprio accanto a me… Che cara!
Stendo il braccio sinistro fino a raggiungerla e le prendo un braccio nudo. Lei sussulta e intreccia le dita alle mie.
Continuiamo a fottere una accanto all’altra tenendoci per mano, e io sento che nel farmi fottere insieme a lei il mio piacere raddoppia… Cazzo, devo essere davvero innamorata come una scema per sentire così il semplice effetto del contatto con una manina di ventenne!
Mi piace, mi piace… Cazzo quanto mi piace!
Il robusto arnese del tipo mi scava nella fica pestando fin quasi alla cervice, strappandomi grida sempre più forti, non più studiate ad arte ma del tutto spontanee e che preludono ad un urlo da vera cagna in calore perché ormai sento l’orgasmo avicinarsi a passi da gigante…
- AAARGHHHH!!!
Il mio climax mi coglie quasi di sorpresa per quanto è potente e in anticipo rispetto ai miei tempi normali… Che sia ancora effetto del desiderio che ho provato per Alex? O è la presenza di Eva che viene trombata accanto a me?
Non saprei, so solo che godo da pazzi, come non mi capitava da tempo facendomi fottere da un cazzo sconosciuto.
Mi dibatto, mi contraggo, mi contorco tutta gridando di piacere, e infine mi abbatto spossata sul materasso dopo aver quasi staccato la mano a Eva, mentre il mio maschio continua imperterrito a scoparmi attraverso il mio orgasmo, e oltre…
Sento il cazzo che ho in corpo che comincia a sussultare; il tipo che ho addosso comincia a perdere colpi…
- Aspetta – gli faccio, ancora senza fiato – Voglio che mi vieni in bocca!
Lui è allo stremo delle forze, ma riesce a togliersi in tempo. Gli afferro l’uccello, strappo via il preservativo e prendo il cazzo in bocca appena in tempo per ricevere lo spruzzo di sperma contro il palato e ingoiarlo di gusto.
Non è tantissima, ma è calda e densa come piace a me, salata al punto giusto…
Mando giù tutto e poi alzo lo sguardo sul mio amante per sorridergli e mostrargli la lingua pulita.
Qualcuno nel pubblico applaude.
Il ragazzo che sta scopando Eva emette un rantolo, si solleva, si strappa il preservativo e le schizza addosso una spruzzata di sborra che sembra panna sparata da un dispenser ad alta pressione… Che cafone, me l’ha imbrattata tutta fino alle tette!
Mi giro verso di lei e istintivamente mi butto a leccarla per ripulirla tutta; per fortuna durante la scopata si è sfilata il toppino, così lo sperma è finito sui seni nudi… E io posso gustarmi la mia opera di pulizia.
Raccolgo con la lingua la sborra che le imbratta abbondantemente i seni, approfittandone per succhiarle a dovere i capezzoli duri, poi scendo ripulendole gli schizzi più piccoli sullo stomaco e sul pube, e finisco naturalmente a sleccazzarle la passera dorata ancora palpitante per la scopata appena conclusa…
Eva mi chiude le gambe intorno alla testa, e il nostro si trasforma in un connilinguo dei più classici.
Ma non avevamo detto che questa doveva essere una serata etero?
Qualcuno mi afferra per i fianchi e mi inforna da dietro.
Annaspo con la faccia nella fica sgocciolante di Eva mentre vengo infiocinata alla pecorina da un cazzo non durissimo ma ancora bello tosto… Il mio tipo mi è appena venuto in bocca ma ce la fa ancora a scopare, mica male; che sia merito del mio pompino?
Alzo un istante la testa dal mio fiero pasto e vedo che anche Eva è al lavoro con la bocca: il suo ragazzo le ha dato il cazzo ancora sgocciolante da succhiare per intostarglielo di nuovo anche a lui.
Il mio amante ci sa fare; o forse sono io che prima l’ho tenuto duro con la bocca e adesso lo sto intostando con sapienti contrazioni vaginali, ma che importa? Quel che conta è che mi sto beccando la seconda infornata in mezz’ora.
Eva non era venuta sotto il suo ragazzo, così ci penso io a darle l’orgasmo che si merita: scavo nella fica finché non trovo il suo punto G, e quando ci sono sopra lo aggredisco con tutta la passione che metto sempre quando divoro una fica.
Eva si tende come un arco e quasi mi stacca la testa dal collo con le gambe quando mi sborra in faccia con un urlo selvaggio.
- AAHHH!!! Godo! Godooo…
Io bevo avidamente i suoi succhi dolcissimi, così diversi dalla sborra maschile, e le sue gambe che mi stringevano come se volessero uccidermi si abbandonano come se a morire fosse stata lei…
Sollevo la faccia e mi volto a guardare il mio amante che mi monta come un treno impazzito: è tutto rosso in faccia, ma sembra deciso a continuare anche a rischio di farsi venire un infarto.
Bene, non sarò certo io a fermarlo.
Il ganzo di Eva, visto che lei ha smesso di spompinarlo, si alza in piedi sul letto e se lo mena da solo; è già bello duro, quindi non è un lavoro difficile: se lo fa tirare e si butta fra le gambe di Eva per scoparla ancora, anche se lei è quasi incoscente dopo l’orgasmo.
Le alza le gambe a squadra e l’infiocina strappandole un genito di protesta, poi comincia a scoparla di nuovo.
Abbiamo scelto bene i nostri maschi tutte e due: hanno parecchia stamina e ci stanno dando soddisfazione…
In verità, Eva non è che ne dia molta di soddisfazione al suo ragazzo: sembra morta e non reagisce… La conosco bene e so che sta ancora recuperando, però il giovanotto se ne ha un po’ a male e dopo un po’ si stacca da lei, con il cazzo ancora duro e le palle vuote.
Sono una santa, lo so: gli faccio cenno di accostarsi a me e glielo prendo in bocca mentre il mio uomo continua a scoparmi come una cagna.
Così adesso ne ho due: uno davanti e uno dietro… Che bella serata!
Incasso da tergo e spompino di fronte per un po’, conquistandomi un altro applauso dal pubblico che a quanto pare si sta divertendo… Poi qualcuno degli astanti si fa sotto e dice qualcosa in olandese che non capisco; il ragazzo che sto succhiando si toglie e si rivolta per stendersi di schiena fra me e Eva che è ancora sdraiata sulla schiena.
Una bella donna un po’ più vecchia di me, ancora vestita, si piega su di lui e comincia a sgolinarlo di brutto. Il ragazzo rantola di piacere, ma la fellatio dura molto poco: la donna, verificata la durezza del pene, si solleva la gonna, monta sopra al ragazzo e s’impala sul giovane cazzo facendoselo sparire nella pancia con un sospiro.
Il mio maschio mi molla uno sculaccione senza smettere di scoparmi, poi si piega su di me e mi sibila nell’orecchio: - E’ mia moglie!
Bene, mi fa piacere che anche lui abbia la sua partner nel lettone.
Marito e moglie si scatenano, uno sulla mia groppa e l’altra sui fianchi del ragazzo di Eva, cavalcando come invasati finché non vengono entrambi, praticamente all’unisono.
Due scambisti esperti, non c’è che dire!
Il mio amante si stacca da me, si libera del secondo preservativo usato con me e si china a sfiorarmi una guancia con un bacio di ringraziamento, poi prende la moglie per mano e si allontana insieme a lei.
Bella coppia.
Il giovanotto accanto a me rifiata, poi forte dei suoi vent’anni (o poco più) si solleva sulle braccia, raccatta i suoi quattro stracci e si allontana senza neanche salutare.
Che cafoncello!
Lo spettacolo sembra concluso, e il pubblico si allontana soddisfatto, lasciando me e Eva da sole a rifiatare mezze nude sul lettone disfatto.
- Come stai? –le faccio, premurosa.
- Brutta stronza – è il ringraziamento che ricevo per le mie premure – Mi hai squassata!
Ma come, per una leccatina..?
Già: solo che prima di venire nel nostro privé, la sgualdrina aveva già avuto altri due maschi…
Hai capito, la ragazzina? Mi congratulo, schioccandole un bacio.
Qualcun altro ci raggiunge nel camerino: è Astrid, trafelata.
- Finalmente vi trovo! – ci fa, in affanno – Ho bisogno di aiuto…
Le chiediamo quanti maschi si è fatta finora: io due, Eva tre.. E lei?
La zietta scuote la testa, sconsolata. Zero.
Non c’è niente da fare, ci fa, contrita. Qualunque maschio le venga da prendere in considerazione, finisce automaticamente paragonato ad Alex e viene subito scartato senza speranze.
Povera Astrid.
Poi però lei s’illumina: ci sarebbe una tipa della nostra età che le piace e che secondo lei ci starebbe…
Bene, faccio io, cosa aspetta?
Ecco… La tipa è qui con il marito, e loro giocano in coppia. Insomma: posso essere un’amica e venire con lei, così al maschio ci penso io e lei può godersi la signora?
Eva si fa una risatina.
Io sospiro: cosa non mi tocca fare per un’amica!
Come al solito, per Eva è facile: si è agghindata come quando siamo uscite con i suoi compagni di università, solo che ha attinto a piene mani alla bigiotteria della zietta, e ora sembra davvero una sgualdrinella in fregola… E quindi dà l’esatta percezione di sé!
Astrid si è messa in ghingheri: è la prima volta che la vedo in versione veramente femminile, con un abito lungo e piacevolmente fasciante di un bel fucsia che si intona perfettamente ai suoi capelli corvini… Ha perfino un po’ di tacchi che la slanciano divinamente. Beato il portatore di cazzo che se la farà!
E io? Beh, probabilmente sono la più infoiata di tutte, dop essermi vista soffiare il maschio che volevo, e quindi mi sono conciata da quella troia che sono. Ho i jeans di pelle e gli stivali per evidenziare le gambe e il culo, una blusa dorata prestata da Astrid che maschera abbastanza la mancanza di curve anteriori e in più esalta il turgore dei capezzoli, e un il giubbotto di pelle intonato ai jeans che sbandiera tutta la mia naturale aggressività. Astrid è stata un tesoro, e mi ha aiutata a scegliere un paio di orecchini lunghissimi che distraggono dalle grinze e mettono in risalto la lunghezza del mio collo abbronzato.
Il club non è lontano, ma siccome tanto per cambiare piove a dirotto, prendiamo un taxi (pago io, le olandesi avrebbero preferito bagnarsi tutte) e arriviamo asciutte.
I locali per scambisti olandesi sono i migliori d’Europa, e i connazionali di Eva sono di gran lunga i più rilassati ed esperti nel gioco del Lifestyle: non sono invadenti e non si fanno problemi, e nel contempo hanno stile sia nel comportamento che nell’abbigliamento. Peccato che alzare il gomito per loro faccia parte del divertimento, ma non si può avere tutto…
Come mi aspettavo, il locale è pulito, moderno e ben gestito. La serata sarebbe per sole coppie, ma per noi non è un problema: Astrid e io ci dichiariamo una coppia lesbo, e Eva fa un sorriso ingenuo e si dice pronta a tornarsene a casa se proprio non la vogliono… Ma quale gestore di locale sarebbe così stupido da mandare via una strafica come Eva? Alla fine la fanno entrare gratis.
Coppie di tutte le età, seguaci di feticci fra i più disparati, tutte dall’aria abbastanza rilassata ed esperta.
Non c’è la solita sala disco al centro di tutto come in Italia: qui lo sballo si fa con l’alcol più che con la musica e la danza, e il cuore del locale è il bar, con tutta una serie di salottini intorno, le camere a tema al piano di sotto e i privé a quello di sopra.
L’idea è di giocare ognuna per sé: ci siamo ammucchiate abbastanza fra di noi, ed è ora di sfogare la voglia di cazzo che mi attanaglia le viscere dopo essermi vista scappare sotto il naso il mio bel maschio Alfa.
Mi guardo intorno, e in effetti c’è l’imbarazzo della scelta: agli olandesi piace tenersi in forma, e a parte qualche caso di obesità dovuta alla troppa birra, la maggior parte dei maschi appare di livello più che soddisfacente… Le femmine poi, almeno in base ai miei gusti (ma forse sono prevenuta positivamente), sono decisamente gradevoli.
Questa è la volta buona che posso concentrarmi sul mio target preferito: maschi cinquantenni (o più) in forma, esperti e intraprendenti. Se sono fortunata ne trovo qualcuno capace di tenermi testa e di soddisfarmi… Non capita spesso, ma quando il tipo è giusto, riesce a farmi dimenticare almeno per un po’ la mia predilezione per le ragazzine.
Serata per coppie, quindi non è semplicissimo: la maggior parte dei frequentatori chiaramente preferisce giocare assieme al partener ingaggiando un’altra coppia, quindi devo essere abbastanza smart da propormi per un trio dove la lei di coppia gradisca avermi fra i piedi. Oppure posso concentrarmi sui gentiluomini delle coppie che invece preferiscono giocare libere: non sono molte, ma ci sono…
Hmmm… Per fortuna Eva non è una concorrente: per fortuna lei preferisce i maschi più giovani, almeno sotto i quaranta. Chissà cosa piace ad Astrid? Immagino i tipi che assomigliano a suo fratello, quindi lei potrebbe essermi un po’ d’intralcio. Ma forse no: in genere li preferisco più maturi di Alex (lui è fuori categoria).
Ecco, questo è un candidato promettente: alto come tutti, spalle larghe, brizzolato, aria sicura di sé… Saluta con un bacio la moglie e la lascia al bancone del bar per mettersi in caccia: lei probabilmente preferisce adescare passivamente, mentre a lui piace andare in giro a lumare le possibili prede. Chissà se riesco a spacciarmi da preda? In realtà sono una cacciatrice anche io, ma posso fare finta…
Credevo di non sembrare molto esotica fra tutte queste olandesi bionde e altissime, ma Astrid mi ha convinta che si nota che sono straniera, anche se sono alta e bionda anch’io: dice che sono troppo abbronzata, e che comunque i miei lineamenti sono troppo marcati per passare per una nordica.
Certo, non sono più di primo pelo, ma chissà se riesco ad attirare la sua attenzione..?
Sì, mi ha notata.
Sorseggio il mio drink laaciandogli intravedere la lingua, e ammicco leggermente tanto per fargli capire che anch’io ho notato lui.
Si avvicina, ma senza fretta. Bene, vuol dire che è interessato ma non vuole buttarsi a testa bassa e rischiare un rifiuto: sa stare al mondo.
Ci studiamo, un po’ come il cobra e la mangusta: io ostento indifferenza ma non lo perdo d’occhio, e lui si fa sotto con calma studiata. Il gioco più vecchio del mondo, dove non si capisce bene chi è il cacciatore e chi la preda, e dove se tutto va bene il premio va ad entrambi.
Hi.
Ciao. Sì, sono italiana anche se non sembra…
Parla un inglese perfetto, come la maggior parte degli olandesi, e mi ha tanata subito come una che viene dal sud Europa: uomo di mondo…
Sono così abbronzata perché ho passato otto mesi in crociera nel Maditerraneo con la mia barca… Sì, ho la patente nautica e mi piace navigare per conto mio.
Anche lui ama andare per mare, ma lui preferisce la vela. Sua moglie però si scotta ogni volta che vanno nel Mediterraneo…
L’ho vista, bella donna. Piace anche a lei giocare da sola?
Ogni tanto, per cambiare… Anche a me e mio marito?
No, io sono qui con la mia compagna: sono bisessuale.
Questo attira la sua attenzione quasi più del mio fondoschiena. Sua moglie è ferocemente etero, purtroppo non gli riesce di farla giocare in tre…
Peccato. Ma anche in due non è male, no? Specie se si può alternare un po’…
Se fosse italiano adesso mi offrirebbe un altro drink; ma a un olandese non viene in mente di spendere soldi se non è strettamente necessario, e io ho già un bicchiere in mano. Però mi chede se ho voglia di sedere a fare quattro chiacchiere.
Bene, è uno cui piace flirtare un po’ prima di andare al sodo; è uno dei motivi per cui preferisco gli uomini maturi.
Parliamo un po’, mostrando qualche carta; chissà quanto di quel che raccontiamo di noi è vero e quanto è inventato? Rendersi interessanti mescolando realtà e fantasia fa parte del gioco: un po’ di sano role playing serve a innsecare la tensione erotica.
Non saprò mai se lui è davvero un ricercatore universitario, e lui rimarrà nel dubbio che io sia davvero la dirigente di un’impresa edile: magari lui è una personalità politica e io la moglie di un calciatore, ed entrambi vogliamo tenere nascosta la nostra identità, chi può dirlo?
No, non frequento abitualmente questo locale, però ne conosco diversi vicino a Venezia… Sì, mi piacerebbe esplorare le zone a tema al piano di sotto: vuole farmi lui da guida?
Lo metto un po’ in posizione di vantaggio, così si sente più sicuro e mi invita di sotto.
Hmmm… Posticino organizzato bene: c’è la camera con i Glory Holes, la saletta cinema, l’ambulatorio per il feticcio del medico e dell’infermiera, la camera delle torture per gli appassionati di BDSM, la camera oscura per le ammucchiate al buio, una finta classe scolastica per chi vuole giocare all’insegnante e l’allieva, una saletta per massaggi e perfino una saletta orientale ispirata al kamasutra.
In ogni camera troviamo una o più coppie in azione.
Voglio vedere anche i privé al piano superiore? Perché no…
Saliamo di sopra, e sulle scale lui si allarga fino a palparmi il culo, che gli ho offerto scodinzolando disponibile. Bene, non è un timido.
I privé sono tutti aperti e abbastanza ampi da consentire l’azione ad almeno tre coppie più un pubblico adeguato.
Ne troviamo uno completamente libero, e io ci entro decisa.
Lui mi segue, mi abbraccia e cerca di baciarmi.
Io ci sto, e gli offro la lingua… Ci siamo.
Pomiciamo un po’ in piedi, poi lui mi incoragga a dedermi all’angolo del letto e ne approfitta per allungare un po’ le mani.
Tempo cinque minuti, e le allungo anche io… OK, il tipo è ben equipaggiato: niente di trascendentale, ma l’attrezzatura è perfettamente adeguata. Speriamo che la sappia anche impiegare a dovere.
Gli tiro fuori il cazzo con pochi gesti esperti mentre continuiamo a baciarci e lui mi pasticcia un po’ le tette giocando con i capezzoli attraverso la blusa.
E’ già mezzo duro… Mi piego e lo prendo in bocca.
Pulito. Saporito. Veloce a intostarsi… Un bel cazzo.
Spompino dandoci dentro di mano e di gola, e lo tiro bello duro mentre lui mi accarezza i capelli.
Mi alzo in piedi davanti a lui per farmi spogliare, ma il tipo non afferra: da quelle parti gli uomini non sono avvezzi a spogliare le loro compagne: di solito ognuno si libera dei propri abiti.
Però io sono in vena di fare a modo mio, così gli prendo le mani e me le porto ai bottoni dei jeans: lui capisce e comincia a darsi da fare.
Mi abbassa i pantaloni e sorride contento trovandosi davanti i miei slippini neri; mi abbassa anche quelli e si ritrova davanti il mio vello d’oro. In Olanda di questi tempi le donne sono quasi tutte depilate, così lui appare un po’ sorpreso anche perché il mio boschetto è più folto di quanto sia normale da quelle parti… Però deve piacergli, perché comincia a sbaciucchiarmi quasi subito.
Finisce di sfilarmi jeans e mutandine mentre io mi libero del top, così rimango nuda con addosso soltanto stivali e bigiotteria… Mi stendo sul letto e lo invito a raggiungermi.
Lui si affretta a liberarsi dei suoi abiti e si stende nudo accanto a me, cominciando a sbaciucchiarmi un po’ dappertutto.
Discreto amante, il tipo. Apprezzo particolarmente come mi succhia i capezzoli mentre mi stropiccia lentamente la fica, abituandosi al pelo…
Mi metto comoda e lui capisce che gradisco un connilinguo: si dà da fare, e apprezzo la buona volontà, ma dopo essere stata viziata da tante lingue femminili negli ultimi giorni, è dura per un maschio mostrarsi all’altezza.
Lo lascio fare quanto basta da fargli capire come sono organizzata da quelle parti, quanto sia sensibile il mio clitoride e quanto umida sia la vagina… Poi lo invito a prendermi.
Lui mi offre la sua erezione bella tosta, io mi sbrigo a infilargli un preservativo (sono d’obbligo in uno swinger club!), poi mi offro alla missionaria.
Lui mi monta sopra e mi penetra con una certa sicurezza, facendomi fremere di piacere.
- Hmmm… - ansimo a occhi chiusi – Sì, spingi! Fottimi…
Stringo le cosce intorno al mio maschio, gli pianto i tacchi degli stivali dietro alle ginocchia, gli graffio la schiena, e comincio a rispondere colpo su colpo, gustandomi la scopata.
Mentre assaporo i colpi di cazzo dentro alla fica, avverto la presenza degli spettatori venuti ad assistere al nostro amplesso, e la mia vena esibizionista si riscalda rapidamente, andando ad aggiungere eccitazione ai miei sensi già surriscaldati.
- Aaah… Aaah… - gemo, più a beneficio del pubblico che per effettivo piacere – Aahhh!
Il mio amante improvvisato pare gradire la mia performance, perché lo sento ulteriormente arrapato dentro di me, e i suoi colpi aumentano ulteriormente di forza e di intensità.
Sento il piacere che comincia finalmente a montarmi in corpo, e comincio a comprimere con le gambe i reni del mio uomo come farei con uno stallone da spingere al galoppo…
Sento un tonfo sul lettone e riapro un istante gli occhi: un’altra coppia, probabilmente inspirata dal nostro spettacolo si è gettata accanto a noi e ci sta dando dentro… Devono essere davvero infoiati perché non si sono neppure spogliati. Non li distinguo bene nella penombra, ma la ragazza è giovanissima e davvero carina: sta baciando appassionatamente il suo compagno e lo stringe fra due gambe chilometriche e stupende, fasciate da autoreggenti grigie velatissime e sexy…
- Aahhh… - geme la ragazzina – Neuk me… Diepere… Aahhh…
Eva. La zoccoletta è venuta a farsi sbattere proprio accanto a me… Che cara!
Stendo il braccio sinistro fino a raggiungerla e le prendo un braccio nudo. Lei sussulta e intreccia le dita alle mie.
Continuiamo a fottere una accanto all’altra tenendoci per mano, e io sento che nel farmi fottere insieme a lei il mio piacere raddoppia… Cazzo, devo essere davvero innamorata come una scema per sentire così il semplice effetto del contatto con una manina di ventenne!
Mi piace, mi piace… Cazzo quanto mi piace!
Il robusto arnese del tipo mi scava nella fica pestando fin quasi alla cervice, strappandomi grida sempre più forti, non più studiate ad arte ma del tutto spontanee e che preludono ad un urlo da vera cagna in calore perché ormai sento l’orgasmo avicinarsi a passi da gigante…
- AAARGHHHH!!!
Il mio climax mi coglie quasi di sorpresa per quanto è potente e in anticipo rispetto ai miei tempi normali… Che sia ancora effetto del desiderio che ho provato per Alex? O è la presenza di Eva che viene trombata accanto a me?
Non saprei, so solo che godo da pazzi, come non mi capitava da tempo facendomi fottere da un cazzo sconosciuto.
Mi dibatto, mi contraggo, mi contorco tutta gridando di piacere, e infine mi abbatto spossata sul materasso dopo aver quasi staccato la mano a Eva, mentre il mio maschio continua imperterrito a scoparmi attraverso il mio orgasmo, e oltre…
Sento il cazzo che ho in corpo che comincia a sussultare; il tipo che ho addosso comincia a perdere colpi…
- Aspetta – gli faccio, ancora senza fiato – Voglio che mi vieni in bocca!
Lui è allo stremo delle forze, ma riesce a togliersi in tempo. Gli afferro l’uccello, strappo via il preservativo e prendo il cazzo in bocca appena in tempo per ricevere lo spruzzo di sperma contro il palato e ingoiarlo di gusto.
Non è tantissima, ma è calda e densa come piace a me, salata al punto giusto…
Mando giù tutto e poi alzo lo sguardo sul mio amante per sorridergli e mostrargli la lingua pulita.
Qualcuno nel pubblico applaude.
Il ragazzo che sta scopando Eva emette un rantolo, si solleva, si strappa il preservativo e le schizza addosso una spruzzata di sborra che sembra panna sparata da un dispenser ad alta pressione… Che cafone, me l’ha imbrattata tutta fino alle tette!
Mi giro verso di lei e istintivamente mi butto a leccarla per ripulirla tutta; per fortuna durante la scopata si è sfilata il toppino, così lo sperma è finito sui seni nudi… E io posso gustarmi la mia opera di pulizia.
Raccolgo con la lingua la sborra che le imbratta abbondantemente i seni, approfittandone per succhiarle a dovere i capezzoli duri, poi scendo ripulendole gli schizzi più piccoli sullo stomaco e sul pube, e finisco naturalmente a sleccazzarle la passera dorata ancora palpitante per la scopata appena conclusa…
Eva mi chiude le gambe intorno alla testa, e il nostro si trasforma in un connilinguo dei più classici.
Ma non avevamo detto che questa doveva essere una serata etero?
Qualcuno mi afferra per i fianchi e mi inforna da dietro.
Annaspo con la faccia nella fica sgocciolante di Eva mentre vengo infiocinata alla pecorina da un cazzo non durissimo ma ancora bello tosto… Il mio tipo mi è appena venuto in bocca ma ce la fa ancora a scopare, mica male; che sia merito del mio pompino?
Alzo un istante la testa dal mio fiero pasto e vedo che anche Eva è al lavoro con la bocca: il suo ragazzo le ha dato il cazzo ancora sgocciolante da succhiare per intostarglielo di nuovo anche a lui.
Il mio amante ci sa fare; o forse sono io che prima l’ho tenuto duro con la bocca e adesso lo sto intostando con sapienti contrazioni vaginali, ma che importa? Quel che conta è che mi sto beccando la seconda infornata in mezz’ora.
Eva non era venuta sotto il suo ragazzo, così ci penso io a darle l’orgasmo che si merita: scavo nella fica finché non trovo il suo punto G, e quando ci sono sopra lo aggredisco con tutta la passione che metto sempre quando divoro una fica.
Eva si tende come un arco e quasi mi stacca la testa dal collo con le gambe quando mi sborra in faccia con un urlo selvaggio.
- AAHHH!!! Godo! Godooo…
Io bevo avidamente i suoi succhi dolcissimi, così diversi dalla sborra maschile, e le sue gambe che mi stringevano come se volessero uccidermi si abbandonano come se a morire fosse stata lei…
Sollevo la faccia e mi volto a guardare il mio amante che mi monta come un treno impazzito: è tutto rosso in faccia, ma sembra deciso a continuare anche a rischio di farsi venire un infarto.
Bene, non sarò certo io a fermarlo.
Il ganzo di Eva, visto che lei ha smesso di spompinarlo, si alza in piedi sul letto e se lo mena da solo; è già bello duro, quindi non è un lavoro difficile: se lo fa tirare e si butta fra le gambe di Eva per scoparla ancora, anche se lei è quasi incoscente dopo l’orgasmo.
Le alza le gambe a squadra e l’infiocina strappandole un genito di protesta, poi comincia a scoparla di nuovo.
Abbiamo scelto bene i nostri maschi tutte e due: hanno parecchia stamina e ci stanno dando soddisfazione…
In verità, Eva non è che ne dia molta di soddisfazione al suo ragazzo: sembra morta e non reagisce… La conosco bene e so che sta ancora recuperando, però il giovanotto se ne ha un po’ a male e dopo un po’ si stacca da lei, con il cazzo ancora duro e le palle vuote.
Sono una santa, lo so: gli faccio cenno di accostarsi a me e glielo prendo in bocca mentre il mio uomo continua a scoparmi come una cagna.
Così adesso ne ho due: uno davanti e uno dietro… Che bella serata!
Incasso da tergo e spompino di fronte per un po’, conquistandomi un altro applauso dal pubblico che a quanto pare si sta divertendo… Poi qualcuno degli astanti si fa sotto e dice qualcosa in olandese che non capisco; il ragazzo che sto succhiando si toglie e si rivolta per stendersi di schiena fra me e Eva che è ancora sdraiata sulla schiena.
Una bella donna un po’ più vecchia di me, ancora vestita, si piega su di lui e comincia a sgolinarlo di brutto. Il ragazzo rantola di piacere, ma la fellatio dura molto poco: la donna, verificata la durezza del pene, si solleva la gonna, monta sopra al ragazzo e s’impala sul giovane cazzo facendoselo sparire nella pancia con un sospiro.
Il mio maschio mi molla uno sculaccione senza smettere di scoparmi, poi si piega su di me e mi sibila nell’orecchio: - E’ mia moglie!
Bene, mi fa piacere che anche lui abbia la sua partner nel lettone.
Marito e moglie si scatenano, uno sulla mia groppa e l’altra sui fianchi del ragazzo di Eva, cavalcando come invasati finché non vengono entrambi, praticamente all’unisono.
Due scambisti esperti, non c’è che dire!
Il mio amante si stacca da me, si libera del secondo preservativo usato con me e si china a sfiorarmi una guancia con un bacio di ringraziamento, poi prende la moglie per mano e si allontana insieme a lei.
Bella coppia.
Il giovanotto accanto a me rifiata, poi forte dei suoi vent’anni (o poco più) si solleva sulle braccia, raccatta i suoi quattro stracci e si allontana senza neanche salutare.
Che cafoncello!
Lo spettacolo sembra concluso, e il pubblico si allontana soddisfatto, lasciando me e Eva da sole a rifiatare mezze nude sul lettone disfatto.
- Come stai? –le faccio, premurosa.
- Brutta stronza – è il ringraziamento che ricevo per le mie premure – Mi hai squassata!
Ma come, per una leccatina..?
Già: solo che prima di venire nel nostro privé, la sgualdrina aveva già avuto altri due maschi…
Hai capito, la ragazzina? Mi congratulo, schioccandole un bacio.
Qualcun altro ci raggiunge nel camerino: è Astrid, trafelata.
- Finalmente vi trovo! – ci fa, in affanno – Ho bisogno di aiuto…
Le chiediamo quanti maschi si è fatta finora: io due, Eva tre.. E lei?
La zietta scuote la testa, sconsolata. Zero.
Non c’è niente da fare, ci fa, contrita. Qualunque maschio le venga da prendere in considerazione, finisce automaticamente paragonato ad Alex e viene subito scartato senza speranze.
Povera Astrid.
Poi però lei s’illumina: ci sarebbe una tipa della nostra età che le piace e che secondo lei ci starebbe…
Bene, faccio io, cosa aspetta?
Ecco… La tipa è qui con il marito, e loro giocano in coppia. Insomma: posso essere un’amica e venire con lei, così al maschio ci penso io e lei può godersi la signora?
Eva si fa una risatina.
Io sospiro: cosa non mi tocca fare per un’amica!
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