La nipote
di
TATO
genere
incesti
A volte, anzi spesso, la vita ci riserva delle sorprese, a volte piacevoli, a volte spiacevoli.
Io sono un uomo, sposato con figli, ho una bella moglie, un ottimo impiego, che mi permette di passare quasi tutta la settimana fuori casa, ho un piccolo appartamento a Milano, e spesso viaggio per l'Italia, e questo mi permette di coltivare la mia seconda natura.
Si sono gay, ma non tanto gay da desiderare i maschi così come maschio, ma lo sono da trav.
Sin da giovanissima ho iniziato ad indossare intimo femminile, e ad essere attratta dal mio stesso sesso, e da giovanissima ho conosciuto il piacere della penetrazione, tanto da diventare l'amante di un uomo più grande di mè, per anni, poi lo studio, la lontananza per l'università, mi hanno allontanata da lui, e conoscere, quella che è ora mia moglie.
Da subito, ha saputo della mia seconda natura, ma questo non le ha impedito di frequetarmi, e di sposarmi, lasciandoci libere tutte e due, di frequentare chi volessimo, avendo tutte e due relazioni anche lunghe con altre persone.
Io ho cambiato, parecchi amanti nel tempo, convivendo per brevi periodi con loro, e lei ha avuto alcuni uomini, e da un paio di loro, ha anche avuto due figli, che io ho prontamente riconosciuto come miei, ed è stato grazie a lei che la mia famiglia, ha smesso di preoccuparsi per mè.
Si, sapevano benissimo cosa fossi, e che gusti sessuali avessi, più volte mia madre, mi ha sorpresa ad indossare intimo di mia sorella o suo, e più volte, mi ha sorpresa mentre soddisfavo i miei maschietti, mi ricordo una volta che ero appartata in cantina con il mio vicino, ero in reggiseno e slip, e in ginocchio spavo succhiando il suo cazzo, quando lei ha aperto la porta e mi ha trovata intenta a succhiare, e la sua faccia non me la scorderò mai, era tra lo stupito e l'incazzato, ha richiuso immediatamente la porta e se ne andò, poi a casa una scenata pazzesca.
Un'altra volta, ero in camera mia, lei doveva essere al lavoro, ed ero intenta a gustarmi il cazzo del mio amichetto, ero particolarmente bella quel giorno, indossavo un reggicalze rubato a mia sorella calze, e un piccolo body di mia madre, lui era intento a scoparmi, con forza e trasporto, io godevo come una cagna, lo incitavo a continuare, lo imploravo di non smettere, e il piacere era al culmine, ad un tratto la vedo, aveva socchiuso la porta ed era lì, a fissarmi, con gli occhi sbarrati, la bocca aperta, incredule, che il suo bambino, avevo poco più di diciassette anni, era li, a prendersi un cazzo in culo, alla vista di mia madre, ho iniziato a sborrare, senza toccarmi, getti di sperma schizzavano tra le mie gambe, e mentre lui mi montava, non la aveva vista per fortuna, iniziò a godermi dentro, e io guardandola negli occhi, urlai, sii sborrami dentro, godimi dentro, mettimi incinta amore sii ti amoooo, e lui venne copiosamente, chiusi gli occhi e mi accasciai, mi aspettavo urla e casini, ma non successe.
Non ne parlammo per alcuni giorni, e poi un pomeriggio, rientrata dalla scuola, mi feci una doccia, e aperti i cassetti per prendere la mia biancheria, rimasi di stucco, c'erano solo completini di slip e reggiseni, magliette col pizzo, collant autoreggenti, piccoli reggicalze, e in un angolino solo pochi indumenti da maschietto.
Indossai subito un completino, e poi misi i pantaloni e una maglietta, e scesi in cucina, la trovai indaffarata a riordinare, mi avvicinai, la abbracciai, e la ringraziai, lei mi accarezzò i capelli, e mi disse, mi raccomando, stai attenta, usali solo in casa o se vai in posti sicuri, mai a scuola, attenta, e poi aprì un cassetto, e mi porse due scatolo di preservativi, fai attenzione, non posso proibirti di farlo, è la tua natura, ma usali, le malattie ci sono e sono sempre in agguato, la abbracciai ancora.
Passarono alcuni anni, nel frattempo, grazie a mia madre, iniziai ad acquistare scarpe vestitini, mi insegnò a truccarmi, lasciai crescere i capelli, e piano piano mi trasformai in donna, era ormai impossibile nascondere la mia vera natura, e quindi alla fine del liceo, mi mandarono a Milano all'università, mi presero un piccolo appartamento, e lì, potei fare la mia vera vita.
Io devo molto comunque a mia madre, che non cercò di forzarmi, a smettere, con minacce o altro, anzi, da vera donna, mi diede dei consigli, dal trucco, al vestirmi, e sessuali, come far veramente godere un uomo, mi spiegò come fare i pompini come ingoiare il nettare, come accogliere il maschio, come farlo godere subito, o farlo continuare, e ormai sapeva, che avevo un uomo fisso, e che spesso, prima di andare all'università, andavo da lui, o veniva da noi, il pomeriggio, e così, mi diceva di andare nella sua camera, così eravamo più comodi, e spesso lui mi faceva indossare intimi di mia madre, o vestaglie ecc, lei lo sapeva e ne godeva, poi un bel giorno, poco prima di andarmene a Milano mi disse, ma con una donna ci sei mai stato?, dissi di nò, e allora lei, mi prese per mano e mi accompagnò in camera sua, dove una volta nude, iniziò a farmi un pompino pazzesco, che mi fece diventare il cazzo di marmo, e poi sul più bello, si staccò da mè, si alzò dal letto, e aprì la porta, e vidi entrare mia sorella, anc'essa nuda, stupenda, lei ha un anno più di mè, seni piccoli, coscie tornite, ventre piatto, alta quanto mè, acchi azzurri, si avvicinò al letto, ci salì, e mi disse, se non hai mai avuto una donna, allora devi avere mè, tua sorella, ti va?, annuii, e deglutii, poi lei mi baciò.
Le nostre lingue frullavano nelle nostre bocche, la accarezzavo, e lei mi stringeva il pene, le toccavo i seni, sentivo i capezzoli durussimi, e poi toccai la sua fighetta, umida, calda, ci infilai due dita, era larga, scivolavano dentro con facilità, ne unii altri due, e iniziai a masturbarla, iniziò a gemere e a godere, si lasciò scivolare sul letto, e continuai a masturbarla, le dita entravano con facilità, e allora, lei prese la mia manina, sono sempre stata minuta, e con facilità, la fece scivolare dentro, fù stupendo, la stavo scopando con la mia mano, e venne, in un urlo pazzesco, bagnandomi completamente il braccio.
Poi, una volta ripresasi, afferrò il mio cazzo, e lo introdusse nella sua stupenda fighetta, lo avvolse, era calda, non sembrava nemmeno che avesse da poco preso una mano, e iniziai a scoparla, fù meraviglioso, e le venni poco dopo dentro, era la mia prima volta.
Passammo i pochi mesi restanti alla mia partenza, a scopare tutti i giorni, scopai anche mamma, fù diverso, bello ma diverso, mia madre era molto più larga, mio padre era smisuratamente dotato, e quindi lei era una caverna, ma l'idea di scoparmi mia madre era troppo bella, e quindi non passava giorno che non venissi in mia sorella, poi andai a Milano, e iniziai la scuola, e la mia vita da donna.
Poi un bel giorno, mia madre e mia sorella vennero a trovarmi, e notai che la seconda, aveva un bel pancione, era gravida, e mi disse che era mio, che per errore, l'anticoncezionale non aveva funzionato, ne ero felice e terrorizzato, ma per fortuna tutto andò liscio, lei partorì, una bella bimba, il nuovo compagno di mia sorella accettò la bimba senza problemi, io poi mi sposai, mia moglie ebbe due figli, e io diventavo sempre più donna, a casa una parvenza di maschio, appena appena, e poi fuori troia con tutti, verso i 45 anni, non avevo più un compagno fisso, ero troppo corteggiata,e bella per essere di un solo uomo.
E quindi ogni giorno o quasi, passavo la notte con un uomo diverso, fino a quando conobbi un uomo sulla sessantina, che dopo una notte di sesso particolarmente intensa, prima di andarsene, mi mise dei soldi sul comodino, dicendomi di comperarmi qualcosa, e che ero stupenda, li mi scoccò la scintilla, in breve, un mese dopo ero una prostituta a tutti gli effetti, pubblicai un numero di telefono con orari, e iniziai la mia vita da escort, non mi interessavano tanto i sold, ma l'essere una prostituta.
Poi la stessa estate, andammo in ferie, al mare, alla casa dei miei, dove c'era anche mia sorella e mia nipote, ormai ventenne, e il contatto giornaliero con mia figlia, fece sì, che si instaurasse un rapporto più personale.
Io ero abituata a prendere il sole in disparte, su di un terrazzo della mia camera, al riparo di occhi indiscreti, e lo prendevo in bikini, ai miei clienti piaceva vedere le mie tettine bianche e il segno del costume, e a mè piaceva, mia moglie non era interessata a quello che facevo e i figli, ormai erano grandi e sapevano tutto mi rispettavano mi chiamavano papi ma sapevano che non lo ero e che cosa fossi in verità.
Un bel giorno, sono intenta a prendere il sole in bikini, quando sento dei rumori in camera, credo fasse mia moglie, ma dopo averla chiamata, e non avendo avuto risposta, preoccupata mi sono recata in camera, e sul letto, vedo mia nipote, o meglio mia figlia, nuda a coscie aperte che si masturba, rimango basita.
E' stupenda, tutta sua madre all'atto del cocepimento, seno piccolo, coscie tornite, gambe lunghe, occhi azzurri, quasi la sua fotocopia, lei nota il mio costume e sorride, ma dai zio, allora è vero, sei una trav, una frocetta, e ride, la vista della sua nudità, mi fa indurire il cazzo, che scivola fuori dal micro slip ,e so erge per tutta la sua durezza, e lei alla vista esclama, perbacco, zio che cazzo che hai, e in un attimo sento la sua bocca calda, umida, cerco di allontanarla, ma lei mi blocca e si infila tutto il mio cazzo in gola, e con movimenti rapidi, mi fa sborrare,e ingoia tutto.
Poi una volta sfilato, mi toglie lo slip, e mi fa stendere al suo fianco, e mi bacia, provo la stessa sensazione provata con mia sorella, e mi sciolgo, la tocco, e inizio a lavorarle la fighetta con un paio di dita, ma mi accorgo che è stretta, e allora scendo a leccarla per bene, dandole un piacere immenso, e poi risalgo le lecco i seni, i capezzoli, e poi la bacio, non riesco a fermarmi, afferro il mio cazzo, lo scappello, lo avvicino alla sua fighetta, lei solleva le gambe, mi cinge le spalle, eccola, aperta, il suo fiore li pronto ad accogliermi, entro, spindo, nemmeno tanto dolcemente, e ad un tratto, la sento irrigidirsi, spingo ancora, è bagnatissima, possibile che sia così stretta?, e spingo ancora, e sento come uno schiocco, e un forte calore, lei stirnge le coscie, si morde il labbro, e singhiozza un poco, mi fermo, la guardo, e le dico , Monica, ma sei ancora vergine? lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e risponde, si papà, sono vergine, e lo sono rimasta per tè, non capisco più nulla, papà, ma come lo sai?, cerco di alzarmi, lei mi trattiene, e mi sussurra, dopo papi, le spiegazioni dopo, ora fammi donna, e spinge il bacino in avanti, introducendosi un poco del mio cazzo, che nel frattempo è ancora più duro, e li non capisco più nulla, la defloro completamente, le entro dentro tutto, lei urla un poco, e poi si lascia andare, il suo corpo si rilassa, la sua fighetta si apre e io inizio a scoparla, passa dal dolore al piacere, la scop con tranquillità, la sento venire, e continuo per una mezz'ora, e poi quando stò per venire, esco, lei prontamente mi richiude le sue coscie, e io sborro copiosamente in mia figlia, getti potenti di sborra, rimango impietrito, non volevo, ma ormai era fatta, quando capisce che sono scarico mi lascia, e scivolo fuori, poco dopo vedo far capolino dalla sua fighetta il mio sperma accompagnato da una buona quantità di sangue, e lei ridendo mi dice, hai visto papà, mi hai sverginata.
Passiamo il pomeriggio a spiegare e a chiederci tutto, lei mi racconta che aveva scoperto che ero il padre a quindici anni, quando durante una lite l'uomo di mia sorella le rinfacciò il fatto che l'avesse accolta come sua, e poi mia sorella le spiegò tutto, da lì la decisione che mi voleva come suo primo uomo.
Passammo i giorni di ferie come amanti, e poi una volta a Milano, spesso veniva a trovarmi, quando avevo dei clienti, lei rimaneva nella stanzina che usavo come studio, e spesso incontrava i miei clienti per casa, era attratta dalla mia esperienza, tanto che mi chiese come fare, e le sconsiglia di farlo, era troppo giovane, e poi immancabilmente finivamo a letto, e poi una bella mattina, dopo quasi un anno che eravamo amanti, si presentano a casa mia, mia sorella e mia figlia, le chiedo come mai della visita, e mia sorella mi dice, senti stupida, non credere che non sapessi della tua relazione con lei, anzi mi stà bene, lei è grande, e poi scusami io l'ho voluta fare con tè, ma ora, è lei ad essere incinta, accidenti non potevi stare attenta?, io rimasi di pietra, cacchio mia figlia incinta, e adesso? non sapevo come fare, come lo raccontavamo alla famiglia? di aborto non se ne parlò mai, anzi, decidemmo di darci del tempo per capire meglio cosa fare e intanto lei venne da mè ad abitare, fino al giorno del parto, mia sorella venne all'ospedale, e vedemmo nascere mia figlia da mia figlia, una bellissima bambina, e poi visto che doveva rimanere qualche settimana in ospedale, per piccoli problemi, mia sorella venne da mè, e così, io interruppi i miei incontri per il periodo, e così, una sera, mi ritrovai a letto con mia sorella, e come se avessimo interrotto il giorno prima, riprendemmo a fare sesso, passai dei giorni e delle notti pazzesche, le sfondai il culetto, che era stato usato veramente poco, a differenza della caverna che aveva al posto della figa, mi raccontò, che amava le dilatazioni estreme, e che a furi di farsele fare ormai non provava più piacere a scopare, ma il culo le piaceva, io non mi esimevo dal chiavarla anche in figa, mi piaceva scoparla tenendomi in mano il cazzo era fantastico, e così, rimasero tutte e due a casa mia per un certo periodo, e la mia relazione continuò con tutte e due nello stesso letto, presi in affitto l'appartamento di fianco, e io ripresi il mio lavoro da prostituta, non ne potevo fare a meno, essere scopata per mè era un imperativo, e poi avevo un cliente speciale, quasi un amante, che ormai non facevo più pagare, e che anzi, facevamo sesso non protetto, ne ero quasi un poco innamorata, e parlando sapeva della mia relazione familiare, e una sera lo presentai alle mie due donne, e diventammo una specie di famiglia, tanto che poi il letto si fece affollato, e decidemmo di dividerci i compiti, e così, anche Antonio provò le mie due donne, ma proprio la prima sera che avremmo dovuto iniziare, mia sorella, mentre la stavo inculando per bene, e mia figlia, stava spompinando Antonio, mi disse, tesoro sono incinta, un'analtra volta, sborrai dentro di lei immediatamente.
Poi mi sfilai, la baciai, la strinsi a mè, e le dissi, grazie amore mio mi rendi felice, e lei mi disse, mi raccomando, dovrai sverginarla tu, e ness'un altro ok?
Io sono un uomo, sposato con figli, ho una bella moglie, un ottimo impiego, che mi permette di passare quasi tutta la settimana fuori casa, ho un piccolo appartamento a Milano, e spesso viaggio per l'Italia, e questo mi permette di coltivare la mia seconda natura.
Si sono gay, ma non tanto gay da desiderare i maschi così come maschio, ma lo sono da trav.
Sin da giovanissima ho iniziato ad indossare intimo femminile, e ad essere attratta dal mio stesso sesso, e da giovanissima ho conosciuto il piacere della penetrazione, tanto da diventare l'amante di un uomo più grande di mè, per anni, poi lo studio, la lontananza per l'università, mi hanno allontanata da lui, e conoscere, quella che è ora mia moglie.
Da subito, ha saputo della mia seconda natura, ma questo non le ha impedito di frequetarmi, e di sposarmi, lasciandoci libere tutte e due, di frequentare chi volessimo, avendo tutte e due relazioni anche lunghe con altre persone.
Io ho cambiato, parecchi amanti nel tempo, convivendo per brevi periodi con loro, e lei ha avuto alcuni uomini, e da un paio di loro, ha anche avuto due figli, che io ho prontamente riconosciuto come miei, ed è stato grazie a lei che la mia famiglia, ha smesso di preoccuparsi per mè.
Si, sapevano benissimo cosa fossi, e che gusti sessuali avessi, più volte mia madre, mi ha sorpresa ad indossare intimo di mia sorella o suo, e più volte, mi ha sorpresa mentre soddisfavo i miei maschietti, mi ricordo una volta che ero appartata in cantina con il mio vicino, ero in reggiseno e slip, e in ginocchio spavo succhiando il suo cazzo, quando lei ha aperto la porta e mi ha trovata intenta a succhiare, e la sua faccia non me la scorderò mai, era tra lo stupito e l'incazzato, ha richiuso immediatamente la porta e se ne andò, poi a casa una scenata pazzesca.
Un'altra volta, ero in camera mia, lei doveva essere al lavoro, ed ero intenta a gustarmi il cazzo del mio amichetto, ero particolarmente bella quel giorno, indossavo un reggicalze rubato a mia sorella calze, e un piccolo body di mia madre, lui era intento a scoparmi, con forza e trasporto, io godevo come una cagna, lo incitavo a continuare, lo imploravo di non smettere, e il piacere era al culmine, ad un tratto la vedo, aveva socchiuso la porta ed era lì, a fissarmi, con gli occhi sbarrati, la bocca aperta, incredule, che il suo bambino, avevo poco più di diciassette anni, era li, a prendersi un cazzo in culo, alla vista di mia madre, ho iniziato a sborrare, senza toccarmi, getti di sperma schizzavano tra le mie gambe, e mentre lui mi montava, non la aveva vista per fortuna, iniziò a godermi dentro, e io guardandola negli occhi, urlai, sii sborrami dentro, godimi dentro, mettimi incinta amore sii ti amoooo, e lui venne copiosamente, chiusi gli occhi e mi accasciai, mi aspettavo urla e casini, ma non successe.
Non ne parlammo per alcuni giorni, e poi un pomeriggio, rientrata dalla scuola, mi feci una doccia, e aperti i cassetti per prendere la mia biancheria, rimasi di stucco, c'erano solo completini di slip e reggiseni, magliette col pizzo, collant autoreggenti, piccoli reggicalze, e in un angolino solo pochi indumenti da maschietto.
Indossai subito un completino, e poi misi i pantaloni e una maglietta, e scesi in cucina, la trovai indaffarata a riordinare, mi avvicinai, la abbracciai, e la ringraziai, lei mi accarezzò i capelli, e mi disse, mi raccomando, stai attenta, usali solo in casa o se vai in posti sicuri, mai a scuola, attenta, e poi aprì un cassetto, e mi porse due scatolo di preservativi, fai attenzione, non posso proibirti di farlo, è la tua natura, ma usali, le malattie ci sono e sono sempre in agguato, la abbracciai ancora.
Passarono alcuni anni, nel frattempo, grazie a mia madre, iniziai ad acquistare scarpe vestitini, mi insegnò a truccarmi, lasciai crescere i capelli, e piano piano mi trasformai in donna, era ormai impossibile nascondere la mia vera natura, e quindi alla fine del liceo, mi mandarono a Milano all'università, mi presero un piccolo appartamento, e lì, potei fare la mia vera vita.
Io devo molto comunque a mia madre, che non cercò di forzarmi, a smettere, con minacce o altro, anzi, da vera donna, mi diede dei consigli, dal trucco, al vestirmi, e sessuali, come far veramente godere un uomo, mi spiegò come fare i pompini come ingoiare il nettare, come accogliere il maschio, come farlo godere subito, o farlo continuare, e ormai sapeva, che avevo un uomo fisso, e che spesso, prima di andare all'università, andavo da lui, o veniva da noi, il pomeriggio, e così, mi diceva di andare nella sua camera, così eravamo più comodi, e spesso lui mi faceva indossare intimi di mia madre, o vestaglie ecc, lei lo sapeva e ne godeva, poi un bel giorno, poco prima di andarmene a Milano mi disse, ma con una donna ci sei mai stato?, dissi di nò, e allora lei, mi prese per mano e mi accompagnò in camera sua, dove una volta nude, iniziò a farmi un pompino pazzesco, che mi fece diventare il cazzo di marmo, e poi sul più bello, si staccò da mè, si alzò dal letto, e aprì la porta, e vidi entrare mia sorella, anc'essa nuda, stupenda, lei ha un anno più di mè, seni piccoli, coscie tornite, ventre piatto, alta quanto mè, acchi azzurri, si avvicinò al letto, ci salì, e mi disse, se non hai mai avuto una donna, allora devi avere mè, tua sorella, ti va?, annuii, e deglutii, poi lei mi baciò.
Le nostre lingue frullavano nelle nostre bocche, la accarezzavo, e lei mi stringeva il pene, le toccavo i seni, sentivo i capezzoli durussimi, e poi toccai la sua fighetta, umida, calda, ci infilai due dita, era larga, scivolavano dentro con facilità, ne unii altri due, e iniziai a masturbarla, iniziò a gemere e a godere, si lasciò scivolare sul letto, e continuai a masturbarla, le dita entravano con facilità, e allora, lei prese la mia manina, sono sempre stata minuta, e con facilità, la fece scivolare dentro, fù stupendo, la stavo scopando con la mia mano, e venne, in un urlo pazzesco, bagnandomi completamente il braccio.
Poi, una volta ripresasi, afferrò il mio cazzo, e lo introdusse nella sua stupenda fighetta, lo avvolse, era calda, non sembrava nemmeno che avesse da poco preso una mano, e iniziai a scoparla, fù meraviglioso, e le venni poco dopo dentro, era la mia prima volta.
Passammo i pochi mesi restanti alla mia partenza, a scopare tutti i giorni, scopai anche mamma, fù diverso, bello ma diverso, mia madre era molto più larga, mio padre era smisuratamente dotato, e quindi lei era una caverna, ma l'idea di scoparmi mia madre era troppo bella, e quindi non passava giorno che non venissi in mia sorella, poi andai a Milano, e iniziai la scuola, e la mia vita da donna.
Poi un bel giorno, mia madre e mia sorella vennero a trovarmi, e notai che la seconda, aveva un bel pancione, era gravida, e mi disse che era mio, che per errore, l'anticoncezionale non aveva funzionato, ne ero felice e terrorizzato, ma per fortuna tutto andò liscio, lei partorì, una bella bimba, il nuovo compagno di mia sorella accettò la bimba senza problemi, io poi mi sposai, mia moglie ebbe due figli, e io diventavo sempre più donna, a casa una parvenza di maschio, appena appena, e poi fuori troia con tutti, verso i 45 anni, non avevo più un compagno fisso, ero troppo corteggiata,e bella per essere di un solo uomo.
E quindi ogni giorno o quasi, passavo la notte con un uomo diverso, fino a quando conobbi un uomo sulla sessantina, che dopo una notte di sesso particolarmente intensa, prima di andarsene, mi mise dei soldi sul comodino, dicendomi di comperarmi qualcosa, e che ero stupenda, li mi scoccò la scintilla, in breve, un mese dopo ero una prostituta a tutti gli effetti, pubblicai un numero di telefono con orari, e iniziai la mia vita da escort, non mi interessavano tanto i sold, ma l'essere una prostituta.
Poi la stessa estate, andammo in ferie, al mare, alla casa dei miei, dove c'era anche mia sorella e mia nipote, ormai ventenne, e il contatto giornaliero con mia figlia, fece sì, che si instaurasse un rapporto più personale.
Io ero abituata a prendere il sole in disparte, su di un terrazzo della mia camera, al riparo di occhi indiscreti, e lo prendevo in bikini, ai miei clienti piaceva vedere le mie tettine bianche e il segno del costume, e a mè piaceva, mia moglie non era interessata a quello che facevo e i figli, ormai erano grandi e sapevano tutto mi rispettavano mi chiamavano papi ma sapevano che non lo ero e che cosa fossi in verità.
Un bel giorno, sono intenta a prendere il sole in bikini, quando sento dei rumori in camera, credo fasse mia moglie, ma dopo averla chiamata, e non avendo avuto risposta, preoccupata mi sono recata in camera, e sul letto, vedo mia nipote, o meglio mia figlia, nuda a coscie aperte che si masturba, rimango basita.
E' stupenda, tutta sua madre all'atto del cocepimento, seno piccolo, coscie tornite, gambe lunghe, occhi azzurri, quasi la sua fotocopia, lei nota il mio costume e sorride, ma dai zio, allora è vero, sei una trav, una frocetta, e ride, la vista della sua nudità, mi fa indurire il cazzo, che scivola fuori dal micro slip ,e so erge per tutta la sua durezza, e lei alla vista esclama, perbacco, zio che cazzo che hai, e in un attimo sento la sua bocca calda, umida, cerco di allontanarla, ma lei mi blocca e si infila tutto il mio cazzo in gola, e con movimenti rapidi, mi fa sborrare,e ingoia tutto.
Poi una volta sfilato, mi toglie lo slip, e mi fa stendere al suo fianco, e mi bacia, provo la stessa sensazione provata con mia sorella, e mi sciolgo, la tocco, e inizio a lavorarle la fighetta con un paio di dita, ma mi accorgo che è stretta, e allora scendo a leccarla per bene, dandole un piacere immenso, e poi risalgo le lecco i seni, i capezzoli, e poi la bacio, non riesco a fermarmi, afferro il mio cazzo, lo scappello, lo avvicino alla sua fighetta, lei solleva le gambe, mi cinge le spalle, eccola, aperta, il suo fiore li pronto ad accogliermi, entro, spindo, nemmeno tanto dolcemente, e ad un tratto, la sento irrigidirsi, spingo ancora, è bagnatissima, possibile che sia così stretta?, e spingo ancora, e sento come uno schiocco, e un forte calore, lei stirnge le coscie, si morde il labbro, e singhiozza un poco, mi fermo, la guardo, e le dico , Monica, ma sei ancora vergine? lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e risponde, si papà, sono vergine, e lo sono rimasta per tè, non capisco più nulla, papà, ma come lo sai?, cerco di alzarmi, lei mi trattiene, e mi sussurra, dopo papi, le spiegazioni dopo, ora fammi donna, e spinge il bacino in avanti, introducendosi un poco del mio cazzo, che nel frattempo è ancora più duro, e li non capisco più nulla, la defloro completamente, le entro dentro tutto, lei urla un poco, e poi si lascia andare, il suo corpo si rilassa, la sua fighetta si apre e io inizio a scoparla, passa dal dolore al piacere, la scop con tranquillità, la sento venire, e continuo per una mezz'ora, e poi quando stò per venire, esco, lei prontamente mi richiude le sue coscie, e io sborro copiosamente in mia figlia, getti potenti di sborra, rimango impietrito, non volevo, ma ormai era fatta, quando capisce che sono scarico mi lascia, e scivolo fuori, poco dopo vedo far capolino dalla sua fighetta il mio sperma accompagnato da una buona quantità di sangue, e lei ridendo mi dice, hai visto papà, mi hai sverginata.
Passiamo il pomeriggio a spiegare e a chiederci tutto, lei mi racconta che aveva scoperto che ero il padre a quindici anni, quando durante una lite l'uomo di mia sorella le rinfacciò il fatto che l'avesse accolta come sua, e poi mia sorella le spiegò tutto, da lì la decisione che mi voleva come suo primo uomo.
Passammo i giorni di ferie come amanti, e poi una volta a Milano, spesso veniva a trovarmi, quando avevo dei clienti, lei rimaneva nella stanzina che usavo come studio, e spesso incontrava i miei clienti per casa, era attratta dalla mia esperienza, tanto che mi chiese come fare, e le sconsiglia di farlo, era troppo giovane, e poi immancabilmente finivamo a letto, e poi una bella mattina, dopo quasi un anno che eravamo amanti, si presentano a casa mia, mia sorella e mia figlia, le chiedo come mai della visita, e mia sorella mi dice, senti stupida, non credere che non sapessi della tua relazione con lei, anzi mi stà bene, lei è grande, e poi scusami io l'ho voluta fare con tè, ma ora, è lei ad essere incinta, accidenti non potevi stare attenta?, io rimasi di pietra, cacchio mia figlia incinta, e adesso? non sapevo come fare, come lo raccontavamo alla famiglia? di aborto non se ne parlò mai, anzi, decidemmo di darci del tempo per capire meglio cosa fare e intanto lei venne da mè ad abitare, fino al giorno del parto, mia sorella venne all'ospedale, e vedemmo nascere mia figlia da mia figlia, una bellissima bambina, e poi visto che doveva rimanere qualche settimana in ospedale, per piccoli problemi, mia sorella venne da mè, e così, io interruppi i miei incontri per il periodo, e così, una sera, mi ritrovai a letto con mia sorella, e come se avessimo interrotto il giorno prima, riprendemmo a fare sesso, passai dei giorni e delle notti pazzesche, le sfondai il culetto, che era stato usato veramente poco, a differenza della caverna che aveva al posto della figa, mi raccontò, che amava le dilatazioni estreme, e che a furi di farsele fare ormai non provava più piacere a scopare, ma il culo le piaceva, io non mi esimevo dal chiavarla anche in figa, mi piaceva scoparla tenendomi in mano il cazzo era fantastico, e così, rimasero tutte e due a casa mia per un certo periodo, e la mia relazione continuò con tutte e due nello stesso letto, presi in affitto l'appartamento di fianco, e io ripresi il mio lavoro da prostituta, non ne potevo fare a meno, essere scopata per mè era un imperativo, e poi avevo un cliente speciale, quasi un amante, che ormai non facevo più pagare, e che anzi, facevamo sesso non protetto, ne ero quasi un poco innamorata, e parlando sapeva della mia relazione familiare, e una sera lo presentai alle mie due donne, e diventammo una specie di famiglia, tanto che poi il letto si fece affollato, e decidemmo di dividerci i compiti, e così, anche Antonio provò le mie due donne, ma proprio la prima sera che avremmo dovuto iniziare, mia sorella, mentre la stavo inculando per bene, e mia figlia, stava spompinando Antonio, mi disse, tesoro sono incinta, un'analtra volta, sborrai dentro di lei immediatamente.
Poi mi sfilai, la baciai, la strinsi a mè, e le dissi, grazie amore mio mi rendi felice, e lei mi disse, mi raccomando, dovrai sverginarla tu, e ness'un altro ok?
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