Attrazione proibita ( capitolo terzo)

di
genere
incesti

Tom era seduto alla sua scrivania, doveva correggere le verifiche dei suoi studenti.
Insegnava letteratura straniera e letteratura classica all' università.
Non riusciva a concentrarsi.
Non riusciva a togliersi dalla mente il corpo perfetto di sua nipote.
Aveva un viso d'angelo, con dei stupendi capelli biondi naturali lunghi fino alle spalle. Aveva delle spalle perfette. La pelle liscia come la seta. Due occhi color nocciola, buoni, ma al contempo intriganti.
Labbra sottili di un rosa scuro. Un naso dai lineamenti dolci. Il collo era una tortura. Ogni volta che la osservava di sottecchi gli veniva l'impulso di correre ad annusarla. Di assaporarla. Aveva sempre un buon profumo dolciastro. Il seno era piccolo ma ben rotondo, sodo, con piccoli bottoncini come capezzoli, di un rosa scuro. Dio al solo pensiero Mr. Tom poteva saltare sull' attenti. Aveva fianchi stretti e la pancia piatta, liscia, morbida, da cui si vedeva che aveva sempre fatto sport, ma non da palestrata.
Aveva delle gambe lunghe, lisce, con un bel culetto sodo.
La schiena sembrava un opera d'arte, come tutto il suo corpo d'altronde.
Aveva un corpo che si poteva tranquillamente definire da ragazzina ma al contempo già da giovane donna.
Lui vedeva giovani belle ragazze tutti i giorni. Spesso alcune ragazze cercavano invano di flirtare con lui. Sia per ottenere voti migliori, sia perchè era un uomo piacente. Ma nessuna aveva mai attirato la sua attenzione. Aveva sempre cercato di mantenere un atteggiamento professionale. Si era sempre dimostrato amichevole, disponibile ma al contempo distaccato.
Non le aveva mai assecondate.
Ma Pam. Lei era tutt'altra cosa.
Era una sensazione nuova per lui.
Tutte le volte in cui era stato con una donna non si sentiva mai legato. Cercava di passare bei momenti e di farle godere in modo passionale, selvaggio, ma sempre solo fisico. Distaccato. Lui amava le donne. Non i legami.
Inoltre Pam era sua nipote. Sangue del suo sangue.
Ma era anche una giovane donna. Molto bella.
Ingenua per via dell' età, testarda. Forte. Ma al contempo dolce, comprensiva, e intrigante come una donna esperta. E lei non sembrava rendersene conto.
E per questo lui stava impazzendo. Stava perdendo il controllo. E non poteva permetterselo.
Stava diventando un ossessione.
Oltre al fatto che si rendeva conto che si avvicinava il raggiungimento della maggiore età per Pam. E lui aveva il terrore di perderla. Che lei decidesse di andarsene. E lui non voleva neanche pensarci. Lo avrebbe ucciso.

Quella sera decise di rientrare tardi. Doveva darsi un contegno. Riprendere il controllo. Così decise di andare a bere qualcosa in un bar. Poco dopo notò una bella donna sulla cinquantina, elegante e curata. Le si avvicinò e iniziarono a chiacchierare.
Lei sembrava coinvolta nella conversazione. Lui cercava di concentrarsi su di lei per non pensare a sua nipote. Finirono a casa di lei. Si spogliarono in fretta e lui la possedette in modo animalesco. Lei sembrava apprezzare quel trattamento virile. Fecero sesso più volte. Mentre lei gli faceva sesso orale lui le teneva stretta la testa per darle il ritmo. Voleva soffocarla col suo membro notevole. Per quanto cercasse di concentrarsi continuava a vedere sua nipote li con lui anziché quella splendida donna. E questo lo eccitava ancora di più. Diventava sempre più smanioso. Impaziente. Le chiese se voleva fermarsi o se le andava bene che le venisse in bocca, lei acconsentì, così le venne copiosamente in bocca, tenendola la testa affinchè mandasse giù. La prese impazientemente penetrandola mentre le divorava i seni. Poi scese baciandola lungo ogni centimetro del suo corpo fino a torturarle la vagina con la lingua per un buon quarto d'ora, sentendola gemere e controversi come un animale in trappola. Ma lui pensava a Pam. La sentì venire un paio di volte, contraendo e rilassando i muscoli alternativamente.
Poi la girò un Pò troppo bruscamente, ma subito si scusò.
Le strinse i fianchi e la penetrò con un colpo secco. Si fermò per farla rilassare, per farle accettare quel corpo estraneo. Uscì lentamente e rientrò piano. Iniziò ad aumentare il ritmo sempre più velocemente, finchè ormai allo stremo raggiunse l'orgasmo con un gemito sordo riempendole l'intestino di sperma.
Continuò a masturbarla affinchè venissero insieme. Si accasciò su di lei e rimasero a coccolarsi finché non si addormentarono.
Si svegliò un paio d'ore dopo, si fece una doccia, la salutò dolcemente e lasciò l'appartamento.
Arrivò a casa, si versò un bicchiere di vino e aprì il rubinetto della vasca da bagno.
Si sentiva esausto. Rilassato.
Si crogiolò nella vasca da bagno sorseggiando il vino, uscì e andò a vestirsi. Poi andò in camera di Pam per controllare che dormisse. Socchiusa piano la porta e la vide a letto. Dormiva. Aveva uno sguardo sereno. Le si avvicinò e si sedette vicino a lei. Le accarezzò i capelli, e le sfiorò il viso.
Sentì che lei si mosse e si immobilizzò. Si stava solo girando sul fianco opposto. Ora le dava la schiena. Non riuscì a frenare l'impulso e scostò il lenzuolo.
Osservò la silhouette del suo corpo nudo.
Passò un dito lungo tutto il corpo, partendo dal collo fino le caviglie. La sfiorò molto delicatamente, quasi senza toccarla. Le diede un bacio leggero sul collo, si alzò e chiuse la porta.
Si rese conto che Pam stava diventando la morte sua.
Realizzò che forse stava iniziando a innamorarsi di lei.
Che avrebbe fatto di tutto per renderla felice e per tenerla sempre stretta a sé.
Si distese sul letto, nudo, in camera sua.
Iniziò a massaggiarsi la pancia e all' altezza del pene, senza masturbarsi.
Si massaggiò le palle facendo leggeri movimenti circolari.
Si sentiva Rilassato, felice, ma non eccitato. Non sentiva il bisogno di masturbarsi. E poco dopo col pensiero di Pam distesa accanto a lui si addormentò.
...
CONTINUA
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scritto il
2018-04-03
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