Il telescopio
di
Feelrouge
genere
etero
Lui:
Eccomi 44 anni, ancora piacente, moro 180 cm per 78 kg, ho un buon lavoro presso una redazione giornalistica piuttosto famosa, sono sposato, ma se ci scappa qualche extra non mi tiro indietro.
Lei:
42 anni, sempre bellissima, bruna capelli lunghi ondulati, 172 cm senza tacchi per 65 kg, sono capo redattrice di una redazione giornalistica, donna decisamente in carriera, single per scelta.
Lui:
Ho diverse passioni: oltre le donne amo lo sport, la numismatica e mi piace tanto guardar le stelle. Qualche tempo fa mi sono regalato un telescopio, visto che in città di notte non si vede molto ed ero costretto ad uscire fuori dal centro per godermi il cielo stellato al buio.
Lei:
Cerco di tenermi sempre in forma, mi piace correre, faccio fitness e pilates per tenere il mio corpo sempre bello e tonico… se non si è capito sono molto esibizionista e adoro sapere che la gente mi guarda di nascosto. A volte lascio le finestre aperte mentre mi spoglio e mi diverto a muovere sinuosamente il mio corpo immaginando che qualcuno mi stia osservando.
Lui:
Una sera di inizio estate ero li a guardar le stelle, con mia moglie a letto stanca. Decisi di fare un giro attraverso i palazzi del vicinato per poter così apprezzare le qualità del mio nuovo telescopio. Mentre girovago fra gente sui divani, chi a tavola, chi sdraiata a leggere un libro noto una finestra più aperta delle altre. Un spettacolare creatura stava ballando e spogliandosi muovendo il proprio corpo in maniera molto sexy. Caspita e chi se lo perde questo spettacolo. Mi assicuro che mia moglie dorma e torno al mio telescopio, era ancora li che ballava. Avvicino l’obiettivo…. due cosce bellissime, un culo da favola due seni belli ancora in piedi un volto……. ma…. quella la conosco…… è il mio capo redattore…….
Lei:
In una serata più calda del solito, finito la mia cena frettolosa, con la tv in vena di bella musica, comincio a ballare. Spalanco le finestre e mentre ancheggiavo comincio a spogliarmi, con la fantasia di avere un pubblico tutto per me. Senza mai guardare la finestra mi spoglio: via la camicia, la gonna, il reggiseno e resto con il mio bel perizoma che da li a poco doveva andar volar via. Uno sguardo furtivo esce dal balcone attraversa la finestra e fotografa un uomo fermo ad osservarmi dal suo telescopio. Chiudo la finestra, spengo la luce e torno alle mie cose. Un pensiero mi assaliva, come se c’era qualcosa di familiare, di conosciuto…… ma si…. quello è il palazzo dove abita quello che lavora da me….. ed era lui….. mi avrà riconosciuta? Spero non faccia lo stronzo altrimenti gli faccio vedere io. Vado a letto sempre con il pensiero fisso a quel flash e con un brivido di piacere che mi assaliva ogni volta che il flash mi veniva a mente.
Lui:
Si è accorta di me, ha chiuso le finestre e spento la luce, mannaggia è finito lo spettacolo….. mi avrà riconosciuto? Spero di no altrimenti chi se la sente a lavoro. Vado a letto, mi sdraio spengo la luce, chiudo gli occhi e mi appare l’immagine di quel ballo spettacolare, di quel culo bello tondo, di quei seni…. Il mio pene negli slip si fa sentire poi la mente mi tradisce, si sofferma sul suo viso e la paura dell’indomani fa svanire tutto. Al mattino mi alzo prima del solito, colazione, notizie furtive in tv e vai in bagno. Più pulito e profumato del solito mi vesto, giacca e cravatta come sempre, esco di casa e vado a lavoro nell’attesa di incrociare gli occhi con il mio capo…..
Lei:
Al mattino sveglia, bagno, caffè, toast, tv, bagno. Che mi metto? Fa caldo quindi niente calze, lasciamo sempre in bella vista il mio bel culetto quindi perizoma ed un pantalone bello aderente sopra e largo sotto. Reggiseno a balconcino e camicia stretta con i bottoni pronti ad esplodere. Una giacca, borsa, chiavi e via di casa direzione redazione. Vediamo con che faccia si presenta e soprattutto con che testa. Arrivo, entro nella redazione, ascensore, quarto piano, uffici, attraverso le scrivanie, eccolo… mi guarda “Buon giorno” riabbassa lo sguardo, “Giorno” vado nel mio ufficio.
Lui:
Arrivo in redazione, ascensore quarto piano, entro e mi avvio alla mia scrivania, osservo l’ufficio del capo, non è ancora arrivata mannaggia mi tocca guardarla appena arriva…. Neanche il tempo di girarsi eccola attraversare le scrivanie ed avviarsi verso il suo ufficio passando vicino la mia scrivania. Fingo indifferenza “Buon Giorno“ e abbasso il capo. “Giorno”, tira dritto velocemente muovendo quelle anche come solo lei sa fare. Magari non si è accorta di niente ieri…… speriamo….
Tutto il giorno il pensiero è fisso verso la sera prima e quel corpo da favola. Il mio sguardo spesso si dirige verso l’ufficio del capo, come a cercare certezze. Lavorare? Veramente poco finchè non si apre la porta…..
Lei:
Mi siedo, cerco di concentrarmi sulle cose da fare ma non è facile, mi sa che stasera farò tardi. I miei occhi spesso escono dal mio ufficio e si dirigono verso quella scrivania. E’ li che giochicchia con la matita senza combinare nulla. I suoi occhi ogni tanto provano ad entrare qui dentro ma non possono riuscirci. Le mie vetrate sono visibili solo dall’interno verso l’esterno. Provo a spronarlo un po’ vediamo che fa. Esco dall’ufficio mi avvicino alla sua scrivania. “Oggi niente ispirazione? Devi finirmi quei due articoli entro stasera perché dobbiamo chiudere e domattina siamo in edicola”…. E’ si era lui ieri sera…. Era tutto imbarazzato e non riusciva a guardarmi in faccia fissando inconsapevolmente le mie tette.
Lui:
Eccola…. Si avvicina verso di me, si piega, mani sulla mia scrivania, tette che vogliono uscire da quella camicia, mi riprende… effettivamente non sto combinando nulla e devo chiudere due articoli entro stasera, ma non riesco a guardarla in faccia. I suoi seni mi catturano ripensando alla sera prima. Torna in ufficio, guardo il monitor, comincio a scrivere. Tra uno sguardo furtivo ed una lettera sul monitor si fa sera. E non ho ancora finito. Almeno uno dei due articoli è pronto. Rieccola che torna da me….
Lei:
Riprendo a lavorare, per tutta la giornata l’idea che quell’uomo mi ha visto nuda mi fa rabbia e mi eccita allo steso tempo. E’ sera arriva l’orario di chiusura, lui è ancora li, concentrato sul pc, speriamo abbia finito altrimenti restiamo qui. Vado da lui…. “Allora ce l’abbiamo fatta?” “Capo mi scusi uno è pronto e te lo invio subito, l’altro ho bisogno di un po’ di tempo ancora”. “Ok allora restiamo io e te qui finchè non finisci così ora leggo questo, poi rileggo l’altro e mandiamo tutto in stampa” Torno in ufficio per leggere il suo articolo……
Lui:
Meno male che almeno uno l’ho finito, non l’ho neanche riletto, Arriva, mi chiede degli articoli, gli invio quello finito chiedendogli un po’ di tempo per l’altro. Stasera straordinari io e lei, pazienza, spero solo che l’articolo sia fatto bene. Per come ho la testa chissà cosa è venuto fuori…. Riprovo a concentrarmi, difficile….
Lei:
Siamo rimasti io e lui. Leggo l’articolo….. mamma quanti errori…. È distratto, molto distratto e si vede, mi sa che se non faccio qualcosa io qui si fa notte. Ritorno fra le scrivanie, fingo di girovagare fra le cose altrui, gli mostro spesso il mio bel culetto chinandomi qua e la per le scrivanie, mi avvicino a lui, tolgo la giacca, la lancio lontano e mi siedo di fronte a lui.
Lui:
Caspita siamo soli…. Eccola ritorna, ah non era a me… la vedo girovagare, guarda che culo? Sicuramente ha il perizoma sotto, se non proprio niente, quanto mi piacerebbe rivederlo e soprattutto toccarglielo. Si avvicina, si toglie la giacca, quelle tette….. si siede di fronte a me, si sbottona un bottone della camicia… ma che fa?......
Lei:
Beh qui o faccio qualcosa o rimaniamo qui. Comincio a provocarlo, via un bottone, faccio respirare il mio seno, “Fa piuttosto caldo stasera….” Mi avvicino a lui, mi piego al suo fianco, comincio a leggere quello che ha scritto sul pc. Il mio seno e quasi tutto fuori a pochi centimetri dai suoi occhi. Metto la mia mano sulla sua spalla, poi l’avvicino al suo collo, alla testa, e la spingo verso i miei seni….
Lui:
Quei seni stanno sbordano ormai… sono spettacolari. Si avvicina, mi fiancheggia, si abbassa per leggere. Lei sguardo fisso al pc, io occhi su quella striscia a due centimetri da me che divide le sue tette. Sento la sua mano sulla spalla, sulla testa, mi spinge verso il suo seno, mi ritrovo beatamente soffocato tra le sue tette, le mie mani vanno sui suoi fianchi, poi salgono sui seni, sbottonano quello che era rimasto abbottonato, via la camicia via il reggiseno, la mia bocca si riempie di capezzoli passandoseli uno la volta, lei mi continua a premere la testa verso i suoi seni. Ci alziamo mi toglie la giacca, cravatta, camicia……..
Lei:
Eccolo che parte, mi spoglia si mangia le mie tette, io lo stringo a me. Mi faccio leccare i capezzoli poi ci alziamo e comincio a spogliarlo. “Ora tocca a me vedere come sei fatto” lo spoglio, prima sopra poi giù pantaloni e slip. Ha un bel cazzo, ne vale la pena. Glie lo prendo in mano e comincio a segarglielo. E’ già bello duro…..
Lui:
Mi spoglia, mi dice che tocca a lei vedermi nudo…. ho capito….. si è accorta ieri che la guardavo….. continuo a leccarla, lei mi prende il cazzo in mano, io comincio a baciarla, le mie mani tornano sui fianchi, poi sui glutei, sbottonano i suoi pantaloni che scivolano giù, poi passo al perizoma. Mentre la bacio sul collo vicino le orecchie gli sussurro: “Ed ora voglio vedere l’unica cosa che mi mancava”…….
Lei:
Comincia a baciarmi, prima sul collo, poi sulle labbra, di nuovo il collo, le orecchie. Mi dice che vuole vedere l’ultima cosa che gli manca….. ha capito tutto…. Si abbassa mi toglie il perizoma, si rialza mi prende mi gira, mi fa piegare poggiata sulla scrivania, io allargo le gambe e subito il suo bel cazzone mi penetra sbattendomi da dietro come si deve.
Lui:
Scendo gli sfilo il suo perizoma, che bella fica, depilata con un filo di pelo al punto giusto. La bacio sulla fica, mi alzo infilo due dita tra le cosce, è bagnata, la giro, la piego e gli infilo il mio cazzo già bello pronto. La sbatto bene bene da dietro. La sento gemere, poi godere. Spingo sempre più a fondo e le sue urla sono sempre più forti, il mio premere sempre più intenso. Non resisto, vengo sul suo culo…. Mi siedo sfatto…..
Lei:
Sento il suo cazzo dentro di me sempre più veloce, Godo come una troia in calore, urlo sempre più forte e più grido più lui mi sbatte, finchè non lo tira fuori e mi viene addosso. Resto piegata sulla scrivania, lui si siede. Qualche secondo e vado in bagno a ripulirmi e sistemarmi…..
Lui:
La vedo ferma ancora a 90 gradi verso la scrivania…. Che culo che ha….. poi si rialza e vola verso il bagno. Io mi rivesto, mi siedo e dopo un attimo di pausa riprendo il mio articolo.
Lei:
Mi lavo, mi rivesto. Che bella scopata, ci voleva proprio. Resto un po’ a guardarmi allo specchio. Speriamo si sia rilassato ben bene ora. Dopo una decina di minuti esco dal bagno e mi avvicino a lui. “Eccolo è pronto. Te lo invio ed aspetto che mi dici se va bene”. Torno nel mio ufficio e vado a leggerlo.
Lui:
Ecco vedi che ora le parole escono da sole……. Finito…. Lei esce dal bagno si avvicina. Gli dico che ho finito, gli invio l’articolo ed aspetto. Lei torna in ufficio e comincia a leggere. Certo che ho un capo spettacolare… ti fa proprio venir voglia di…. lavorare….. eccola sta tornando, ha un bel sorriso…..
Lei:
Così si scrive… vedi che aveva bisogno di scaricarsi il ragazzo…… Va benissimo, lo invio, spengo tutto ed esco. Lo raggiungo andiamo via. Spegniamo tutto, ascensore, si scende…..
Loro in ascensore:
“Anche stasera sarà una bella serata calda e serena”. “Si, vorrà dire che mi vedrò le stelle anche stasera….” “Ed io mi godrò un po’ di musica soft…..” usciamo dalla redazione, ognuno con le sue auto consapevoli di allontanarsi per rivedersi.
Eccomi 44 anni, ancora piacente, moro 180 cm per 78 kg, ho un buon lavoro presso una redazione giornalistica piuttosto famosa, sono sposato, ma se ci scappa qualche extra non mi tiro indietro.
Lei:
42 anni, sempre bellissima, bruna capelli lunghi ondulati, 172 cm senza tacchi per 65 kg, sono capo redattrice di una redazione giornalistica, donna decisamente in carriera, single per scelta.
Lui:
Ho diverse passioni: oltre le donne amo lo sport, la numismatica e mi piace tanto guardar le stelle. Qualche tempo fa mi sono regalato un telescopio, visto che in città di notte non si vede molto ed ero costretto ad uscire fuori dal centro per godermi il cielo stellato al buio.
Lei:
Cerco di tenermi sempre in forma, mi piace correre, faccio fitness e pilates per tenere il mio corpo sempre bello e tonico… se non si è capito sono molto esibizionista e adoro sapere che la gente mi guarda di nascosto. A volte lascio le finestre aperte mentre mi spoglio e mi diverto a muovere sinuosamente il mio corpo immaginando che qualcuno mi stia osservando.
Lui:
Una sera di inizio estate ero li a guardar le stelle, con mia moglie a letto stanca. Decisi di fare un giro attraverso i palazzi del vicinato per poter così apprezzare le qualità del mio nuovo telescopio. Mentre girovago fra gente sui divani, chi a tavola, chi sdraiata a leggere un libro noto una finestra più aperta delle altre. Un spettacolare creatura stava ballando e spogliandosi muovendo il proprio corpo in maniera molto sexy. Caspita e chi se lo perde questo spettacolo. Mi assicuro che mia moglie dorma e torno al mio telescopio, era ancora li che ballava. Avvicino l’obiettivo…. due cosce bellissime, un culo da favola due seni belli ancora in piedi un volto……. ma…. quella la conosco…… è il mio capo redattore…….
Lei:
In una serata più calda del solito, finito la mia cena frettolosa, con la tv in vena di bella musica, comincio a ballare. Spalanco le finestre e mentre ancheggiavo comincio a spogliarmi, con la fantasia di avere un pubblico tutto per me. Senza mai guardare la finestra mi spoglio: via la camicia, la gonna, il reggiseno e resto con il mio bel perizoma che da li a poco doveva andar volar via. Uno sguardo furtivo esce dal balcone attraversa la finestra e fotografa un uomo fermo ad osservarmi dal suo telescopio. Chiudo la finestra, spengo la luce e torno alle mie cose. Un pensiero mi assaliva, come se c’era qualcosa di familiare, di conosciuto…… ma si…. quello è il palazzo dove abita quello che lavora da me….. ed era lui….. mi avrà riconosciuta? Spero non faccia lo stronzo altrimenti gli faccio vedere io. Vado a letto sempre con il pensiero fisso a quel flash e con un brivido di piacere che mi assaliva ogni volta che il flash mi veniva a mente.
Lui:
Si è accorta di me, ha chiuso le finestre e spento la luce, mannaggia è finito lo spettacolo….. mi avrà riconosciuto? Spero di no altrimenti chi se la sente a lavoro. Vado a letto, mi sdraio spengo la luce, chiudo gli occhi e mi appare l’immagine di quel ballo spettacolare, di quel culo bello tondo, di quei seni…. Il mio pene negli slip si fa sentire poi la mente mi tradisce, si sofferma sul suo viso e la paura dell’indomani fa svanire tutto. Al mattino mi alzo prima del solito, colazione, notizie furtive in tv e vai in bagno. Più pulito e profumato del solito mi vesto, giacca e cravatta come sempre, esco di casa e vado a lavoro nell’attesa di incrociare gli occhi con il mio capo…..
Lei:
Al mattino sveglia, bagno, caffè, toast, tv, bagno. Che mi metto? Fa caldo quindi niente calze, lasciamo sempre in bella vista il mio bel culetto quindi perizoma ed un pantalone bello aderente sopra e largo sotto. Reggiseno a balconcino e camicia stretta con i bottoni pronti ad esplodere. Una giacca, borsa, chiavi e via di casa direzione redazione. Vediamo con che faccia si presenta e soprattutto con che testa. Arrivo, entro nella redazione, ascensore, quarto piano, uffici, attraverso le scrivanie, eccolo… mi guarda “Buon giorno” riabbassa lo sguardo, “Giorno” vado nel mio ufficio.
Lui:
Arrivo in redazione, ascensore quarto piano, entro e mi avvio alla mia scrivania, osservo l’ufficio del capo, non è ancora arrivata mannaggia mi tocca guardarla appena arriva…. Neanche il tempo di girarsi eccola attraversare le scrivanie ed avviarsi verso il suo ufficio passando vicino la mia scrivania. Fingo indifferenza “Buon Giorno“ e abbasso il capo. “Giorno”, tira dritto velocemente muovendo quelle anche come solo lei sa fare. Magari non si è accorta di niente ieri…… speriamo….
Tutto il giorno il pensiero è fisso verso la sera prima e quel corpo da favola. Il mio sguardo spesso si dirige verso l’ufficio del capo, come a cercare certezze. Lavorare? Veramente poco finchè non si apre la porta…..
Lei:
Mi siedo, cerco di concentrarmi sulle cose da fare ma non è facile, mi sa che stasera farò tardi. I miei occhi spesso escono dal mio ufficio e si dirigono verso quella scrivania. E’ li che giochicchia con la matita senza combinare nulla. I suoi occhi ogni tanto provano ad entrare qui dentro ma non possono riuscirci. Le mie vetrate sono visibili solo dall’interno verso l’esterno. Provo a spronarlo un po’ vediamo che fa. Esco dall’ufficio mi avvicino alla sua scrivania. “Oggi niente ispirazione? Devi finirmi quei due articoli entro stasera perché dobbiamo chiudere e domattina siamo in edicola”…. E’ si era lui ieri sera…. Era tutto imbarazzato e non riusciva a guardarmi in faccia fissando inconsapevolmente le mie tette.
Lui:
Eccola…. Si avvicina verso di me, si piega, mani sulla mia scrivania, tette che vogliono uscire da quella camicia, mi riprende… effettivamente non sto combinando nulla e devo chiudere due articoli entro stasera, ma non riesco a guardarla in faccia. I suoi seni mi catturano ripensando alla sera prima. Torna in ufficio, guardo il monitor, comincio a scrivere. Tra uno sguardo furtivo ed una lettera sul monitor si fa sera. E non ho ancora finito. Almeno uno dei due articoli è pronto. Rieccola che torna da me….
Lei:
Riprendo a lavorare, per tutta la giornata l’idea che quell’uomo mi ha visto nuda mi fa rabbia e mi eccita allo steso tempo. E’ sera arriva l’orario di chiusura, lui è ancora li, concentrato sul pc, speriamo abbia finito altrimenti restiamo qui. Vado da lui…. “Allora ce l’abbiamo fatta?” “Capo mi scusi uno è pronto e te lo invio subito, l’altro ho bisogno di un po’ di tempo ancora”. “Ok allora restiamo io e te qui finchè non finisci così ora leggo questo, poi rileggo l’altro e mandiamo tutto in stampa” Torno in ufficio per leggere il suo articolo……
Lui:
Meno male che almeno uno l’ho finito, non l’ho neanche riletto, Arriva, mi chiede degli articoli, gli invio quello finito chiedendogli un po’ di tempo per l’altro. Stasera straordinari io e lei, pazienza, spero solo che l’articolo sia fatto bene. Per come ho la testa chissà cosa è venuto fuori…. Riprovo a concentrarmi, difficile….
Lei:
Siamo rimasti io e lui. Leggo l’articolo….. mamma quanti errori…. È distratto, molto distratto e si vede, mi sa che se non faccio qualcosa io qui si fa notte. Ritorno fra le scrivanie, fingo di girovagare fra le cose altrui, gli mostro spesso il mio bel culetto chinandomi qua e la per le scrivanie, mi avvicino a lui, tolgo la giacca, la lancio lontano e mi siedo di fronte a lui.
Lui:
Caspita siamo soli…. Eccola ritorna, ah non era a me… la vedo girovagare, guarda che culo? Sicuramente ha il perizoma sotto, se non proprio niente, quanto mi piacerebbe rivederlo e soprattutto toccarglielo. Si avvicina, si toglie la giacca, quelle tette….. si siede di fronte a me, si sbottona un bottone della camicia… ma che fa?......
Lei:
Beh qui o faccio qualcosa o rimaniamo qui. Comincio a provocarlo, via un bottone, faccio respirare il mio seno, “Fa piuttosto caldo stasera….” Mi avvicino a lui, mi piego al suo fianco, comincio a leggere quello che ha scritto sul pc. Il mio seno e quasi tutto fuori a pochi centimetri dai suoi occhi. Metto la mia mano sulla sua spalla, poi l’avvicino al suo collo, alla testa, e la spingo verso i miei seni….
Lui:
Quei seni stanno sbordano ormai… sono spettacolari. Si avvicina, mi fiancheggia, si abbassa per leggere. Lei sguardo fisso al pc, io occhi su quella striscia a due centimetri da me che divide le sue tette. Sento la sua mano sulla spalla, sulla testa, mi spinge verso il suo seno, mi ritrovo beatamente soffocato tra le sue tette, le mie mani vanno sui suoi fianchi, poi salgono sui seni, sbottonano quello che era rimasto abbottonato, via la camicia via il reggiseno, la mia bocca si riempie di capezzoli passandoseli uno la volta, lei mi continua a premere la testa verso i suoi seni. Ci alziamo mi toglie la giacca, cravatta, camicia……..
Lei:
Eccolo che parte, mi spoglia si mangia le mie tette, io lo stringo a me. Mi faccio leccare i capezzoli poi ci alziamo e comincio a spogliarlo. “Ora tocca a me vedere come sei fatto” lo spoglio, prima sopra poi giù pantaloni e slip. Ha un bel cazzo, ne vale la pena. Glie lo prendo in mano e comincio a segarglielo. E’ già bello duro…..
Lui:
Mi spoglia, mi dice che tocca a lei vedermi nudo…. ho capito….. si è accorta ieri che la guardavo….. continuo a leccarla, lei mi prende il cazzo in mano, io comincio a baciarla, le mie mani tornano sui fianchi, poi sui glutei, sbottonano i suoi pantaloni che scivolano giù, poi passo al perizoma. Mentre la bacio sul collo vicino le orecchie gli sussurro: “Ed ora voglio vedere l’unica cosa che mi mancava”…….
Lei:
Comincia a baciarmi, prima sul collo, poi sulle labbra, di nuovo il collo, le orecchie. Mi dice che vuole vedere l’ultima cosa che gli manca….. ha capito tutto…. Si abbassa mi toglie il perizoma, si rialza mi prende mi gira, mi fa piegare poggiata sulla scrivania, io allargo le gambe e subito il suo bel cazzone mi penetra sbattendomi da dietro come si deve.
Lui:
Scendo gli sfilo il suo perizoma, che bella fica, depilata con un filo di pelo al punto giusto. La bacio sulla fica, mi alzo infilo due dita tra le cosce, è bagnata, la giro, la piego e gli infilo il mio cazzo già bello pronto. La sbatto bene bene da dietro. La sento gemere, poi godere. Spingo sempre più a fondo e le sue urla sono sempre più forti, il mio premere sempre più intenso. Non resisto, vengo sul suo culo…. Mi siedo sfatto…..
Lei:
Sento il suo cazzo dentro di me sempre più veloce, Godo come una troia in calore, urlo sempre più forte e più grido più lui mi sbatte, finchè non lo tira fuori e mi viene addosso. Resto piegata sulla scrivania, lui si siede. Qualche secondo e vado in bagno a ripulirmi e sistemarmi…..
Lui:
La vedo ferma ancora a 90 gradi verso la scrivania…. Che culo che ha….. poi si rialza e vola verso il bagno. Io mi rivesto, mi siedo e dopo un attimo di pausa riprendo il mio articolo.
Lei:
Mi lavo, mi rivesto. Che bella scopata, ci voleva proprio. Resto un po’ a guardarmi allo specchio. Speriamo si sia rilassato ben bene ora. Dopo una decina di minuti esco dal bagno e mi avvicino a lui. “Eccolo è pronto. Te lo invio ed aspetto che mi dici se va bene”. Torno nel mio ufficio e vado a leggerlo.
Lui:
Ecco vedi che ora le parole escono da sole……. Finito…. Lei esce dal bagno si avvicina. Gli dico che ho finito, gli invio l’articolo ed aspetto. Lei torna in ufficio e comincia a leggere. Certo che ho un capo spettacolare… ti fa proprio venir voglia di…. lavorare….. eccola sta tornando, ha un bel sorriso…..
Lei:
Così si scrive… vedi che aveva bisogno di scaricarsi il ragazzo…… Va benissimo, lo invio, spengo tutto ed esco. Lo raggiungo andiamo via. Spegniamo tutto, ascensore, si scende…..
Loro in ascensore:
“Anche stasera sarà una bella serata calda e serena”. “Si, vorrà dire che mi vedrò le stelle anche stasera….” “Ed io mi godrò un po’ di musica soft…..” usciamo dalla redazione, ognuno con le sue auto consapevoli di allontanarsi per rivedersi.
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