Andrea
di
Marisa Quarantenne
genere
tradimenti
Sono Roberto e vi scrivo da una cella del carcere della mia Citta,
una storia di amore e tradimenti.
Ero un brillante avvocato della ricca provincia italiana, padre avvocato, studio avviato, avevo seguito le orme paterne.
Estate costa adriatica, luglio, il sole , le donne sul lungomare in bikini, e la mia Mercedes Spider , insomma la voglia di lavorare era diminuita con la bella stagione.
Andrea amico d’infanzia figlio di un industriale del mobile , era con lui che facevo cazzate da sempre .
Festa di inizio estate .nella sua villa con piscina , vista mare , quanto di meglio potevi trovare in zona, e come sempre anche ragazze bellissime della zona e non.
Mi presentano tanta gente ma mi resta in testa solo Andrea modella francese che ha sposato il figlio di un proprietario terriero della zona che aveva fatto i soldi costruendo sui suoi terreni case che vendeva ai russi che ultimamente affollavano la zona.
Andrea non me la toglievo dalla mente , poi quella sera era sola il marito era caduto dalla moto rompendosi un braccio.
Alta , il seno piccolo che sta in una coppa di champagne, bellissime gambe e un vestito nude look che non lasciava niente all’immaginazione.
Ho ballato con lei tutta la sera , poi da perfetto gentleman mi ero offerto di accompagnarla a casa.
Usciti dal cancello che da sulla spiaggia abbiamo camminato un po’, prima per mano poi il mio braccio in automatico le aveva stretto la vita, la mano scivola sul culo e lei non dice nulla.
Complice ilo champagne bevuto la provoco un po’ e lei mi bacia con la lingua e mi stringe a se.
Mi strappa i bottoni della camicia e mi bacia sui capezzoli, due bottoncini e il vestito si arrotola ai suoi piedi lasciandola solo con un piccolo perizoma color carne che le strappo di dosso, mi inginocchio e le bacio la fica , la mia lingua entra e esce dalle grandi labbra , le infilo un dito nel culo e lei mi viene in bocca , mi rialzo ansimante è quasi in automatico sento la sua lingua sulla mia cappella succhia , ma prima che schizzo si ferma e mi urla scopami.
Verso le quattro di mattina ci siamo tolti la sabbia dai vestiti e abbiamo cercato di sistemarci poi la porto a casa con la promessa di risentirci.
La mattina dopo accendo il telefono alle nove e trovo già quattro messaggi di Andrea , che vuole assolutamente vedermi , che vuole il mio cazzo , che vuole essere scopata al più presto.
Passo in ufficio e dopo un ora visto che non ero riuscito a combinare niente esco prendo la macchina e iniziò a gironzolare nella zona dove abita.
Eccola in bicicletta le suono mi fermo nascondo la bici dietro ad un cespuglio e ce ne andiamo in un appartamentino che ho sul lungomare che normalmente affitto a i turisti ma per fortuna ora è vuoto.
È veramente affamata di sesso , mi butta sul letto e mi toglie i pantaloni come una furio , si impossessa del mio cazzo e inizia a succhiarlo ,leccarlo, mi mordicchia le palle , mi infila la punta della lingua nel culo e mi fa impazzire , poi si gira e iniziamo un 69 fantastico , la fica depilata sembra avere vita propria le labbra mi sembra si aprano da sole per accogliere la mia lingua , poi la metto prona e mentre le mungo le tette entro prepotentemente con il cazzo nel culo, è stretto come non fosse mai stato violato, urla mugola, sfondami dice .
La porta di ingresso si apre ,sbatte , il marito spalleggiato da un altro uomo urla , mi prende per le spalle e mi butta a terra , schiaffeggia la moglie sino a farla cadere sul letto svenuta.
L’altro uomo prende Andrea sulle spalle e esce , il marito mi da un colpo con il braccio ingessato è un calcio nelle palle che mi lascia rantolante sul pavimento .
Impazzito esco nudo di casa e li seguo si dirigono verso un auto a circa 100metri di distanza, la gente sul lungomare ci guarda.
Salgo in macchina, le chiavi sono nel quadro accendo, accelero al massimo e lo prendo in pieno, non sazio metto la retromarcia e lo travolgo di nuovo, mi fermo un auto della polizia frena davanti alla mia , scendono mi ammanettano e mi trascinano via nudo come un verme.
Siamo alla fine del racconto Andrea è tornata in Francia e io sono in cella in attesa di giudizio per omicidio.
Andrea che donna , che passione, valevano la pena quelle ore di passione per una vita in carcere
una storia di amore e tradimenti.
Ero un brillante avvocato della ricca provincia italiana, padre avvocato, studio avviato, avevo seguito le orme paterne.
Estate costa adriatica, luglio, il sole , le donne sul lungomare in bikini, e la mia Mercedes Spider , insomma la voglia di lavorare era diminuita con la bella stagione.
Andrea amico d’infanzia figlio di un industriale del mobile , era con lui che facevo cazzate da sempre .
Festa di inizio estate .nella sua villa con piscina , vista mare , quanto di meglio potevi trovare in zona, e come sempre anche ragazze bellissime della zona e non.
Mi presentano tanta gente ma mi resta in testa solo Andrea modella francese che ha sposato il figlio di un proprietario terriero della zona che aveva fatto i soldi costruendo sui suoi terreni case che vendeva ai russi che ultimamente affollavano la zona.
Andrea non me la toglievo dalla mente , poi quella sera era sola il marito era caduto dalla moto rompendosi un braccio.
Alta , il seno piccolo che sta in una coppa di champagne, bellissime gambe e un vestito nude look che non lasciava niente all’immaginazione.
Ho ballato con lei tutta la sera , poi da perfetto gentleman mi ero offerto di accompagnarla a casa.
Usciti dal cancello che da sulla spiaggia abbiamo camminato un po’, prima per mano poi il mio braccio in automatico le aveva stretto la vita, la mano scivola sul culo e lei non dice nulla.
Complice ilo champagne bevuto la provoco un po’ e lei mi bacia con la lingua e mi stringe a se.
Mi strappa i bottoni della camicia e mi bacia sui capezzoli, due bottoncini e il vestito si arrotola ai suoi piedi lasciandola solo con un piccolo perizoma color carne che le strappo di dosso, mi inginocchio e le bacio la fica , la mia lingua entra e esce dalle grandi labbra , le infilo un dito nel culo e lei mi viene in bocca , mi rialzo ansimante è quasi in automatico sento la sua lingua sulla mia cappella succhia , ma prima che schizzo si ferma e mi urla scopami.
Verso le quattro di mattina ci siamo tolti la sabbia dai vestiti e abbiamo cercato di sistemarci poi la porto a casa con la promessa di risentirci.
La mattina dopo accendo il telefono alle nove e trovo già quattro messaggi di Andrea , che vuole assolutamente vedermi , che vuole il mio cazzo , che vuole essere scopata al più presto.
Passo in ufficio e dopo un ora visto che non ero riuscito a combinare niente esco prendo la macchina e iniziò a gironzolare nella zona dove abita.
Eccola in bicicletta le suono mi fermo nascondo la bici dietro ad un cespuglio e ce ne andiamo in un appartamentino che ho sul lungomare che normalmente affitto a i turisti ma per fortuna ora è vuoto.
È veramente affamata di sesso , mi butta sul letto e mi toglie i pantaloni come una furio , si impossessa del mio cazzo e inizia a succhiarlo ,leccarlo, mi mordicchia le palle , mi infila la punta della lingua nel culo e mi fa impazzire , poi si gira e iniziamo un 69 fantastico , la fica depilata sembra avere vita propria le labbra mi sembra si aprano da sole per accogliere la mia lingua , poi la metto prona e mentre le mungo le tette entro prepotentemente con il cazzo nel culo, è stretto come non fosse mai stato violato, urla mugola, sfondami dice .
La porta di ingresso si apre ,sbatte , il marito spalleggiato da un altro uomo urla , mi prende per le spalle e mi butta a terra , schiaffeggia la moglie sino a farla cadere sul letto svenuta.
L’altro uomo prende Andrea sulle spalle e esce , il marito mi da un colpo con il braccio ingessato è un calcio nelle palle che mi lascia rantolante sul pavimento .
Impazzito esco nudo di casa e li seguo si dirigono verso un auto a circa 100metri di distanza, la gente sul lungomare ci guarda.
Salgo in macchina, le chiavi sono nel quadro accendo, accelero al massimo e lo prendo in pieno, non sazio metto la retromarcia e lo travolgo di nuovo, mi fermo un auto della polizia frena davanti alla mia , scendono mi ammanettano e mi trascinano via nudo come un verme.
Siamo alla fine del racconto Andrea è tornata in Francia e io sono in cella in attesa di giudizio per omicidio.
Andrea che donna , che passione, valevano la pena quelle ore di passione per una vita in carcere
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