La camerierina 5

di
genere
etero

Il mese di agosto volgeva al termine e i miei genitori sarebbero tornati dalla vacanze, dovevo decidere se tornare a casa o dire loro che convivevo con un uomo di 40 anni , l’eta Di mio padre.
In quel mese avevo avuto più esperienze sessuali che mi madre nella sua vita.
Una delle ultime sere dissi a Max che l’avrei passata con Anna nostra comune amica che mi aveva fatto conoscere le gioie del LGBT, cenammo insieme e parlammo fino a tarda notte quando
facemmo l’amore fino ad addormentarci una nelle braccia dell’altra.
Ormai ero una bisex convinta con tutti i miei orifizi ben aperti alle gioie del sesso.
Arrivai al tennis club in ritardo sull’ora di Iniziò lavoro , la mia collega al ricevimento mi disse facendomi l’occhiolino che il capo mi aspettava nel suo ufficio, entrai chiusi la porta a chiave , lui era al telefono gli slacciai i pantaloni e iniziai a succhiarglielo massaggiandogli le palle rendendogli difficile concentrarsi su quello che diceva al telefono.
Finita la telefonata mi prese per i capelli mi fece alzare, mi mise prona sulla scrivania e mi inculo senza tanti preamboli, urlai , mi sentirono probabilmente anche le ragazze dell’ufficio, che oramai però non facevano più caso ad i rumori dell’ufficio ben sapendo che io e Max scopavamo selvaggiamente a qualsiasi ora.
Mentre mi pompava nel culo mi schiaffeggiava le chiappe con forza e chiedendomi dove avevo passato la notte.
“Ero da Anna te lo sei scordato”’
Smise di sculacciarmi ed estrasse il membro dal mio culo sborrandomi abbondantemente sulla schiena .
Scusa , sono stato preso da un attacco di gelosia quando questa mattina svegliandomi non ti ho trovato al mio fianco, non ricordavo di te e Anna.
Mi prese per mano e andammo nella sua doccia privata nel retro dell’ufficio, fare lsesso sotto il getto della doccia è una cosa che consiglio a tutti nei caldi mesi estivi, si inginocchiò chiedendomi scusa e contemporaneamente leccandomi la fica come solo lui sapeva fare, riusciva a farmi venire dopo solo poche leccate sul clitoride , mentre due dita continuavano quello che il suo cazzo aveva fatto fino a pochi minuti prima nel mio culo.
Parlammo poi è decidemmo che avrei fatto meglio a tornare a casa dai miei e non dire niente di quello che era successo in questo mese di agosto, avrei potuto tornare a vivere con lui l’anno dopo all ‘ inizio dell’universita .
Dopo avere disdetto tutti gli impegni per quel giorno uscimmo mano nella mano come due fidanzatini e girovagammo tutto il giorno per la città, poi tornammo a casa e per la prima volta facemmo l’amore è non del freddo sesso.
La mattina mi accompagnò a casa con i miei bagagli, arieggiai la casa e appena finito di sistemare le mie cose sentii il camper dei miei che entrava in cortile.
Mia madre mi abbracciò calorosamente e mi disse quanto le ero mancata, chissà che brutto mese avrai passato tutta sola tra lavoro e questa grande casa vuota, no è stato formativo sbrigarmela da sola le dissi, pensando che un giorno le avrei detto tutto di quel mese , ma a distanza di 22 anni ancora non ne ho trovato il coraggio
scritto il
2018-08-16
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