Un cazzo nero
di
Marisa Quarantenne
genere
etero
Da qualche giorno abito stabilmente a Dubai , i primi giorni sono stati un po’ tristi non conoscevo nessuno a parte gli operai e i tecnici che stavano allestendo i nostri laboratori, qualche giorno dopo ho conosciuto l’architetto Michel J. , un francese di colore elegantissimo nel suo completo di lino blu.
Quando lo ho visto entrare nel mio ufficio per presentarsi pensavo ad una visione, alto 180 cm su i 30 anni , magro e bellissimo , parla correttamente francese, inglese, italiano, meno male perché nonostante io parli fluentemente inglese quando sono eccitata mi dimentico tutto.
Lavorammo fianco a fianco per tutta la mattina poi lo accompagnai al piano terra dove facemmo chiamare un taxi, mi disse che era a Dubai da pochi giorni e faceva ancora fatica ad orientarsi, anche io esordii , posso invitarla a cena allora mi disse così saremo due stranieri che si fanno compagnia, accettai subito.
Passai a prenderlo alle 20 con la macchina con autista che la ditta mi aveva assegnato.
Unico inquilino di un palazzo di 25 piani che la ditta per cui lavora ha appena finito di costruire, andammo a cena in un ristorante specializzato in pesce poi lui mi invito a casa sua a bere un drink .
Avrei voluto saltare in piedi urlando siiii , ma mi limitai a dire si ma solo uno domani si lavora.
La mia auto ci riportò a casa sua poi congedai l’autista dicendogli che sarei tornata in taxi.
Sapere che in tutto il palazzo era l’unico inquilino era un po’ inquietante, mi disse che nel terrazzo del palazzo c’era la piscina condominiale, ma essendo l’unico inquilino praticamente era privata.
Saliamo a vederla? Certo risposi, tutta illuminata con le pareti antivento in vetro era bellissima, facciamo un bagno disse, non aspettavo altro in un attimo ero nuda e mi tuffai , forza gli dissi, ero in acqua e lo guardavo si spogliò lentamente , come facesse uno strip tesse solo per me, nudo sul bordo della piscina credevo avesse tre gambe il cazzo che gli ciondolava tra le gambe era pazzesco.
I tuffo e con poche bracciate era davanti a me , mi abbracciò stringendomi con le mani il culo, gli infilai la lingua in bocca e gli diedi un bacio, le mie mani presero il suo cazzo ,ero in astinenza da circa 20 giorni e avere tra le mani un cazzo di quelle dimensioni mi mise in ansia.
Uscì dall acqua e rimase in piedi a bordo piscina , uscita rimasi in ginocchio in adorazione al cazzo poi lo presi in bocca per quello che riuscivo e gli infilai un dito nel culo per stimolargli la prostata e sentii irrigidirsi ancora di più il cazzo nella mia bocca.
Inaugurammo anche il lettino da sole , si stese e io mi impalai cavalcandolo e scegliendo il ritmo è la profondità della scopata, prima che venisse mi stesi a 69 sopra di lui e mentre la sua lingua esplorava la mia fica un getto di sborra mi riempi la bocca e la faccia.
Meno male perché dopo mi mise a pecorina ma essendo appena venuto il cazzo non era così grosso e rigido perché se no mi avrebbe rotto il culo, ma nonostante tutto me lo sentivo arrivare in pancia, venne di nuovo riempiendomi il culo poi si sfilò e si tuffo nell’acqua.
Ero stremata ma entrai anche io e nuotai un po’ per rilassarmi.
Nudi con l’ascensore tornammo nel suo appartamento dove sul letto mi prese un altro paio di volte.
Mi svegliai verso le 5 , praticamente mi ero addormentata abbracciata ai suoi fianchi con la faccia sul cazzo, gli lasciai un biglietto con scritto “a domani mio architetto “.
È la prima persona che ho “conosciuto “ qui a Dubai , se il buongiorno si vede dal mattino penso che questi 6 mesi passeranno in fretta.
Quando lo ho visto entrare nel mio ufficio per presentarsi pensavo ad una visione, alto 180 cm su i 30 anni , magro e bellissimo , parla correttamente francese, inglese, italiano, meno male perché nonostante io parli fluentemente inglese quando sono eccitata mi dimentico tutto.
Lavorammo fianco a fianco per tutta la mattina poi lo accompagnai al piano terra dove facemmo chiamare un taxi, mi disse che era a Dubai da pochi giorni e faceva ancora fatica ad orientarsi, anche io esordii , posso invitarla a cena allora mi disse così saremo due stranieri che si fanno compagnia, accettai subito.
Passai a prenderlo alle 20 con la macchina con autista che la ditta mi aveva assegnato.
Unico inquilino di un palazzo di 25 piani che la ditta per cui lavora ha appena finito di costruire, andammo a cena in un ristorante specializzato in pesce poi lui mi invito a casa sua a bere un drink .
Avrei voluto saltare in piedi urlando siiii , ma mi limitai a dire si ma solo uno domani si lavora.
La mia auto ci riportò a casa sua poi congedai l’autista dicendogli che sarei tornata in taxi.
Sapere che in tutto il palazzo era l’unico inquilino era un po’ inquietante, mi disse che nel terrazzo del palazzo c’era la piscina condominiale, ma essendo l’unico inquilino praticamente era privata.
Saliamo a vederla? Certo risposi, tutta illuminata con le pareti antivento in vetro era bellissima, facciamo un bagno disse, non aspettavo altro in un attimo ero nuda e mi tuffai , forza gli dissi, ero in acqua e lo guardavo si spogliò lentamente , come facesse uno strip tesse solo per me, nudo sul bordo della piscina credevo avesse tre gambe il cazzo che gli ciondolava tra le gambe era pazzesco.
I tuffo e con poche bracciate era davanti a me , mi abbracciò stringendomi con le mani il culo, gli infilai la lingua in bocca e gli diedi un bacio, le mie mani presero il suo cazzo ,ero in astinenza da circa 20 giorni e avere tra le mani un cazzo di quelle dimensioni mi mise in ansia.
Uscì dall acqua e rimase in piedi a bordo piscina , uscita rimasi in ginocchio in adorazione al cazzo poi lo presi in bocca per quello che riuscivo e gli infilai un dito nel culo per stimolargli la prostata e sentii irrigidirsi ancora di più il cazzo nella mia bocca.
Inaugurammo anche il lettino da sole , si stese e io mi impalai cavalcandolo e scegliendo il ritmo è la profondità della scopata, prima che venisse mi stesi a 69 sopra di lui e mentre la sua lingua esplorava la mia fica un getto di sborra mi riempi la bocca e la faccia.
Meno male perché dopo mi mise a pecorina ma essendo appena venuto il cazzo non era così grosso e rigido perché se no mi avrebbe rotto il culo, ma nonostante tutto me lo sentivo arrivare in pancia, venne di nuovo riempiendomi il culo poi si sfilò e si tuffo nell’acqua.
Ero stremata ma entrai anche io e nuotai un po’ per rilassarmi.
Nudi con l’ascensore tornammo nel suo appartamento dove sul letto mi prese un altro paio di volte.
Mi svegliai verso le 5 , praticamente mi ero addormentata abbracciata ai suoi fianchi con la faccia sul cazzo, gli lasciai un biglietto con scritto “a domani mio architetto “.
È la prima persona che ho “conosciuto “ qui a Dubai , se il buongiorno si vede dal mattino penso che questi 6 mesi passeranno in fretta.
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