Bob e io - Capitolo 6
di
Aramis
genere
gay
Capitolo 6, cosa avrà architettato Bob? Attendo i vostri commenti.
Capitolo 6
Quando la campana del pranzo suonò mi diressi rapidamente verso il luogo dove avrei incontrato Bob come concordato, il mio uccello cominciò a diventare duro mentre pensavo a cosa Bob avesse progettato. Quando arrivai mi guardai intorno ma non vidi Bob. Dove diavolo era? Alcuni minuti più tardi sentii aprirsi la porta posteriore dell’auditorium. Mi girai e vidi Bob che mi faceva segno di entrare.
Entrai e Bob chiuse la porta dietro di me. Era buio come la pece lì dentro. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano di fronte alla mia faccia. Mentre ero lì con la schiena appoggiata alla porta in attesa che i miei occhi si adattassero all’oscurità, sentii le labbra di Bob contro le mie. Fece scivolare la lingua nella mia bocca in attesa mentre io facevo lo stesso. Poi sentii le sue mani sfregare il mio inguine. Il mio cazzo rispose al suo tocco. Feci scivolare le mani sotto la sua camicia e cominciai a carezzare il suo liscio torace senza peli. Baciare nel buio sembrava accentuare i sensi, potevo sentire profumi che non avevo mai notato su Bob. Non sapevo se si trattasse di feromoni o di altro, ma sapevo che mi piaceva. Poi Bob staccò le labbra dalle mie, mi afferrò una mano e bisbigliò: “Andiamo!”
Mi condusse nel buio a quella che sembrava l’altra estremità del palcoscenico. Non riuscivo ancora a vedere qualche cosa, così ero alla mercé del mio accompagnatore: “Dove mi stai portando?” Bisbigliai. “Sii paziente, amore e vedrai.” Poi ci fermammo, Bob aprì un’altra porta, mi fece entrare e la chiuse dietro di noi. Mi condusse in quello che sembrava un lungo corridoio. Bob doveva conoscere ogni centimetro dell’auditorium dato che faceva il corso di teatro. Poi superò un’altra porta. Doveva essere un magazzino perché mi condusse in mezzo quelli che sembravano grandi fogli di legno appoggiati uno all’altro. A quel punto ci fece abbassare su mani e ginocchia. “Attenzione alla testa” Disse. Strisciammo in uno spazio di circa un metro per un metro. Continuammo su mani e ginocchia per circa due metri. Quando strisciammo fuori dal nostro “tunnel d’amore” come lo chiamammo più tardi, Bob mi disse di aspettare.
Alcuni secondi più tardi la “stanza” in cui eravamo fu riempita da un bagliore blu. Bob
aveva acceso un faro scenico blu. Mi guardai intorno nella stanza, era di circa due metri per tre circondata da muri fatti di parti di vecchie scene. C’era un grosso materasso in un angolo (completo di biancheria da letto) ed un piccolo tavolo nell’angolo con in piccolo faro che emetteva la luce blu. La stanza aveva un odore di muffa, probabilmente non era stata mai aperta negli ultimi mesi.
“Quando hai sistemato tutto questo, Bob?”
“Sono venuto questa mattina presto e ho preparato questo per noi, l’insegnante di teatro mi ha dato la una chiave dell’auditorium l’anno scorso, quando mi occupavo delle scenico e non gliel’ho mai resa.”
“Figo!” Risposi mentre lui si avvicinava e mi tirava per un braccio verso il letto. Mi spinse giù, si mise su di me e cominciò a baciarmi con una frenesia a****lesca. Una frenesia che può essere addomesticata solamente da una cosa. S… E… S… S… O. Mentre lui scagliò la sua lingua dentro e fuori della mia bocca io facevo lo stesso con la mia con la stessa intensità. Lui fece correre una mano sotto la mia t-shirt, carezzò i miei capezzoli sodi e mise l’altra mano sul mio inguine facendomi indurire il cazzo. Mentre me lo stringeva, si spostò con le labbra dalle mie al mio collo. Poi con ambedue le mani mi alzò la maglietta. Io alzai le braccia per permettergli di togliermi la maglietta. Poi lo aiutai a togliersi la sua e riprendemmo a baciarci appassionatamente, le braccia che ci stringevano ed i toraci pigiati uno contro l’altro mentre strisciavamo gli inguini uno contro l’altro. Rotolammo sul letto per un po’, perduti nel desiderio che avevamo l’uno per l’altro.
Poi Bob ricominciò a baciarmi sul collo, scendendo alla base e baciando poi lungo tutta la clavicola. “Mmmmmmm.” Mi lamentai, ero molto sensibile in quell’area. Lui continuò baciando e leccando il mio torace, spedendomi ad altezze sessuali. “Ooooo… Aah!” Mi lamentavo. Poi scese con la lingua dal torace all’ombelico. Sussultai un po’ quando raggiunse lo stomaco. Girò intorno all’ombelico con la lingua alcune volte, poi
Continuò scendendo alla cintura dei miei jeans. Tentò di sbottonarli con la bocca, ma fu un insuccesso. Quindi l’aiutai sbottonando i cinque bottoni. “Non porti mutande!” Esclamò Bob. “Non le ho messe oggi per renderti più facile spogliarmi.” “Mmmmm” rispose riprendendo a leccarmi il corpo. Continuò a leccare lungo la pista del tesoro sino alla base del mio pube mentre cominciavo a sbottonargli i pantaloni ed abbassare al zip. Il suo cazzo saltò fuori dai pantaloni. Cominciai lentamente a carezzargli l’uccello pulsante mentre lui mi tirava giù i pantaloni. Alzai il sedere per facilitarlo e far scivolare i calzoni sotto le mie ginocchia. Il mio cazzo saltò fuori pronto all’azione ed io lo aiutai a tirarsi giù i pantaloni.
Assumemmo subito la posizione del 69, come se leggessimo nella mente dell’altro. Bob
Cominciò a far correre la lingua sul mio pube, alla base dell’uccello e poi sulle palle. Io feci lo stesso sul suo inguine. Lui iniziò a succhiarmi le palle ed io cominciai a succhiare e lui me le prese in bocca una alla volta. Naturalmente io feci lo stesso. Poi simultaneamente facemmo correre le lingue dalla base del pene alla cappella. Leccai la pre eiaculazione che gocciolava fuori della fessura mentre lui passava la lingua intorno alla mia cappella. Poi presi la testa del suo cazzo nella mia bocca. “Mmmmm” Si lamentò mentre faceva lo stesso con la mia. Io cominciai a prendere più del suo uccello in mia bocca mentre lui immergeva il mio cazzo nella sua bocca. Cominciammo a succhiare e pompare il pene dell’altro, dopo qualche minuto sentii il cazzo di Bob gonfiarsi nella mia bocca e cominciò a pompare il suo succo di ragazzo. Sentii i suoi lamenti soffocati mentre pompava sei o sette fiotti nella mia bocca. Ingoiai ogni goccia del suo sperma delizioso.
Io ero ancora lontano dall’eiaculazione e Bob mi succhiava. Il suo cazzo era ancora duro così continuai a succhiarlo. La maggior parte dei ragazzi mi avrebbe chiesto di fermarmi, tanto era diventato sensibile il loro uccello, ma non Bob. Mentre io continuavo a succhiarglielo, lui tolse la bocca dal mio cazzo lungo solo per leccarsi un dito, poi riprese a succhiare e mise il suo dito bagnato contro il mio buco del culo.
Cominciò a spingere mentre continuava a lavorare al mio uccello. poi lentamente spinse il dito nel mio buco. “Mmmmmff”, emisi un lamento soffocato e smisi di succhiarlo per leccarmi anch’io un dito. Bisogna condividere le belle esperienze! Ripresi a succhiare il suo cazzo ancora duro e misi il mio dito contro il suo buco senza peli. Bob spinse più profondamente il suo dito dentro di me mentre io inserivo la punta del mio dentro di lui. In breve tutto il dito di Bob fu dentro di me. Poi sentii una sensazione che non avevo mai sentito prima. Un’onda di piacere attraversò tutto il mio corpo. ‘Bob deve aver trovato la mia prostata.’ Pensai tra di me. Poi cominciò a muovere il dito nel mio sedere. “Oooooh! Mmmmmm! Ooohh!” Mi lamentai mentre lui mi massaggiava la prostata. Spinsi più profondamente il mio dito nel culo finché lui non emise un lamento di estasi: “Mmmmmm! Ooooh!” Cominciai a massaggiargli la prostata e ripresi a succhiargli il cazzo. Continuammo succhiando l’uccello e massaggiando la prostata dell’altro. Onde dopo onde di piacere attraversavano il mio corpo. Salimmo sempre più in alto finché non ci sembrò di essere in un altro mondo. Sembrava non importarci altro se non il piacere intenso che stavamo provando. Sentii il mio orgasmo cominciare a muoversi profondamente dentro di me. Poi sentii il mio cazzo gonfiarsi. Non volevo che quella sensazione si fermasse. Stava per avere l’orgasmo più intenso della mia vita, Bob dovette sentirlo e rallentò il ritmo. “Mmmmmmmmff! Unnnnnnnngh” Gemetti mentre lui mi teneva sull’orlo dell’eiaculazione. Strinsi la bocca sul suo uccello e cominciai a succhiarlo selvaggiamente. Continuai a massaggiare la sua prostata con frenesia. Volevo che sentisse la stessa cosa che io stavo sentendo. Poi arrivai al punto di non ritorno. L’intensità del mio orgasmo si intensificò spedendomi oltre il limite. Sentii il mio cazzo gonfiarsi. Sembrava stesse esplodendo. Poi cominciai a sparare il mio sperma caldo nella sua bocca.
“Uuuuuunnnngggghhh! Mmmmmm!” Mi lamentai riempiendo la bocca di Bob con la mia sborra. Poi sentii l’uccello di Bob gonfiarsi e cominciare sparare nella mia bocca.
“Mmmmmffff! Ooooohhhhh!” Si lamentò mentre pompava il mio cazzo.
Ci succhiammo e contorcemmo in estasi per quella che sembrò un’eternità. Quando succhiammo l’ultima goccia di sperma dall’altro, lasciammo cadere gli uccelli dalle nostre bocche. Il mio si stava ammorbidendo, ma Bob ce l’aveva ancora duro. Mi chiedevo quante volte avrebbe potuto farlo senza smettere. Avrei voluto scoprirlo… un giorno o l’altro. Ci sdraiammo con le dita ancora nel sedere dell’altro mentre riprendevamo fiato.
“È stato incredibile, Bob” Dissi con la testa che continuava a girarmi.
“Ti è piaciuto?”
“Oh sì. Non ho mai avuto un orgasmo così in vita mia!”
“C’è molto altro ancora” Disse Bob mentre faceva scivolare fuori il dito dal mio sedere.
“Lo spero!” Risposi togliendo il mio dito dal suo buco.
“Oh merda! Guarda l’ora!” Disse Bob mostrandomi il suo orologio.
“Cazzo! Dobbiamo andare!” Esclamai.
Ci vestimmo velocemente, lasciammo la “stanza”, attraversammo il corridoio buio e la porta del palcoscenico. Ci scambiammo un ultimo bacio e ci avviammo alle classi. “Ti amo Bob!” “Anch’io ti amo Rob! Cu vediamo dopo la scuola.” E se ne andò.
Rientrai in classe come seduto su di una nuvola. Ero in cima al mondo. Poi un pensiero mi attraversò la mia testa. Quella mattina Chris mi avevo fatto una sega in piscina. Come potevo aver fatto quello a Bob, a chi veramente amavo. Beh, io non gliel’avevo resa e lui non mi aveva succhiato. Quindi scacciai il pensiero, avevamo solo fatto sesso, non era così?
Capitolo 6
Quando la campana del pranzo suonò mi diressi rapidamente verso il luogo dove avrei incontrato Bob come concordato, il mio uccello cominciò a diventare duro mentre pensavo a cosa Bob avesse progettato. Quando arrivai mi guardai intorno ma non vidi Bob. Dove diavolo era? Alcuni minuti più tardi sentii aprirsi la porta posteriore dell’auditorium. Mi girai e vidi Bob che mi faceva segno di entrare.
Entrai e Bob chiuse la porta dietro di me. Era buio come la pece lì dentro. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano di fronte alla mia faccia. Mentre ero lì con la schiena appoggiata alla porta in attesa che i miei occhi si adattassero all’oscurità, sentii le labbra di Bob contro le mie. Fece scivolare la lingua nella mia bocca in attesa mentre io facevo lo stesso. Poi sentii le sue mani sfregare il mio inguine. Il mio cazzo rispose al suo tocco. Feci scivolare le mani sotto la sua camicia e cominciai a carezzare il suo liscio torace senza peli. Baciare nel buio sembrava accentuare i sensi, potevo sentire profumi che non avevo mai notato su Bob. Non sapevo se si trattasse di feromoni o di altro, ma sapevo che mi piaceva. Poi Bob staccò le labbra dalle mie, mi afferrò una mano e bisbigliò: “Andiamo!”
Mi condusse nel buio a quella che sembrava l’altra estremità del palcoscenico. Non riuscivo ancora a vedere qualche cosa, così ero alla mercé del mio accompagnatore: “Dove mi stai portando?” Bisbigliai. “Sii paziente, amore e vedrai.” Poi ci fermammo, Bob aprì un’altra porta, mi fece entrare e la chiuse dietro di noi. Mi condusse in quello che sembrava un lungo corridoio. Bob doveva conoscere ogni centimetro dell’auditorium dato che faceva il corso di teatro. Poi superò un’altra porta. Doveva essere un magazzino perché mi condusse in mezzo quelli che sembravano grandi fogli di legno appoggiati uno all’altro. A quel punto ci fece abbassare su mani e ginocchia. “Attenzione alla testa” Disse. Strisciammo in uno spazio di circa un metro per un metro. Continuammo su mani e ginocchia per circa due metri. Quando strisciammo fuori dal nostro “tunnel d’amore” come lo chiamammo più tardi, Bob mi disse di aspettare.
Alcuni secondi più tardi la “stanza” in cui eravamo fu riempita da un bagliore blu. Bob
aveva acceso un faro scenico blu. Mi guardai intorno nella stanza, era di circa due metri per tre circondata da muri fatti di parti di vecchie scene. C’era un grosso materasso in un angolo (completo di biancheria da letto) ed un piccolo tavolo nell’angolo con in piccolo faro che emetteva la luce blu. La stanza aveva un odore di muffa, probabilmente non era stata mai aperta negli ultimi mesi.
“Quando hai sistemato tutto questo, Bob?”
“Sono venuto questa mattina presto e ho preparato questo per noi, l’insegnante di teatro mi ha dato la una chiave dell’auditorium l’anno scorso, quando mi occupavo delle scenico e non gliel’ho mai resa.”
“Figo!” Risposi mentre lui si avvicinava e mi tirava per un braccio verso il letto. Mi spinse giù, si mise su di me e cominciò a baciarmi con una frenesia a****lesca. Una frenesia che può essere addomesticata solamente da una cosa. S… E… S… S… O. Mentre lui scagliò la sua lingua dentro e fuori della mia bocca io facevo lo stesso con la mia con la stessa intensità. Lui fece correre una mano sotto la mia t-shirt, carezzò i miei capezzoli sodi e mise l’altra mano sul mio inguine facendomi indurire il cazzo. Mentre me lo stringeva, si spostò con le labbra dalle mie al mio collo. Poi con ambedue le mani mi alzò la maglietta. Io alzai le braccia per permettergli di togliermi la maglietta. Poi lo aiutai a togliersi la sua e riprendemmo a baciarci appassionatamente, le braccia che ci stringevano ed i toraci pigiati uno contro l’altro mentre strisciavamo gli inguini uno contro l’altro. Rotolammo sul letto per un po’, perduti nel desiderio che avevamo l’uno per l’altro.
Poi Bob ricominciò a baciarmi sul collo, scendendo alla base e baciando poi lungo tutta la clavicola. “Mmmmmmm.” Mi lamentai, ero molto sensibile in quell’area. Lui continuò baciando e leccando il mio torace, spedendomi ad altezze sessuali. “Ooooo… Aah!” Mi lamentavo. Poi scese con la lingua dal torace all’ombelico. Sussultai un po’ quando raggiunse lo stomaco. Girò intorno all’ombelico con la lingua alcune volte, poi
Continuò scendendo alla cintura dei miei jeans. Tentò di sbottonarli con la bocca, ma fu un insuccesso. Quindi l’aiutai sbottonando i cinque bottoni. “Non porti mutande!” Esclamò Bob. “Non le ho messe oggi per renderti più facile spogliarmi.” “Mmmmm” rispose riprendendo a leccarmi il corpo. Continuò a leccare lungo la pista del tesoro sino alla base del mio pube mentre cominciavo a sbottonargli i pantaloni ed abbassare al zip. Il suo cazzo saltò fuori dai pantaloni. Cominciai lentamente a carezzargli l’uccello pulsante mentre lui mi tirava giù i pantaloni. Alzai il sedere per facilitarlo e far scivolare i calzoni sotto le mie ginocchia. Il mio cazzo saltò fuori pronto all’azione ed io lo aiutai a tirarsi giù i pantaloni.
Assumemmo subito la posizione del 69, come se leggessimo nella mente dell’altro. Bob
Cominciò a far correre la lingua sul mio pube, alla base dell’uccello e poi sulle palle. Io feci lo stesso sul suo inguine. Lui iniziò a succhiarmi le palle ed io cominciai a succhiare e lui me le prese in bocca una alla volta. Naturalmente io feci lo stesso. Poi simultaneamente facemmo correre le lingue dalla base del pene alla cappella. Leccai la pre eiaculazione che gocciolava fuori della fessura mentre lui passava la lingua intorno alla mia cappella. Poi presi la testa del suo cazzo nella mia bocca. “Mmmmm” Si lamentò mentre faceva lo stesso con la mia. Io cominciai a prendere più del suo uccello in mia bocca mentre lui immergeva il mio cazzo nella sua bocca. Cominciammo a succhiare e pompare il pene dell’altro, dopo qualche minuto sentii il cazzo di Bob gonfiarsi nella mia bocca e cominciò a pompare il suo succo di ragazzo. Sentii i suoi lamenti soffocati mentre pompava sei o sette fiotti nella mia bocca. Ingoiai ogni goccia del suo sperma delizioso.
Io ero ancora lontano dall’eiaculazione e Bob mi succhiava. Il suo cazzo era ancora duro così continuai a succhiarlo. La maggior parte dei ragazzi mi avrebbe chiesto di fermarmi, tanto era diventato sensibile il loro uccello, ma non Bob. Mentre io continuavo a succhiarglielo, lui tolse la bocca dal mio cazzo lungo solo per leccarsi un dito, poi riprese a succhiare e mise il suo dito bagnato contro il mio buco del culo.
Cominciò a spingere mentre continuava a lavorare al mio uccello. poi lentamente spinse il dito nel mio buco. “Mmmmmff”, emisi un lamento soffocato e smisi di succhiarlo per leccarmi anch’io un dito. Bisogna condividere le belle esperienze! Ripresi a succhiare il suo cazzo ancora duro e misi il mio dito contro il suo buco senza peli. Bob spinse più profondamente il suo dito dentro di me mentre io inserivo la punta del mio dentro di lui. In breve tutto il dito di Bob fu dentro di me. Poi sentii una sensazione che non avevo mai sentito prima. Un’onda di piacere attraversò tutto il mio corpo. ‘Bob deve aver trovato la mia prostata.’ Pensai tra di me. Poi cominciò a muovere il dito nel mio sedere. “Oooooh! Mmmmmm! Ooohh!” Mi lamentai mentre lui mi massaggiava la prostata. Spinsi più profondamente il mio dito nel culo finché lui non emise un lamento di estasi: “Mmmmmm! Ooooh!” Cominciai a massaggiargli la prostata e ripresi a succhiargli il cazzo. Continuammo succhiando l’uccello e massaggiando la prostata dell’altro. Onde dopo onde di piacere attraversavano il mio corpo. Salimmo sempre più in alto finché non ci sembrò di essere in un altro mondo. Sembrava non importarci altro se non il piacere intenso che stavamo provando. Sentii il mio orgasmo cominciare a muoversi profondamente dentro di me. Poi sentii il mio cazzo gonfiarsi. Non volevo che quella sensazione si fermasse. Stava per avere l’orgasmo più intenso della mia vita, Bob dovette sentirlo e rallentò il ritmo. “Mmmmmmmmff! Unnnnnnnngh” Gemetti mentre lui mi teneva sull’orlo dell’eiaculazione. Strinsi la bocca sul suo uccello e cominciai a succhiarlo selvaggiamente. Continuai a massaggiare la sua prostata con frenesia. Volevo che sentisse la stessa cosa che io stavo sentendo. Poi arrivai al punto di non ritorno. L’intensità del mio orgasmo si intensificò spedendomi oltre il limite. Sentii il mio cazzo gonfiarsi. Sembrava stesse esplodendo. Poi cominciai a sparare il mio sperma caldo nella sua bocca.
“Uuuuuunnnngggghhh! Mmmmmm!” Mi lamentai riempiendo la bocca di Bob con la mia sborra. Poi sentii l’uccello di Bob gonfiarsi e cominciare sparare nella mia bocca.
“Mmmmmffff! Ooooohhhhh!” Si lamentò mentre pompava il mio cazzo.
Ci succhiammo e contorcemmo in estasi per quella che sembrò un’eternità. Quando succhiammo l’ultima goccia di sperma dall’altro, lasciammo cadere gli uccelli dalle nostre bocche. Il mio si stava ammorbidendo, ma Bob ce l’aveva ancora duro. Mi chiedevo quante volte avrebbe potuto farlo senza smettere. Avrei voluto scoprirlo… un giorno o l’altro. Ci sdraiammo con le dita ancora nel sedere dell’altro mentre riprendevamo fiato.
“È stato incredibile, Bob” Dissi con la testa che continuava a girarmi.
“Ti è piaciuto?”
“Oh sì. Non ho mai avuto un orgasmo così in vita mia!”
“C’è molto altro ancora” Disse Bob mentre faceva scivolare fuori il dito dal mio sedere.
“Lo spero!” Risposi togliendo il mio dito dal suo buco.
“Oh merda! Guarda l’ora!” Disse Bob mostrandomi il suo orologio.
“Cazzo! Dobbiamo andare!” Esclamai.
Ci vestimmo velocemente, lasciammo la “stanza”, attraversammo il corridoio buio e la porta del palcoscenico. Ci scambiammo un ultimo bacio e ci avviammo alle classi. “Ti amo Bob!” “Anch’io ti amo Rob! Cu vediamo dopo la scuola.” E se ne andò.
Rientrai in classe come seduto su di una nuvola. Ero in cima al mondo. Poi un pensiero mi attraversò la mia testa. Quella mattina Chris mi avevo fatto una sega in piscina. Come potevo aver fatto quello a Bob, a chi veramente amavo. Beh, io non gliel’avevo resa e lui non mi aveva succhiato. Quindi scacciai il pensiero, avevamo solo fatto sesso, non era così?
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