Bob e io - Capitolo 7

di
genere
gay

Capitolo 7

Passai il resto della giornata pensando a Bob e a quanto lo amavo. Di quando in quando portavo alla mia faccia il dito che avevo messo nel suo sedere e lo annusavo prendendo profondamente il suo profumo nelle mie narici. Normalmente si dovrebbe pensare ad un cattivo odore, ma non questa volta. Era il profumo di Bob ed io amai ogni suo odore. Lui era la persona migliore che avessi mai incontrato. Potevo immaginare di passare il resto della mia vita con lui.
A metà dell’ultima ora di lezione chiesi all’insegnante se potevo allontanarmi perché non stavo bene. Mi autorizzò così lasciai la classe ed andai nel parcheggio dove avevo lasciato il pick up di papà. Quando arrivai al parcheggio vidi Bob seduto sul cofano. Sorrisi tra di me mentre continuavo ad avvicinarmi. Bob era sdraiato sul cofano con un’espressione sulla faccia che diceva ‘vieni da me, ragazzo’. Era così sexy!
Il mio uccello cominciò a diventare duro mentre mi avvicinavo. Lui si stava leccando le labbra in un modo seducente e si afferrò l’inguine quando fui più vicino. Io sorrisi: “Tu sei matto, ragazzo!” Dissi quando arrivai al pick up. Ora ce l’avevo già duro come una pietra. Bob saltò giù quando aprii la portiera lato passeggero. Arrivato alla portiera mise una mano sul mio sedere e l’altra sul mio inguine spingendo ed afferrandomi contemporaneamente il culo ed il pene. Cazzo! Avrei potuto saltargli addosso proprio lì nel parcheggio. Bob rilasciò la presa su me e salì sul pick up. Chiusi la portiera e girai intorno alla macchina per raggiungere il posto del conducente mentre Bob si allungava ad aprirmi la portiera per me. Avviai il pick up, Bob scivolò accanto e cominciò a leccarmi il collo ed afferrarmi l’inguine. “Dannazione! Oggi sei un bastardo arrapato!” Dissi.
“MmHmmm” Rispose continuando a baciarmi il collo. “Calmo! Calmo! Almeno aspetta usciamo dal parcheggio e ci allontaniamo dalla scuola!”.
Appena lasciata la scuola lui si sdraiò, mise la testa sul mio grembo e mi guardò con occhi di cucciolo frignando come un cucciolo triste. Lo guardai e gli sorrisi mentre lui faceva correre una mano sulla mia camicia giocando con i miei capezzoli. Il mio cazzo ricominciò a diventare duro. Lui delicatamente lo mordicchiò attraverso i pantaloni facendolo sussultare nei jeans. Poi tolse la mano da sotto la mia camicia e cominciò a sbottonarmi i jeans, un bottone alla volta. Poi entrò, trovò il mio pene duro e lo tirò fuori dai pantaloni. Alzai il sedere dal sedile e lui mi tirò giù i pantaloni perché il mio cazzo non fosse bloccato. Io stavo guidando e Bob stava accarezzandomi l’uccello! Poi si sdraiò sul suo sedile e mise la faccia sopra il mio cazzo duro. Cominciò a leccarmi l’asta cominciando dalla base e salendo alla cappella dove leccò la pre eiaculazione che si era accumulata sulla fessura. Quindi avvolse le labbra intorno alla testa. Dovetti concentrarmi per tenere il pick up sulla strada: “Oh Bob, è difficile guidare quando fai questo, ma è così bello!”
Invece di dirigermi a casa, mi diressi verso le colline. Bob continuava a succhiare il mio uccello mentre io guidavo. Ragazzi, era così bello! Sentivo il mio orgasmo cominciare a nascere e diventava sempre più difficile tenere il pick up in strada. Quando arrivammo alla strada sterrata che si inoltrava fra le colline, gli dissi di smettere, la strada era pericolosa. Bob smise di succhiarmi il cazzo e me lo rimise nelle mutande. Guidai per circa cinque chilometri sulle colline finché non arrivammo in un bosco. Vi entrai e mi fermai quando non fummo più visibili dalla strada.

Bob cominciò a baciarmi il collo e strofinarmi il pene attraverso le mutande. Le nostre labbra si incontrarono e ci baciammo per un po’. “Usciamo dalla macchina.” Gli bisbigliai in un orecchio. “Ok, amore.” Lui rispose e scese mentre io prendevo una coperta dal sedile posteriore. Camminiamo per qualche metro fino a raggiugere un piccolo prato con erba alta ed alcuni fiori qua e là. Continuiamo a camminare nel prato poi schiacciammo l’erba alta coi piedi fino ad ottenere un’area abbastanza grande per la coperta. La stendemmo e ci sdraiammo sopra. Immediatamente fummo tra le braccia dell’altro, baciandoci, strofinandoci e leccandoci l’un l’altro. Non ci volle molto per essere completamente nudi, i vestiti intorno all’orlo della coperta. Il sole che colpiva i nostri corpi nudi era meraviglioso. Ci sentivamo liberi come se al mondo non ci fosse nessuno oltre a noi.
Continuammo a farlo nel sole caldo, i nostri corpi sudati che scivolavano contro quello dell’altro. L’odore del sudore di Bob mescolato al mio era un dolce aroma alle mie narici. Era come se la chimica dei nostri sudori cambiasse quando si mescolavano. Come se fossimo fatti l’uno per l’altro. Cominciò a baciare intorno al mio collo, continuando poi giù al mio torace, fermandosi un po’ su ognuno dei miei capezzoli. Poi si mise su di me sedendosi sul mio torace, così il suo cazzo era puntato verso le mie labbra. Alzai la testa e leccai via la pre eiaculazione dalla punta del suo uccello dopo di che mi alzai un po’ per mettere le labbra intorno al suo pene. Bob allungò una mano e trovò il mio uccello, cominciò a carezzarlo lentamente. Sentivo il liquido pre seminale colare dal mio cazzo. Io continuai a succhiarglielo mentre lui carezzava il mio. Lo spremette facendone fluire pre eiaculazione dalla mia fessura. Poi spinse via la mia testa dal suo cazzo e mi disse di sdraiarmi, si sputò sulla mano e lubrificò il mio uccello. Sputò di nuovo, applicò la saliva al suo buco del culo e quindi si mosse indietro finché non fu sopra il mio cazzo pulsante. Si abbassò fino a che la mia cappella non cominciò a spingere contro il suo buco. Continuò spingere finché la cappella glielo penetrò.
“Oohhh!” Fremette Bob per il dolore.
“Tutto bene, amore?” Chiesi.
“S…siiiii. Fa un po’ male, ma non troppo.”
“Non avresti dovuto farlo!”
“Ma io lo voglio!”

Poi Bob cominciò ad abbassarsi lentamente sopra di me, prendendo sempre più il mio cazzo dentro di lui. Si fermò una volta che la maggior parte del mio uccello era dentro di lui, per abituarsi all’intrusione. Quindi cominciò a scivolare su e giù lentamente dapprima. “Ohhh Bob che bello!” Esclamai mentre spingevo in alto le anche ad incontrare le sue spinte verso il basso. Bob cominciò a spingere un po’ più forte, prendendo sempre più di me dentro di sé.
Ora si stava carezzando il pene mentre io lo inculavo. Poi lui spinse con forza contro di me, prendendo dentro di sé ogni millimetro di me.
“Oh D... D...Dio! Uuuuuggghh! Oooooh C...c...caaaazzzooo!” Esclamò Bob. Capii che il mio cazzo aveva raggiunto la sua prostata, spedendo onde di piacere attraverso il suo corpo. Cominciò a spingere più velocemente e più forte sul mio cazzo mentre lui accarezzava la sua carne. Il suo sedere stava stringendo il mio uccello come una morsa. Sentivo il calore dei suoi interni che circondavano il mio pene. Bob inchinò indietro la testa ed inarcò la schiena continuando a spingere sempre più forte. Io alzavo le mie anche all’unisono con lui, spingendo il mio cazzo profondamente dentro di lui ad ognuna delle sue spinte verso il basso. Sentivo il mio orgasmo imminente avvicinarsi sempre più.
“Oooooh S...S...iiii R... R... ooob! Io… io… stooo veneeendooo!” Gridò lui.
Sentii il suo sedere stringere ulteriormente il mio cazzo mentre il primo colpo del suo sperma caldo veniva sparato fuori del suo cazzo, atterrando sulla mia guancia. L’intensa pressione intorno al mio cazzo mi spedì oltre l’orlo.
“Uuuuunnnngggghhhh! Oh B… baby” Gridai mentre cominciavo a sparare la mia sborra calda dentro di lui mentre il suo sedere pulsava intorno al mio cazzo all’unisono con la sua eiaculazione.
“Oooohhh Mmmmmm… Baby!” Esclamò Bob mentre altri due altri fiotti di sperma uscivano dal suo uccello e sbarcavano sul mio torace.
“Uuuunnngh. Oh Siiii, ooohhh!” Sparai altro succo profondamente dentro di lui.
Guardai su verso il cielo e cominciai a vedere molti colori diversi. Mi sentii come se avessi lasciato brevemente il mio corpo e stessi volando in alto nelle nubi, tanto intenso
era quell’orgasmo!
“Oh Rob, la tua sborra è così calda dentro di me!” Disse due volte Bob mentre spingeva ancora contro il mio cazzo ed i nostri orgasmi diminuivano.
Bob posò la testa sulla mia spalla, ansimando esausto. Lo circondai con le mie braccia e restammo sdraiati immobili, col mio cazzo ancora dentro di lui, mentre riprendevamo fiato. Avrei voluto rimanere così per sempre, nelle braccia uno dell’altro.
“Oh Rob, io ti amo.” Bisbigliò.
“Anch’io ti amo, baby.” Risposi.
Continuammo a stare abbracciati senza preoccuparci dello sperma stretto tra di noi o del sudore sui nostri corpi. Eravamo solo due innamorati uno nelle braccia dell’altro dopo aver fatto l’amore all’aperto. Poi Bob si tolse dal mio uccello ormai molle e si sdraiò sulla schiena accanto a me. Io misi un braccio sotto il suo collo e lui mi si avvicinò rotolando su di un fianco, mettendo una mano sul mio torace e posando una gamba sulle mie gambe. Restammo così a fissare il cielo, i nostri corpi nudi in mostra agli elementi. Restammo sdraiati e parlammo di tutto. Ci raccontammo la storia della nostra vita, le nostre simpatie ed antipatie, il nostro colore preferito.

Dopo un po’ decidemmo che era ora di ritornare alla civiltà. Lo sperma sui nostri toraci si era asciugato, così ci siamo rimessi i vestiti e siamo ritornati al pick up. Ripercorremmo la strada sterrata con Bob seduto di fianco a me, senza preoccuparci che altri ci vedessero. Ci amavamo e non avevamo paura che si sapesse (in quel momento, comunque).
Lasciai Bob a casa sua e mi diressi verso casa con un sorriso sulla faccia (e sperma sul torace).
di
scritto il
2018-09-24
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