Quella sera al cinema - EPILOGO

Acquietati i sensi, restiamo a letto, stanchi ma appagati e felici. Lei, la mia Ada, la mia stupenda moglie si alza e va in salone, da dove torna con posacenere, sigarette e accendino. Non ha mai fumato in camera da letto. Accende la sigaretta, tira un paio di boccate e, restando sdraiata supina fissando le volute di fumo che salgono verso il soffitto...
"Se vuoi - dice sottovoce - possiamo parlare. Se hai qualche domanda, fai pure...e dopo tocca a me."
Domande ne avrei decine, ma non voglio rischiare di rovinare la ritrovata armonia di coppia, perciò mi limito e inizio con una domanda quasi banale.
"Ecco, in effetti una domanda l' avrei, ma è solo curiosità, ti assicuro."
"Dimmi...amore."
"Ecco...sai perchè sei andata con il professore?"
"Certo: i motivi principali sono due. Il primo è che...volevo mettermi alla prova, volevo capire se mi ero veramente liberata da...dall' incubo che mi perseguitava e il secondo motivo è che...ha ragione Stefania a dire che hai fatto bene a non intervenire, che in fin dei conti ero io la prima responsabile di quel che è successo, e che tu hai cercato di avvertirmi sui possibili rischi, ma lei parla da estranea ai fatti e, anche se capisco il suo ragionamento, resta il fatto che, a livello emotivo, mi sono sentita...tradita da te e...ho voluto tradirti per pareggiare il conto. Il mio tradimento ha azzerato, cancellato il tuo."
Se è così, sono lieto che lo abbia fatto. Ora mi sento meglio, ma un' altra cosa gliela voglio chiedere.
"Sempre per pura curiosità mi vuoi dire come passavi tutto il tempo al PC?"
Scoppia in una allegra risata...
"Al PC? Navigavo nei siti porno cercando tutti i video di rapporti anali, specialmente quelli amatoriali. Me ne sono fatta una scorpacciata e anche quello è servito a darmi il coraggio di farlo con Alfredo."
"Alfredo?"
"Sì, il professore si chiama Alfredo. E ora tocca a me: ti sarebbe piaciuto essere lì a guardare quel che facevamo noi due?"
La domanda mi sembra insidiosa. Cerco di ripondere nel miglior modo possibile.
"A guardare voi due no, ma ad ammirare TE si...e spero che capiterà l' occasione di farlo."
"Se vuoi, perchè no? Io non ho nessuna intenzione di rinunciare ad esplorare questo nuovo mondo che ho appena scoperto. Naturalmente insieme a te."

E, per circa tre anni, quel mondo l' abbiamo esplorato veramente a fondo. Specialmente lei non si è fatta mancare niente di tutto ciò che riguarda la vita sessuale.
Poi, un giorno di inizio estate, eravamo sulla spiaggia e lei, di punto in bianco...
"Godiamoci questa estate, perchè adesso voglio un bambino. Smetto la pillola, aspettiamo qualche mese per normalizzare il ciclo e poi...ci diamo da fare."
In realtà, quello che si è...dato da fare, e con piacere, sono stato io. Due mesi di assidua attività sessuale e, a Febbraio l' annuncio: "Aspetto un bambino!"
Non pensavo che la maternità potesse cambiarla così profondamente. Dal quarto mese rifiutò ogni rapporto di qualsiasi tipo, e il rifiuto si estese fino a tutto il periodo dell' allattamento, circa 14 mesi. Dopo, riprendemmo lentamente a fare l' amore, ma le nostre...scorribande erotiche cessarono del tutto. Sembrava che l' essere mamma di un bel bambino l' appagasse completamente.
Ora che il "bambino" ha quasi 11 anni e il suo interesse sembra assorbito dall' IPAD più che dalla famiglia, spero che, chissà, magari riuscirò a convincerla a riprendere, con cautela, qualche piacevole avventura. Certo, non è più la donna col corpo di ragazza di 15 anni fa, la maternità l' ha u n pò, ma solo un pò, appesantita ma per me resta sempre una donna desiderabile.
Intanto scrivere questa cronaca è stato un modo per condividerla, se non fisicamente almeno intellettivamente e...beh...mi sono eccitato mentre rinverdivo la memoria di quei bei tempi.

Questo racconto finisce, come è giusto che sia, qua, ma descriverò in altri racconti le esperienze vissute in quei tre anni di vita libera e...libertina.