Il cornuto e la troia

di
genere
corna

(Nota per il lettore: per motivi di sicurezza e comodità ho preso in affitto la villetta che avevamo visto nello spiazzo. Questo è il primo w.e. che vi trascorriamo)






- Hai pensato a cosa fare stasera, cara? -
- Mi piacerebbe tornare al bar, trovare Giorgio e portarlo qui. -
- Giorgio? non Stefano?"
- Ci fosse anche lui, perchè no? ma quello che vorrei incontrare è Giorgio.-
- E vorresti che...?-
Sappiamo entrambi di cosa si tratta.
- Sì...qui...-
- Ok, sarà meglio che facciamo uno spuntino e ci prepariamo, allora.-
Penso io a preparare una cenetta veloce ma sfiziosa: linguine con bottarga di muggine. Dopo il caffè saliamo a prepararci. Io ci metto pochi minuti e, quando torno in salone, la lascio davanti all' armadio mentre sta decidendo cosa indossare. Finalmente arriva: ha scelto un abito di raso nero cortissimo, aderente. Sulle spalle un giacchino di jeans e ai piedi scarpe nere aperte dai tacchi altissimi.
- Sono pronta, andiamo? -
Sì, andiamo. Al bar, la sala è affollata. Ci dirigiamo verso il giardino e, nel tragitto, vediamo Stefano seduto ad un tavolino. Sta telefonando, ma ci vede e ci fa un breve cenno di saluto. Il giardino è quasi deserto. Mia moglie si siede su un divanetto a due posti. Io sto per prendere posto accanto a lei ma...
"Amore - sorride - siediti di fronte, vuoi?"
Anche se non ne capisco il motivo,faccio quanto mi ha chiesto. Ora ci divide il tavolino sul quale la cameriera ha posato i nostri drink.
Prendiamo i nostri bicchieri e, mentre porta alla bocca il suo, lei mi sorride e, lentamente, accavalla le gambe. Posso così vedere che non indossa intimo.
Ricambio il sorriso, bevo un sorso e poso il bicchiere sul tavolino. In quel momento ci raggiunge Stefano. Ci saluta e Ada lo invita a bere qualcosa con noi.
- Ecco, volentieri, grazie, ma purtroppo anche stasera ho poco tempo.-
- Beh, giusto il tempo per bere una cosa insieme - dice Ada, aggiungendo - vieni, siediti qui. - mentre batte la mano sul cuscino accanto a lei. Lui si siede. I due sono molto vicino, e le loro cosce sono a contatto. Mia moglie, con noncuranza, gli poggia la mano sulla gamba. Si mettono a parlare fitto. Lei sorride spesso: gli occhi le brillano. Poi avvicina la bocca all' orecchio di Stefano. Pochi secondi e si alza, dicendo che va a sistemare il rossetto. Lui finisce di bere e si alza a sua volta, mi porge la mano per salutarmi ed esce dal giardino.
Il tempo passa e Ada è parecchio che è andata nei bagni. Sto per alzarmi e raggiungerla quando lei, finalmente, arriva e si siede. Prende il bicchiere e beve un sorso.
- Qualche problema? - chiedo
- Problemi? No, assolutamente, perchè me lo chiedi? - risponde con un sorriso malizioso.
- Beh, sei sparita per un bel pò, e solo per sistemarti il rossetto. -
- Ecco, sì, quello l' ho fatto...dopo. -
- Dopo? -
- Dopo che...ho fatto un pompino a Stefano nei bagni. Non ti sei accorto di quanto era eccitato? Gli ho detto di raggiungermi nel bagno delle donne e lì...gli ho..dato un pò di sollievo. -
Non me lo aspettavo, ma cerco di mostrarmi indifferente.
- Ahhh, bene - dico con un sorriso - e ora che si fa? -
- Per prima cosa ordiniamo da bere: questo ormai è un brodo e poi...aspettiamo Giorgio.-
- Giorgio? Ma verrà? -
- Viene...viene- replica con lo stesso sorriso - gli ha telefonato Stefano e lui ha detto che non vede l' ora di arrivare.
Infatti, dopo pochi minuti entra in giardino con un sorriso che va da un orecchio all' altro. Si avvicina e ci saluta. Sta per sedersi ma io lo blocco. Preferisco che i clienti del bar, ora molto affollato, non ci vedano uscire insieme. Gli dico di aspettare qualche minuto e di raggiungerci nello spiazzo dove ci siamo incontrati. Ho appena aperto il cancello che vedo il faro dello scooter che sta arrivando.
Entriamo nel salone. Ada si siede sul divano e invita Giorgio a fare altrettanto.
Chiedo se vogliono bere, ed entrambi rifiutano. Io invece ho sete. Vado nella tavernetta e mi preparo un freddissimo Mojito con rum scuro, pochissimo zucchero e soda e torno, con il bichiere in una mano, nel salone. Mia moglie è seduta sul divano, ma si è sbarazzata dell' esiguo vestito che indossava, che ora giace su una poltrona. Giorgio sta finendo di spogliarsi a sua volta e, appena è nudo, lei gli accarezza il durissimo, pulsante pene, e poi lo accoglie in bocca. Io mi siedo e bevo un sorso. Anche mia moglie, a quanto pare, sta bevendo...direttamente alla fonte. La vedo deglutire e continuare a succhiare finchè i getti finiscono. Giorgio vuol sapere dove sia il bagno. Lei lo prende per mano:
- Veni su con me- dice con un sorriso soddisfatto.
Salgono la scala che porta alle camere. Io, con calma, finisco di bere, poi li raggiungo. La luce nella stanza degli ospiti è accesa.
- Disturbo? - chiedo sulla soglia.

Giorgio, nudo, è disteso sul letto, e mia moglie si sta prendendo cura della sua erezione. Lei, sollevando la testa dal suo ventre, risponde con voce allegra:
"Ma no che non disturbi, amore, anzi, vieni, vieni qui anche tu."
Vado in bagno, mi libero velocemente dei pochi abiti che indosso, e torno in camera.
Hanno ripreso l' azione da dove l' avevano interrotta. Io resto in piedi, accanto al letto. Sto elaborando quello che gli occhi trasmettono al cervello: "Mia moglie sta succhiando un cazzo che non è il mio." So che l' ha già fatto, naturalmente, ma ora non sto "intravvedendo" alla luce incerta della notte o di un proiettore, nè ascoltando un racconto: lo sto vedendo in piena luce, sto udendo i rumori, e alle narici mi arrivano le sensazioni olfattive dei corpi nudi.
Giorgio vuole scopare. Cerca di introdursi fra le gambe di Ada, ma lei:
- Prendimi alla pecora.- gli sussurra.
Si mette in posizione, di traverso sul letto, mi prende una mano con la sua ...
- Vieni - mi dice - mettiti qui.-
"Qui" significa distendermi sul letto, con i genitali all' altezza del suo viso.
E, mentre lui penetra dentro la sua vagina, e lei accoglie la calda asta di carne con un sospiro di piacere, mi scuoto da quella sorta di torpore nella quale ero immerso.
Osservo le "onde d' urto" provocate ai suoi glutei dalla collisione con il basso ventre di Giorgio, accarezzo i seni, sodi e sottoposti alle stesse sollecitazioni e, repentinamente, sento montare l' eccitazione sessuale, che si manifesta chiaramente, a mia moglie. Lei è non è sorpresa dalla mia reazione e mi sorride. I sentimenti contrastanti che provo, con mia stessa sorpresa, nei confronti di Giorgio mentre osservo con quanto manifesto piacere sta scopando mia moglie, sono mitigati dalla constatazione che è quello che anche lei vuole.
- Posso andare tranquillo? - le chiede - io sono quasi pronto, e tu?-
- Sì ma aspettami, sto per godere...-
Mi stringe forte la mano mentre ha il primo orgasmo. Lui la segue di pochissimo. Mia moglie va in bagno seguita da Giorgio.
E' lui il primo a rientrare in camera. Si siede sulla sponda del letto.
- Wow, ti faccio i più sinceri complimenti: tua moglie è fantastica- Ti invidio, veramente.-
L' arrivo di mia moglie rende inutile la mia replica
- Di cosa stavate parlando, voi maschietti?- chiede con un sorrisone.
- Indovina? - rispondo
- Hhhhhuuuummmm..devo proprio? Preferisco che ora la lingua la usi in un altro modo, tesoro.-
Si stende sul letto, una gamba stesa, l' altra mollemente ripiegata. L' invito è chiaro, e non me lo faccio ripetere.
Mi insinuo fra le sue gambe, muovendo la lingua all' interno delle cosce, prima di giungere al bersaglio.
Noto che lei ha leggermente cosparso il pube con il profumo che, fra quelli che usa, è il mio preferito. Apprezzo la delicatezza.
Vorrei giochicchiare un pò con il suo sesso, con tutte quelle manovre che le inducono uno stato di tensione che si scioglierà appena mi dedicherò seriamente alla sua vulva. Ma lei preme con una mano la mia testa sul pube e, muovendo il bacino, viene. So che questo è solo il primo di una serie di orgasmi, perciò continuo nell' azione, con sfioramenti molto leggeri e umidi in grado di dare il via ad un nuovo stadio di eccitazione senza procurarle fastidio. Ben presto torna a muovere il bacino, e avverto il gusto asprigno dei suoi umori. Sento del movimento, vicino a me. Alzo gli occhi. Giorgio è semisdratato su un fianco, e mia moglie si sta dedicando ai suoi gioielli con partecipazione, dando e ricavandone piacere. Piacere che si manifesta con un orgasmo quieto, rilassato, lento e lungo.
- Ora lo voglio dentro.- sussurra accarezzandomi il volto.
Mi alzo, e quando lei ha assunto la posizione che mi consente di entrare nella sua vagina potendo nel contempo ammirare la sfericità dei suoi glutei, e di apprezzarne la soda morbidezza, lo faccio, mentre lei continua a prodigare le sue carezze, i suoi baci profondi al membro di Giorgio. Vederla praticare ad altri gli stessi giochi di lingua, vederla accogliere in bocca il cazzo di un altro uomo, scatena la mia componente animale. Mi ritrovo a scopare MIA MOGLIE con una vigoria, con un piacere che proverei nella mia prima volta con una sconosciuta e, come se fosse una prima volta, allargo le natiche fino ad esporre il suo pulsante bocciolo, su cui riverso un rivolo di saliva. Utilizzo questa lubrificazione per introdurre l' indice, piegandolo verso l' utero per stimolare il punto G. Il mio stato di eccitazione ha raggiunto lo stadio in cui padroneggio totalmente il raggiungimento del climax. Aspetto quello di mia moglie, per godere insieme a lei, per sentirmi, nelle contrazioni del suo orgasmo, "risucchiato" dentro di lei, per fondermi con lei, per annullarmi in lei. Anche lei è eccitatissima, e quando ha l' orgasmo, le sue contrazioni provocano il mio e, finalmente, la tensione si scioglie.
Recupero i vestiti in bagno e, dopo aver chiesto a Ada di seguirmi, vado nella nostra camera.
- Contenta, tesoro? - chiedo sorridendo.
- Contentissima...e tu? -
- Beh, sì, certo che sì, sei stata fantastica...come sempre. Ma ora sarà il caso di tornare di là e salutarlo. -
- Salutarlo? Ma non se ne va mica. Si ferma qui e io- aggiunge fissandomi negli occhi - stanotte sto con lui, così-continua con un sorriso - tu puoi dormire tranquillo e riposarti.
Non me l' aspettavo, ma...perchè no, dopotutto.
- Beh, ora vado. Buon riposo...cornuto. - Mi fa un gran sorriso, gli occhi sembrano pieni di luccicanti stelline.
Ricambio il sorriso, e anche l' augurio.
- Felice notte a te...troia.- Lei mi volta la schiena e, splendidamente nuda, va, con una allegra risatina, verso la camera dove Giorgio la sta aspettando.
In effetti, mi sento stanco. Faccio appena in tempo a concedermi una breve doccia calda, mi butto sul letto e mi addormento di colpo.


https://imieiraccontierotici.blogspot.com
scritto il
2018-10-20
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