Una piccola sauna

di
genere
orge

"Dove andiamo?"
"Che ne diresti di cominciare con una sauna?"
"Benissimo...ma...dove?"
"Qui vicino, usciamo a Mentone e, nella discesa, a un certo punto c'è una villa con parco. E' un club naturista. I patiti dell' abbronzatura integrale di solito stanno al' aperto, ma con questa giornata possiamo fare i nudisti all' interno, che ne pensi?"
"E quando ci siamo fatti la sauna...?"
"Sono sicuro che non ti annoierai -rispondo con un sorriso- da quello che mi hanno detto, oltre che a stare nudi si può anche...fare sesso tranquillamente. Il posto è utilizzato anche da coppie "clandestine" per i loro incontri, visto che la privacy è assicurata: non vengono richiesti documenti nè registrazioni, come succede in albergo." ."

"Un ambiente...libertino. Benissimo...andiamo?"
La villa è quella, anche se per il momento si vede solo un alto muro e un cancello di ferro.
Suono al videocitofono, mentre comincia a piovere.
"Hallo? Oui?" gracchia l' apparecchio.
"Marcel et Juliette." rispondo, come mi è stato detto, alzando la testa verso la telecamerina.
Con un clic la luce si spegne e il cancello comincia ad aprirsi.
Risalgo in macchina e percorro un lungo viale che porta all' ingresso dell' edificio.
Malgrado la pioggia, qualche coraggioso se ne sta nudo ai bordi della piscina, e qualcuno nuota.
Parcheggio nell' apposito spazio e facciamo una corsetta verso il portone in vetro.
Con uno scatto, si apre, ed entriamo nell' atrio. Sulla destra il bancone del ricevimento, dove ci vengono dati due braccialetti in plastica con un pulsante al centro. Chiedo spiegazioni e la ragazza dietro al banco mi dice che quello è il telecomando per aprire l' armadietto degli spogliatoi. Riceviamo anche un set con asciugamano, accappatoio e pantofole usa e getta. Ci viene indicato il percorso per arrivare agli spogliatoi, dopodichè, basta seguire i cartelli.

Gli spogliatoi sono in due stanze lungo il corridoio. A destra le femmine e a sinistra i maschi.
Le stanze non hanno porta.
Quando entro, lo spogliatoio è già occupato da quattro uomini. Due sui 25 anni, francesi, parlano fra loro mentre si spogliano. Uno sulla cinquantina ed un altro decisamente più agè.
I due amici hanno finito di spogliarsi, prendono l' asciugamano e stanno per uscire, ma si fermano sulla porta, commentando sottovoce. Incuriosito, mi avvicino per osservare il motivo del loro interesse. Ada si sta spogliando, e invece che farlo al riparo della parete, è proprio di fronte alla porta, e ci offre lo spettacolino del suo strip.
Quando si toglie lo slip, lo fa dandoci la schiena, e quando il suo culo emerge dall' indumento, sento una fitta al basso ventre.
Finisco di spogliarmi in fretta, indosso le ciabattine, ed esco in corridoio. Lei mi sta aspettando. Un grande cartello appeso al muro ammonisce che, di lì in poi, è obbligatoria la completa nudità. Un altro, corredato di freccia puntata verso il basso, indica la sauna.

Entriamo nel locale adibito a sauna. La luce è bassa ma sufficiente per osservare l' ambiente e le persone che ci sono. Ada, ferma appena oltre la porta, si guarda attentamente intorno.
"Non si può dire che ci sia il pienone."
In effetti, gli unici occupanti sono una coppia sul fondo, che si sta scambiando effusioni sotto lo sguardo dei due amici francesi che avevo visto nello spogliatoio. Lui è più vicino ai cinquanta che ai quaranta, lei è considerevolmente più giovane, robusta, con due tette grosse ma mollicce.
La classica tresca fra segretaria e datore di lavoro, penso.

"Andiamo a sederci?" le chiedo.
Lei è immobile. Seguo il suo sguardo e vedo che è puntato sul ventre di uno dei due amici. Magrolino, basso e con un inizio di calvizie, ha un arnese notevole che sovrasta i gioielli.
Eccitato dal guardare l' esibizione della coppia, ha un inizio di erezione.
"Ehhh? - fa lei - ah, sì, scusa, andiamo pure."

Stendiamo gli asciugamani sulla panca e ci sediamo. Intanto sono arrivate le due coppie di cui io avevo conosciuto gli uomini e Ada le donne.
Si siedono nell' angolo, chiacchierando da vecchi amici.
Dalla temperatura capisco che quello della sauna è più che altro un pretesto. Fa appena un pò caldo, quel tanto che basta a far sudare, senza costringere gli occupanti ad abbandonare l' ambiente dopo una breve permanenza."
"Cosa ne dici...ti piace la sauna?"
"Sì - risponde distrattamente - ma...dimmi - chiede indicandomi la coppia di ragazzi - secondo te cosa stanno facendo?"
Osservo la situazione.
"Secondo me si stanno...mettendo in mostra per vedere se la coppia vuol fare sesso con loro. Aspettano un segnale, probabilmente."
"Senti... è meglio se il segnale glielo diamo noi."
"Come facciamo?"
"Mah... avviciniamoci, come se volessimo osservare la coppia. Ci fermiamo davanti a loro, io ti accarezzo, tu mi tocchi...e vediamo cosa succede, ok?"
Facciamo così. Siamo ad un paio di metri dalla coppia, pienamente visibili dai due ragazzi.
Io le accarezzo il culo e lei afferra il mio pene, masturbandolo con un lento movimento.
Facciamo due o tre passi verso il muro opposto alle panche.
"Ora - le sussurro in un orecchio - ci voltiamo e torniamo lentamente verso i nostri posti. Se vedi che ti sta guardando, fissalo e continua a masturbarmi. Poi ci andiamo a sedere e lasciamo a lui la mossa. Ti sei esibita, se lui è interessato si darà da fare."
Ci voltiamo. Lui non solo la sta guardando, ma lo fa accarezzandosi il membro, che ha raggiunto dimensioni notevoli.
Lei lo fissa. Il suo sguardo è inequivocabilmente puntato verso i genitali.
Raggiungiamo i nostri posti. Io mi siedo mentre lei, semisdraiata sulla panca, porta la bocca sul mio inguine.
Io la accarezzo, arrivo al culo, e intanto fisso il ragazzo. Lui raccoglie l' implicito invito, si alza e si avvicina ad una ciotola su un pensile che non avevo ancora notato. Prende qualcosa e si siede dietro a Ada, iniziando ad accarezzarla con le due mani. Lei si volta, guarda quel cazzo che si erge, pulsando, da un pube accuratamente depilato e se ne appropria con una dolce carezza.
Lui si alza. E' chiaro quel che vuole. Lei non si fa pregare. Comincia a muovere la lingua sullo scroto, risale lungo l' asta, apre la bocca e, a fatica, ne accoglie una piccola parte, mentre lui, chinandosi, le accarezza i seni, titillando i capezzoli durissimi. Tocco la fica, accarezzo il clitoride e la penetro con due dita. E' già bagnata. Lui in mano ha un preservativo: aiutandosi con i denti apre la confezione, lo estrae e, a fatica, riesce ad indossarlo. Si inginocchia e, lentamente, la penetra. Lei volta il viso verso di me. Mi sorride con espressione estasiata. Sembra che abbia trovato la spada adatta al suo fodero. Nel frattempo, come era prevedibile, l' amico si è avvicinato. Osserva con un interesse dimostrato dal suo cazzo durissimo. Ora posso vederlo. Malgrado di complessione più robusta dell' amico, il cazzo è senza dubbio più corto e più ridotto di quello del' amico. Mette un piede sulla panca, vicino a Ada, esponendo i genitali a pochi centimetri da lei. Lei mi guarda con un sorriso, come a dire: "Ora goditi lo spettacolo."
Lei accarezza i suoi pettorali poi, scendendo, afferra il cazzo, tirandolo a sè e accogliendolo in bocca.
Lui si stacca, dirigendosi verso il pensile. Fruga anche lui nella ciotola. Allineati ci sono una serie di flaconcini in plastica. Ne prende uno e torna verso noi.
Dice qualcosa all' amico. Lui risponde oui. Esce da lei, si siede sulla panca e la invita a cavalcarlo.
Mentre lo fa, lui le succhia i capezzoli, i seni, poi si baciano. Lei sembra in un altro mondo.
Gode, cavalcando furiosamente, facendo sparire completamente il cazzo nella fica. I due inguini glabri formano un tutt' uno. Sta ancora muovendosi, quando l' altro ragazzo indossa il preservativo, poi preme il flacone facendone uscire quello che con ogni evidenza è gel lubrificante ed inizia a spargerlo sulla rosellina. Poi vi introduce prima un dito, poi l' altro abbondantemente ricoperte di gel. Ada si volta nuovamente verso di me...
"Ti piace?"
"E a te?"
"A me piace, e poi così, davanti a tutti...è ancora più bello, più eccitante."
Intorno a noi s' è radunata una piccola folla: ci sono le due coppie anziane, e ora si sono aggiunti un' altra coppia ed un singolo.
Il ragazzo si posiziona dietro, lei abbraccia l' amico, spostandosi in avanti e protendendo il culo all' infuori, lui punta il cazzo al buchino ed inizia a spingere.
Il cazzo è piccolo, sarebbe l' ideale, se non ci fosse quello dell' amico che la riempie.
Soffre un pò ma, quando la penetrazione è completata, e inizia il movimento di va e vieni, ogni ostacolo è superato. Mi guarda con un sorriso luminoso, come luminosi sono i suoi occhi. Cerca anche il mio cazzo con la mano. Sono molto eccitato ma non voglio certo scaricarmi così.
"Dopo, cara - pensa a te, ora."
Mentre è stretta nel sandwich, ha un altro orgasmo, che manifesta con grida smozzicate.
Quello che la sta scopando gode, ma non si toglie. Lei mi guarda con un altro sorrisone.
"E' bellissimo, pazzesco, sto per godere ancora." Si muove sul cazzo che sta ancora cavalcando e gode.
Gode anche quello che la stava inculando. I due si tolgono. Uno le dice "Superbe, merci." e le schiocca un bacio sulla guancia. Ora anche io voglio scaricare la tensione accumulata. Le chiedo di mettersi a pecora e scivolo in un tunnel che non ho mai trovato così intriso di umori.
Mi muovo lentamente. Non vorrei raggiungere l' orgasmo troppo presto, ma ben presto schizzo sulla sua schiena.
Prendo un asciugamano per tamponare il liquido, e andiamo alle docce al piano superiore.
Il locale doccia è bisex.
"Vuoi restare ancora o preferisci che ce ne andiamo?"
"Tu cosa dici?"
"Io ho un certo appetito. Andrei volentieri a mangiare qualcosa."
https://imieiraccontierotici.blogspot.com




scritto il
2018-10-21
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