Il Sellaio. Lo studio delle mosse.
di
Tibet
genere
pulp
4) Vidar aspetta.
E' snervante il tempo dell'attesa, quello della posta alla preda.
Ora è stremata, accasciata su di una poltrona, nuda con l'intimo ai piedi, si è masturbata freneticamente fino a godere più volte.
Masturbarsi la rilassa. Ed è il suo modo di adorarsi.
Non le importa davvero far sesso con un uomo o una donna.
Non lo cerca quel tipo di sesso se non deve.
Quando si masturba riesce sempre a venire e anche tante volte. Se fa sesso no, nemmeno una volta. Deve fingere.
Non viene neanche se qualcuno la scopa violentemente.
Attende una telefonata per iniziare il gioco.
5) Il Sellaio è intento a leggere.
Quanto legge gli apre un orizzonte insperato di piacere, il diario è della donna della borsa, di Vidar, la prima data è di due anni prima, scrive degli incontri avuti con due uomini.
Sta pensando alla prima frase.
Vidar scrive.
“Finalmente sono riuscita ad interessarli, questa sera li incontro, so che questo mi darà molto piacere...”
Poi la descrizione accurata di lunghe sessioni di sesso, sesso feroce, lei usata dagli uomini in maniera crudele, legata, frustata, incatenata, trattata da cagna.
Non le risparmiano nulla, in un gioco tremendamente depravato al quale lei partecipa accettando tutto. Scrive che la chiudono per un giorno intero in una cantina con la sola luce di una bocca di lupo, per vitto del mangiare per cani in una ciotola e la fanno urinare a terra come fosse davvero una cagna, scrive altresì che questo particolare la fa eccitare in una maniera straordinaria.
Poi? Il tempo di forse due settimane?
Scrive lapidariamente che la cosa si è conclusa con molta soddisfazione e non ne parla più. Chiude l'episodio.
A calce fa riferimento ad una cartella di foto ed a un video, ambedue contraddistinti dalla stessa data ed indica un luogo:
-Languedoc.-
Cerca quella delle foto, l'apre.
Una serie di fotografie.
E' lei. Bella più di quanto sia possibile esserlo.
Prima alcune foto da sola, seducente. Poi via via sempre più esplicite, lei nuda, lei aperta, lei che si tocca e infine lei con i due uomini, foto che mostrano che quanto descritto dal diario corrisponde a verità. Poi un breve video, lei posseduta selvaggiamente dai due uomini. Due uomini dall'aspetto medio-orientale. Brutali. Grossi, grassi, imponenti.
Il Sellaio appura: ad ogni data corrisponde un diario, delle foto e un video relativi ad incontri con protagonisti di volta in volta diversi.
Ma chi ha scattato quelle foto?
Si deve muovere con cautela se non vuole farsi scappare la preda, si dice. Quanto è determinante la chiavetta? Può servirsene come arma di ricatto? Deve tessere con cautela e attenzione la tela per imprigionare nelle sue trame la bella Vidar.
Prende il cellulare e compone il suo numero.
-Vidar? La chiamo per la borsetta, c'è un problema che vorrei esaminare con lei, può passare una di queste sere? Sarebbe meglio all'ora di chiusura...-
6) Vidar sorride.
Ora può rilassarsi, il più è fatto. L'amo è stato ingoiato.
Ora festeggerà.
Delle tartine e qualche flûte di champagne e poi?
Si adorerà.
Si immergerà nella schiuma profumata della sua jacuzzi e si darà piacere, si masturberà a lungo.
Il Sellaio? Lo farà stare sulla graticola per qualche giorno, il giusto tempo di maturazione, è come far frollare la carne prima di mangiarla.
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