Una bionda di troppo cap 1
di
Kyknox
genere
pissing
Flavia guardava persa nei suoi pensieri dentro la sua pinta di birra bionda, era turbata poco priva un altro liquido giallo le aveva dato un responso che lasciava poco alla immaginazione, cazzo!!! era incinta e non sapeva di chi. La sua amica Beatrice cercava di rincuorarla dicendogli che si sarebbe trovata una soluzione ma in verità si sentiva sola dentro quel pub. Scola la sua Lowenbrau e ne chiede un’altra al cameriere vuole ubriacarsi.
Aveva sbagliato a frequentare due ragazzi contemporaneamente e a scopare con entrambi ora non sapeva di chi fosse il figlio che portava in grembo, come la peggiore delle troie. “Dai Flavia non farne un dramma una soluzione di troverà” “parli bene mica sei tu nella merda” sospirò “se mi fossi accorta in tempo avrei preso la pillola ma cazzo ero ubriaca persa quella sera” “Quindi ti ricordi con chi hai scopato?” “No cazzo nella stessa sera l’ho fatto con tutte e due” “ Allora sei nella merda sicuro” ribatte Beatrice. “Non so se tenerlo o meno” “Vuoi abortire?” le chiese Beatrice “Non lo so “ rispose guardando il fondo del bicchiere ormai aveva scolato anche la seconda birra.
Quando si alzano dal tavolo erano entrambe abbastanza alticce, Flavia sopra la giacca mise il suo poncho di colore grigio che le dava una grande eleganza alta slanciata con i capelli castani, il poncho le donava molto, Beatrice era un po’ più bassina ma anche lei nel complesso non era niente male,mora con capelli ricci e due occhi neri come la notte che stregavano, pagarono il conto e si diressero fuori.
Uscite dal locale si baciarono sulle guance e si accomiatarono “fammi sapere cosa hai deciso poi” disse Beatrice. Mentre Flavia si dirigeva verso la macchina, Beatrice percorreva a piedi i vicoletti che l’avrebbero portata a casa. Non aveva avuto il coraggio di dirgli che anche lei aveva scopato con Marco non sapeva come avrebbe reagito. Con la mano destra si toccava il cavallo dei pantaloni, la birra cominciava a fare effetto casa sua era ad un paio di minuti ma non aveva voglia di aspettare si accovaccio dietro la colonna di un porticato tirò giù pantaloni e mutandine e comincia a pisciare. Lei amava quella situazione il rischio di essere scoperta con le braghe calate e il culo in bella mostra le era già successo un paio di volte, una volta un giovane prete si girò a rimirarla mentre la faceva dietro il muro di cinta della chiesa. Quando ha finito si tira su mutande e pantaloni senza asciugarsi la passera, la sensazione di bagnato che avverte sulle mutandine la eccita molto. Si guarda intorno non vede nessuno si infila una mano dentro l’elastico dei jeans appoggia la schiena alla colonna dove ha appena pisciato ed inizia a farsi un bel ditale.
Aveva sbagliato a frequentare due ragazzi contemporaneamente e a scopare con entrambi ora non sapeva di chi fosse il figlio che portava in grembo, come la peggiore delle troie. “Dai Flavia non farne un dramma una soluzione di troverà” “parli bene mica sei tu nella merda” sospirò “se mi fossi accorta in tempo avrei preso la pillola ma cazzo ero ubriaca persa quella sera” “Quindi ti ricordi con chi hai scopato?” “No cazzo nella stessa sera l’ho fatto con tutte e due” “ Allora sei nella merda sicuro” ribatte Beatrice. “Non so se tenerlo o meno” “Vuoi abortire?” le chiese Beatrice “Non lo so “ rispose guardando il fondo del bicchiere ormai aveva scolato anche la seconda birra.
Quando si alzano dal tavolo erano entrambe abbastanza alticce, Flavia sopra la giacca mise il suo poncho di colore grigio che le dava una grande eleganza alta slanciata con i capelli castani, il poncho le donava molto, Beatrice era un po’ più bassina ma anche lei nel complesso non era niente male,mora con capelli ricci e due occhi neri come la notte che stregavano, pagarono il conto e si diressero fuori.
Uscite dal locale si baciarono sulle guance e si accomiatarono “fammi sapere cosa hai deciso poi” disse Beatrice. Mentre Flavia si dirigeva verso la macchina, Beatrice percorreva a piedi i vicoletti che l’avrebbero portata a casa. Non aveva avuto il coraggio di dirgli che anche lei aveva scopato con Marco non sapeva come avrebbe reagito. Con la mano destra si toccava il cavallo dei pantaloni, la birra cominciava a fare effetto casa sua era ad un paio di minuti ma non aveva voglia di aspettare si accovaccio dietro la colonna di un porticato tirò giù pantaloni e mutandine e comincia a pisciare. Lei amava quella situazione il rischio di essere scoperta con le braghe calate e il culo in bella mostra le era già successo un paio di volte, una volta un giovane prete si girò a rimirarla mentre la faceva dietro il muro di cinta della chiesa. Quando ha finito si tira su mutande e pantaloni senza asciugarsi la passera, la sensazione di bagnato che avverte sulle mutandine la eccita molto. Si guarda intorno non vede nessuno si infila una mano dentro l’elastico dei jeans appoggia la schiena alla colonna dove ha appena pisciato ed inizia a farsi un bel ditale.
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