Cap: Scambio di Coppia andato a Buon Fine

di
genere
scambio di coppia

So di essere attraente.
Non è quello il problema… Anche Franco è niente male; siamo entrambi giovani, e dovrebbe essere chiaro che non siamo dei puritani.
Quindi probabilmente sbagliamo nell’approccio. Oppure è la barriera linguistica.
Insomma, perché sembra che tutti intorno a noi rimorchino e noi no?
Ormai abbiamo individuato diverse coppie che sembrano permanentemente in azione: ci sono quei tedeschi sulla cinquantina, sempre sicuri di sé e in piena forma a dispetto dell’età; quella graziosa coppietta timida che sembrerebbe americana… Poi quei due biondi pieni di tatuaggi e dall’aria aggressiva, le due venete con l’aria di essere in caccia continua…
Certo, Lele e Nico sono sempre pronti a scoparmi, ma io vorrei fare scambio di coppia e vedere come funziona: in fondo anche Franco ha diritto di divertirsi, non voglio mica che mi diventi frocio!

In spiaggia abbiamo conosciuto questa coppietta francese: sono un po’ goffi anche loro, forse perché neanche loro conoscono l’inglese. Però quasi metà degli ospiti parlano francese, e quindi sono meno in difficoltà di noi.
Lei è una bionda slavata, rotondetta e tettona, piuttosto graziosa: a Franco piace, me l’ha detto. Lui è mingherlino, moro e un po’ stempiato: non è il massimo, ma ha un buon profumo e un bel sorriso solare come piace a me: non un filo di grasso, e questo per me è importante, e ha cura di sé quanto basta da depilarsi con cura anche lui.
Non riusciamo veramente a chiacchierare, ma ci siamo approcciati un po’ goffamente con una serie di sguardi e di risatine idiote, e adesso siamo finalmente riusciti ad incontrarci nella zona dello struscio sotto Heliopolis.
Lui ci ha indicato un localino, e abbiamo capito che stava suggerendoci di cenare insieme. Franco ha esitato un attimo, ma io ho deciso di buttarmi e ho accettato con un sorriso.
Così siamo finiti in questa griglieria all’aperto, non lontano dall’ingresso principale del Glamour: in fondo il francesi qui sono di casa, e probabilmente conoscono i locali meglio di noi…
Infatti: mangiamo piuttosto bene. Per fortuna il menu è anche in italiano, cosa che apprezziamo parecchio.
Loro si chiamano Fernand e Suzie: hanno ventotto e ventinove anni rispettivamente, e vengono da Nantes, dove lui lavora in banca e lei per ora è casalinga. Sono sposati da tre anni ed è la prima volta che vengono a Cap, ma sono già qui da dieci giorni.
Sorridono quando gli spieghiamo che siamo in viaggio di nozze, e si dimostrano interessati quando diciamo di venire da Firenze… Certo che vorrebbero venire a visitarla, prima o poi!
Devo ancora trovare qualcuno che non dica così!

Dopo la prima birra cominciamo a comunicare un po’ meglio. Fernand ci sa fare: i suoi tentativi in italiano sono ridicoli, ma non si vergogna e alla fine riesce a farsi capire. Il mio francese è una via di mezzo fra Totò e De Sica, però neanche io mi vergogno; Suzie si sforza di parlare un francese lento e chiaro, e qua e l° riesco a cogliere qualche parola… Insomma, un poco alla volta riusciamo a conoscerci.
Loro abitano al campeggio: la vasta area a nord di Heliopolis, che si estende dietro le dune della spiaggia fin quasi alla zona a luci rosse… Hanno un bungalow piccolino ma si trovano molto bene.
Franco è il più impacciato di tutti, ma alla fine si scioglie anche lui. Insomma, passiamo una serata piacevole…

Dopo cena passeggiamo un po’ insieme, fino a un bar di Port Ambonne dove prendiamo un ultimo bicchierino, ed è allora che io trovo il coraggio e propongo di andare tutti al nostro villino che si trova lì vicino.
Fernand s’illumina tutto, e anche Suzie mi sembra apprezzare l’idea: è lei a dire si sì, ed è svelta ad infilarsi sottobraccio a Franco.
Probabilmente il nostro villino è più accogliente del loro bungalow, perché si profondono in un sacco di complimenti, ma del resto noi siamo in luna di miele, no?
Perparo un caffè per tutti e lo servo nel patio mentre Franco si sforza di socializzare: per fortuna Suzie sembra abbastanza scafata, altrimenti poveri noi… Possibile che noi donne si debba sempre pensare a tutto?
Servito il caffè, io mi trovo naturalmente seduta accanto a Fernand, perché Suzie si è andata a mettere accanto a Franco e sta chiaramente provandoci con mio marito anche se forse lui non se n’è ancora accorto…
Io accavallo le gambe girandomi di tre quarti verso il mio cavaliere e gli faccio vedere una generosa porzione di coscia abbronzata, tanto per fargli vedere cosa lo aspetta se ci saprà fare: Suzie avrà delle tette strepitose, ma le mie gambe sono di un’altra classe, e “Ferd” sembra gradire.
Siamo tutti un po’ alticci, e il caffè aiuta solo a restare concentrati, senza dissolvere la piacevole sensazione di annebbiamento che ci rende un po’ tutti più audaci.
Suzie è la prima a farsi veramente sotto con Franco, e io decido di fare lo stesso con Ferd: mi sporgo in avanti e gli offro le labbra da baciare.
Lui esita un attimo, poi raccoglie l’invito e mi bacia delicatamente.
Io rispondo con più impegno, e finalmente lui rompe gli indugi e allunga le mani.
Pochi minuti e stiamo limonando tutti e quattro a coppie illeggittime ai due lati del tavolino del patio: Franco e Suzie stanno facendo lingua in bocca alla grande, e Ferd ha le mani in pasta un po’ dappertutto su di me, come un bambino in un negozio di dolciumi senza commessi.

Sono io a proporre di spostarci tutti sul nostro letto, con la scusa che comincia a fare un po’ freddo…
Faccio strada accendendo la luce d’ambiente nel monolocale interno, e sento con piacere la mano morta di Ferd sul culo; sculetto all’indietro per fargli capire che gradisco e accendo l’abajour dal mio lato del letto mentre Franco e Suzie hanno ripreso a sbaciucciarsi abbracciati ai piedi del letto.
Ferd mi sfila il vestito e sembra apprezzare il mio coordinato grigio perla che stacca benissimo con la tintarella. Ci baciamo di nuovo, e lui mi sgancia il reggiseno mentre io mi strofino un po’ cercando di sentire la sua erezione… Per ora niente, bisognerà che mi dia un po’ da fare.
Suzie è già nuda fra le braccia di Franco, che è rimasto solo con i bermuda. Io mi ingegno ad aprire i pantaloni di Ferd mentre lui gioca un po’ con le mie tette e continua a sbaciucchiarmi un po’ dappertutto.
Mi stendo sul letto, ancora con le mutandine addosso, e lo invito a raggiungermi. Lui si libera di pantaloni e mi ragginge a sua volta con le mutande (cazzo, ma sono viola!) ancora indossate.
Suzie si è seduta dall’altra parte del letto, nuda: Franco è in piedi davanti a lei, e immagino che la francesina gli stia aprendo i pantaloni per scoprire il suo regalo…
Io allungo una mano per saggiare il mio mentre mi bacio con Ferd che mi stringe piacevolmente a sé dal nostro lato del letto.
Hmmm… Ancora un po’ moscio, eh? Vediamo di incoraggiarlo…
Gli faccio capire che voglio che mi sfili le mutandine, e lui esegue prontamente, scoprendomi la patatina bella liscia e profumanta..
Gli piace, bene… Me la accarezza con garbo, e io mi bagno subito per l’anticipazione.
OK, ora di vedere la merce, amico: mi rivolto e gli tiro giù le mutande con un gesto deciso.
Rimango un po’ delusa: l’amico si sta finalmente indurendo, ma le dimensioni mi sembrano un po’ scarsine…
Ora, non sono di quelle che pretendono per forza i diciotto centimetri: mio marito ne è ben lontano, ma dovete capire che ormai sono piacevolmente abituata a farmi scopare da Lele e dal suo tronco d’albero: un ramoscello d’olovo non è esattamente quel che mi apettavo.
Suzie da parte sua sembra soddisfatta: si è riempita la bocca della virilità mediocre di mio marito e se la sta gustando abbastanza rumorosamente: incrocio lo sguardo di Franco e lo vedo già in paradiso…
Bene, vediamo se riesco a divertirmi anch’io: prendo in mano l’uccellino francese e ne constato l’indurimento in atto. Bene, almeno gli tira.
Mi piego in avanti e lo prendo in bocca anch’io; è pulito, salato al punto giusto e duro quanto basta da non farmi sentire insicura. E’ solo un po’ piccolino.
Comincio a fargli il pompino, e lui sembra decisamente apprezzare le mie doti da ciucciacazzi: ultimamente mi sono allenata, quindi so bene di essere brava e mi metto d’impegno.
Il passerotto s’intosta sempre di più e recupera qualche centimetro, ma alla massima erezione rimane almeno un paio di centimetri più corto di quello di Franco, e di sicuro non più grosso di lui.
Però è duro più che a sufficienza.
- Vuoi scoparmi? – gli chiedo con voce un po’ insicura mentre Suzie continua a succhiare con accanimento quasi esagerato e Franco respira sempre più velocemente.
Ferd annuisce convinto e io mi stendo sulla schiena a gambe larghe per essere presa dal davanti. Lui mi viene sopra, mi alza una gamba e mi penetra senza affanno con il suo arnese corto e duro.
Fremo di piacere nel sentirmi infilare e tiro su tutte e due le gambe per prenderlo più in fondo possibile. Allungo anche le braccia per attirarlo a me e farmi baciare: se lui si mantiene teso, in questa posizione dovrei arrivare a sentirlo abbastanza in profondità.
- Oohhh…
Giro la testa e vedo che Suzie si è fatta prendere alla pecorina da mio marito: è proprio accanto a me, con la faccia nel cuscino e il culo in aria, mentre Franco la scopa da dietro tenendole entrambe le bocce con le mani.
La francesina è un tipo rumoroso: guaisce e geme di piacere mentre mio marito la monta facendo cigolare le molle del materasso e la rete del letto; mi indispettisce un po’ rendermi conto che lei si sta divertendo più di me. Forse dovrei essere contenta che mio marito si faccia valere con una straniera, ma sono un po’ frustrata, perché se continua cos’ non riuscirò mai a godere, accidenti…
Ferd s’impegna, non dico di no. Ci dà dentro con forza, ha ritmo e fantasia; però io sono profonda, e Lele mi ha allargata di brutto negli ultimi giorni.
Suzie grida il suo orgasmo, e vedo il lampo di orgoglio nello sguardo di mio marito: la soddisfazione del maschio per aver soddisfatto la sua femmina.
Forse, se mi masturbassi un po’ il clitoride… Non posso: è la posizione stessa che ho voluto io ad impedirmelo.
Ho un’altra idea: propongo a Ferd un bel sessantanove. Quale uomo rifiuterebbe?
Infatti il mio amante approva con entusiasmo. Non si può dire che manchi di energia.
Mi metto sopra a lui e glie lo riprendo in bocca mentre lui si mette a leccare da bravo ragazzo.
Okay, devo dire che è un bravo linguista: non saprà l’italiano, però sa leccare la figa.
Forza ragazzo, datti da fare, che qui io ho la situazione bene in pugno…
- Aahhh!!!
Orgasmo improvviso, fulminante: lo stronzo c sa fare davvero con la lingua…

Ricomincio a succhiare con forza, ma Ferd è un osso duro: non viene.
Dopo un po’ mi vuole scopare ancora.
Questa volta mi metto a pecorina anch’io: sono parallela a Suzie, che continua a farsi scovolare da Franco, tutta rossa in faccia e chiaramente vicina a un nuovo orgasmo.
Ferd mi penetra da tergo, e io annaspo di piacere anche se non lo sento molto a fondo. La doppia pecorina non dura a lungo, perché Susie gode di nuovo strillando come una troia da marciapiede, e Franco raggiunge l’orgasmo insieme a lei, schizzandole tutto sulla schiena.
Io comincio ad essere un po’ stanca, così decido di cambiare di nuovo posizione: faccio stendere Ferd sulla schiena e gli monto sopra a smorzacandela. Prendo a dimenarmi come un’ossessa inseguendo un orgasmo che non viene, mentre acanto a noi Franco e Suzie si stanno facendo un po’ di coccole sbaciucchiandosi di gusto: lui sta giocando con le sue belle tettone bianchiccie e lei sembra gradire.
Sotto di me, Ferd sembra arrivato al capolinea. In fondo è l’unico a non essere ancora venuto, e mi sembra mio dovere aiutarlo, così smonto da cavallo e prendo il cazzo in bocca per finirlo con un pompino.
Lui deve pensare che sia una buona idea perché mi accarezza i capelli e rantola sempre più forte finché…
- Vengoooo…
Mi schizza in gola una quantità piuttosto abbondante di sperma, e io mi affretto a ingoiare tutto. Mi piace bere lo sperma, non capisco quelle che preferiscono sputare. Mi dà una sensazione di potere sul maschio che mi muore in gola…
Infatti Ferd si affloscia come un bambino, esausto e soddisfatto.

Mi sento prendere una mano, e vedo che Suzie mista sorridendo con aria complice.
Franco sembra spento come Ferd, ma lei è ancora pimpante: sculetta e mi mostra la schiena tutta striata degli schizzi di mio marito.
La troietta ha osservato come mi piaccia la sborra e mi sta offrendo di ripulirla… Mi sembra un’ottima idea: mi metto in ginocchio e passo la lingua lungo il solco della schiena dela francesina, raccogliendo con cura il seme di Franco e mandandolo giù con entusiasmo.
Lui se ne accorge e si solleva sul gomito per assistere alla scena. Suzie ne approfitta per prendergli in mano l’uccello bazzotto e comincia a masturbarlo con calma per farglielo tirare di nuovo; quando ho finito di leccarle via lo sperma dalla schiena, lei ha di nuovo il cazzo di mio marito in bocca e sta spompinando con gusto.
Non mi sembra giusto: anch’io voglio godere di nuovo.
Mi piego su Ferd e lo bacio in bocca, facendogli sentire il sapore di mio marito.
Lui si riscuote; ha un momento di esitazione rendendosi conto che sta assaggiando lo sperma di Franco, ma si riprende in fretta e risponde al bacio con più ardore del previsto.
Anzi: gli sta già tirando di nuovo!
- Chiavami – gli ordino appena me lo sento di nuovo duro fra le dita.
Questa volta lo prendo a cucchiaio, ma non funziona troppo bene; così lui mi rivolta sulla schiena e mi prende di nuovo come piace a lui.
Mi scopa dall’alto, con le mie gambe sulle sue spalle e il cazzetto duro che mi picchia dentro la figa piacevolmente a lungo anche se non arriva a farmi godere.
Accanto a noi, Suzie si sta esibendo inuna spagnola: Franco si è seduto sul suo stomaco e le sta scopando le tette, con lei che allunga la lingua per leccargli la cappella ogni volta che spunta nel suo splendido seno…
Lo spettacolo mi eccita: è la prima volta che mio marito è il più dotato fra i maschi del gruppo, e me ne compiaccio.
Ferd è di nuovo arrivato: si stacca da me e se lo prende in mano venendomi sopra e menandoselo con forza. Lo guardo affascinata e allungo una mano per stropicciarmi il clitoride mentre lui si sega.
Ci masturbiamo entrambi, gli occhi fissi uno sull’altra, finché lui mi sborra addosso con un sospiro lamentoso, schizzandomi tre o quattro schizzi di sperma sulle tette nude e sudate.
Di nuovo, il mio amante si dimostra un gentiluomo: dopo essersi svuotato le palle su di me, se stende con la faccia fra le mie gambe e comincia a leccarmi la figa come un micio.
- Aah! Aah, sì! – grido io, premendomi il suo viso fra le gambe – Fammi godere, dai…
E’ proprio bravo con la lingua: mi lavora il clitoride con passione, e mi manda in estasi in pochi minuti.
Franco schizza fra le tette di Suzie subito dopo di me, inzaccherandogliele tutte; poi si rende conto di essere in debito e si tuffa anche lui fra le gambe della sua compagna per farla godere con la bocca.
Non è bravo come Ferd, e la francesina si deve aiutare un po’ con le dita, ma alla fine gode anche lei con un gridolino liberatorio.
Finiamo stesi nel letto uno accanto all’altro, noi ragazze al centro con le tette impiastricciate, e i maschi accanto a noi che ci accarezzano dolcemente.
Il nostro primo scambio di coppia si è concluso con un moderato successo…
scritto il
2018-11-04
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